Gpl e Metano: Incentivi a tutto gas
Anche per quest’anno il Governo ha confermato gli incentivi per la trasformazione a Gpl o metano dei veicoli alimentati benzina. Il nuovo contributo, operativo dal 1° gennaio 2008, è di 350 euro per l’installazione di impianti a Gpl e di 500 euro per quelli a metano. Estesa la platea dei beneficiari: se fino a tutto il 2007 potevano accedere ai contributi del Ministero dello Sviluppo Economico gli autoveicoli Euro 0, Euro 1 e quelli trasformati a gas entro tre anni dall’immatricolazione, con il 2008 il beneficio viene esteso alle autovetture di tutte le categorie (da Euro 0 a Euro 5 non ancora prodotte), e di tutte le età. Invariate l’entità del fondo (52 milioni di euro) e le tariffe massime di installazione, bloccate al listino concordato a giugno 2007 dalle Associazioni di impianti di conversione, installatori, riparatori d’auto artigiani e il Ministero dello Sviluppo Economico. Anche per il 2008 gli installatori potranno prenotare gli incentivi attraverso il sistema informatico messo a disposizione dal Consorzio Ecogas (www.ecogas.it) e nuovamente riceveranno i fondi ministeriali sotto forma di credito di imposta. La principale novità della campagna di installazione 2008 riguarda la modalità con cui gli installatori possono richiedere l’Attestato di Approvazione degli incentivi al Consorzio Ecogas. La modalità, prima unica, adesso raddoppia. La prima procedura, concordata anche con Confartigianato Autoriparazione sia per caratteristiche che per costi di gestione, permette agli operatori di elaborare e trasmettere in via informatica i dati degli interventi di trasformazione, riducendo così i tempi di ’lavorazione’ della pratica. Il meccanismo, piuttosto intuitivo, prevede l’ingresso in un’area web dedicata, dove l’operatore potrà prenotare gli incentivi, integrare la prenotazione, stampare il modulo riepilogativo e tutta la documentazione necessaria (autocertificazione, regolamenti), controllare lo stato delle proprie pratiche. Il programma permette, inoltre, di verificare in tempo reale le motivazioni per pratiche eventualmente sospese o annullate. Chi si avvarrà di questa procedura potrà inviare via e-mail o fax la documentazione per integrare pratiche incomplete così da accorciare i tempi dell’approvazione. Per quanto riguarda la stampa dell’attestato, questa costerà 25,00 euro + iva. Una nota importante: solo le officine che utilizzeranno questa procedura potranno fruire del credito di imposta attraverso i soggetti (costruttori, rivenditori, stazioni di servizio) che hanno scelto di utilizzare il Consorzio Ecogas come gestore dei loro crediti. La seconda procedura, definita ‘minima’, permette agli operatori di effettuare le prenotazione degli incentivi in una sezione generica del programma, quindi non espressamente dedicata alla loro azienda. Il sistema permetterà di stampare il codice di prenotazione, essenziale per risalire alla pratica. Una volta inseriti tutti i dati si potrà stampare il modulo riepilogativo ed effettuare la spedizione di tutta la documentazione cartacea presso il Consorzio. Il costo della gestione e produzione dell’Attestato di Approvazione verrà addebitato direttamente alle officine dai costruttori aderenti al Consorzio. In una sezione specifica sarà possibile verificare i codici delle prenotazioni e il loro status. Tre le possibilità: sospesa, annullata, approvata. Le motivazioni della sospensione e dell’annullamento potranno essere richieste attraverso i canali messi a disposizione dal Consorzio Ecogas. In caso di pratiche incomplete, l’integrazione potrà essere effettuata esclusivamente inviando i nuovi documenti attraverso la posta.
