Ritratti

Falegnameria Menniti & Mercuri

Falegnameria Menniti e Mercuri, tecniche e stile artigiani

Antonio Menniti fotografato da Ivan Demenego – testo di Fabrizio Cassieri (clicca sull'immagine per ingrandirla)

 

 

La sera del 2 gennaio 1996, Antonio Menniti, maestro ebanista di Catanzaro, fu eletto Numero Uno tra tutti i falegnami italiani. Fu Pippo Baudo a premiarlo in prima serata Rai. “Un’esperienza divertente, da quel giorno Numero Uno è diventato il mio soprannome qui in città”, inizia a raccontare questo simpatico artigiano calabrese, mentre indica la pagina della stampa locale appesa al muro che celebra l’evento. La coppa ricevuta quella sera, invece, fa bella mostra di sé all’entrata della Falegnameria Menniti & Mercuri. Uno spazio ampio e funzionale, con una zona accoglienza, gli uffici, la produzione e uno showroom per mostrare le straordinarie capacità affinate in tanti anni di mestiere.
Oggi, questa falegnameria di Caraffa, la zona industriale alle porte di Catanzaro, è un esempio di una piccola impresa che innova, grazie alla collaborazione con numerosi designer internazionali, e che lavora seguendo le tecniche della tradizione italiana, come dimostra la creazione della magnifica libreria del Santuario di San Francesco di Paola, un vero e proprio capolavoro di tecnica artigiana.
“Questo mestiere è completamente cambiato rispetto a qualche anno fa. Non per quello che succede dentro ma per quello che dobbiamo fare fuori dal laboratorio - racconta Antonio Menniti - È sempre più importante sperimentare, innovare, creare incontri e confronti. Abbiamo investito molto nella collaborazione con i designers e nel confronto con una realtà dinamica e interessante del nostro territorio: la Catanzaro Design Week”, la settimana del design, della creatività e dell’estro artistico organizzata nel centro calabrese.  “Non basta essere un eccellente ebanista. Devi uscire dalla bottega, devi conoscere, esplorare e confrontarti. Ovviamente, la tecnica è tutto ma oggi non basta più solo quella”.
Da questa contaminazione continua nascono le sinuose forme dell’arredamento firmato Menniti&Mercuri, pezzi unici per la zona living e per la sala da pranzo, soluzioni d’arredo capaci di coniugare l’innovazione di forme e design alla tecnica della tradizione italiana.

“In Calabria si paga il prezzo della carenza infrastrutturale e della distanza dai centri di sviluppo del Paese. I problemi del fare impresa, poi, sono gli stessi che nel resto d’Italia. Tasse e burocrazia sono risorse che noi piccoli imprenditori spendiamo inutilmente, intendo soldi e tempo perso in una burocrazia pesante e costosa”, ci dice un imprenditore che ha scoperto la passione per la lavorazione del legno fin da bambino, coltivata negli anni dell’Accademia di Belle arti e poi trasformata nel lavoro di tutti i giorni. “Ho iniziato nel 1990, eravamo una falegnameria generica per l'arredamento. Oggi realizziamo soluzioni e componenti d’arredo per privati, alberghi, negozi e pub. La tecnologia ci permette di alzare ancora di più la qualità delle nostre lavorazioni e delle nostre produzioni - continua Menniti - Vogliamo promuovere il confronto tra tutte le realtà del territorio. Nel giugno 2019, inoltre, siamo stati al Salone del Mobile di Milano. Questa è la strada da seguire: qualità delle lavorazioni, innovazione e design, formazione e tanto confronto. La bravura dell’artigiano è stata, è e sarà sempre la capacità di combinare le venature del legno. Una materia incredibile, straordinaria, viva. Lavorare il legno è una gioia unica, indescrivibile per me”, aggiunge Menniti, che guida l’azienda con il cognato Luigi Mercuri e cinque collaboratori. La nuova generazione, Saverio e Francesco, sta già studiando per prendere un giorno il timone dell’azienda. “In futuro vorrei che la produzione rimanesse qui in Calabria, ma abbiamo bisogno di avvicinarci al cuore pulsante di questo settore. Probabilmente apriremo un ufficio tecnico a Milano, ma sarà sempre tutto realizzato qui nella nostra terra, in Calabria”.

Passione, impegno e tanta costanza, capacità e qualità delle tecniche di lavorazione, la Falegnameria Menniti&Mercuri è un’eccellenza italiana, una piccola impresa che guarda al futuro con ottimismo e creatività.

 

 

Falegnameria Menniti & Mercuri
Caraffa (CZ)
www.mennitimercuri.com
Confartigianato Catanzaro
www.confartigianato-catanzaro.it


Tecnottica Consonni

Consonni, dal 1957 le lenti made in italy nel mondo

Il team di Tecnottica Consonni fotografato da Ivan Demenego – testo di Fabrizio Cassieri (clicca sull'immagine per ingrandirla)

 

Lecco è una provincia calma e affascinante, caratterizzata dalle Grigne e dagli incantevoli scorci di uno dei laghi più suggestivi al mondo. Migliaia di piccole imprese animano i tanti capannoni industriali che costeggiano le strade provinciali, qui dove un tempo tutto era legato alla “filiera del bianco”, la produzione dei grandi elettrodomestici per la casa. E se il vento gelido della crisi soffia ancora tra le tante aree industriali della zona, c’è chi con coraggio, intuizione e visione imprenditoriale continua a cercare soluzioni e nuovi mercati da conquistare.
A Calco, ad esempio, la Tecnottica Consonni inventa il futuro dell’ottica industriale. Lenti per i sistemi di acquisizione immagine, per la videosorveglianza e la produzione manifatturiera, per la Difesa, la scienza e l’astronomia. Lenti di ogni misura, dai 2,7 ai 310 millimetri, efficienti e performanti, apprezzate in tutto il mondo. Un patrimonio infinito di conoscenze, ricerca scientifica e competenze tecniche sintetizzato in un microscopico frammento di vetro. Una piccola impresa d’eccellenza che sfida i giganti internazionali a colpi di qualità e innovazione, che lavora in rete con gli istituti tecnici e gli atenei italiani e che trae linfa vitale dal ricambio generazionale. Dagli anni ’50 ad oggi, d’altronde, la Tecnottica Consonni ne ha fatta di strada, riuscendo ad innovarsi e a rinnovarsi, ad affrontare le diverse crisi e a intuire i mercati e i prodotti da seguire.

