FEDART FIDI RICERCA SU CONFIDI
Presentata a Roma l'11° Indagine di Fedart Fidi sui Confidi artigiani. Credito e piccole imprese: il 42% degli artigiani chiede aiuto ai Confidi
“Motor show”, Confartiganato parte in pole position
Dici motori e pensi all’Emilia Romagna, la “motor valley” italiana. Non a caso, proprio qui nascono due delle migliori realtà motoristiche mondiali: la Ferrari di Maranello, vincitrice del campionato mondiale di Formula 1, e la Ducati di Borgo Panigale, in trionfo al termine della stagione della Moto GP. Naturale, quindi, che proprio a Bologna si celebrasse l’eccellente tradizione motoristica del nostro Paese. Dal 7 al 16 dicembre, infatti, accenderà i motori la 32° edizione del “Motor Show”, la più importante rassegna italiana delle due e quattro ruote. Confartigianato, che rappresenta più di 90.000 imprese artigiane del settore autoriparazione con oltre 200.000 addetti, non poteva mancare all’appuntamento. Due le tavole rotonde organizzate da chi, ogni giorno, contribuisce alla crescita dell’intero settore: Confartigianato Autoriparazione. La prima con l’Anara, l’Associazione revisori auto, la seconda con l’ANC, l’Associazione nazionale carrozzieri. Il primo dei due incontri, “Revisioniamo la revisione”, si terrà il 15 dicembre alle ore 10,30 presso la Sala Trio. Momento di incontro e di confronto sul tema delle revisioni, con il recente adeguamento delle tariffe agli attuali costi di gestione, questa tavola rotonda vedrà l’intervento di Andrea Annunziata, Sottosegretario al Ministero dei trasporti, di Anna Donati, Presidente Commissione Lavori Pubblici del Senato, dei rappresentanti di AICA e ADICONSUM, oltre, naturalmente, all’intervento dei vertici nazionali dell’ANARA. In particolare, al centro del dibattito verrà posta la necessità di riconsiderare il concetto stesso di revisione, non come un obbligo periodico, ma come un momento fondamentale per testare la sicurezza del proprio veicolo. Per raggiungere la piena efficienza del parco auto in circolazione, la categoria dei revisori auto ha avviato già da tempo un “cambiamento generazionale” dei mezzi tecnologici a disposizione. Concluso ormai questo passaggio, il mondo delle revisioni si incontra al “Motor Show” per fare il punto della situazione, tenendo sempre presente l’obiettivo finale: la sicurezza degli automobilisti. La seconda tavola rotonda organizzata da Confartigianato Autoriparazione avrà, invece, al centro del dibattito il meccanismo di quantificazione e liquidazione del danno di carrozzeria. Un segmento che, in linea con l’evoluzione tecnologica, è pronto al definitivo salto di qualità, decisivo per continuare a rappresentare una garanzia di efficienza dei veicoli. Alla tavola rotonda, fissata per il 15 dicembre alle ore 14.30 presso la Sala Trio, parteciperanno i vertici nazionali dell’ANC Confartigianato, dell’ANIA, dell’AICIS e di altri importanti esponenti del settore.
“Progetto Equal Ahead”, quando il fare impresa è integrazione
Il 10 dicembre è stata distribuita, in allegato a Il Sole 24 Ore, la “Guida contro la discriminazione etnica nel mondo del lavoro”. L’iniziativa, che rientra nel progetto “Equal - Ahead”, è stata voluta e sostenuta da Confartigianato, d’intesa con il quotidiano economico, l’Unicredit, l’associazione Panafrica e l’Iprs, l’istituto psicoanalitico per le ricerche sociali. La Guida altro non è che il momento di massima visibilità mediatica del progetto comunitario Equal, l’iniziativa della Comunità Europea volta a cancellare le discriminazioni etniche in ambito lavorativo. Un problema spesso trascurato in un campo, quello del lavoro, che rappresenta il primo fattore di integrazione o, come accade in molti Stati, la condizione essenziale per il soggiorno dell’immigrato in un determinato paese. Nella Guida vengono presentate problematiche e soluzioni, oltre alle normative italiane in materia di responsabilità sociale. Ponendo come obiettivo finale l’accompagnamento delle imprese artigiane verso l’integrazione degli immigrati nelle proprie strutture produttive. Un processo che sembrerebbe inevitabile, quantomeno stando ai numeri in materia di immigrazione e lavoro. In Italia, infatti, vivono quasi 3.700.000 stranieri, di cui circa 400.000 alla guida delle oltre 230.000 imprese gestite da imprenditori comunitari ed extracomunitari. Dati che assumono maggior rilevanza se accostati a quelli relativi alle nuove assunzioni che riguardano gli immigrati. Quasi il 27% del totale, con comparti produttivi che sfiorano la totalità. Come il settore edile, dove il 99% dei neoassunti ha un passaporto straniero, o come i gelatieri artigiani, dove lavorano più di 30.000 stranieri, quasi un terzo del totale degli addetti. Infine, secondo previsioni di più ampio raggio, ed in particolar modo stando ad un recente rapporto dell’Onu, si prevede che l’Italia, nel 2050, diventerà il quarto paese al mondo per flusso migratorio, dietro a nazioni tradizionalmente “attrattive” come gli Stati Uniti, il Canada e la Germania. Numeri importanti, quindi, che pongono in primo piano la voce integrazione nel dizionario di chi, oggi, fa impresa in Italia. Se è vero che fermare l’inevitabile è impossibile, è altrettanto vero che l’immigrazione regolare rappresenta un’opportunità, non un rischio, per le imprese italiane. Da questa consapevolezza nasce l’iniziativa di Confartigianato contro le discriminazioni etniche in campo lavorativo, abbracciata e sostenuta anche dalle oltre 15.000 imprese gestite da imprenditori stranieri già associate alla Confederazione. Un impegno, quello confederale, che nasce tre anni fa, quando si decise di appoggiare il progetto Equal, finanziato dal Ministero del Lavoro, strutturato in quattro fasi e finalizzato a creare una rete Confederale in grado di combattere le discriminazioni razziali sul lavoro. Un processo graduale, che prima ha dato vita ad un ricerca che ha coinvolto circa 200 imprenditori del territorio Confartigianato, continuando con un percorso destinato alla formazione, sul luogo e a distanza, di oltre 50 funzionari del sistema Confederale per sensibilizzare il territorio alla causa della lotta alle discriminazioni etniche. A tutto questo è seguita una campagna di informazione, di cui la “Guida contro la discriminazione etnica nel mondo del lavoro” è soltanto un’appuntamento. Una marcia che si concluderà con l’ultimo passaggio: la creazione di un gruppo di lavoro ad hoc, composto da due rappresentati di Donna Impresa e dei Giovani Imprenditori, da un esponente della Federazione Toscana, considerato l’ottimo livello raggiunto in termini di responsabilità etica e sociale dalle imprese toscane, e da due rappresentanti di Inapa e Anaepa, categoria che rappresenta il comparto produttivo con il maggior numero di lavoratori stranieri. A questo gruppo spetterà il compito di redigere un “Codice di autoregolamentazione e buona condotta per la prevenzione della discriminazione nelle piccole imprese”, che verrà testato in alcune imprese di Confartigianato e che verrà poi riprodotto in altri contesti lavorativi.
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“Per combattere il tragico fenomeno delle morti sul lavoro e più in generale degli infortuni è indispensabile migliorare la prevenzione ed intensificare i controlli. Non servono, invece, norme emergenziali per lo più incentrate sull’inasprimento delle Leggere di più
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