Dimensione Album
Innovazione e strategia, la ricetta della Dimensione Album di Matera
La storia della Dimensione Album di Matera è uno degli esempi più efficaci del dinamismo e della capacità di innovazione della piccola e media impresa italiana. Nei primi anni 2000, la Dimensione Album produceva album fotografici, per appassionati e professionisti del settore. Un prodotto di qualità, studiato e realizzato con tecniche sartoriali, fatto a mano, pezzo su pezzo. Il fatturato cresceva e l’azienda aveva appena investito in un capannone più ampio e funzionale alle porte della città, lasciando la storica sede del centro di Matera, sulla via che porta al Convento di Sant’Agostino. La crisi economica era alle porte, però. Il digitale, nel frattempo, stava rivoluzionando la fotografia, mandando in pensione strumenti, tecniche e abitudini dei clienti. “Avevamo di fronte una doppia rivoluzione del settore – ci spiega Ettore Fabrizio – Se è vero che furono gli anni del boom della fotografia, le abitudini degli appassionati stavano cambiando. Oggi scattiamo migliaia di fotografie ma abbiamo perso il piacere di stamparle e sfogliarle tra amici e parenti. Le foto sono diventate file, gli album si sono trasformati nel classico portfolio digitale di professionisti e appassionati. Ovviamente, poi, anche il settore ha risentito della crisi economica. Furono anni duri, difficili da interpretare”.
La Dimensione Album li affrontò con coraggio, con investimenti in macchinari e nuove tecnologie, cominciando una trasformazione aziendale che oggi affianca alla produzione artigiana di album fotografici per eventi, professionisti e appassionati, la creazione di elementi per l’arredo casa, rigorosamente in pelle e cartone, dal design accattivante e dalla alta qualità di lavorazione, che è rimasta manuale e rigorosamente made in Italy. “Abbiamo investito in nuove tecnologie e aperto a nuove produzioni – rilancia Angelica che, insieme al marito Ettore e ai quattro collaboratori, rappresenta l’anima della Dimensione Album – Riconosco a mio marito il merito di aver capito il momento esatto in cui investire e rinnovare l’azienda, prima di essere travolti da una tempesta che non avremmo potuto superare se fossimo rimasti a guardare. Oggi produciamo anche oggetti per la casa, mobili di piccole dimensioni, orologi, stampe e decorazioni di vario tipo. E anche questo laboratorio, che un tempo sembrava infinito, comincia a essere stretto”, aggiunge con un sorriso. “Non investiremo in un altro capannone, però – aggiunge il marito con una risata – Di difficoltà nel fare il nostro lavoro ne abbiamo fin troppe”. Fisco, credito, burocrazia. L’elenco dei problemi italiani è noto. Tanti, troppi ostacoli inutili e dannosi per le dure regole economiche dell’impresa, che fanno “passare le notti insonni. E’ difficile lavorare in un ambiente così complesso e incerto, con margini economici ridotti, dove la legge permette a un cliente di farti fallire per un lavoro non pagato e impossibile da incassare – continua Fabrizio – Gli investimenti per gli immobili produttivi sono passi impegnativi per una piccola impresa, troppe tasse e poca fiducia da parte del sistema bancario. In più, siamo soggetti a continui aggiornamenti sul fronte degli impianti e delle dotazioni di sicurezza. Mi chiedo, allora, se non possa essere una buona idea quella di municipalizzare le zone industriali, di gestirle come fossero case popolari. Le amministrazioni le costruiscono dove e come vogliono loro, per poi darle in affitto alle imprese, che così potrebbero trasferire quei fondi nello sviluppo di nuovi prodotti o di nuovi mercati da conquistare”.
Le idee non mancano a questa coppia d’imprenditori materani che oggi, grazie al coraggio, all’innovazione e a una conoscenza attenta del mercato, guida un’impresa lucana d’eccellenza.
Dimensione Album
Matera
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Confartigianato Matera
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