Al “Premio Margutta” in passerella l’Alta moda artigiana
Anche quest’anno i giovani stilisti dell’Haute Couture, selezionati da Confartigianato Moda, sono scesi in passerella nel corso del “Premio Margutta - La via delle arti”, l’immancabile appuntamento dell’agenda mondana di Roma, che quest’anno ha premiato tra gli altri Maria Grazia Cucinotta nella categoria cinema, Francesca Chillemi per la fiction, Fabrizio Frizzi per la Tv, Elsa Martinelli per l’Italian Style nel mondo. Quattro le maison di moda ammesse all’ottava edizione della kermesse che rappresenta un’importante vetrina per valorizzare e promuovere nella capitale dell’alta moda italiana le nuove griffe. In passerella le creazioni delle Gemelle Donato, di Nina Voluta, di Rosario Farina, di Addamo Couture. Oltre a Confartigianato Moda, all’evento ha partecipato attivamente anche Confartigianato Alimentazione che ha allestito il banchetto di chiusura della serata. Giacomo Deon, Presidente degli alimentaristi della Confederazione riassume con una battuta la filosofia della partecipazione. “Mi sembra chiaro: dal gusto della vista, a quello del palato”. “Il Premio Margutta è una grande vetrina per i giovani talenti – spiega Luciano Grella, Presidente dell’Associazione nazionale sarti e stilisti di Confartigianato -. Anche l’anno scorso ho fatto la selezione delle sartorie artigiane che hanno presentato il defilè. E’ un’ottima opportunità per i ragazzi perché oltre a promuovere i big che si sono distinti durante l’anno, dà la possibilità agli emergenti di far sfilare le proprie creazioni. E la visibilità è importante. Lo è dappertutto, ma in questo campo lo è in modo particolare. E’ proprio la mancanza di visibilità, la disattenzione dei media, a spingere molti ragazzi lontano dalla moda. Sono certi di non poter conquistare una passerella. Ma qui non è così”. Originale e innovativa la formula scelta quest’anno per presentare le creazioni dei giovani stilisti artigiani: quattro “Corti di moda” hanno sostituito i tradizionali “outfits”. Accontentati anche i puristi, quelli che non si accontentano delle immagini che scorrono sullo schermo ma che vogliono sentire anche il fruscio della stoffa. Al termine di ogni proiezione, infatti, una breve passerella ha messo in scena abiti tutt’altro che virtuali. Ogni corto, della durata di circa due minuti, ha proposto l’antica contaminazione tra arte e moda, raccontata attraverso le creazioni delle maison artigiane ambientate in prestigiose location di Via Margutta e via del Babuino. Gli abiti impalpabili e raffinati delle Gemelle Donato fra gli antichi reperti archeologici di una galleria d’antiquariato; lo stile moderno e ricercato delle creazioni di Nina Voluta negli spazi avveniristici dell’Art Hotel; la sartorialità della tradizione napoletana, tradotta in chiave contemporanea da Rosario Farina in una galleria d’arte moderna. Ed infine le classiche creazioni sartoriali di Addamo Couture ambientate nella prestigiosa galleria d’Arte Benucci. Appunti per le didascalie delle foto: 1.DSC: Le Gemelle Donato e le loro creazioni 2.DSC- 3.DSC: Luciano Grella, presidente dell’Associazione nazionale sarti e stilisti di Confartigianato, consegna il “Premio Margutta” a Maria Grazia Cucinotta. 4.DSC Giacomo Deon, Presidente di Confartigianato Alimentazione posa accanto a Maria Grazia Cucinotta. 5.DSC – 6.DSC: Le creazioni della stilista Claudia Addamo 7.DSC –8.DSC –10.DSC: Le creazioni di Nina Voluta
Donne impresa, il lato rosa dell’artigianato
