Banche e artigiani: un buon rapporto se mediato da Confidi

La globalizzazione non risparmia le piccole imprese, anche quelle che, in termini di business, non guardano al di là dei confini del proprio comune di residenza. Anche queste, infatti, devono fare i conti con prodotti i cui prezzi vengono fissati in posti ben lontani dal Bel Paese. Si pensi, ad esempio, ai carburanti. A quei 100 dollari al barile di petrolio raggiunti - e poi superati - a New York, che in Italia hanno spinto il prezzo della benzina verde a 1,40 centesimi di euro al litro. Leggere di più


Tessile, arriva il correttivo congiunturale per la crisi

I settori produttivi che vivono una prolungata crisi economica generalizzata possono avvalersi di un nuovo correttivo congiunturale in sede di studi di settore. Una novità, introdotta dalla più recente revisione degli indicatori fiscali, per gli artigiani del tessile, abbigliamento e calzaturiero che così potranno avvalersi di studi di settore che tengano conto delle difficoltà economiche che da tempo stanno scuotendo l’intera filiera. Una crisi individuata anche dalla recente analisi congiunturale sull’artigianato dell’Ufficio studi di Confartigianato. I dati, relativi al secondo trimestre del 2007 non lasciano spazio a dubbi: la crisi del settore continua, anche se i primi sei mesi del 2008 dovrebbero coincidere con una parziale inversione di tendenza. Infatti, il tessile artigiano ha chiuso il 2007 in ribasso. Per la produzione/domanda, - 3,2% rispetto al 2006, e addirittura del - 3,9% rispetto ai primi sei mesi del 2007. Anche il fatturato ha segnato un andamento negativo, con cali del 3% rispetto al 2006 e del 2,6% sulla prima metà dell’anno scorso. I motivi della crisi del comparto tessile sono noti: dal rincaro delle materie prime, con i prezzi cresciuti del 7,8% nel 2007, a quello dell’energia, con le tariffe appesantite del 10,1%. Ma la piaga peggiore per il settore resta la stessa: il mercato del falso, che nel 2007 ha toccato un giro d’affari da record, ben 7miliardi di euro di merce sequestrata sul nostro mercato. Ottimistiche, invece, le previsioni di crescita del settore nei primi sei mesi dell’anno, quando, stando alle stime, la produzione/domanda dovrebbe crescere dell’1% e l’occupazione dell’1,8%. Si tratta di previsioni, comunque, ed è per questo che l’amministrazione fiscale ha deciso di riconoscere lo stato di difficoltà delle imprese della moda modificando il correttivo congiunturale degli studi di settore. Per l’anno 2007, dunque, il nuovo correttivo congiunturale si applicherà a sette studi (vedi tabella allegata), quelli che maggiormente hanno vissuto la crisi e che quindi registreranno ricavi minori eccezionali rispetto a quelli stimati dagli studi di settore. Tre le condizioni affinché le imprese artigiane del settore possano usufruire del correttivo per la crisi. In primo luogo che l’impresa non sia congrua ai risultati dello studio, in secondo che sia normale rispetto all’applicazione degli indicatori di normalità economica ed infine che nel 2007 abbia registrato ricavi inferiori a quelli dichiarati cinque anni prima, quindi nei documenti fiscali del 2003.


IN BREVE - Contributi INPS 2008:ecco gli importi per gli artigiani

L’Inps, con circolare n.13 del 1° febbraio 2008, ha comunicato gli importi dei contributi dovuti dagli iscritti alla gestione artigiani per l’anno 2008. Per i titolari di impresa (indipendentemente dall’età) e per i collaboratori di età superiore ai 21 anni l’aliquota contributiva è stata fissata al 20%, percentuale che scende al 17% per i collaboratori con meno di 21anni. Pertanto il contributo minimo (calcolato sul minimale di 13.819,00 euro) per l’anno in corso risulta così suddiviso: 2.763,80 euro annui (€ 230,31 mensili) per titolari e collaboratori con più di 21 anni; 2.361,66 annui (€ 195,76 mensili) per i collaboratori fino a 21 anni. Fissato anche il tetto di reddito entro il quale sono dovuti i contributi volontari: 67.942,00 euro. Con riferimento a tale massimale, il contributo per titolari e collaboratori al di sopra dei 21 anni è di 13.860,17 euro e di 11.821,91 per i collaboratori fino a 21 anni.


