Il piacere freddo degli italiani
Che per i gelati artigiani l’estate del 2007 sarebbe stata calda era facile intuirlo già dai primi giorni di giugno, quando, con una proposta bipartisan, due senatori hanno proposto di inserirli, con tanto di richiesta ufficiale, tra i servizi della buvette di Palazzo Madama. Non gelati qualsiasi, non generici gelati confezionati, ma gelati artigianali. I dati elaborati dall’Ufficio Studi di Confartigianato confermano che il cuore degli italiani batte forte per il gelato e che per questo sono disposti a spendere una cifra annuale di 1.803 milioni di euro. Una cifra di tutto rispetto che non significa però che si tratta di un prodotto caro, basti pensare che la crescita dei prezzi dei gelati è inferiore a quella della del complesso degli altri prodotti alimentari di circa un terzo. Dal punto di vista della dinamica aziendale, cresce il numero dei laboratori artigiani che dal 2004 sono aumentati di 2.206 unità raggiungendo quota 34.625. Il nord traina lo sviluppo, con la Lombardia che registra il maggior numero di imprese, 5.743, seguito dal Veneto (3.374) e dall’Emilia Romagna (3.154). Scendendo nel dettaglio gli analisti segnalano che se il nord è al primo posto per presenze, è nel centro Italia che i tassi di crescita sono maggiori: tra il 2004 e I trimestre del 2007, le gelaterie artigiane sono aumentate dell’8,2% contro una media nazionale del 6,8%. “I dati confermano un forte ritorno del consumo del gelato artigianale” – dichiara Loris Mulin Pradel Presidente dei Gelatieri di Confartigianato – “Il pubblico negli ultimi anni è cresciuto e oggi sa riconoscere i prodotti di qualità. Il lavoro di informazione del consumatore e di qualificazione del comparto che abbiamo portato avanti per tanti anni è confermato dai numeri. Fino a quattro-cinque anni fa il mercato era diviso in modo equo tra prodotti artigianali e industriali. Circa tre anni fa il sorpasso del prodotto fatto a mano e l’avvio di un trend positivo che continua tutt’ora.” Arcangelo Roncacci, responsabile di Confartigianato Alimentazione, ha pochi dubbi sul perché di questo successo, un successo che coinvolge in modo trasversale fasce di popolazione molto diverse tra loro e che accomuna, pur con sostanziali differenze di spesa, le famiglie di imprenditori e quelle di pensionati. “Ci battiamo perché passi la linea che il prodotto artigianale è un prodotto di qualità realizzato a partire da materie prime eccellenti con preclusione assoluta delle ‘polverine’. Apertura ai prodotti semilavorati, come ad esempio le nocciole tritate e ridotte in purea, ma niente di più. Da tempo stiamo lavorando, anche in collaborazione con la CNA, per stabilire un disciplinare per la realizzazione del gelato artigianale, e per fissare i criteri per l’accesso alla professione di gelatiere. Due aspetti imprescindibili per qualificare il prodotto e garantire il consumatore anche dal punto di vista della sicurezza alimentare”. Quattro anni fa la volontà di rendere identificabile il gelato artigianale anche grazie a uno specifico marchio comunitario, quello di Specialità Tradizionale Garantita, era approdata al Ministero delle Politiche Agricole, dove era stato costituito un tavolo di trattative con tutte le parti coinvolte. “Un nulla di fatto – ricorda Roncacci - Confcommercio e Aipa hanno fissato paletti molto rigidi che non hanno permesso la prosecuzione del progetto. Un vero peccato, perché la nostra definizione di qualità si andava ad affiancare a quella tradizionale senza soppiantarla. Ognuno era libero di scegliere la definizione preferita. Certo la nostra avrebbe avuto una forte presa sul consumatore”. Nonostante quello stop Confartigianato non ha dimenticato il progetto: cinque mesi fa ha realizzato un ‘marchio collettivo privato’, sempre in collaborazione con il CNA, e lo ha depositato insieme al disciplinare. “Da questo autunno i nostri associati potranno aderire a ARTIGELATO, il primo marchio di qualità che impegna gli artigiani al rispetto di un preciso protocollo. Attualmente stiamo definendo i piani dei controlli, perché è chiaro che il marchio è una garanzia che diamo ai consumatori, su questo vigileremo direttamente”. Prosegue intanto la collaborazione con Coldiretti per il gelato Made in Italy, un prodotto realizzato unicamente con materie prime nazionali, dalle mele della Val di Non, agli agrumi della Sicilia. “E’ un ulteriore passo verso un prodotto sempre più articolato e trasparente. Finalmente sarà possibile gustare i sapori del territorio anche nel gelato e tracciare con esattezza la filiera degli ingredienti del prodotto. Sarà il primo gelato con pedigree”. E a quelli a cui piacciono i gusti esotici? “Potrà continuare a mangiarli nelle altre linee di prodotto” - conclude il Presidente dei Gelatieri di Confartigianato Loris Mulin Pradel.
