Costantino Sparacio
Sparacio, maestria artigiana al servizio delle arti
Costantino Sparacio è un maestro ebanista, restauratore e grande appassionato “di quella fantastica materia viva che è il legno. Ho imparato il mestiere da mio padre, Salvatore, e nel corso della mia vita ho vinto concorsi che ho rifiutato pur di continuare a fare l’artigiano nel mio laboratorio”, continua questo siciliano simpatico e sorridente, che tutti tra le mura del Teatro Massimo di Palermo chiamano “Maestro”. “Qui mi conoscono tutti, sono di casa. Ho curato il restauro del loggione e degli ultimi tre ordini di palchi. Nel 1997/98 ho passato più di quattro mesi qui dentro, lavorando giorno e notte per riportare ogni pezzo di legno di questo teatro alla bellezza originaria. È stato un lavoro difficile, per la qualità delle opere e per il cattivo stato di conservazione dopo quasi trent’anni di abbandono”, aggiunge Sparacio. Il risultato è ancora oggi strabiliante, veri e propri capolavori di maestria artigiana, in un teatro che racconta tutta la grandezza artistico-culturale di Palermo.
“Il Teatro Massimo è il più grande teatro lirico italiano e il terzo d’Europa, dopo Parigi e Vienna – racconta con orgoglio Sparacio – Questo è uno dei simboli di Palermo e della sua gloriosa storia. Dopo anni di abbandono, oggi il Massimo porta le proprie produzioni nei teatri di tutto il mondo. Sono queste le risorse su cui deve puntare la nostra Regione – aggiunge Sparacio – Anni fa, Palermo era in completo stato di abbandono, oggi è una città attiva e dinamica, che ha riscoperto le arti, i mestieri artigiani e la qualità della tradizione siciliana”, continua Sparacio. “Questa è la strada su cui continuare, stiamo rischiando di far scomparire decine di mestieri artigiani, di competenze e conoscenze che si tramandano da secoli in questa città”.
Costantino Sparacio è un artigiano appassionato, legato alla sua Palermo e ai valori che la piccola impresa italiana porta con sé. “L’artigianato è passione e divertimento, tecniche di lavorazione e valori imprenditoriali. Ogni pezzo di vero artigianato è unico e duraturo nel tempo, un prodotto dell’ingegno umano che doniamo alla nostra cultura e alla nostra terra – spiega Sparacio – Secondo me, l’artigianato è la migliore risposta possibile alla crisi economica e di valori degli ultimi anni. È importante salvaguardare la piccola impresa, però, valorizzando il tessuto imprenditoriale artigiano e tutelando il patrimonio artistico-culturale di tante città italiane. Il Teatro Massimo è un esempio emblematico dell’impegno degli artigiani e dei restauratori per la valorizzazione di questo patrimonio”. Una rinascita che deve passare necessariamente per un sostegno totale alla piccola impresa di qualità, “dalla formazione giovanile alla qualificazione degli operatori, passando per controlli seri e meticolosi sugli interventi eseguiti. Formazione e qualificazione professionale sono fondamentali nel mondo del restauro – spiega ancora Sparacio – Troppo spesso vengono affidati lavori a operai improvvisati, che devastano il mercato del lavoro e che, soprattutto, rischiano di danneggiare per sempre un’opera di duecento anni. Questo è un rischio che l’Italia e l’artigianato italiano non possono correre”.
Il Teatro Massimo è un capolavoro architettonico che lascia a bocca aperta, protagonista di numerosi film e capace di diventare ambasciatore di Palermo in tutto il mondo. Decine di turisti si alternano nelle visite guidate per ammirare le opere di artigiani come Costantino Sparacio, che di questo teatro conosce segreti, storie e passaggi di servizio, stretti, nascosti, con scalette ripide che si arrampicano fino al loggione, “dove si nasconde il segreto dell’acustica di ogni teatro. Lo fanno tutti gli artisti – conclude il Maestro Costantino Sparacio – è qui che si capisce la qualità di una struttura”. E il Teatro Massimo, anche in questo, è un vero e proprio capolavoro dell’ingegno architettonico e artigianale.
Costantino Sparacio
Palermo
Confartigianato Palermo
www.confartigianatopalermo.it