Confartigianato Persone, a Senigallia il primo meeting

Sarà Senigallia lo scenario del primo “Meeting di Confartigianato Persone”. Un incontro che Cesare Fumagalli, Segretario generale di Confartigianato, ha definito come “il primo di una serie di appuntamenti annuali per mostrare le potenzialità del Sistema Confartigianato nel Sociale e per confrontarsi con gli interlocutori istituzionali. Sarà un’iniziativa di grande impatto interno ed esterno al nostro mondo, complessa e ricca di eventi ed appuntamenti”. A Senigallia, dal 28 al 31 maggio, Confartigianato mostrerà il proprio “lato umano”, quello che ogni giorno aiuta imprese, imprenditori e lavoratori, grazie al Caaf e al Patronato Inapa, e che accompagna gli associati nel tempo libero, grazie al lavoro dell’Ancos. Presente, ovviamente, anche l’Anap, l’associazione nazionale degli anziani e dei pensionati di Confartigianato. Sarà il Sociale, dunque, il leit motiv dell’intero meeting. Famiglia e terza età in vetrina, ma anche salute, immigrazione e politiche sociali. Il taglio del nastro del meeting avverrà mercoledì 28 maggio a Piazza del Duca, quando verranno aperti al pubblico gli stand istituzionali e quelli delle associazioni provinciali che presenteranno le proprie “buone pratiche” avviate a livello locale. L’apertura ufficiale dei lavori scatterà, alle 17, invece, quando il Segretario generale di Confartigianato Imprese, Cesare Fumagalli, salirà sul palco della Sala convegni della Chiesa dei Cancelli per introdurre i lavori della rassegna. Tanti gli appuntamenti previsti nella quattro giorni della prima kermesse di Confartigianato Persone. Momenti di approfondimento, dibattito e confronto con i rappresentanti istituzionali. Come il focus “Quali politiche sociali per la famiglia?” che aprirà la giornata del 29 maggio. Alla tavola rotonda parteciperanno il Presidente di Confartigianato, Giorgio Guerrini, Carlo Giovanardi, sottosegretario alle politiche per la famiglia, e altri esponenti politici della nuova scena politica italiana. Nel pomeriggio, invece, verranno presentati i risultati della compilazione dei test predittivi della campagna Anap per la prevenzione dell’Alzheimer. La giornata del 30 maggio ruoterà intorno a due argomenti principali: i servizi sanitari e l’immigrazione. Il primo vedrà gli interventi di Maria Lucchetti e Gian Luca Gregari, esperti di economia sanitaria, mentre si parlerà di immigrazione con la relazione sullo “Sportello immigrazione” e sul “Progetto AHEAD”. L’ultimo giorno del primo meeting di Confartigianato Persone si aprirà con il convegno “Dalla Mutua Artigiana alla Mutua Artigiana?”, un’occasione per parlare di salute, sanità e spesa per i servizi sanitari nelle diverse realtà locali italiane. Chiuderà la tavola rotonda la presentazione del rapporto sulla Sanità elaborato da Enrico Quintavalle, responsabile dell’Ufficio studi di Confartigianato.


Confartigianato Venezia fa rivivere l’arte del merletto di Burano

Dietro ad un artigiano si nascondono esperienza, capacità manuali e tradizioni che si tramandano da anni. Ci sono alcuni mestieri, però, che rischiano di scomparire. Perché rimasti fuori dal mercato globalizzato, perché superati dall’innovazione tecnologica o perché tanto antichi da sembrare impraticabili. Una categoria, quest’ultima, a cui forse appartengono gli artigiani del merletto veneziano. Proprio per rilanciare un mercato che, seppur di nicchia, non ha perso neanche un “punto” del fascino antico, Confartigianato Venezia ha attivato, grazie al proprio ente di formazione, la Con-Ser srl, un corso di formazione sulla tecnica tradizionale del merletto ad ago veneziano. Il corso, parte integrante del progetto regionale Challenge “Scuola Bottega del Merletto di Burano”, partirà dal prossimo luglio e avrà una durata di 1100 ore, articolate tra laboratori, stage e lezioni teoriche. Un corso che vuole rilanciare il fare impresa del settore. Infatti, oltre ad essere riservato a 12 cittadini comunitari disoccupati o inoccupati, il corso terminerà con una fase in cui Confartigianato Venezia accompagnerà lo sviluppo di nuove attività imprenditoriali, con l’obiettivo di rilanciare l’economia di Burano e del mercato del merletto veneziano. Un mercato che, comparso a Bisanzio, ha conosciuto il proprio splendore grazie alla Serenissima Repubblica di Venezia, che lo fece proprio e lo diffuse in tutto il vecchio Continente. Se le dame veneziane ne custodivano gelosamente passione e capacità, i regnanti di tutta Europa facevano a gara per mostrarne di sempre più belli. Come Caterina de’ Medici, la regina di Francia, o Riccardo III, il sovrano d’Inghilterra che scelse i merletti veneziani per abbellire il vestito del giorno della propria incoronazione. Una volta di più, quindi, sono gli artigiani a difendere un patrimonio locale che, diversamente, rischierebbe di esistere soltanto sui libri di storia.


