Il Governo attacca la spina del quinto conto energia

Dopo la firma dei ministri dell’Ambiente, dello Sviluppo economico e dell’Agricoltura sui due decreti attuativi e i 6 miliardi di euro di incentivi raggiunti con il quarto conto, tutto è pronto per l’entrata in vigore del quinto conto energia, prevista per il 27 agosto, che ordina e determina gli incentivi per la produzione di energia da fonti rinnovabili. Tre le principali novità per le micro e piccole imprese, tre aspetti per cui Confartigianato Imprese si è battuta, riuscendo a portare a casa tre piccoli ma significativi successi in un contesto fatto di tagli e cambiamenti continui. Il primo e forse più importante aspetto è l’esclusione della procedura di registro per gli impianti non superiori ai 20 kw, quelli che maggiormente interessano i piccoli imprenditori. Meno burocrazia, quindi, l’accesso diretto agli incentivi e la possibilità di aumentare i benefici se, oltre alla produzione, gli interventi dovessero riguardare l’efficientamento energetico e la bonifica di amianto ed eternit dai siti scelti. Il secondo aspetto positivo è la data di entrata in vigore, il 27 agosto per il fotovoltaico e il primo gennaio 2013 per tutte le altre fonti. Date certe, che permetteranno di pianificare interventi ed investimenti, spezzando l’incertezza che si è venuta a creare con il terzo repentino cambiamento in poco più di due anni. Il terzo aspetto positivo è l’aumento del tetto di spesa. Inizialmente, infatti, l Governo aveva messo a disposizione 5 miliardi di euro, ma dopo le pressioni di Confartigianato, l’esecutivo ha stanziato 6,7 miliardi di euro, aumentando così le possibilità operative di un settore che soltanto nell’artigianato vale più di 100mila imprese e quasi 370mila addetti. “Con i due decreti firmati il 6 luglio - hanno detto in coro i tre ministri interessati, Catania, Clini e Passera - viene introdotto un sistema di incentivi moderno, sostenibile ed equo”. Nonostante i commenti dei professori, però, in molti hanno storto la bocca davanti al quinto conto energia. Sul piatto ci sono meno soldi a disposizione, ma in tempi di austerità questa non è certo una novità, e il rischio di staccare la spina ad uno dei pochi settori a segno positivo nell’economia italiana. Il quinto conto energia, però, nasconde anche un altro aspetto positivo, un filo conduttore, una sottile linea guida che potrebbe avviare un circolo virtuoso per il settore delle rinnovabili, dell’innovazione tecnologica e dell’edilizia. L’accesso diretto agli incentivi, infatti, viene esteso anche agli impianti ad alto tasso d’innovazione, a quelli a concentrazione e agli interventi che portano alla bonifica degli edifici esistenti. Interventi che, oltre agli impiantisti, coinvolgono anche l’edilizia. Meno fondi, quindi, ma premi per chi fa innovazione, sviluppo ed efficientamento energetico.


Arezzo si prepara per il Festival della Persona 2012

Arezzo inizia a prepararsi per la quarta edizione del Festival della Persona di Confartigianato. Dal 27 al 29 settembre prossimi, infatti, il Prato all’ombra del Duomo del capoluogo aretino ospiterà la tensostruttura dove si parlerà di welfare, di persone, di sociale. “Nel momento in cui si sta ripensando il ruolo del welfare per vincolo di spesa - ha detto Giorgio Guerrini durante la conferenza stampa di presentazione dell’evento - vogliamo chiederci se il welfare, oggi, non possa diventare un’opportunità per la crescita della nostra comunità, un valore a cui crediamo profondamente”. Tra gli ospiti annunciati, il sociologo Mauro Magatti e Johnny Dotti.


FISCO - IVA PER CASSA. Rete Imprese Italia: “Bene la proposta dei relatori al Decreto Sviluppo. Ora rapida approvazione della norma”

“L’emendamento proposto dai relatori al DL Sviluppo, gli onorevoli Raffaello Vignali e Alberto Fluvi, che introduce il pagamento dell’IVA solo dopo l’incasso dei corrispettivi, va nella direzione da tempo auspicata da R.ETE. Imprese ItaliaLeggere di più


DL SVILUPPO - Soddisfatta Rete Imprese Italia: “Bene emendamenti su bonus energia, voucher per innovazione e ricerca, soggettività giuridica e tributaria dei contratti di rete”

Rete Imprese Italia esprime soddisfazione per l’approvazione di tre emendamenti al Decreto Sviluppo che recepiscono le sollecitazioni più volte avanzate dalle Organizzazioni delle micro, piccole e medie imprese.Leggere di più


