LEGGE FINANZIARIA
LEGGE FINANZIARIA: Il Presidente Guerrini: Il Governo mantenga gli impegni per ridurre i premi Inail pagati dagli artigiani
Imprese manifatturiere contoterziste non prioritarie per gli accertamenti con studi di settore
Continuano i segnali di attenzione del Governo nei confronti delle PMI sul fronte fiscale. Dopo i due emendamenti approvati dalla Commissione Bilancio della Camera nella seduta del 5 dicembre – il primo ha previsto l’innalzamento a 9.500 euro della deduzione forfetaria Irap per le imprese artigiane e le piccole imprese con ricavi fino a 180.000 euro; il secondo ha esteso alle ditte individuali e alle società di persone, la facoltà di determinare la base imponibile Irap con gli stessi criteri previsti per le società di capitali –, nella seduta del 6 dicembre è scattato il semaforo verde per altri due emendamenti sollecitati da Confartigianato. La prima misura allunga i termini di trasmissione degli Elenchi clienti e fornitori dell’anno 2006, la seconda prevede che l’attività di accertamento a mezzo studi di settore, si “rivolga prioritariamente nei confronti di soggetti diversi dalle imprese manifatturiere che operano conto terzi”. L’Agenzia delle Entrate aveva previsto per il 2006 due scadenze per la consegna dell’Elenco clienti e fornitori: 15 ottobre per le imprese in contabilità ordinaria, quelle di dimensioni maggiori, 15 novembre per imprese più piccole. Con l’emendamento approvato dalla Commissione Bilancio, tutte le imprese che non sono riuscite a rispettare la scadenza del 15 ottobre, ma che comunque hanno inoltrato l’elenco entro il 15 novembre, non incorreranno in nessuna sanzione: l’invio sarà considerato valido. Si tratta a tutti gli effetti di una sanatoria che riconosce le difficoltà incontrate dagli operatori lo scorso anno per espletare un adempimento di nuova introduzione. “L’accertamento del reddito prodotto dalle imprese “contoterziste” non richiede l’applicazione degli strumenti di settore, in quanto il loro reddito è facilmente rilevabile dalle commesse eseguite”. Questa la posizione espressa dall’Onorevole Andrea Lulli (PD-U) a sostegno del suo emendamento - poi approvato dalla Camera - che ha allontanato dai “contoterzisti” gli accertamenti a mezzo studi di settore. Già questa estate il Governo, in fase di approvazione del decreto sul ‘tesoretto’(DL.81/2007), aveva licenziato un Ordine del giorno, sempre a firma dell’Onorevole Lulli, che impegnava l’Esecutivo a dare indicazioni all’Agenzia delle Entrate di orientare gli accertamenti per mezzo studi di settore, in via prioritaria, verso imprese “diverse da quelle manifatturiere che svolgono prevalentemente la loro attività in contro terzi”. Intanto continua l’impegno di Confartigianato perché Governo e Parlamento diano attuazione a quanto già stabilito dalla Finanziaria 2007 in materia di riduzione dei premi pagati dagli artigiani all’Inail. Il Presidente di Confartigianato Giorgio Guerrini ha sollecitato “la correzione di una norma della Legge Finanziaria che di fatto ‘blocca’ una disposizione della manovra economica dello scorso anno, impedendo la diminuzione, dal 1° gennaio 2008, dei premi dovuti dai datori di lavoro all’Inail nel limite complessivo di 300 milioni di euro”. “La riduzione - spiega Guerrini - è tanto più necessaria considerato l’ottimo andamento dell’anno 2006 della Gestione separata dell’artigianato presso l’Inail che ha registrato un avanzo di esercizio di oltre 1 miliardo di euro e dei positivi risultati dell’impegno delle imprese artigiane per garantire la sicurezza sul lavoro”.