Azzeramento dell’Ici e detassazione degli straordinari, queste le prime misure del Governo Berlusconi

Alla vigilia del primo Consiglio dei Ministri del quarto Governo Berlusconi, il Ministro dell’Economia Giulio Tremonti ha convocato le parti sociali a Palazzo Chigi per illustrare i primi provvedimenti che l’Esecutivo intende approvare per favorire la crescita economica del Paese e per sostenere i redditi dei lavoratori: “abolizione dell’Ici sulla prima casa e detassazione sperimentale degli straordinari e dei premi di produttività”. Nessun incremento della tassazione è previsto per la copertura di bilancio dei due provvedimenti. Tremonti ha spiegato che il finanziamento “sarà operato con la corrispondente riduzione di incremento discrezionale, e non particolarmente produttivo, della spesa pubblica. Incrementi operati durante la campagna elettorale con il Decreto mille proroghe e appena prima con la Legge finanziaria per il 2008”. In sostanza, i circa 4 miliardi di euro necessari per la copertura del decreto saranno ottenuti sforbiciando alcune voci di allargamento della spesa pubblica approvate tra dicembre e gennaio. Ma i tagli alle spese, secondo Tremonti, non basteranno per rimettere in sesto i conti dello Stato e per mantenere gli impegni di finanza pubblica assunti dal Governo Prodi con l’Unione Europea. Sarà indispensabile intervenire anche sul lato delle entrate fiscali: “Resta fermo l’obiettivo di contrasto dell’evasione fiscale, puntando al federalismo fiscale che sarà oggetto di un’intensa, ampia e condivisa discussione con l’opposizione”. Con l’obiettivo di raggiungere il pareggio di bilancio nel 2011. Per fare ciò il Governo dovrà reperire nel triennio 2009-2011, “tra i 20 e i 30 miliardi di euro”. All’incontro di Palazzo Chigi, guidato dai Ministri dell’Economia, Giulio Tremonti, del Lavoro, Maurizio Sacconi, dello Sviluppo Economico, Claudio Scajola e dal Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, Gianni Letta, ha partecipato quasi tutto il Governo. Erano presenti infatti anche il Ministro per l’Attuazione del Programma, Gianfranco Rotondi, quello degli Esteri, Franco Frattini, dell'Innovazione nella Pa, Renato Brunetta, il ministro per gli Affari Regionali, Raffaele Fitto, dell'Ambiente, Stefania Prestigiacomo, delle Infrastrutture Altero Matteoli, delle Pari opportunità, Mara Carfagna. Giudizio positivo sulle misure è stato espresso dal Presidente di Confartigianato Giorgio Guerrini, presente al vertice insieme al Segretario della Confederazione Cesare Fumagalli. “Apprezziamo sia il metodo di coinvolgere le parti sociali sia il merito dei primi interventi annunciati dal Governo – ha dichiarato Guerrini –. Ma ora ci aspettiamo che la concertazione trovi un ambito più ristretto e reale rispetto alle esigenze delle rappresentanze dell’impresa e che arrivino altri segnali che permettano al Paese di agganciare la ripresa e di ridurre i gap rispetto all’Ue”. Una richiesta che si lega strettamente alla preoccupazione espressa dal Ministro Tremonti sulla situazione economica generale del Paese. “Non nascondiamo e non ci nascondiamo – ha dichiarato il Ministro dell’Economia – le difficoltà e le criticità. Nell’economia reale troviamo una crescita intorno allo zero”. Da qui l’esigenza del Governo di dare rapida e piena attuazione alle misure annunciate. Il provvedimento di detassazione degli straordinari e dei premi di produttività, misura sollecitata da tempo da Confartigianato, è stato illustrato dal Ministro del Lavoro Maurizio Sacconi. Il meccanismo fissa in 35 mila euro di reddito il tetto massimo per beneficiare dello sconto. Prevista una cedolare secca del 10% che si applicherà per le erogazioni fino a 3.000 euro. L’intervento, che riguarderà tutte le componenti variabili dello stipendio collegate alla maggior produttività (straordinari, premi e incentivi) avverrà in due tempi. Il primo, sperimentale, sarà operativo da giugno a dicembre e riguarderà i lavoratori del settore privato. Esclusi dalla prima fase i dipendenti pubblici, che rientreranno nella seconda fase, quando il beneficio fiscale sarà esteso alla globalità dei lavoratori dipendenti. Il Ministro dell’Innovazione nella Pubblica Amministrazione Brunetta, ha anticipato che a novembre il Governo ha fissato una prima verifica. Se i risultati saranno positivi, solo allora sarà realizzata un’omologazione degli incentivi fiscali tra pubblico e privato. L’Ici sulla prima casa, già ridotta dal Governo Prodi, scompare definitivamente “a partire dal versamento di giugno”, come ha precisato il Ministro Tremonti. In via di cancellazione anche l’imposta sulle pertinenze dell’abitazione come garage, cantine e soffitte. Non cambiano invece le categorie catastali ammesse al beneficio, che rimangono quelle previste in precedenza, con esclusione, quindi, di ville, castelli e abitazioni di lusso. Non saranno i Comuni a far le spese del taglio dell’imposta: questi ultimi, infatti, saranno compensati in “maniera integrale e istantanea”.


