Confartigianato torna ad Arezzo per il IV Festival della Persona
Dal 27 al 29 settembre 2012, Confartigianato è tornata all'ombra del Duomo di Arezzo per confrontarsi sui temi del sociale, della sussidiarietà, di un nuovo modello di welfare che possa accompagnare gli italiani verso le sfide del futuro. <i>“Non si può pensare ad un nuovo welfare senza pensare anche ad un riconsiderazione dell’idea di sviluppo. Soprattutto, senza pensare ad una ricostruzione della comunità. Dobbiamo rimettere insieme un tessuto sociale più coeso”</i>, ha sottolineato il coordinatore di Confartigianato Persone, Sandro Corti, presentando la manifestazione. La quarta edizione del Festival della Persona ha ospitato gli interventi di numerosi rappresentanti della comunità culturale, politica ed istituzionale italiana. Dal ministro dello Sviluppo economico, Corrado Passera, che ha toccato i temi di più stringente attualità, a Johnny Dotti e Mauro Magatti, che hanno parlato di welfare e sviluppo, a Carlo Dell'Aringa e Giorgio Merletti, che hanno animato la tavola rotonda pensata per approfondire le linee di sviluppo futuro di un welfare sussidiario. <i>“Quest'anno abbiamo scelto un tema, il welfare del futuro, un costo o un’opportunità di sviluppo, per sottolineare come in temi difficili come quelli che stiamo attraversando, vi sia la necessità di trovare energie aggiuntive e nuove risorse che solo dalle imprese e dal mondo che rappresentiamo possono venire</i> - ha detto Giorgio Guerrini, presidente di Confartigianato e di Rete Imprese Italia - <i>per poter garantire anche in futuro gli stessi livelli di welfare a cui siamo abituati”. </i> Secondo l'Ufficio studi di Confartigianato, infatti, l'Italia sembra stia perdendo il controllo della gestione economica del welfare. Tra luglio 2007 e luglio 2012, i prezzi di servizi e prodotti sanitari sono aumentati del 14,1%, in Europa soltanto dell'8,4%. Se si guarda alla spesa pubblica per la sanità, il risultato è ancora più agghiacciante. Dal 2000 al 2011, infatti, la spesa è cresciuta del 64,1%. Occorre trovare idee nuove che possano rispondere alle sfide del futuro, alleggerendo il contributo dello Stato nella gestione del welfare a favore di un maggiore coinvolgimento di associazioni e cittadini. Gli inglesi la chiamano Big Society. <i>“La Big society è una risposta a quello che è il problema dei nostri tempi, l’impoverimento a livello economico ed anche una maggiore disgregazione a livello sociale</i> - ha detto Philipp Blond, che della Big society è uno dei principali teorizzatori - <i>Con la Big society noi vogliamo ricreare un tessuto sociale intorno alle persone, perché questo certamente li strappa alla povertà. Più sei isolato nell’ambito di una società e più rischi di cadere nella trappola della povertà. E’ una cosa che abbiamo già sperimentato nella nostra società e crediamo che il XXI secolo debba in qualche modo ricreare questi legami sociali per decapitalizzare la società e renderla molto più socializzata”.</i> Politiche che potrebbero rappresentare una svolta epocale in un contesto come quello italiano. <i>“Se lo fanno loro, che per un paio di decenni hanno puntato tutto e solo sullo sviluppo della finanza e sull’economia per l’economia, credo che si possa fare anche da noi, che siamo il cuore pulsante della vecchia Europa </i>- ha detto Cesare Fumagalli, segretario generale di Confartigianato Imprese - <i>Il nostro modello è ancora fatto così, possiamo ripartire non da capo, come stanno facendo in Gran Bretagna, per noi si tratta di rivivificare esperienze che abbiamo già vissuto in un tessuto economico del tutto idoneo, il tessuto economico dell’impresa diffusa che caratterizza il nostro paese”.</i>
DECRETO SVILUPPO - Rete Imprese Italia: “Buone intenzioni, ma poche misure per la maggioranza delle imprese italiane”
“Apprezziamo la buona volontà del Governo, ma il decreto sviluppo non risponde alle attese degli imprenditori che ogni giorno si battono per resistere alla crisi. Per rimettere in moto la crescita del Paese serve ben altro”. Leggere di più
ENERGIA - Rete Imprese Italia incontra il Collegio dell’Autorità per l’Energia
Una delegazione di Rete Imprese Italia, guidata dal Presidente Giorgio Guerrini, ha incontrato oggi il Collegio dell’Autorità per l’energia elettrica e il gas, presieduto dal Presidente Guido Bortoni. Tra i temi discussi durante l’incontro laLeggere di più
Appalti pubblici e piccole imprese: le novità in un incontro promosso da Anaepa Confartigianato
