Aumento delle “pensioni basse”, i chiarimenti dell’INAPA
La legge 127/2007, approvata lo scorso settembre, aveva fatto esultare i pensionati con “pensioni basse”. Quella legge, infatti, provvedeva ad aumentare l’assegno previdenziale mensile, oltre ad istituire una cifra “una tantum”, chiamata “quattordicesima” . Oggi l’Inapa torna sull’argomento per fornire importanti chiarimenti ai soci di Confartigianato. In primo luogo, invitando quei pensionati che non hanno ricevuto né la somma spettante né il modulo per la dichiarazione reddituale, necessario per accedere ai benefici, a presentare alla competente sede INPS un modello RED cartaceo attestante i redditi relativi all’anno in corso. Una volta fatto, il pagamento della quattordicesima avverrà con la prima mensilità utile successiva alla consegna del RED. In secondo luogo, rassicurando i pensionati che hanno presentato il RED ad attendere ancora, considerato che l’Istituto per la previdenza sociale provvederà al pagamento nel bimestre febbraio - marzo 2008. Infine, qualora il pensionato non presenti la dichiarazione, può attendere l’emissione dei prossimi modelli RED telematici nei quali potrà indicare sia i redditi effettivi relativi all’anno 2007, sia quelli presunti dell’anno 2008. L’INPS, accertato il diritto del pensionato all’aumento, provvederà a porre in pagamento la somma spettante per gli anni 2007 e 2008.
Irap, grazie alle deduzioni 2007 si alleggerisce il cuneo fiscale
Le buone notizie per le imprese arrivano dal fronte Irap. Grazie alla vecchia Finanziaria, quella del 2007. Con la legge 296/2006, infatti, sono state ampliate le deduzioni su base Irap riservate alle imprese. Un’iniziativa volta a favorire la riduzione del cuneo fiscale e contributivo, e quindi la differenza tra il costo del lavoro che grava sulle aziende e quello realmente percepito dal lavoratore. Una volontà già espressa in passato, ma che ora, con gli aumenti introdotti, vuole sostenere ancor di più la crescita della competitività delle nostre imprese. Sono tre le tipologie di sgravi fiscali e contributivi introdotti, su cui l’Agenzia delle Entrate è tornata a dare chiarimenti lo scorso novembre. Il primo, di carattere generico, prevede un’agevolazione di 5.000 euro su base annua per ogni dipendente assunto a tempo indeterminato, mentre il secondo, riservato alle imprese di Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia, incrementa fino a 10.000 euro il valore della deduzione. Questo grazie alla nuova normativa europea sui cosiddetti aiuti “de minimis”. Le nuove indicazioni che arrivano da Bruxelles, infatti, permettono ad ogni Stato membro di incrementare gli aiuti agli imprenditori che fanno impresa in zone svantaggiate. Ma per poter accedere alle deduzione maggiorata, ogni impresa interessata dovrà dimostrare di non aver già usufruito in passato di altri aiuti incompatibili con questi, come particolari disposizioni in materia di occupazione o quelle introdotte dopo le calamità del 2002. Il terzo sgravio fiscale riguarda i contributi assistenziali e previdenziali relativi ancora ai dipendenti a tempo indeterminato. Sono stati comunque esclusi dalle agevolazioni per le imprese i dipendenti destinati a strutture estere, in quanto l’Irap, l’imposta regionale sulle attività produttive, non può considerare la produzione realizzata fuori dal nostro Paese.
L’analisi dell’Inapa sul decreto Welfare
Il decreto legge sulla riforma del Welfare, nonostante sia ancora all’esame della Camera, sembra ormai in dirittura d’arrivo. Tra le novità contenute nel provvedimento, risulta di particolare interesse, l’introduzione dei nuovi requisiti per l’accesso alla pensione di vecchiaia. L’Inapa, oltre a rimandare alla tabella in allegato per la corrispondenza tra termini di maturazione dei requisiti e finestra di pensione secondo le attuali previsioni, sottolinea che il disegno legge sul Welfare, una volta approvato dal Parlamento, entrerà immediatamente in vigore. Non c’è dubbio, quindi, che i nuovi termini possano influenzare in maniera determinante le scelte dei lavoratori prossimi alla pensione , dipendenti o autonomi che siano. Secondo l’Inapa è opportuno prevedere una serie di possibili circostanze, in particolare per quei lavoratori che, per la pensione, devono presentare la cessazione del rapporto lavorativo al proprio datore di lavoro. Soprattutto quei lavoratori che, credendo di poter andare in pensione dal mese successivo alla maturazione dei requisiti, hanno già rassegnato le dimissioni, iniziando il periodo di preavviso. Nel caso in cui le dimissioni siano già state presentate, e la norma non dovesse prevedere alcuna deroga al riguardo, potrebbero verificarsi casi in cui i lavoratori vedano compromessa la propria posizione reddituale. Ad esempio, chi maturerà i requisiti a gennaio 2008, potrebbe già trovarsi nel periodo di preavviso per cessare il rapporto di lavoro alla fine di gennaio, nella convinzione di poter festeggiare la pensione già a febbraio. Nel caso in cui la legge venisse approvata senza modifiche, però, i lavoratori in questione potrebbero trovarsi senza retribuzione e senza pensione per alcuni mesi, in quanto il loro trattamento pensionistico non potrà decorrere che dal luglio 2008. Se dovessero verificarsi casi simili, i lavoratori interessati potrebbero chiedere la revoca delle dimissioni per carenza del presupposto, e cioè per l’impossibilità di acquisire il trattamento pensionistico non avendone più i requisiti necessari. E’ ovvio, d’altra parte, che i lavoratori in procinto di iniziare le pratiche per la pensione devono tener presente le nuove disposizioni eventualmente introdotte dalla nuova disciplina sul Welfare.