Incontro Governo – parti sociali Guerrini (Confartigianato): “Positivi metodo e merito. Ora attendiamo altri segnali per favorire lo sviluppo”

“Apprezziamo sia il metodo di coinvolgere le parti sociali sia il merito dei primi interventi annunciati dal Governo. Ma ora ci aspettiamo che la concertazione trovi un ambito più ristretto e reale rispetto alle esigenze delle rappresentanze dell’impresa e Leggere di più


Incontro Governo - Parti sociali

Incontro Governo - parti sociali. Guerrini: Positivi metodo e merito. Ora attendiamo altri segnali per favorire lo sviluppo.


NUOVA LINFA PER L’ARTIGIANATO DA “FUTURLEGNO 2008”

La materia prima certo non manca. Almeno in Italia, dove di legno ce ne sarebbe, se non proprio in abbondanza, almeno a sufficienza per alimentare buona parte della richiesta del comparto produttivo del legno arredo, un colosso da 38 miliardi di euro di fatturato, 410 mila addetti, 80 mila imprese. Negli ultimi vent’anni il patrimonio boschivo del Paese è aumentato di circa il 21%. Di pari passo è invece diminuita la propensione dei giovani a prendere in mano un asse di legno per trasformarla in un oggetto, un tavolo, una sedia. La crisi delle vocazioni nel settore della falegnameria ha da tempo raggiunto il livello di massima attenzione. Nel 2007 le imprese hanno dovuto rinunciare ad assumere 2.679 falegnami su un fabbisogno totale di 3.670. Il motivo è semplice: falegnami, ebanisti, assemblatori di mobili, addetti alle macchine a controllo numerico, ma anche tecnici commerciali, tappezzieri e arredatori, sono sempre di meno. Quasi non ci sono più, e le aziende si contendono quei pochi disponibili sul mercato. Manca il ricambio generazionale: se un falegname va in pensione è un problema serio. Difficile trovare chi lo sostituirà. La scuola potrebbe fare molto per invertire il trend. Anche perché per accedere ai mestieri del legno la formazione serve eccome. E non solo quella tecnica che si fa in azienda. Vietato comunque generalizzare, perché di giovani che vogliono approfondire la conoscenza di questa importante risorsa e delle sua infinite possibilità di trasformazione, per fortuna ne esistono ancora molti. Sono tra loro, sicuramente gli allievi delle circa 80 classi che hanno partecipato all’edizione 2008 del premio “Futurlegno: il legno, un mondo da ripopolare”, in questi giorni alle ultime battute. Il concorso, promosso da Confartigianato Legno Arredo con il sostegno di Acimal, Federlegno Arredo, Ebav, Ebiart, l’Alto patronato della Presidenza della Repubblica e i patrocini del Ministero dell’Istruzione e della Facoltà di Agraria dell’Università di Padova, ha portato sui banchi di Istituti professionali, Scuole d’arte, licei artistici, Scuole professionali, un complesso questionario con domande legate al mondo del legno arredo e dell’ambiente. Trentadue domande, per la precisione, che valutano le competenze dei giovani nei campi merceologico, tecnico, botanico, oltre che letterario e culturale. Per niente uno scherzo, insomma. La commissione ha già selezionato le dieci classi finaliste che si sfideranno nel corso della finalissima che si terrà il 28 maggio nell’ambito della 21° edizione di “Xylexpo News” , la biennale mondiale delle tecnologie del legno e delle forniture per l’industria del mobile, in programma a Milano dal 27 al 31 maggio nel Quartiere fieristico di Rho. In palio un premio in denaro che le scuole dovranno utilizzare in formazione. In sostanza, per “seminare la cultura del legno”.