“Siamo in presenza di un’imprenditoria forte, dinamica, che affronta con decisione e capacità un mercato complesso sapendone cogliere anche le opportunità”. Un breve spaccato dell’imprenditoria femminile che non sfugge a Rosa Gentile, Presidente di Donne Impresa Confartigianato, il movimento delle imprese “in rosa”. Alla vigilia della X Convention di Donne Impresa, prevista per il 9 e 10 luglio prossimi a Roma, è l’attuale contesto economico, globalizzato e maggiormente competitivo, ad attirare l’attenzione delle imprenditrici italiane. Donne che, alla guida delle 80mila imprese “in rosa” rappresentate da Confartigianato, coniugano tradizione ed innovazione, sfidando il mercato globale a colpi di tecnologia e guidando le imprese artigiane con fermezza ed intuito. E’ Rosa Gentile a presentare la kermesse annuale delle imprenditrici artigiane, giunta quest’anno alla decima edizione. “Il tema conduttore della Convention sarà “Donne, sviluppo, democrazia”, argomento che svilupperemo attraverso due distinte tavole rotonde. Con la prima, dal titolo “Mercato e democrazia” - continua Rosa Gentile - proveremo a capire come, e se, i processi di cambiamento operati dalla globalizzazione possano favorire una reale democrazia sociale. Per parlarne, abbiamo invitato Muhammad Yunus, Premio Nobel per la Pace nel 2006 e fondatore di Grameen Bank, oltre ad importanti interlocutori istituzionali e del mondo accademico”. Alla tavola rotonda moderata da Lamberto Sposini, infatti, interverranno il Ministro per i Rapporti con le Regioni, Raffaele Fitto, la Vicepresidente del Senato, Emma Bonino, il Presidente della Commissione per le Attività produttive della Camera, Andrea Gibelli, il Vicepresidente della Commissione Bilancio della Camera, Bruno Tabacci, e Franco Bassanini, componente della Commissione Sarkozy per lo sviluppo economico transalpino. Anche il mondo accademico parteciperà alla tavola rotonda della prima giornata di lavori, con gli interventi di Elsa Fornero, docente di economia all’Università di Torino, Tito Boeri, economista e docente dell’Università Bocconi di Milano, e dell’economista ed editorialista del TG1, Franco Debenedetti. Nella seconda giornata della Convention, quella del 10 luglio, i cui lavori saranno aperti dal Segretario generale di Confartigianato, Cesare Fumagalli, si parlerà di “occupazione femminile e della possibilità da parte delle donne, di poter sfruttare al meglio le opportunità offerte dal contesto globalizzato”, ha continuato Rosa Gentile. Alla tavola rotonda dal titolo “L’economia e il mercato globale: nuove sfide e opportunità per le donne”, moderata dalla giornalista televisiva Mariella Zezza, sono stati invitati il Ministro per le Pari Opportunità, Mara Carfagna, l’onorevole Linda Lanzillotta, il sottosegretario allo Sviluppo Economico, Adolfo Urso, il sottosegretario al Lavoro, Sanità e Politiche Sociali, Pasquale Viespoli, l’imprenditrice Anna Carrer e Fiorella Kostoris, docente di economia all’Università La Sapienza di Roma. Durante la due giorni di lavori, Enrico Quintavalle, responsabile dell’Ufficio Studi di Confartigianato, presenterà i dati del 5° Osservatorio sull’imprenditoria femminile artigiana 2007, offrendo uno spunto di riflessione basato sull’evoluzione e sull’attuale stato di salute dell’imprenditoria femminile nel nostro Paese. L’appuntamento è quindi per il 9 luglio, quando dal palco del Centro Congressi Capranica, Rosa Gentile, il Presidente di Confartigianato Giorgio Guerrini ed il Sindaco di Roma Gianni Alemanno apriranno i lavori della “X Convention di Donne Impresa”.
