Meeting Confartigianato persone - L’uomo in una società in evoluzione, che migra ed invecchia
Protagonista del primo Meeting Nazionale di Confartigianato Persone, che si è svolto a Senigallia dal 28 al 31 maggio scorsi, è l’uomo. L’uomo come imprenditore, ma non solo. Come migrante in una società sempre piùmultietnica e globalizzata, come cittadino fruitore dei servizi pubblici sanitari e come parte integrante di una società che vede aumentare continuamente la propria aspettativa di vita. Di tutti questi aspetti si è parlato a Senigallia con tre tavole rotonde tematiche. La prima, dall’emblematico titolo “L’imprenditore come Uomo”, ha visto la conduzione del sociologo Giulio De Rita e gli interventi dell’onorevole David Favia, del prof. Gian Luca Gregari, vicepreside della facoltà di Economia dell’Università Fuà di Ancona, di Giorgio Cataldi, responsabile dell’Ancos e coordinatore del Caaf Confartigianato, di Tullio Uez, vicepresidente di Confartigianato, e di Claudio Latini, dell’Ufficio comunicazione dell’Associazione di Ancona. Gli interventi si sono concentrati sui ritmi, non soltanto imprenditoriali, della società moderna. “I tempi ed i modi di vita attuali ci impongono - ha sottolineato il prof. Giulio De Rita - un’attenta riflessione sull’uomo e sul suo ruolo nella società moderna. Abbiamo istituito l’Osservatorio uomo - imprenditore proprio per studiare l’economia della persona, con gli elementi necessari che lo arricchiscono e lo preparano alla “sopravvivenza” in una società che ha perso di vista i bisogni sociali dell’uomo”. A seguire, nella sala della Mediateca della biblioteca di Senigallia, si è parlato di economia e sanità durante la tavola rotonda dal titolo “Invecchiamento della popolazione”. Tema centrale dei lavori, condotti dalla dott.ssa Maria Lucchetti, è stata la risposta in termini di beni e servizi che la sanità deve offrire ad una società che sta cambiando ed invecchiando e che, per questo, ha bisogno di nuova offerta di servizi. Tra le riposte ai nuovi stili di vita della società moderna c’è anche quella dell’integrazione tra culture diverse. Accogliere e condividere esperienze e bagagli culturali appartenenti a realtà diverse. Per questo, durante la manifestazione di Senigallia, una tavola rotonda ha discusso le politiche legate all’immigrazione, e quindi alle pratiche necessarie per eliminare le discriminazioni razziali, innanzitutto dai luoghi di lavoro. Ne hanno parlato Antonio Payar, che ha illustrato alla platea l’esperienza dello “Sportello immigrazione”, e Matilde Di Venere, responsabile per Confartigianato del Progetto Ahead. Un progetto ambizioso che, utilizzando diversi strumenti, tra cui una guida allegata a Il Sole 24 Ore, cerca di “educare” aziende e imprese alla cancellazione delle discriminazioni etniche nel mondo del lavoro. Considerando, infatti, che il lavoro rappresenta un momento decisivo per l’aggregazione culturale e l’integrazione sociale.
Meeting Confartigianato Persone - L’artigianato pensa alla mutua integrativa
“Dalla mutua artigiana alla mutua artigiana?”. Questa la domanda, ironicamente retorica, che ha concentrato l’attenzione durante l’ultima giornata dei lavori del primo Meeting di Confartigianato Persone. Ancora una volta lo scenario è stato quello della Chiesa dei Cancelli di Senigallia, ed ancora una volta la Sanità è stata nel mirino della discussione. I numeri del rapporto “Pensionati e sanità” dell’Ufficio studi di Confartigianato hanno evidenziato, tra gli altri, due problemi: da una parte l’efficienza del sistema sanitario nazionale, dall’altra la tendenza ad una popolazione sempre più anziana. In Italia, infatti, la terza età rappresenta il 19,6% della popolazione. Inoltre, secondo le stime dell’Istat, nel 2051 questa porzione di cittadini dovrebbe aumentare fino a rappresentare il 34,3% del totale degli italiani. Stime che impongono un’analisi dei servizi offerti, dei loro costi e, di conseguenza, della loro efficienza. Soltanto nel 2006 la spesa pubblica per la sanità ha superato i 100 miliardi di euro, 101.427 milioni di euro per la precisione, il 6,9% del Pil italiano. Per quanto riguarda l’efficienza del servizio sanitario pubblico, basta un dato per dimostrare che macchinari a disposizione e possibilità di assistenza offerte