Lavoratori non comunitari già residenti, resta l’obbligo del “modello Q”
I datori di lavoro che assumono un lavoratore extracomunitario già residente in Italia mantengono l’obbligo di trasmettere il contratto di soggiorno, il cosiddetto “modello Q”, alla Prefettura - UTG Sportello Unico per l’immigrazione. E’ quanto si legge in una nota diffusa lo scorso 29 gennaio 2008 dal Ministero dell’Interno con l’intento di risolvere i dubbi dei tanti datori di lavoro che stanno affrontando la “rivoluzione telematica” degli adempimenti burocratici che regolano il rapporto tra datori di lavoro, dipendenti non comunitari, non soltanto per quelli al primo ingresso in Italia, e pubblica amministrazione. L’entrata in vigore del “Decreto ministeriale sulle comunicazioni obbligatorie on line”, avvenuta lo scorso 11 gennaio su iniziativa del Ministero del Lavoro, da una parte aveva semplificato le procedure amministrative per l’assunzione dei lavoratori non comunitari già residenti in Italia, ma dall’altra aveva lasciato più di un punto oscuro su quelle stesse procedure a carico dei datori di lavoro. Con la nota dello scorso gennaio, dunque, il Ministero dell’Interno, oltre a confermare l’obbligo dell’invio del contratto di soggiorno da parte dei datori di lavoro, ha anche chiarito gli altri adempimenti che spettano agli imprenditori che puntano sulla manodopera non comunitaria. Con l’invio del “modello Q”, i datori di lavoro indicano anche l’adeguatezza dell’alloggio del lavoratore, l’impegno a comunicare le condizioni e le eventuali variazioni del contratto di lavoro e gli estremi del permesso di soggiorno del neo assunto. In più, al datore di lavoro spetterà la copertura delle spese di viaggio per il rientro del lavoratore nel proprio Paese. L’obbligo dell’invio del “modello Q” rimane, dunque, perché attraverso questo adempimento vengono forniti alla pubblica amministrazione informazioni e dati necessari che attualmente non rientrano in nessuna altra comunicazione obbligatoria, annullando quindi la cosiddetta “pluriefficacia” delle comunicazioni on line. La nota del Viminale, infine, precisa che si sta lavorando per permettere l’acquisizione dei “modelli Q” anche per via telematica dallo Sportello Unico per l’immigrazione e per “inserire i contenuti del modello Q nel modello di comunicazione obbligatoria”.
Redditi Il Presidente di Confartigianato Guerrini: “Positiva capacità di reazione delle piccole imprese. No a letture che alimentano contrapposizioni”
“Meravigliano i commenti alla tendenze registrate dalla Banca d’Italia sui redditi delle famiglie italiane. Così si rischia di alimentare assurde contrapposizioni sociali, Leggere di più
COMUNUCATO STAMPA -
Redditi - Il Presidente di Confartigianato Guerrini: Positiva capacità di reazione delle piccole imprese. No a letture che alimentano contrapposizioni
Premi Inail: via libera allo sconto del 4,89%
A pochi giorni dal 18 febbraio, data in cui scadono i termini per il versamento del saldo dei premi dovuti dagli artigiani all’Inail per il 2007, sul Decreto interministeriale che dà via libera alla riduzione delle tariffe della Gestione separata dell’artigianato per lo stesso periodo mancano ancora le firme dei due ministri preposti, Lavoro ed Economia. Un ritardo non nuovo. Già lo scorso anno, infatti, lo stesso provvedimento, relativo all’anno 2006, non era stato firmato in tempo utile dal Ministro Padoa Schioppa. Puntuale era stato invece il Ministro Damiano che lo aveva siglato ai primi di gennaio. Il mancato perfezionamento del Decreto non aveva determinato, però, il blocco automatico della misura a beneficio degli artigiani, fissata dal Consiglio di Amministrazione dell’Istituto in uno sconto del 3%. Anche per la prossima scadenza di febbraio si profila un iter simile a quello del 2007. Confartigianato, pertanto, ha dato disposizione a tutte le Associazioni provinciali della Confederazione che hanno attiva la convenzione con l’Inail per la riscossione dei contributi associativi, di procedere allo sconto dei premi nella “misura integrale del 4,89%”, anche in assenza del decreto ministeriale attuativo. Un atto deciso che dà applicazione a quanto disposto dalla legge Finanziaria 2007 che ha previsto per la sola gestione dell’artigianato (che ha fatto registrare un avanzo di esercizio di oltre un miliardo di euro per il 2006) un taglio secco di 100 milioni di euro. Una misura che l’Inail, lo scorso 24 ottobre, ha tradotto in uno sconto del 4,89% a favore dei lavoratori artigiani autonomi e dipendenti, iscritti alla Gestione separata. Anche il Governo inoltre, in sede di Finanziaria 2008, recependo un emendamento sollecitato da Confartigianato, aveva approvato un ordine del giorno in cui riconosceva l’importanza e la fondatezza della misura a favore degli artigiani, e si impegnava “a emanare tempestivamente il decreto interministeriale conseguente alla delibera Inail, in modo da rendere le aziende in condizione di fruire di detta riduzione in sede di saldo per il versamento dei premi Inail per il 2007 in scadenza a febbraio”.
