ModaImpresa
ModaImpresa, quando l’artigianato batte l’industria e la finanza speculativa
C’era una volta l’Ittierre, un’eccellenza mondiale nel settore moda, una fabbrica capace di dare lavoro a mille dipendenti, che arrivavano a tremila con l’indotto. Siamo in Molise, una regione che fa 300mila abitanti. Conti alla mano, un molisano ogni cento lavorava con questa eccellenza italiana. “Fallita l’Ittierre, il Pil regionale è crollato del 2% in un giorno solo”, racconta Romolo D’Orazio, ex dirigente del colosso molisano, oggi Presidente e CEO della ModaImpresa di Miranda, alle porte di Isernia, una piccola impresa artigiana ad alto tasso di responsabilità sociale, che sta cercando di ricucire un tessuto imprenditoriale e sociale distrutto da questo drammatico fallimento. “La nostra storia inizia da qui, dalle ceneri di una delle più grandi realtà industriali del Centro e Sud Italia. Da quel momento, i dirigenti hanno iniziato una diaspora tra Lombardia, Veneto e Toscana, le roccaforti del tessile italiano, mentre agli operai non è rimasta che la mobilità. Nel frattempo, i laboratori artigiani del territorio che lavoravano con l’Ittierre hanno via via chiuso i battenti”. Un vero e proprio dramma per un territorio già difficile come quello molisano, che oggi vive una nuova stagione di speranza e di rinascita economica grazie al lavoro di questo manager 45enne e dei 20 dipendenti della ModaImpresa. “Il 90% dei nostri dipendenti è socio dell’impresa, veniamo tutti da anni di attività all’Ittierre. Abbiamo iniziato le attività negli ultimi giorni del 2015 e siamo già pronti per la terza ricapitalizzazione. Gli affari vanno bene, anche troppo per certi versi – ci dice con un sorriso che tradisce un sentimento misto di orgoglio e ironia – Ci stiamo dando da fare perché vogliamo continuare a crescere e a far tornare a lavorare i tanti laboratori artigiani chiusi con l’Ittierre, a cui oggi affidiamo gran parte della nostra produzione. Qui a Miranda facciamo prototipi e campionari e offriamo i nostri spazi in co-working ai giovani stilisti”, che nella splendida sede alle porte di Isernia possono trovare tutto il supporto logistico e imprenditoriale per dare vita e forma alla propria creatività. “Il settore della moda è un settore estremamente difficile da gestire dal punto di vista finanziario. Ogni anno, apriamo tre linee d’investimento per realizzare il campionario e la produzione attuale, mentre prepariamo la campionatura per la stagione successiva. Basta un errore e salta tutto, proprio come successo al colosso Ittierre. Per questo – continua a spiegare il CEO di questa piccola impresa iscritta al Registro nazionale delle startup – stiamo facendo un passo alla volta, ponderando ogni decisione e organizzando la catena produttiva e commerciale come fossero ingranaggi di un orologio. Oggi, abbiamo un nostro brand, Le Tonerre Studio, oltre a lavorazioni in conto terzi per diversi marchi italiani e internazionali. Il nostro obiettivo futuro, però, è quello di avere il 70% di nostri brand e il restante 30% in conto terzi”. Idee chiare, innovazione imprenditoriale e voglia di risollevare un tessuto sociale sfibrato dalla mancanza “di lavoro e di infrastrutture capaci di collegare il Molise al resto dell’Italia – riprende D’Orazio – Questo è il nostro principale problema. L’altro, invece, riguarda tutta la piccola impresa italiana: la scarsa fiducia del sistema creditizio nel finanziare e sostenere le idee imprenditoriali vincenti come la nostra. Con maggiore credito da parte delle banche, infatti, potremmo già fare nuove assunzioni e dar vita a nuovi progetti. Siamo una piccola impresa giovane, però, e dobbiamo stare attenti a non fare il passo più lungo della gamba”, aggiunge Romolo D’Orazio mentre ci mostra le varie unità di una piccola impresa artigiana che sta riuscendo dove la grande industria prima e la finanza speculativa poi hanno fallito.
ModaImpresa
Miranda (IS)
www.modaimpresa.com
Confartigianato Molise
www.confartigianatomolise.it