Studi di settore: l’annotazione separata va in pensione

Abolito l’obbligo di annotazione separata e del conseguente calcolo di congruità effettuato con Gerico AS per i contribuenti che esercitano due o più attività di impresa soggette a studi di settore. L’importante semplificazione, che dopo otto anni cancella un adempimento gravoso per le imprese e per i consulenti, è contenuto nel Decreto Ministeriale 11 febbraio 2008 in via di pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale. Insieme all’obbligo di annotazione separata andrà in pensione anche il software Gerico As che fino a oggi ha reso possibile l’adempimento. Non scompare, invece, l’obbligo per i contribuenti di annotare separatamente i ricavi relativi alle diverse attività esercitate, nonché quelli che derivano dall’attività di vendita di generi soggetti ad aggio o a ricavo fisso. Il contribuente, inoltre, sarà tenuto a compilare lo studio di settore relativo all’attività prevalente in termini di ricavi. L’accertamento a mezzo studi di settore scatterà per i contribuenti considerati “non congrui”, ovvero quelli che ritraggono dall’attività principale almeno il 70% dei ricavi. Nel caso in cui le attività secondarie superino il 30% dei ricavi totali, il risultato che deriva dall’applicazione dello studio di settore sull’attività prevalente potrà essere utilizzato solo per selezionare le ‘posizioni’ da sottoporre a controllo con le metodologie ordinarie. Limitatamente al periodo di imposta 2007 il Decreto prevede una riduzione dal 30% al 20% del limite dei ricavi delle attività secondarie. Nulla di nuovo: si conferma la regola che, in presenza dello svolgimento di più attività, si applica lo studio di settore dell’attività prevalente, se dalla stessa deriva almeno l’80% dei ricavi totali.


Decreto ‘milleproroghe’ Francesco Del Boca (ConfartigianatoTrasporti): “Grave responsabilità di alcune forze politiche per la bocciatura dell’emendamento sull’autotrasporto”

Il Presidente di Confartigianato Trasporti Francesco Del Boca giudica “incomprensibile la cancellazione dell’emendamento al decreto ‘milleproroghe’ in materia di autotrasporto”. Leggere di più


L’Anap si avvicina alla giornata contro l’Alzheimer

Il 20 febbraio l’Anap Confartigianato ha scritto un’altra tappa importante della campagna “Senza ricordi non hai futuro”, voluta dall’Associazione nazionale pensionati per sostenere la ricerca contro il morbo d’Alzheimer. All’incontro hanno partecipato, oltre ai vertici nazionali e regionali dell’Anap Confartigianato, i partner dell’iniziativa Confederale: i rappresentanti del Dipartimento di Scienze dell’Invecchiamento dell’Università La Sapienza di Roma, della Federazione Italiana Medici Geriatri e della Croce Rossa Italiana. “Quella che doveva essere una semplice riunione organizzativa - ha dichiarato il Segretario generale Fabio Menicacci - è diventato invece un momento costruttivo sulle prossime iniziative dell’Anap in tema di sanità”. Il prof. Marigliano, presidente della FIMEG, ha sottolineato una volta di più come la prima e fondamentale necessità per un malato d’Alzheimer “è la vicinanza e la sensibilità della propria famiglia. Un aspetto ancor più importante di quello sanitario. Il malato è drammaticamente cosciente della perdita delle proprie capacità intellettive e relazionali ed è per questo - ha poi aggiunto - che la famiglia, con il proprio affetto, può offrire al malato una buona qualità della vita”. L’Alzheimer è una malattia che, come ricordato durante la riunione dal prof. Cacciafesta, docente del Dipartimento di Scienze dell’Invecchiamento de La Sapienza, “porta alla degenerazione delle capacità comunicazionali e dei rapporti con il prossimo. Il nostro Dipartimento ha scoperto come la musica, essendo una forma di comunicazione non verbale, riesca ad attivare particolari aree del cervello non colpite dalla degenerazione a cui porta il morbo. Per questo - ha poi concluso - stiamo sperimentando una terapia basata sull’ascolto della musica di Mozart, capace, stando ai primi test, di portare miglioramenti immediati alla riabilitazione cognitiva dei pazienti”. Il 29 marzo, quando l’Anap Confartigianato scenderà in piazza con i gazebo informativi sull’Alzhemeir e per la raccolta dei questionari, disponibili già da gennaio presso tutte le sedi Anap Confartigianato, sarà affiancata dalla Croce Rossa italiana, “un’istituzione - come sostenuto dal direttore dell’ente Giuliano Da Villa - che vive del contatto con le persone, con il territorio, ed è per questo che siamo grati all’Anap Confartigianato perché ci dà la possibilità di confrontarci con le famiglie delle persone affette dall’Alzheimer. Inoltre - sottolinea concludendo - questa potrebbe essere la prima di una lunga serie di collaborazioni tra la Croce Rossa e l’Anap”. Enzo Ciccarelli, presidente nazionale dell’Anap, ha concluso la riunione sottolineando “la necessità di dar vita, il prossimo 29 marzo, ad una giornata che sia la fase culminante di un progetto importante e prestigioso come quello sull’Alzheimer. Ci stiamo mettendo impegno e volontà perché la campagna “Senza ricordi non hai futuro” è una battaglia che vogliamo vincere insieme alla Sapienza, alla FIMEG e alla Croce Rossa, ma soprattutto insieme ai nostri associati”.