La strada degli sconti Fiat passa da Confartigianato
Anche per il 2008 le imprese associate a Confartigianato possono accelerare i propri affari grazie alla convenzione con Fiat Group Automobiles che permette di acquistare a prezzi convenientissimi i più gettonati modelli della linea veicoli commerciali della casa torinese. Attenzione, nel borsino Fiat Professional messo a punto con la Confederazione, non si trovano solo furgoncini e cabinati, ma anche autovetture del segmento Van omologate a 4 e più posti, solide e affidabili, dotate di tutti i comfort e i dispositivi di sicurezza. Grazie all’eccellente andamento delle vendite dello scorso anno, la Convenzione 2008 offre condizioni economiche ancora migliori. Crescono gli sconti sui modelli preferiti dagli artigiani nel 2007, e si registra una new entry: il Nuovo Fiorino. Il compatto e grintoso ‘porta tutto’, pratico e maneggevole come un’auto, ma capiente e modulare come un grande commerciale, viene proposto con uno sconto dell’11%. Sale di un punto percentuale lo sconto sul Doblò Cargo, il campione per luminosità e spazio più acquistato dagli artigiani nel 2007 (37% delle vendite totali), offerto con prezzo ribassato del 15%. Sale di punti lo sconto sul Nuovo Scudo, il fuoriclasse del trasporto leggero urbano e intercity, che passa dal 16 al 18%. Nato nel 1981, il Ducato ventisette anni proprio non li dimostra. Sarà perché il Nuovo Ducato, del progenitore conserva solo il nome e la proverbiale affidabilità. Tutto il resto è cambiato e le riviste più quotate di motori affermano che definirlo ‘commerciale’ è un’offesa, visto che vanta le stesse tecnologie delle moderne vetture. Grazie alla convenzione di Confartigianato, il prezzo del Nuovo Ducato scende dal 16% del 2007 all’attuale -18%. Cambiando segmento, dal trasporto leggero all’utility cittadino, non cambia la convenienza. Come ricordato, il listino Fiat Professional propone nella gamma Van nove modelli di auto tra i più richiesti dal mercato: Panda, Seicento, Punto, Grande Punto, Strada, Idea, Stilo, Multipla, Ulysse. Si tratta di auto a 4 o 5 posti immatricolate come autocarro, che godono di un regime fiscale agevolato se acquistate per lavoro: IVA totalmente scaricabile sull’acquisto e sui costi di gestione; scaricabile fino al 100% dei costi sull’utilizzo e manutenzione. La piccola Panda Van viene offerta con uno sconto dell’11%; 13% per la Seicento Van; 15% Punto Van; 12% Grande Punto Van; 15% Strada, Idea Van, Multipla Van; 16% Stilo Van, Ulysse Van. L’accordo Confartigianato-Fiat è valida per i veicoli commerciali ordinati presso la rete concessionaria italiana del marchio Fiat Professional dal 1° gennaio 2008 al 31 dicembre 2008 ed immatricolati entro l’anno. Semplici le condizioni per usufruire degli sconti previsti dall’accordo: l’impresa iscritta a Confartigianato, all’atto della prenotazione, dovrà presentare alla concessionaria Fiat la tessera di iscrizione del 2008, oppure consegnare una lettera in originale su carta intestata dell’Associazione provinciale di Confartigianato, che ne comprovi lo status di socio.