Nelle prossime settimane il Codice dei Contratti pubblici, varato solo lo scorso anno, rientrerà in cantiere per una prima revisione. Non si tratterà di una riforma a tutto campo ma di un riordino delle modifiche apportate negli ultimi mesi, attraverso i decreti d’urgenza approvati dal Governo. Di “consolidamento del quadro normativo” ha parlato il viceministro alle infrastrutture Mario Ciaccia, intervenendo alla cerimonia di chiusura del corso sulla “Normativa degli appalti”, promosso da Confartigianato Anaepa e Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici Il Viceministro non ha fornito dettagli su contenuti e limiti della delega, salvo confermare quanto già detto ai primi di settembre dal Ministro Corrado Passera: l’intervento mirerà a conciliare le oltre 120 modifiche, che tra l’altro, agevolano la partecipazione delle piccole imprese alle gare, con le disposizioni contenute nel Codice per i contratti pubblici. <i>“Non c’è dubbio</i> – spiega il viceministro Ciaccia ai microfoni del Tg@ -<i> che da questo tipo di operazione non può che derivarne vantaggio per tutti gli operatori e quindi è chiaro che potranno trarne vantaggio anche le piccole e medie imprese, che tra l’altro sono quelle che, anche per come sono attrezzate, trovano più difficoltà, a volte, per capire le regole, forse perché nel momento in cui vengono interpretate, vengono interpretate soltanto guardando alle grandi imprese”.</i> Intorno alla puntuale interpretazione di queste complesse regole è ruotato il corso promosso da Confartigianato Anaepa insieme alle categorie degli impiantisti e delle imprese di pulizia. Per il Presidente di Anaepa Confartigianato, la scelta del Consiglio Superiore dei lavori pubblici come partner istituzionale è un tassello strategico nel quadro complessivo volto al miglioramento dei rapporti tra piccole imprese e PA.<i>“Siamo andati dal nostro, chiamiamolo così, “interlocutore di altissimo livello” </i>– sottolinea Redaelli - <i>non solo per la qualità dei relatori, dei docenti, ma per cercare di costruire un rapporto forte per favorire l’eliminazione di quelle barriere che possono esistere tra le imprese e le istituzioni. Le istituzioni, potranno così conoscerci meglio e agire nei nostri confronti con maggiore attenzione e responsabilità”.</i> Delle novità normative, che agevolano la partecipazione delle piccole imprese al mercato dei contratti pubblici ha parlato l’avvocato Claudio Guccione. Per Guccione stiamo assistendo a un cambio di paradigma, a favore delle PMI.<i> “Da un approccio del passato molto teso, diciamo così, alla preclusione della suddivisione artificiosa in lotti, che è un divieto che se è artificioso rimane, adesso c’è molta attenzione e sensibilità all’ingresso delle piccole e medie imprese, non solo nelle opere ordinarie ma anche nelle opere cosiddette strategiche, o di preminente interesse nazionale” </i>spiega l’avvocato. Tra i provvedimenti che lasciano intuire la concreta volontà del Governo di ridurre gli steccati che finora hanno intralciato l’accesso diretto delle piccole imprese alle gare, l’avvocato Guccione sottolinea la possibilità, introdotta dal Decreto sviluppo, di suddividere gli appalti in lotti. <i>“C’è sicuramente un attenzione all’ingresso </i> – rimarca Guccione. <i>Addirittura c’è da suggerire la suddivisione in lotti, laddove non artificiosa, proprio per consentire alle piccole imprese un ruolo, anche in associazione temporanea con grandi imprese o come singole imprese, proprio per farle partecipare a questa nuova epoca”.</i> Altre novità sono attese da Bruxelles. E’ in dirittura d’arrivo, infatti, la Direttiva Europea sui Contratti pubblici che introduce principi avanzatissimi, tra i quali la valutazione dell’impatto sulle comunità delle infrastrutture. Concetti talmente avanzati da far ipotizzare tempi più lunghi di quelli segnati sull'agenda dell'Europarlamento. Uno scenario prefigurato dal professor Filippo Satta, docente di diritto amministrativo <i>“Ho l’impressione</i> – spiega - <i>che i tempi non saranno brevi. Pensavano di riuscire ad approvare entro dicembre ma già si parla di aprile. Secondo me ci sono problemi giuridici tecnici, e quindi politici molto seri. Perché l’idea è grandiosa ma renderla operativa è un’impresa”.</i>
WELFARE - Rilevazione di Confartigianato. In Italia salute sempre più costosa: dal 2007 rincari del 14,1% per servizi e prodotti sanitari
In Italia, più che nel resto d’Europa, ammalarsi è molto costoso: per i nostri connazionali, tra luglio 2007 e luglio 2012, i prezzi dei servizi e prodotti sanitari sono cresciuti del 14,1%, vale a dire 5,7 punti in più rispetto all’aumento dell’8,4% nell’Eurozona.Leggere di più
COESIONE TERRITORIALE - Lavoro e imprese, il Ministro Barca incontra R.ETE Imprese Italia
Roma, 2 ottobre 2012. Si è tenuto oggi a Roma, presso gli uffici del Ministro per la Coesione territoriale, Fabrizio Barca, un incontro con R.ETE. Imprese Italia, l’associazione composta da Casartigiani, CNA, Confartigianato, Leggere di più