Confartigianato Alimentazione aderisce alla Coalizione ItaliaEuropa – Liberi da Ogm
Tutela della tradizione agro alimentare italiana e sicurezza per i consumatori. Questi gli obiettivi dell’impegno di Confartigianato che aderisce alla Coalizione ItaliaEuropa – Liberi da OGM. Si tratta di un’iniziativa promossa dalla Fondazione dei diritti genetici e alla quale partecipano, oltre a Confartigianato, molte altre sigle del mondo agricolo, ambientale, alimentare, dei consumatori.: Acli, Adoc, Adusbef, Aiab, Alpa, Assocap, Cia, Cic Copagri, Citta' del Vino, Cna, Codacons, Coldiretti, Coop, Federconsumatori, Focisiv, Greenpeace, Legambiente, Libera, Res Tipica, Slow Food, Vas e Wwf. Obiettivo dell'iniziativa e' quello di raccogliere 3 milioni di voti di cittadini, attraverso dei facsimili di schede referendarie dal seguente quesito: ''Vuoi che l'agroalimentare, il cibo e la sua genuinita' siano il cuore dello sviluppo, fatto di persone e territori, salute e qualita', sostenibile e innovativo, fondato sulla biodiversita', libero da Ogm?''. Così dal 15 settembre al 15 novembre si aprirà un bimestre di consultazione che prevede manifestazioni e assemblee in tutta Italia. Gli organizzatori intendono avviare sul tema degli Ogm e dei cibi transgenici (cioe' quei cibi che non esistono in natura ma che sono il risultato di un'alterazione del Dna indotta chimicamente) un vero dibattito pubblico, dibattito che ha ottenuto il patrocinio del Ministro delle Politiche Agricole Alimentarie Forestali, Paolo De Castro. ''Ci sentiamo di condividere la battaglia intrapresa dall'organizzazione dei Diritti Genetici - ha detto il Ministro -, siamo impegnati, in coerenza con il programma della coalizione di governo, al rispetto della massima precauzione''. E il ministro dell'Ambiente Alfonso Pecoraro Scanio rilancia: ''L'Italia deve essere il Paese capofila di un'Europa ogm free''. Secondo Confartigianato Alimentazione - che parteciperà attivamente all’iniziativa con la partecipazione delle Associazioni territoriali - “le possibilità di sviluppo delle imprese artigiane e delle PMI dell’agroalimentare italiano di fatto sono incentrate sulle peculiarità originali delle nostre produzioni agroalimentari, contraddistinte dai tratti della tipicità, della tracciabilità, della genuinità e del legame inscindibile territorio-storia-cultura, e che risultano pertanto incompatibili con la presenza al loro interno di OGM”. Quindi sono necessari interventi a difesa delle produzioni tipiche e tradizionali del nostro artigianato agro alimentare rappresentato da 80.000 imprese, con 240.000 addetti, che realizzano quasi il 90% delle specialità della cucina italiana. Un patrimonio produttivo apprezzato in tutto il mondo proprio per la qualità delle materie prime con le quali vengono realizzati i piatti tipici della nostra tavola. Confartigianato Alimentazione chiede pertanto l’intervento del Governo e del Parlamento per garantire la corretta informazione dei consumatori e la valorizzazione delle tradizioni produttive delle piccole imprese che utilizzano materie prime sicure e prive di OGM. Con l’obiettivo di consentire alle nostre aziende ed al made in Italy alimentare di mantenere posizioni competitive sui mercati nazionale e mondiale. Per Confartigianato è indispensabile che i consumatori possano operare una scelta consapevole, in piena trasparenza e sicurezza, degli alimenti che acquistano. Un consumatore più informato e responsabile è l’arma migliore per contrastare i fenomeni della concorrenza sleale, delle contraffazioni, delle importazioni illegali di prodotti a costi irrisori e a scarso valore aggiunto.