Il progetto Palestina continua, inaugurato il ristorante italiano

Il progetto Palestina continua. Il primo luglio, infatti, è stato inaugurato il ristorante “La corte italiana”, che servirà ad autofinanziare la Scuola di cucina realizzata da Confartigianato a Ramallah, Palestina, pochi chilometri a nord di Gerusalemme. “Un avvio che fin qui è stato incoraggiante - ha detto il Segretario generale di Confartigianato, Cesare Fumagalli - abbiamo puntato sulla formazione dei giovani nei settori del trattamento del cibo. Abbiamo iniziato con la ristorazione, inaugurando la Scuola e questo ristorante ma il Progetto Palestina proseguirà con altri interventi, sempre dedicati ai giovani, ai mestieri, alle professioni”, ha concluso Fumagalli. La Scuola rappresenta un’opportunità importante per tanti giovani palestinesi che in questa struttura potranno imparare un mestiere, iniziando un percorso di vita, prima ancora che professionale, lontano dalle tante difficoltà di questo spicchio di mondo. Ancora una volta, dunque, Confartigianato ha puntato sul lavoro, esportando il modello della micro e piccola impresa italiana in una zona dove il lavoro, spesso, è un privilegio riservato a pochi. “Molti dei nostri giovani non trovando lavoro decidono di andare via, in Europa o negli Stati Uniti. Qui non trovano sicurezza per la loro vita, soprattutto con l’occupazione, con il muro. Sono chiusure che obbligano la gente a cercare altrove un lavoro, una vita migliore, la libertà - ha denunciato Faysal Hijazen, parroco di Ramallah e responsabile della Scuola di cucina - Trovare un lavoro, un’occasione per vivere degnamente, aiuterebbe la gente a rimanere e a non emigrare. Questo legame con Confartiganato, quindi, ci dà una grande forza, un’opportunità importante per la gente”. All’interno della parrocchia di Ramallah, Confartigianato ha supportato la costruzione della Scuola, di una cucina moderna e spaziosa, di un laboratorio e di un ristorante dove gli studenti della scuola potranno imparare i segreti della cucina e della gestione della sala. Lo ha fatto in un paese mediterraneo come la Palestina, dove i colori, i profumi, i paesaggi ricordano l’Italia. Una somiglianza che finisce anche nei piatti tipici di questa terra. Per i giovani palestinesi, quindi, è più facile apprezzare l’arte, il gusto della cucina italiana. “In Palestina hanno una cucina decisamente mediterranea - ha spiegato Paolo Ferri, lo chef italiano che sta seguendo il Progetto Palestina - In più, possono contare su ingredienti genuini e di prima qualità, che in Italia, per colpa dell’industrializzazione, non abbiamo. Sapori mediterranei, ingredienti eccezionali, bisogna solo saperli trasformare”. Trasformare gli ingredienti in un piatto unico, trasformare un’opportunità in una speranza reale per la propria vita, ecco cosa si impara nella Scuola di cucina di Ramallah. “Oggi, purtroppo, Ramallah è circondata dal muro e questo non permette più ai ragazzi di venire a studiare a Gerusalemme. Quindi, l’idea, il sogno, il progetto della Scuola nasce anche dal fatto che i giovani non possono più costruire qualcosa dentro questa prigione. La Scuola servirà anche a dar loro una speranza per un futuro migliore - ha spiegato don Mario Cornioli, responsabile dei rapporti con l’Italia del Patriarcato Latino di Gerusalemme - Questo è già successo, perché il primo corso per chef ha permesso a otto giovani palestinesi di trovare lavoro qui a Ramallah”. Il secondo corso è pronto per partire. Quindici ragazzi palestinesi stanno aspettando di sperimentare le proprie ricette, forti di un ingrediente segreto: la speranza in un futuro migliore.


Le nuove sfide dei Giovani Imprenditori di Confartigianato

“I giovani artigiani sono imprenditori che vivono quotidianamente le problematiche delle imprese e vogliono dire la loro per far sì che i cambiamenti in atto nell’economia siano superati, siano visti come un’opportunità per ampliare nuovi orizzonti”. Ha le idee chiare Marco Nardin, 36 anni, imprenditore veneziano nel settore grafico, che il 7 luglio ha ricevuto da Marco Colombo il testimone della presidenza dei Giovani Imprenditori di Confartigianato. Il passaggio di consegne alla guida del Movimento avviene all’insegna di un costante impegno per dare risposte efficaci agli oltre 600.000 artigiani italiani under 40. “Oggi più che mai – sottolinea il Presidente Nardin - bisogna dare ascolto alle esigenze delle imprese. Meno burocrazia, riportare il lavoro in Italia per combattere la disoccupazione. Noi la nostra parte la stiamo facendo e continueremo a farla. Attendiamo come sempre i segnali da parte del Governo”. Due le donne nella nuova squadra al vertice dei Giovani Imprenditori: Francesca Ungaro, Vice presidente vicario, e Vanessa Valiani che, accanto Mauro Franceschini, Marco Bressan e Leonardo Pellicani, compongono il Comitato di Presidenza eletto durante l’Assemblea del 7 luglio insieme ai membri della nuova Giunta. Marco Nardin è già al lavoro per definire le prossime tappe dell’impegno dei Giovani Imprenditori. “Tra i nostri obiettivi vi è quello di rafforzare la nostra presenza nei territori. Siamo consapevoli che dobbiamo essere vicini agli imprenditori, dobbiamo formarli, perchè oggi fare l’imprenditore necessità di competenze a 360 gradi. Non possiamo tralasciare alcunchè. Solo facendo formazione raggiungeremo gli obiettivi”. La comunicazione è uno degli aspetti sui quali il neo presidente scommette per essere più vicino ai giovani imprenditori. “Dobbiamo capire – dice Nardin - con quali metodi comunicano oggi i giovani. Anche la strategia aziendale viene fatta con regole vecchie ma con nuovi canali di comunicazione. Ecco perché, nel mio mandato, ho intenzione di rafforzare la comunicazione tramite i social media”.