Apre lo sportello Confartigianato - TIM
Confartigianato rinnova l’intesa con uno dei partner storici, la TIM. E lo fa in grande stile, dando vita a due nuove offerte tariffarie e avviando un’iniziativa unica nel suo genere. Con lo sportello Confartigianato - TIM, infatti, per la prima volta un’Organizzazione di rappresentanza potrà godere di un canale preferenziale per le proprie imprese associate. L’obiettivo dello sportello Confartigianato - TIM è proprio questo: creare un’immediata convenienza per le imprese. Per farlo, oltre al supporto della rete di Impresa Sviluppo, Confartigianato si muoverà con le proprie Associazioni territoriali, pronte ad accompagnare l’ingresso degli associati nel circuito delle Convenzioni. Ogni singolo imprenditore artigiano, infatti, potrà stipulare nuovi contratti recandosi semplicemente presso la propria Associazione, dove potrà raccogliere ogni informazione sulle convenzioni e ascoltare i consigli dei consulenti per il marketing delle varie sedi territoriali. Una volta scelto il profilo tariffario di maggior convenienza, il terminale di telefonia mobile in convenzione o la SIM per il traffico dati, l’artigiano non dovrà far altro che aspettare l’attivazione del servizio o la consegna del materiale direttamente presso l’indirizzo indicato. Confartigianato, con lo sportello Tim, offre così un nuovo strumento di facile utilizzo, in grado di aumentare il risparmio per le aziende. Risparmio e convenienza che sono parti integranti anche delle offerte TIM riservate alle imprese di Confartigianato. Due le novità tariffarie rispetto alla tradizionale offerta per la telefonia. La prima riguarda la “famiglia” Assobusiness, si chiama “Tutto compreso Professional Unlimited” ed è particolarmente indicata per chi usa il cellulare in continuazione. Con un canone di 150 euro mensili, che diventano 82,50 euro se si passa a TIM da un altro operatore telefonico, si hanno a disposizione 4.500 minuti di telefonate verso qualsiasi numero, 1300 SMS nazionali, 100 telefonate da e verso numeri esteri e 6 GB di traffico dati. Tutto compreso. La seconda novità riguarda invece l’altra generazione di offerte telefoniche, quella con tariffazione a scatti. In particolar modo il profilo “1Cent New Scatto Zero Intercom”. Una modifica più che una novità, con l’azzeramento del canone mensile, una spesa pari a 0,18 centesimi al minuto verso tutti i numeri nazionali, mentre per le chiamate verso altri numeri dello stesso contratto, opzione Intercom, il costo è di 0,01 euro al minuto. Due novità che ampliano, se possibile ancor di più, l’offerta per la telefonia mobile di Tim riservata alle imprese associate a Confartigianato. Tra i tanti profili a condizioni vantaggiose, TIM AffareFatto Free Network resta la più invitante, almeno considerando il consumo medio delle imprese Confartigianato. Quest’ultimo profilo, particolarmente interessante per l’impresa che ha consumi medio-bassi per linea telefonica attivata, permette, a fronte dell’azzeramento del canone mensile e dello scatto alla risposta, di parlare con qualsiasi altro numero a 15 centesimi al minuto con tariffazione a secondi. In più, al costo di quattro euro mensili, ogni numero con profilo AffareFatto Free Network potrà parlare gratuitamente con numeri dello stesso profilo. L’intesa tra Confartigianato e Tim, con queste due novità tariffarie e con l’apertura dello sportello Tim, continua ad offrire alle imprese associate una possibilità, concreta, di convenienza.
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