Irap: la Commissione Bilancio della Camera innalza la franchigia a 9.500 euro
La Commissione Bilancio della Camera, nel corso della seduta del 5 dicembre, ha dato via libera a due misure a favore delle PMI che Confartigianato sollecitava da tempo. La prima misura, che la Confederazione aveva posto in cima alle proposte di modifica al disegno di legge per la Finanziaria 2008 in tema di fisco, prevede l’innalzamento a 9.500 euro della deduzione forfetaria Irap per le imprese artigiane e le piccole imprese, con ricavi fino a 180.000 euro. I soggetti potenzialmente interessati dal provvedimento sono oltre il 90% delle ditte individuali e delle società di persone. Con la seconda viene data la possibilità alle ditte individuali e alle società di persone di determinare la base imponibile Irap con gli stessi criteri previsti per le società di capitali. Soddisfazione per l’approvazione dell’emendamento relativo all’innalzamento della franchigia Irap è stata espressa dal Presidente di Confartigianato Giorgio Guerrini “La modifica, introdotta grazie al fondamentale impegno dell’Esecutivo e alla sensibilità dei parlamentari sia di maggioranza che di opposizione, consente di riequilibrare il carico fiscale anche per le società di persone e le ditte individuali strutturate – spiega Guerrini, cioè il tessuto imprenditoriale più ampio e vitale del Paese. Esse, infatti, rischiavano di rimanere ignorate da una manovra fiscale polarizzata, da un lato, sulle misure di semplificazione peri contribuenti minimi e, dall’altro, sulle diminuzioni dell’aliquota Ires per le società di capitali. Attendiamo ora che l’emendamento approvato oggi venga confermato dalla Camera”, conclude il Presidente di Confartigianato. Il primo taglio della franchigia Irap fu previsto dalla manovra di bilancio dello Stato del 2001, che introdusse un ‘abbattimento’ di 10.000.000 di lire, circa 5.000 euro. Da allora, attraverso due successive modifiche, i limiti sono stati progressivamente innalzati fino a 8.000 euro, una cifra da lungo tempo inalterata. La modifica attuale, la terza, sblocca la situazione di sostanziale impasse ed eleva la soglia di deduzione fino a 9.500 euro. Se l’iniziativa sarà confermata anche dall’Aula della Camera, si tratterà di un grande successo. Infatti il disegno di legge in discussione non prevedeva tale aumento, al contrario mirava a ridurre a 7.350 euro il tetto attuale di 8.000 euro. La seconda modifica licenziata dalla Commissione Bilancio della Camera – si tratta di un subemendamento – introduce la possibilità per le ditte individuali e le società di persone di determinare la base imponibile Irap con gli stessi criteri previsti per le società di capitali. Fino a oggi le società di capitali hanno determinato la base imponibile Irap sui dati di bilancio, mentre le ditte individuali e le società di persone avevano l’obbligo di individuarla partendo dai dati fiscali. Una differenza sostanziale: mentre le ditte individuali e le società di persone dovevano attenersi alle disposizioni del Testo unico e quindi ‘scontare’ determinati beni (autovetture, cellulari, etc.) in maniera ridotta – facendo crescere di conseguenza la base imponibile Irap – le società di capitali non subivano questa restrizione e potevano scaricare per intero gli stessi beni. Con il subemendamento appena approvato viene data la possibilità alle ditte individuali e alle società di persone in contabilità ordinaria – solo quelle – di adottare gli stessi criteri previsti per le società di capitali introducendo una perfetta parità nella determinazione del reddito, sia ai fini dell’Ires, sia ai fini dell’Irap. La disposizione sancisce un principio più volte invocato da Confartigianato: l’imposizione deve essere neutrale rispetto alla forma giuridica con cui un soggetto intende costituire l’impresa.
Dall’Inapa informazioni sul bonus da 150 euro
L’Inapa torna ad offrire spiegazioni agli associati Confartigianato. Questa volta per chiarire alcuni aspetti legati al rimborso forfetario che l’INPS sta erogando a favore di quei contribuenti che, nel 2006, hanno registrato un’imposta netta pari a zero. Il bonus, del valore di 150 euro, è riservato ai titolari di trattamenti previdenziali e prevede ulteriori 150 euro per ciascun familiare a carico del titolare. L’unica esclusione riguarda chi, pur con un’imposta netta pari a zero, risulta essere a carico di altri contribuenti. L’Inapa precisa che alla formazione del reddito contribuiscono i redditi da lavoro dipendente ed assimilati, quelli da pensione, quelli da lavoro autonomo o d’impresa ed infine quelli derivanti da attività di lavoro autonomo non esercitate abitualmente, le collaborazioni o le consulenze quindi. Il patronato di Confartigianato sottolinea anche che sono due le tipologie di erogazione del bonus, una in via automatica, l’altra a richiesta. La prima riguarda dipendenti e pensionati che hanno mantenuto lo stesso sostituto d’imposta del 2006 anche nel 2007, mentre dovranno provvedere alla richiesta dell’erogazione coloro i quali, nell’anno in corso, e cioè il 2007, hanno cambiato il sostituto, semplicemente fornendo la posizione reddituale dell’anno scorso e tutta la documentazione necessaria, quindi la certificazione dell’imposta netta pari a zero, tra cui i dati anagrafici di eventuali familiari a carico, per i quali si potrà ricevere un altro bonus, sempre del valore di 150 euro. A conclusione, ricorda ancora l’Inapa, chi non avesse ricevuto il bonus, o non lo riceverà nonostante ne abbia i requisiti, potrà farne richiesta alla presentazione della dichiarazione dei redditi relativa all’anno in corso, quindi il 2007.
Autotrasporto merci: al via l’organizzazione del fermo
Le associazioni di categoria dell’autotrasporto merci - Cna Fita, Confartigianato Trasporti, Fai, Fiap L., Fiap M., Sna/Casartigiani, Unitai - riunite oggi a Roma pressoLeggere di più
Fisco – Approvato innalzamento franchigia Irap a 9.500 euro Guerrini (Confartigianato): “Importante segnale di attenzione del Governo e del Parlamento verso le piccole imprese”
“L’emendamento che innalza a 9.500 euro la deduzione forfetaria IRAP recepisce le sollecitazioni di Confartigianato e rappresenta un importante segnale di attenzione daLeggere di più