20 novembre: Nasce il registro dei rifiuti elettrici
Si complica la vita per i produttori e i distributori di apparecchiature elettriche che dal prossimo 20 Novembre dovranno fare i conti con quanto previsto dal Decreto ministeriale 25 settembre 2007 n.185, pubblicato il 5 novembre scorso in Gazzetta Ufficiale. Il provvedimento istituisce il Registro nazionale dei soggetti che dovranno farsi carico della gestione dei rifiuti provenienti dalla rottamazione di apparecchiature elettriche ed elettroniche (RAEE) per uso domestico. Per i primi adempimenti previsti dal Decreto non servirà attendere: da lunedì 12 novembre i produttori hanno facoltà (non l’obbligo) di applicare un ‘ecocontributo’ sulle apparecchiature nuove, una maggiorazione sul prezzo di vendita adeguata al costo di gestione del Raee (calcolato a peso o a pezzo), che servirà per finanziare il sistema di raccolta nella sua fase iniziale. Il ‘contributo’ sarà inserito in fattura sotto una voce specifica, in modo ‘visibile’ e ‘trasparente’ e accompagnerà il prodotto lungo l’intera filiera di mercato. Sarà cura dei distributori applicarlo sul prezzo finale del prodotto, dandone comunicazione ai consumatori per mezzo di cartelli disposti nei punti vendita. Nella fase di avvio il sistema di gestione dei Raee, poggerà su due pilastri: i produttori di Aee (Apparecchiature elettriche ed elettroniche) e i Comuni. I primi dovranno far fronte ai costi di smaltimento dei prodotti andati in rottamazione, anche se in effetti il costo ricadrà soprattutto sui consumatori; i secondi dovranno assicurarne la raccolta attraverso la realizzazione di centri adeguati. Il “periodo transitorio”, ovvero il lasso di tempo in cui il costo del sistema di gestione insisterà sui produttori (importi recuperati tramite l’ ‘ecocontributo’), durerà fino al 13 febbraio 2011. Successivamente le regole saranno disciplinate dall’Accordo di programma tra Anci e Centro di Coordinamento. Dal 20 Novembre scatterà l’obbligo per i produttori e distributori di iscriversi nel Registro nazionale dei soggetti obbligati al finanziamento dei sistemi di gestione dei RAEE. L’iscrizione dovrà avvenire entro 90 giorni da tale data, ovvero entro il 18 febbraio 2008, e potrà essere effettuata unicamente tramite modalità telematica attraverso il sito predisposto dalle Camere di commercio e dal Ministero dell’Ambiente. Il Registro rappresenta un censimento delle imprese che rientrano nella definizione di produttore di apparecchiature elettriche ed elettroniche, quelle che, come si è visto, hanno l’obbligo di finanziare il sistema di raccolta dei Raee, con quote dinamiche legate al numero e alla tipologia dei prodotti immessi sul mercato. L’iscrizione, come si è detto è obbligatoria e condiziona l’immissione sul mercato dei nuovi prodotti. Nel caso di adesione a un sistema collettivo, questa dovrà avvenire prima dell’iscrizione al registro. Confartigianato suddivide così i costi che dovranno sopportare le aziende artigiane che producono apparecchiature elettriche ed elettroniche: quota di adesione al consorzio di raccolta prescelto; una quota, quando prevista, per la gestione del consorzio stesso; un contributo di smaltimento (calcolato a peso o a pezzo) in funzione della produzione di AEE. Come si nota una buona parte dei costi saranno determinati dal ‘fattore consorzio’, per questo motivo la confederazione ha attivato una serie di rapporti negoziali con i principali consorzi di produttori, per identificare le formule di adesione più convenienti per le aziende rappresentate.
Libere professioniste, al via la tutela della maternità
Con la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale dello scorso 23 ottobre, entra in vigore il decreto interministeriale del Lavoro e dell’Economia che disciplina l’estensione della tutela della maternità anche alle lavoratrici con contratto a progetto e alle libere professioniste. Con questo decreto dunque, anche le lavoratrici con contratto a scadenza, ed iscritte alla “Gestione separata” dell’INPS, potranno disporre del periodo di maternità previsto dalla legge. Le lavoratrici a progetto e le libere professioniste potranno assentarsi dal posto di lavoro dai due mesi precedenti ai tre mesi successivi al parto, con l’eccezione per eventuali complicanze o di condizioni ambientali che comprometterebbero la salute della madre o del bambino. In queste circostanze l’ispettorato del Ministero del Lavoro potrebbe chiedere una dilazione del periodo. Una decisione importante, necessaria per tutelare la maternità di tutte le lavoratrici, per le quali, prima dell’emanazione del decreto, esisteva un diverso trattamento. Le lavoratrici a progetto e le libere professioniste avranno quindi il diritto di posticipare il proprio contratto di 180 giorni, in mancanza di migliori condizioni contrattuali prese con il datore di lavoro, potendo contare sull’indennità giornaliera di maternità. L’indennità, però, verrà corrisposta a due condizioni. La prima vuole, nei 12 mesi precedenti il periodo di maternità, il versamento alla “Gestione separata” di almeno tre mensilità, la seconda richiede la certificazione dell’assenza della lavoratrice da parte del datore di lavoro. Il decreto regolamenta un importante segmento lavorativo se si considera che, secondo dati Istat aggiornati a tutto il 2006, in Italia ci sono 1.134.000 lavoratrici con contratto a tempo determinato. A questi numeri se ne possono aggiungere altri relativi al numero delle nascite nel nostro Paese. Infatti, stando ad uno studio dell’Istat, il 10% del totale delle nascite del nostro Paese riguarda libere professioniste, una percentuale che sale ad oltre il 18% se si prende in esame il numero di nascite da donne lavoratrici. L’81,3% è invece la percentuale delle lavoratrici dipendenti sul totale dell’occupazione femminile.
