Sequestro dei laser per uso estetico Anna Parpagiolla, Confartigianato Estetica: “Assurdo obbligare milioni di donne ad andare dal medico per farsi depilare!”

Gli italiani rischiano di dover rinunciare ad alcuni trattamenti di bellezza. Oppure dovranno rivolgersi ai medici per eliminare i peli superflui. E le imprese di estetica rischiano di perdere il 30% del loro fatturato. Alcune Regioni, infatti, tra le quali il Leggere di più


Estetica

Sequestro dei laser per uso estetico - Anna Parpagiolla, Confartigianato Estetica: Assurdo obbligare milioni di donne ad andare dal medico per farsi depilare!


Libro matricola: niente obbligo di iscrizione per i soci e familiari coadiuvanti dell’impresa artigiana

Soci e familiari coadiuvanti che collaborano nell’impresa artigiana non devono essere registrati nel libro matricola. A dirlo è l’Inail, d’intesa con il Ministero del Lavoro, in una nota esplicativa che allontana definitivamente l’adempimento e il rischio connesso di maxi multa. La precisazione, giunta alla fine di un lungo botta e risposta tra Ministero, Inail e Confartigianato, scioglie anche gli ultimi dubbi sul campo di applicazione delle nuove disposizioni sanzionatorie, previste dalla finanziaria 2007 per il contrasto del lavoro in nero. Il documento dell’Inail entra nel dettaglio delle categorie per le quali non è obbligatoria l’iscrizione: “titolari di imprese artigiane, soci artigiani e coadiuvanti familiari, salva l’ipotesi in cui eccezionalmente, sia configurabile un vincolo di dipendenza”. L’intera vicenda aveva avuto origine da una lettera inviata il 4 luglio scorso dalla Direzione Generale per l’Attività Ispettiva del Ministero del Lavoro, alle strutture periferiche di controllo. Nel documento si segnalava che la maxi sanzione per lavoro nero, da 4.000 a 12.000 euro, andava applicata anche nel caso di mancata iscrizione sul libro matricola, dei famigliari coadiuvanti e dei soci artigiani. Di fatto si estendeva l’obbligo della tenuta del libro e della registrazione, a tutti quei soggetti prima esonerati sulla base di puntuali disposizioni dell’Inail. Una situazione grave, denunciata subito da Confartigianato, che ha segnalato i pericoli a cui andavano in contro le aziende artigiane, a causa dell’interpretazione che il Ministero del Lavoro dava della norma. Una lettura in aperta contraddizione con le precedenti circolari esplicative dell’Inail. Dopo la pausa estiva, finalmente il chiarimento: niente libri matricola per artigiani senza dipendenti; niente obbligo di iscrizione dei soci e familiari coadiuvanti per gli artigiani con dipendenti.


Mia 2007: Quando gli artigiani arredano il mondo

Quando l’artigianato è maturo incontra il mondo. Si internazionalizza. Quando l’artigianato è maturo, ma le condizioni socio-economiche di un Paese non lo consentono, l’artigianato, non solo non si internazionalizza, ma scompare. Questo in estrema sintesi il pensiero degli organizzatori della Mia – la Mostra Internazionale dell’Arredamento, dal 22 al 30 settembre al Polo Fieristico di Monza – Brianza – che hanno voluto dedicare la sessantaduesima edizione della rassegna al tema “Internazionalizzazione e solidarietà”. Artigiani maturi, in un mercato maturo, sono sicuramente quelli del comparto del mobile brianzolo, che ormai da tempo hanno allargato le frontiere del loro commercio ai mercati internazionali. E i dati confermano il successo: il 20% della produzione nazionale del comparto legno-arredo è realizzato qui. Quota che tocca il 5,2% se si estende il raffronto all’Europa. Chiaramente la Mia sono i padroni di casa, ma padroni di casa ospitali, pronti a dividere il loro spazio con artigiani che vengono da Paesi lontani alle prese con difficoltà di ogni genere, da quelle economiche a quelle politiche. “L’obiettivo di quest’anno è puntato sull’Africa, esattamente sul Niger, sui popoli Tuareg, in particolare sull’argenteria artigianale di Agadez”. Dario Visconti, presidente dell’ente mostre di Monza e Brianza e di Apa Confartigianato Milano, prosegue. “La presenza di questo popolo e del suo artigianato vuole richiamare l’attenzione della comunità lombarda, ma più in generale del mondo occidentale, sul difficile momento che vive questa regione. Condizioni limite che mettono a rischio la vita, le tradizioni e la storia di questo antico popolo”. Naturalmente la Mia è anche altro, e qui si possono trovare le principali novità del settore dell’arredamento, dalle cucine all’arredo bagno, dalle camere ai salotti. Tutti rigorosamente ambientati in attente ricostruzioni, perché la filosofia della mostra è quella di far muovere i visitatori negli spazi come fossero in una casa, possibilmente la loro, quella che hanno e che vorrebbero completare, quella che non hanno ancora e che qui possono ‘inventare’. Grande attenzione al settore innovativo dell’arredamento ecocompatibile: materiali antichi come il legno e moderni come la vetroceramica, in forme ergonomiche o tradizionali. In più l’anteprima “Negozio Verde” che presenta materiali e tecniche sviluppate da aziende brianzole che hanno il denominatore comune di essere a basso impatto ambientale, riciclabili e eco-sostenibili.