ai cittadini non coincidono. Le strutture sanitarie italiane, in rapporto al numero di abitanti, dispongono del triplo delle apparecchiature diagnostiche di quelle francesi, quasi il doppio rispetto agli ospedali tedeschi e spagnoli. Nonostante ciò, per una Tac un cittadino italiano deve aspettare 4 mesi, “soltanto” 3 mesi e 20 giorni, invece, per una risonanza magnetica. Si potrebbe ricorrere alle strutture private, dove una risonanza, però, costa in media 361 euro. La conseguenza è che chi può permetterselo ricorre ai centri diagnostici privati, circa il 33% degli italiani, chi invece non può aprire il portafoglio si mette in coda ed aspetta. La risposta a queste esigenze ci sarebbe e se ne è discusso durante i lavori della tavola rotonda. L’idea è quella di costituire un fondo di assistenza integrativa dedicato espressamente agli artigiani, in sostanza una nuova Mutua Artigiana. Sul palco hanno preso la parola il dott. Tucci, primario del Quavio di Siena, un ente no profit per l’assistenza ai malati oncologici, ed il dott. Stefano Tenti di Arezzo, direttore sanitario della clinica “Poggio del Sole” e della Sapra, società di assistenza sanitaria privata. A conclusione dei lavori della tavola rotonda, l’ultima nel programma del primo Meeting nazionale di Confartigianato Persone, ha preso la parola il Presidente dell’Anap Enzo Ciccarelli, che ha espresso la propria “soddisfazione per un evento riuscito grazie ai nostri associati, agli amici dell’Associazione di Ancona e a tutta la squadra di professionisti che si è impegnata per una manifestazione tanto impegnativa. Sono convinto che con questa prima edizione abbiamo lasciato la prima importante traccia che lascia aperto il cammino alle persone di Confartigianato”. Il primo Meeting di Confartigianato Persone si è chiuso sulle note della “Filarmonica Guido Monaco di Arezzo”, diretta dal Maestro Filippo Zambelli. Un’orchestra particolare perché composta da giovani diplomati al conservatorio e da anziani che hanno riscoperto, grazie all’aiuto di Confartigianato, la passione per la musica. “La nostra filarmonica vive dell’entusiasmo dei giovani ma anche e soprattutto degli anziani - ha confermato Zambelli - i “nonni” sono una scintilla, simpatici e pieni di entusiasmo, fondamentali per la nostra attività musicale”.
Albo dei gestori ambientali: l’intervento di Confartigianato taglia i costi per le imprese
Il Presidente di Confartigianato Giorgio Guerrini, in una lettera inviata lo scorso marzo all’allora Ministro dell’Ambiente Alfonso Pecoraro Scanio, aveva definito “un vero scandalo” l’aumento delle tasse e dei contributi che tra il 2007 e il 2008 hanno spinto fino 338 euro la cifra che ogni impresa deve sborsare per l’iscrizione obbligatoria all’ “Albo nazionale dei gestori ambientali”. A seguito dell’intervento Confederale, il Ministero dello Sviluppo Economico ha accolto la richiesta del Presidente Guerrini di porre rimedio a uno “stillicidio di tasse e tributi che non migliora di nulla la tutela ambientale” e il 26 maggio ha predisposto una riduzione sostanziale di una delle componenti – di sua diretta competenza – che contribuiscono maggiormente a rendere elevato il costo per l’iscrizione all’Albo: i diritti di segreteria. Che passano da 120 euro per le società (23 per le ditte individuali) a 10 euro. Grazie alle pressioni di Confartigianato, con lo stesso provvedimento il Ministero dello Sviluppo Economico ha abolito anche l’incredibile tassa che le imprese sono tenute a pagare in caso di richiesta di cancellazione dell’Albo, e ha ridotto da 30 a 25 euro il costo di vidimazione dei registri dei rifiuti effettuata dalle Camere di Commercio. In quest’ultimo caso, la riduzione di soli 5 euro appare modesta, ma considerato che ogni anno vengono rinnovati circa un milione di registri, la cifra complessivamente risparmiata dalle imprese è di circa 5 milioni di euro l’anno. Il Ministero dello Sviluppo Economico ha chiarito che la procedura di iscrizione con i nuovi diritti entra in vigore a partire dal prossimo 1° luglio. Nessun rimborso è previsto per le imprese che hanno pagato con i diritti attuali, o per quelle che si iscriveranno entro il 30 giugno. Anche le nuove tariffe per la vidimazione dei registri dei rifiuti scatteranno solo il 1° luglio.