Energia, l’Europa è lontana sei miliardi di euro-luce
Dal primo luglio 2007 anche gli italiani possono considerarsi libera gente in un libero mercato, quantomeno in quello del rifornimento energetico. Nelle riforme nate dal processo di liberalizzazioni voluto dal Ministro Bersani, è rientrato anche il mercato energetico, aprendo al paese un’opportunità importante per alleggerire i costi di cittadini e piccole imprese. Dal primo luglio tutti potranno infatti scegliere il proprio venditore di energia elettrica e di gas, valutando l’offerta che meglio soddisfi le proprie necessità. Una reale opportunità per tutti quindi, in primo luogo per diminuire le spese, domestiche e d’impresa, e per implementare la propria competitività sul mercato. Considerazioni che nascono da numeri reali, da indagini che hanno sottolineato quanto gli italiani hanno pagato, continuandolo a fare se non coglieranno l’opportunità, per gas ed elettricità in un mercato chiuso alla concorrenza. Prendendo in esame i dati relativi al solo campo manifatturiero ed edilizio, emerge che nel 2005 le imprese italiane hanno pagato circa sei miliardi di euro in più rispetto all’Europa a 25. Un’enormità, un capitale che può essere risparmiato ed investito diversamente, per aumentare la propria competitività o anche soltanto per cercare di limitare la voce uscite dal proprio bilancio. Una volta chiarito che i consumatori potranno scegliere il proprio fornitore di energia, benefici e vantaggi verranno da sé. Ogni utente, sia esso un’impresa o un cittadino, potrà valutare le offerte del mercato, scegliere il proprio fornitore, contrattare prezzo, modalità di fornitura o anche più semplicemente i tempi di ricezione, e pagamento quindi, delle varie bollette, cancellando i costi fissi e pagando esclusivamente il prezzo del consumo. Ricevendo in cambio la sicurezza e la garanzia che la fornitura non venga mai interrotta. Per quanto riguarda gli aspetti tecnici operativi invece, guasti o semplice lettura dei contatori, la responsabilità sarà ancora dell’impresa di distribuzione locale, quella che finora riforniva luce e gas. Scegliere il venditore, non il fornitore insomma. Una possibilità in più di risparmio viene ancora una volta dall’unione delle forze degli utenti, ad esempio con la creazione di appositi consorzi energetici per l’acquisto di luce e gas. Finora, soprattutto sul territorio di Confartigianato, sono stati proprio i consorzi a beneficiare maggiormente del mercato libero, con un totale di costi minori per le imprese associate pari a 9,2 milioni di euro nel biennio 2005/06. Benefici colti dalle circa 4.300 imprese che finora si sono unite sotto i tre consorzi sostenuti dalla Confederazione artigiana: il Consorzio Caem, il Consorzio Multienergia ed il Consorzio Cenpi Nord Ovest. Ma un mercato in fase di trasformazione richiede un’attenta vigilanza per salvaguardare i diritti dei nuovi clienti. Il compito di vigilare sul libero mercato, agevolandone l’entrata e garantendone la permanenza, spetta all’Autorità per l’energia elettrica ed il gas. Ogni informazione a riguardo può essere consultata sul web all’indirizzo www.autorita.energia.it, dove, fra le varie informazioni disponibili, può essere visionato anche l’elenco volontario dei venditori, di tutti coloro i quali operano nel nuovo mercato della vendita di energia, o anche il codice di condotta commerciale adottato dagli operatori del settore. Per quanto riguarda le modalità