Un pieno di risparmi grazie alla convenzione ERG

Grazie alla convenzione Confartigianato – ERG e tramite l’attivazione di “Diesel Card Più”, le imprese associate possono arrivare a risparmiare fino a 3,63 centesimi al litro. Attivando infatti la Carta petrolifera “Diesel Card Più”, che presto assumerà il nome di “DRIVERG Card”, si potrà contare su una serie di benefici. Dalla comodità di una carta bancomat unicamente dedicata al rifornimento carburante allo sconto di un massimo di 3,63 centesimi al litro, passando per la fattura quindicinale ed il pagamento a 30 giorni. In primo luogo infatti, la Carta Confartigianato – ERG permette di avere la comodità di non dover pagare in contanti i rifornimenti propri e dei dipendenti, grazie ad una carta gratuita biennale accettata dalle 2.000 stazioni di servizio ERG e Total. A scadenza quindicinale poi, verrà emessa una fattura fiscale che va a sostituire la scheda carburante, mentre si potrà saldare il pagamento a 30 giorni dalla quindicina di riferimento. Ma l’aspetto probabilmente più vantaggioso è rappresentato dallo sconto di 1,033 centesimi al litro riservato ai possessori della carta, cumulabile con gli altri sconti delle varie stazioni di servizio. Conti alla mano, grazie alle riduzioni di 2,1 centesimi applicabili sulla rete stradale e a quello di 2,6 centesimi sulle autostrade, con la convenzione Confartigianato – ERG si potrà risparmiare fino ad un massimo di 3,63 centesimi a litro. Un pieno di risparmi importante per chi vuole continuare a portare il lavoro artigiano in giro per il Paese.


Codice dell’Ambiente: correzioni indigeste per le piccole imprese

Il Consiglio dei Ministri, nella seduta del 13 settembre ha approvato in via preliminare uno schema di decreto legislativo che modifica alcune parti del codice dell’Ambiente, introducendo significative novità in materia di valutazione dell’impatto ambientale e smaltimento dei rifiuti. Sul documento Confartigianato ha espresso un parere critico: le modifiche proposte, al posto di alleggerire il carico burocratico delle aziende, prevedono nuovi adempimenti inutili e costosi. Certo, rispetto alla bozza precedente, c’è stato un parziale dietrofront: sono stati rimossi gli elementi di maggiore criticità, quelli che avrebbero rischiato di paralizzare l’attività delle imprese artigiane. Ma l’impianto complessivo continua ad apparire deludente. Razionalizzazione e semplificazione rimangono fuori dalla porta. Ecco le principali novità previste dal Decreto legislativo, salvo riscritture e ripensamenti che potrebbero intercorrere da qui ad aprile 2008, quando scadrà la delega di modifica a disposizione del Governo. In primo piano, lo stoccaggio e il trasporto dei rifiuti. Gli imprenditori che per la loro attività si trovano a realizzare un deposito temporaneo di rifiuti, dovranno scegliere tra due distinte modalità di gestione: a tempo o a quantità. Nel primo caso dovranno allontanarli dopo due o tre mesi - a seconda che si tratti di materiali pericolosi o non -, nel secondo, raggiunta un certo numero di metri cubi. La modalità prescelta andrà indicata sul frontespizio del registro di carico e scarico. Un chiaro appesantimento. Unica nota positiva: evitata l’istituzione di un nuovo registro di giacenza, previsto nella prima bozza del documento. Tutti i materiali da avviare alla discarica, dovranno essere accompagnati da un’analisi chimica che ne certifica la composizione. Anche nel caso di sostanze innocue come imballaggi di cartone o inerti. Questo, perché il Governo non ha ancora stilato la cosiddetta “lista positiva”, cioè l’elenco delle materie di uso comune che non hanno bisogno di alcun pedigree per essere gettate. Confartigianato, oltre a continuare a sollecitare la pubblicazione della lista, è riuscita ad ottenere la proroga fino a dicembre per l’entrata in vigore della norma. Allargato a dismisura l’”Albo Nazionale gestori Ambientali. Tutti gli artigiani e le imprese che trasportano anche piccole quantità di scarti, comunque al di sopra dei 30 chilogrammi, dovranno iscriversi in un apposito albo. L’iscrizione costerà circa 50 euro annui. Evitato il colpo si scure che rischiava di abbattersi su tutto il comparto: cancellata la proposta normativa che equiparava i trasportatori in conto proprio a un gestore di impianti di gestione di rifiuti, con obbligo di corsi, certificazioni, e ulteriori adempimenti. E’ poi la volta dei nuovi adempimenti specifici per l’edilizia. Prevista una norma che impedisce, di fatto, il riutilizzo diretto di materiali di scavo, anche in lavori di piccola entità. Obbligo di analisi su terre e rocce, addirittura vergini, anche al fine del re-interro nello stesso cantiere che le ha generate. Fin qui le modifiche del Decreto che, se approvate in via definitiva, renderebbero più indigesto il codice dell’Ambiente a chi fa impresa. Ma accanto alle molte ombre c’è anche qualche luce. Tutte le aziende al di sotto dei cinque dipendenti non dovranno più presentare il MUD (Modello Unico Dichiarazione ambientale). C’è pure una seconda semplificazione pensata per le piccole imprese, quelle artigiane al di sotto dei tre dipendenti, che - salvo riscritture del documento - non saranno più tenute alla compilazione dei registri di carico e scarico dei rifiuti.