Nel 1957, Angelo Consonni intuisce l’imminente boom dell’elettricità e dei sistemi di illuminazione. Inizia così la produzione di componenti ottici per un settore che in pochi anni avrebbe vissuto un periodo di forte espansione e sviluppo economico. “Fino agli anni ’90, quando il mercato mondiale viene travolto da milioni di pezzi prodotti a basso costo in Oriente - inizia a raccontare Ester Consonni, che con la sorella Cecilia aveva già preso il timone dell’azienda - Quello fu un periodo molto duro, le nostre lenti erano certamente migliori ma non potevamo competere sui prezzi, sulla velocità e sulla quantità della produzione asiatica. Anche perché lavoravamo con processi produttivi lenti e completamente manuali. Ricordo ancora le lacrime di quei giorni”, dice prima di chiudere con un sorriso, che anticipa gli anni successivi. Quelli in cui le due sorelle Consonni sono riuscite a convertire la produzione e a trasformare la Tecnottica Consonni in una delle realtà più dinamiche e innovative di tutta Europa. “Abbiamo continuato a lavorare duro e con passione, seguendo gli insegnamenti di nostro padre - aggiunge la sorella Cecilia - Abbiamo abbandonato il settore dell’illuminazione per passare a quello delle lenti per l’acquisizione di immagini, un mercato in crescita e che, secondo noi, di lì a breve avrebbe raggiunto numeri importanti. Successivamente, abbiamo innovato i sistemi di produzione, dando una spinta tecnologica e digitale decisiva alla nostra azienda. Siamo entrati anche nel mercato delle lenti per i sistemi di visione, come l’astronomia. È una sfida professionale importante perché sono le lenti più grandi che produciamo”. “Siamo state brave e fortunate - riprende Ester - abbiamo indovinato la strada da seguire e abbiamo trasformato una crisi profonda in nuove opportunità. Abbiamo fatto il nostro. Ora, però, tocca ai giovani”, conclude prima di passare la parola a suo nipote Angelo Fasoli, un giovane imprenditore preparato e appassionato, che ha le idee chiare sul futuro dell’azienda di famiglia. “Innovazione continua, customizzazione del prodotto e qualità made in Italy da esportare in tutto il mondo. Oggi riusciamo a produrre anche un solo pezzo, i nostri valori aziendali sono precisione e flessibilità. Non abbiamo più neanche un vero e proprio catalogo, la nostra è una lavorazione completamente sartoriale. Ci confrontiamo continuamente con il cliente, riusciamo a personalizzare lavorazioni e prodotti senza abbassare la qualità delle nostre lenti. Questo è uno dei nostri principali punti di forza - spiega Angelo, un ragazzo che dal nonno non sembra aver preso soltanto il nome - Oggi investiamo nello sviluppo della rete commerciale estera. Dieci anni fa, l’estero era il 5% delle nostre vendite. Oggi è il 30 e spero presto di arrivare al 50%. Stiamo appena entrati in Francia, Germania e Canada grazie ai bandi del MISE, abbiamo avviato un importante ricambio generazionale delle competenze aziendali e del personale, 28 collaboratori in tutto, utilizzando gli incentivi offerti dall'alternanza scuola - lavoro, da Impresa 4.0, dalla legge Sabatini e dagli altri strumenti pensati dal Governo negli ultimi anni - aggiunge ancora Angelo - Siamo una realtà piccola, sommersa dalla burocrazia come tutte le imprese italiane, abbiamo bisogno di questo tipo di incentivi per riuscire a competere con le realtà internazionali”.
Il mercato apprezza quel patrimonio di competenze del territorio e di tecniche artigiane con cui la Tecnottica Consonni realizza le proprie lenti, oltre all'esperienza acquisita in più di 60 anni di attività. Ancora una volta, è questo il valore aggiunto delle produzioni italiani “ed è così che siamo riusciti a superare le perplessità iniziali dei mercati esteri. Questo, infatti, è un settore poco sviluppato in Italia, molto meno che in Oriente, Germania o Stati Uniti. In questi anni - riprende Ester Consonni - abbiamo superato il pregiudizio estero nei confronti delle lenti italiane. Quando abbiamo cominciato questa produzione, a metà degli anni ’90, nessuno credeva che gli italiani potessero fare lenti di qualità. Le nostre ottiche erano viste con grande scetticismo durante le presentazioni alle fiere internazionali. Soprattutto dai tedeschi, veri maestri nel campo. Per fortuna, però, negli anni si sono dovuti ricredere”, conclude una delle protagoniste di questa storia, che ha tutti i valori della piccola impresa italiana: innovazione, visione imprenditoriale e uno straordinario patrimonio di tecniche di lavorazione e qualità dei prodotti realizzati.

 

Tecnottica Consonni
Calco (LC)
www.tecnottica.com
Confartigianato Lecco
www.artigiani.lecco.it