di passaggio da un fornitore ad un altro, le linee da seguire appaiono estremamente lineari, privando gli utenti di nuovi costi per il cambio, ma soprattutto offrendo, almeno sulla carta, tempi ristretti per la scelta di un nuovo venditore, massimo trenta giorni, o per un ulteriore cambio di operatore una volta entrati nel mercato liberalizzato, massimo sei mesi. In questo sarà d’importanza fondamentale l’aiuto e l’assistenza delle associazioni territoriali di Confartigianato, che potranno seguire gli associati in questo processo innovativo. L’Italia imprenditoriale, e non solo, ha dunque davanti a sé un’opportunità davvero importante, anche e soprattutto se si considerano i notevoli vantaggi economici derivanti dalla scelta di un nuovo, e più competitivo, fornitore di energia.
Qualità ed eccellenza, questa è l’Italia che lavora
Da sempre gli eventi fieristici rappresentano un momento di incontro e confronto, di dialogo, di condivisione di idee, di proposte, di prodotti, di metodi per fare impresa e artigianato. E’ proprio per questa sua valenza fondamentale nel campo commerciale ed economico che da sempre gli imprenditori partecipano a grandi fiere, occasioni davvero importanti per presentare al grande pubblico il proprio prodotto. In Italia, a novembre, avranno luogo due grandi appuntamenti, due eventi per presentare l’eccellenza del “made in Italy”, un attestato di garanzia per il nostro Paese, da sempre sinonimo di qualità e bontà. A Bologna saranno protagonisti tutti gli operatori del comparto agroalimentare ed enogastronomico italiano per la seconda edizione di “Alimentarti”, mentre a Milano saranno i prodotti di qualità, alla Fiera Campionaria delle Qualità, a presentarsi, a farsi conoscere e a meravigliare il grande pubblico italiano e non solo. “Alimentarti” – Bologna, 8/11 novembre 2007 Dopo il buon riscontro ottenuto nella scorsa edizione, tutti gli operatori agroalimentari ed enogastronomici, organizzati sotto il segno di Confartigianato e di Confcooperative, torneranno ad incontrarsi a Bologna per “Alimentarti”, la rassegna fieristica che presenta il meglio della produzione alimentare italiana. Dei quattro giorni di mostra, il primo sarà dedicato esclusivamente agli operatori del settore, che a loro volta attenderanno tutti gli amanti della migliore tradizione alimentare italiana negli oltre 15.000 mq di area fieristica bolognese per i tre giorni successivi. Dal vino al miele, dai prodotti ortofrutticoli ai salumi, dai prodotti di mare agli oli. Si potrà gustare, degustare e comprare quanto di meglio offerto dalle cooperative agroalimentari italiane. Una vetrina importante anche per gli artigiani, per tutti coloro che da sempre custodiscono gelosamente il proprio segreto del mestiere. Pasta, cioccolato, dolci, gelati e distillati, ecco il menu della casa ad “Alimentarti”, suggerito, naturalmente, da chi eccelle nel migliore mercato mondiale, la buona tavola tricolore. A Bologna gli operatori potranno mettere in mostra la propria arte, vendere o far degustare i propri prodotti, mentre per gli amanti della buona tavola, della migliore tradizione culinaria italiana, non resta che prepararsi ad una quattro giorni di mirabilie gastronomiche. “La Campionaria delle Qualità italiane” – Milano, 22/25 novembre 2007 Qualità ed eccellenza. In sintesi, il migliore “made in Italy” immaginabile. Varcati i cancelli della Nuova Fiera di Milano, quella di Rho Pero, è questo lo scenario che si