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Nulla osta per lavoratori extracomunitari? Richiesta on-line dalle sedi di Confartigianato
Da quest’anno le imprese che aderiscono a Confartigianato non dovranno fare più la fila alle Poste per presentare le domande di ingresso dei lavoratori extracomunitari. Sarà sufficiente che si rechino presso le Associazioni territoriali di Confartigianato dove sarà possibile, non solo ricevere un qualificato supporto alla compilazione delle richieste di ingresso, ma anche effettuare direttamente la trasmissione in via telematica (è questa la novità). Il nuovo servizio nasce da un Protocollo d’intesa tra i Ministeri dell’Interno, della Solidarietà Sociale e le Organizzazioni imprenditoriali, sottoscritto da Confartigianato lo scorso 7 novembre. Il servizio è dedicato esclusivamente ai datori di lavoro che presentano le domande di ingresso. La procedura informatica di trasmissione delle richieste di nulla-osta al lavoro agli Sportelli Unici per l’Immigrazione rappresenta una novità tesa a semplificare gli adempimenti burocratici delle imprese e a contenere il più possibile il numero dei documenti cartacei. In questo caso, come segnala il Dipartimento per le Libertà civili e l’Immigrazione del Ministero dell’Interno, promotore del servizio, la “modalità cartacea” è stata integralmente abolita. Tutti i dati viaggeranno solo in via digitale. Il progetto si regge, oltre che sulle nuove tecnologie informatiche, sulla disponibilità delle Organizzazioni imprenditoriali come Confartigianato a collaborare con la Pubblica Amministrazione, mettendo a disposizione le proprie articolazioni territoriali e il loro personale qualificato, per “venire incontro – si legge nel protocollo – alle aspettative dei cittadini italiani e stranieri interessati, senza alcun onere a carico della PA”. Un servizio in più che le singole Associazioni potranno offrire liberamente alle imprese. Infatti il protocollo non prevede alcun obbligo: le Associazioni che intendono offrire tale servizio dovranno trasmettere al Prefetto di riferimento la propria adesione e la richiesta di rilascio delle credenziali di accesso al sistema informatico. La modalità per accedere alla piattaforma on-line, attraverso un link presente sul sito Internet del Ministero dell’Interno dovrebbe essere semplice, così come, ha dichiarato lo stesso Ministero, sono stati semplificati il più possibile i moduli virtuali di presentazione delle richieste di ingresso, eliminando le informazioni non necessarie ed agevolando la compilazione dei campi ‘standardizzabili’ con dei menù a tendina. La messa in linea del sistema dovrebbe avvenire in concomitanza con la pubblicazione del Decreto flussi 2007, che è stato già approvato dal Consiglio dei Ministri e che attende il via libera della Corte dei Conti per diventare operativo. Le quote di ingresso stabilite sono pari a 170 mila unità. Circa 47 mila sono riservate ai cittadini di Paesi che hanno sottoscritto o che stanno per sottoscrivere specifici accordi di cooperazione (nazionalità privilegiate), circa 65 mila per lavoro domestico o di assistenza alla persona colf e badanti e circa 110 mila per i restanti settori. All’interno di quest’ultimo gruppo sono previste quote specifiche per il settore edile, per il trasporto e per la pesca. - BOX - La pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del Decreto flussi 2007 dovrebbe avvenire il prossimo 1° dicembre. La tempistica stabilita per la presentazione delle domande è la seguente: - dalle ore 8.00 del 15° giorno dalla pubblicazione del Decreto in G.U. si potranno presentare le richieste di ingresso per le nazionalità privilegiate; - dalle ore 8.00 del 18° giorno dalla pubblicazione del Decreto in G.U. si potranno presentare le richieste di ingresso per lavoro domestico o di assistenza alla persona; - dalle ore 8.00 del 21° giorno dalla pubblicazione del Decreto in G.U. si potranno presentare le richieste di ingresso per i restanti settori.