Subappalti: il Governo ‘semplifica’ e cancella gli adempimenti burocratici per le imprese
Il Governo taglia gli adempimenti amministrativi in materia di responsabilità solidale degli appalti che sarebbero dovuti entrare in vigore a partire 15 giugno. L’indicazione è contenuta nel decreto legge approvato dal Consiglio dei Ministri il 30 maggio, che ha abrogato l’articolo 35, commi da 28 a 34 della legge 248/2006, che introduceva una raffica di nuovi adempimenti burocratici a carico delle imprese. Di segno favorevole il commento del Presidente di Confartigianato Giorgio Guerrini che plaude al provvedimento: “I primi atti del Governo – dichiara Guerrini – appaiono in sintonia con le aspettative degli imprenditori in materia di semplificazione. Apprezziamo la sensibilità manifestata dal Ministro del Lavoro Maurizio Sacconi che ha recepito le sollecitazioni di Confartigianato eliminando un onere certificatorio ingiustificato a carico delle piccole imprese”. Il provvedimento, cancellato sul filo di lana, prevedeva nuovi oneri certificatori che avrebbero reso la vita difficile soprattutto alle piccole imprese sub-appaltatrici: dal lungo elenco di documenti per certificare il corretto versamento delle ritenute fiscali, assicurative e previdenziali – la cui produzione era considerata necessaria per interrompere la catena di responsabilità tra appaltatore e sub-appaltatore –, alla condivisione dei dati anagrafici dei lavoratori impiegati nei lavori in appalto, tra committente, appaltatore e sub-appaltatore. Particolarmente aspro il regime sanzionatorio previsto in caso di inosservanza di alcune delle disposizioni contenute nell’articolo soppresso dal Governo: il committente che non avesse provveduto a verificare i versamenti delle ritenute di tutte le imprese coinvolte nei lavori in appalto, ad esempio, rischiava una sanzione da 5.000 a 200.000 euro.
Meeting Confartigianato Persone - Madri e lavoro autonomo, un binomio imperfetto
La discriminazione previdenziale tra lavoro autonomo e dipendente, le politiche sociali in Italia e “le iniziative della politica che negli ultimi vent’anni si è scordata di noi, della famiglia artigiana”, come ha denunciato il Presidente di Confartigianato, Giorgio Guerrini, sono state al centro della tavola rotonda “Quali politiche sociali per la famiglia?”. Condotta dal giornalista Rai Piero Damosso, la conferenza ha visto la partecipazione di Giorgio Guerrini, di Cesare Fumagalli e dell’Onorevole Carlo Ciccioli, vicepresidente della XII Commissione Affari sociali della Camera dei Deputati. Al secondo giorno di lavori, dunque, il Meeting di Confartigianato Persone ha puntato l’attenzione sulla famiglia italiana, e su quella artigiana in particolare. Numeri alla mano, elaborati e presentati da Enrico Quintavalle, responsabile dell’Ufficio studi di Confartigianato, la situazione nel nostro Paese non si può definire confortante. Nonostante l’Italia sia il primo paese europeo per numero di lavoratrici autonome, il 16,6% del totale delle donne occupate, una percentuale più che doppia rispetto al 7,4% della media comunitaria, il nostro Paese investe poco nel sociale, appena l’1,1% per la voce “Famiglia e maternità”. Una percentuale tanto bassa da piazzare l’Italia al penultimo posto di questa speciale classifica, che ci vede davanti soltanto alla Spagna. Due soli dati, dei tanti elaborati nel dossier dell’Ufficio studi, sono sufficienti per dimostrare le difficoltà per le imprenditrici autonome di progettare la maternità e che sottolineano, una volta di più, la discriminazione tra lavoro autonomo e dipendente. “Gli interventi in materia fiscale degli ultimi governi hanno favorito soprattutto la minoranza delle imprese italiane, quelle pubbliche e le grandi industrie. La minore crescita dell’Italia rispetto ai paesi in via di sviluppo è dovuta al tentativo di soffocare il fare impresa italiano”. L’analisi del Presidente Guerrini punta il dito contro la tendenza tutta italiana di favorire esclusivamente il lavoro dipendente. Nessun incentivo, quindi, per quell’artigianato costretto a dribblare adempimenti burocratici, crisi economiche ed i rischi del fare impresa. “Il nostro è un Paese ad alta vocazione d’impresa, strettamente legato al territorio e quindi all’artigianato. Nonostante ciò - ha continuato Guerrini - chi è più rappresentativo viene tutelato meno, un atteggiamento che rompe i criteri democratici della tutela della maggioranza. E’ incredibile che non venga incentivata l’impresa artigiana, considerato che non delocalizziamo un solo posto di lavoro e che ogni giorno dobbiamo lottare contro le regole del mercato globalizzato. Spero davvero che questa stagione, quella del tentativo di opprimere il lavoro autonomo, sia definitivamente archiviata”. Una speranza raccolta immediatamente dall’Onorevole Ciccioli, che ha difeso i primi interventi dell’attuale Governo a tutela del bilancio delle famiglie italiane. “La nostra volontà è quella di rilanciare la competitività del Paese, favorendo la ripresa economica anche grazie a norme fiscali a favore di giovani e famiglie. Vogliamo farlo in tempi stretti. Siamo andati incontro alle famiglie con il taglio dell’Ici perché pensiamo che non sia giusto che chi ha fatto sacrifici per comprare una casa debba essere poi tassato. Già nella cosiddetta “manovra dolce di luglio” dovrebbero rientrare le prime maggiori deduzioni per la famiglia. Su tutte, l’introduzione del cosiddetto “quoziente famigliare” che, bilancio permettendo, entrerebbe in vigore nel 2009”.