prospetta a chi vuole ammirare, conoscere e meravigliarsi delle eccellenze del nostro paese. Un paese che produce qualità, alcune addirittura secolari, e che finalmente vuole presentarsi al grande pubblico. Non solo chi quel “made in Italy” lo esporta da tempo nel mondo, come le grandi imprese in maglia azzurra, ma anche chi non ha i mezzi per uscire dal proprio laboratorio e mostrare quanto di buono, eccellente e di qualità si produce anche nella più piccola realtà imprenditoriale. A La Campionaria non si presentano soltanto prodotti e beni di consumo di qualità, ma anche servizi, insomma, tutto ciò che di eccellente e di qualità viene prodotto, pensato e realizzato nel Belpaese. Un appuntamento innovativo quello pensato da Confartigianato, Symbola e l’Unioncamere, sotto tanti punti di vista. In primo luogo per i visitatori, mentre si prospettano una serie di agevolazioni per chi vuole mostrare e spiegare la propria qualità, soprattutto per chi generalmente, considerate le proprie possibilità, non ha accesso al grande mercato nazionale. I prezzi degli spazi espositivi saranno infatti progressivi e legati al fatturato dell’impresa, dando così la possibilità a tutti di essere presenti a La Campionaria milanese di qualità ed eccellenza. Un appuntamento culturale, per chi vuole apporre un certificato di garanzia qualitativa per il proprio prodotto, soprattutto per chi, piccolo ma eccellente, viene offuscato dal caos del mercato consumistico moderno.
Un 2007 pieno di sconti e servizi per le imprese di Confartigianato
Ancora pochi mesi per aderire alle convenzioni che Confartigianato ha sottoscritto nel corso dell’anno, per rendere sempre più conveniente l’acquisto di beni o servizi da parte delle imprese artigiane. Le offerte sono molte e in continuo aggiornamento, la lista completa è disponibile sulla home page del sito www.confartigianato.it, nel settore dedicato ai servizi. Ma attenzione: si tratta unicamente delle convenzioni stipulate a livello nazionale, quelle locali, almeno altrettanto interessanti, sono raggiungibili dai siti web delle sedi provinciali di Confartigianato. Compie dieci anni la convenzione con TIM, partner ormai storico della Confederazione. L’offerta agli associati prevede sconti sulle tariffe della telefonia cellulare, soluzioni per la navigazione internet in modalità senza fili – utile a tutti quegli artigiani che vivono la professione in movimento e che hanno bisogno di connessioni alla rete internet per verificare, ad esempio, la presenza di pezzi di ricambio nei magazzini, o per quanti lavorano in cantieri mobili, senza la possibilità di connessioni telefoniche fisse – e cellulari di ultima generazione Smatphone BlackBerry abilitati a ricevere e spedire le e-mail. Non è una novità: con il 1° luglio 2007 si è concluso il processo di liberalizzazione del mercato elettrico, di conseguenza le imprese, come i clienti domestici, possono scegliere il proprio fornitore di energia elettrica o di gas in piena autonomia. Gli associati che decideranno di eleggere l’ENEL a loro fornitore, potranno aderire al piano “Anno sicuro extra”, un’offerta che blocca il costo dell’energia elettrica per due anni, mettendo al riparto il sottoscrittore dalle fluttuazioni di mercato. Offerta simile per la fornitura del gas: anche qui prezzo fisso per lo stesso periodo grazie al piano “Anno sicuro Gas”. Tornando nuovamente alla corrente elettrica ecco il piano “Giornileggeri”: l’offerta prevede un bonus equivalente a 14 giorni di consumi gratuiti per ogni anno di fornitura (al netto delle imposte). Dal 1° gennaio al 31 maggio 2007 gli associati a Confartigianato hanno acquistato, grazie alla specifica convenzione, 557 veicoli commerciali FIAT con modalità particolarmente vantaggiose. In testa alle vendite, il 44% del totale, il Doblò Cargo, seguito dal Nuovo Scudo (20%) e dal Ducato Light (15%). La lista dei modelli disponibili è decisamente lunga, dal Nuovo Ducato alla piccola e dinamica Panda van. Oltre agli sconti sul prezzo che vanno dal 9 al 18% a seconda dei modelli, sono particolarmente interessanti l’estensione della garanzia commerciale fino a 5 anni e l’offerta finanziaria per gli acquisti in leasing. Sempre in tema di motori due accordi per l’acquisto scontato di carburante per autotrazione, benzina o gasolio che sia. TAMOIL attraverso l’adesione a “Mycard Tamoil Corporate” concede una riduzione di tre centesimi al litro rispetto al prezzo praticato alla pompa, oltre alla riduzione del 10% sull’acquisto di lubrificanti della casa. L’Italiana ERG PETROLI , con la convenzione “Diesel card più” aiuta gli associati sul piano amministrativo: basta alla scheda carburante, sostituita da una fattura quindicinale, sulla quale viene riconosciuto uno sconto di 20 delle vecchie lire al litro su tutti i carburanti. Uno sconto cumulabile con le riduzioni applicate sugli impianti di rifornimento con modalità Servito o Self Service. Inoltre, la comodità di pagare dopo trenta giorni, un periodo che si allunga ulteriormente a circa 37 giorni effettivi. Se il problema è l’affitto di un veicolo commerciale o di un auto per un po’ di tempo, la soluzione è TARGARENT. Un parco mezzi ‘giovane’(anzianità media 6/8 mesi), con prezzi che per gli associati partono da 29 euro più iva per vetture con chilometraggio illimitato, e 50 euro più iva per i furgoni, con un plafond di 200 chilometri inclusi. L’ACCORHOTELS è il primo gruppo alberghiero in Europa e leader mondiale nei servizi. Gestisce marchi famosi di hôtellerie come Sofitel, Novotel, Mercure, Ibis, tutti presenti in Italia. Con la convenzione “Business Travel Program 2007” gli iscritti Confartigianato hanno diritto, in Italia, allo sconto del 5% sulla miglior tariffa, senza condizioni, e accesso a promozioni con condizioni scontate fino al 60% sulla tariffa ufficiale; nel mondo, alla migliore tariffa disponibile, anche in questo caso senza condizioni. Forti sconti, dell’ordine del 30-40%, sulle tariffe ufficiali della compagnia alberghiera italiana “StarHotels”. Garanzia sull’applicazione dei trattamenti economici migliori anche in periodi critici come quelli fieristici. Dove trovare gli StarsHotels? Nel cuore di undici città italiane, comprese Torino, Milano, Roma, Napoli. Nel capitolo servizi le convenzioni con SIAE, per la riduzione dei compensi annuali sull’utilizzo di “musica d’ambiente” o “trattenimenti danzanti”; con UNI, per la diffusione della qualità e delle norme tecniche nell’artigianato e nella piccola impresa; con EBAY.IT per accedere al mondo del commercio elettronico in modo rapido ed efficiente.
PROTOCOLLO WELFARE La Presidenza di Confartigianato conferma: “Così non ci sono condizioni per firmarlo”
La Presidenza di Confartigianato, riunitasi oggi, ha confermato all’unanimità la linea indicata dal Presidente Guerrini ribadendo che, così, non ci sono le condizioni per sottoscrivere il Protocollo sul Welfare.Leggere di più