“Bene le misure per le piccole e micro imprese, ora bisogna intervenire sulle tasse”
Il mancato abbassamento delle tasse è l’unica vera nota dolente della manovra economica. Bene l’attenzione alle micro e piccole imprese, gli interventi sulla spesa pubblica e sulla semplificazione, ma sul fisco si poteva fare di più. Era necessario – e lo è ancora – uno sforzo aggiuntivo da parte del Governo per ridurre in modo apprezzabile la pressione fiscale. Queste le indicazioni espresse da Confartigianato e dalle altre organizzazioni dell’artigianato, commercio e servizi (Cna, Casartigiani, Confcommercio, Confesercenti,) durante l’Audizione del 3 luglio presso le Commissioni Bilancio Riunite di Camera e Senato sul decreto legge che attua una parte della manovra. Apprezzamento per l’impianto generale della manovra è stato espresso dalle cinque Confederazioni. Il Segretario generale di Confartigianato Cesare Fumagalli promuove le scelte del Governo. “Il giudizio positivo – ha detto Fumagalli – va, in particolare, per i provvedimenti del decreto legge volti a contenere e qualificare la spesa pubblica, a restituire efficienza alla pubblica amministrazione, a semplificare gli adempimenti in materia di fisco e di rapporti di lavoro, a ridurre il peso della burocrazia sulle micro e piccole imprese alle quali viene finalmente riconosciuto a pieno titolo il ruolo svolto nel Paese”. Scelte importanti che testimoniano come il Governo abbia improntato la sua azione al principio enunciato dal Ministro Sacconi e sottoscritto dal Premier Silvio Berlusconi nell’Assemblea generale della Confederazione di giugno: “Quello che va bene alle piccole imprese va bene al Paese”. “Misure apprezzabili” ha rimarcato Fumagalli “se creano le premesse per una graduale e costante riduzione della pressione fiscale giunta a livelli insostenibili. L’occasione per aprire la strada alla riduzione strutturale della pressione tributaria potrebbe essere rappresentata dal federalismo fiscale”. Il Segretario generale di Confartigianato ha aggiunto, poi, che “è necessario procedere nelle liberalizzazioni di settori e mercati, tra i quali in particolare i servizi pubblici locali”, interventi necessari per “tutelare il potere d’acquisto dei cittadini consumatori”. A favore di questi ultimi, è altrettanto importante “accompagnare l’aumento della tassazione sui settori energetici, bancari e assicurativi della “Robin Tax” con un’azione di controllo sull’effettivo funzionamento concorrenziale dei mercati per evitare che i maggiori oneri vengano trasferiti sul prezzo di prodotti e servizi” ha concluso il Segretario Generale di Confartigianato Fumagalli. Di seguito una sintesi del documento congiunto di osservazioni alla manovra presentato nel corso dell’audizione presso le Commissioni Bilancio Riunite di Camera e Senato. - LAVORO - Semplificare e deregolare. Queste le parole d’ordine comuni a tutta la manovra che l’Esecutivo traduce in azioni decise e concrete soprattutto nel settore del lavoro e della previdenza. L’inversione di marcia rispetto al passato è evidente, altrettanto evidente l’obiettivo: “semplificare le relazioni di lavoro per rendere la società più attiva, competitiva ed inclusiva”, come rimarcato da Confartigianato nel corso dell’audizione. Al contrario, non trova spazio una misura che ridetermini le tariffe versate dagli artigiani all’Inail, come previsto dalla riforma del 2000, e come giustificato dai rilevanti avanzi di esercizio registrati da alcuni anni dalla Gestione, che nel solo 2007 sono stati pari a 928 milioni di euro. L’attesa è che l’Esecutivo si impegni anche in questa direzione. SEMPLIFICAZIONI – Bene le semplificazioni: aboliti i libri paga e matricola e il registro orario di lavoro degli autisti. Abrogata la visita medica preassuntiva per gli apprendisti. Introdotte semplificazioni riguardanti l’obbligo di comunicazione periodica del prospetto informativo dei lavoratori in forza. Scompaiono anche le previsioni relative agli indici di congruità (introdotte con la finanziaria 2007), l’obbligo di comunicazione degli straordinari alla Direzione Provinciale del Lavoro e le recenti norme in materia di dimissioni volontarie. PENSIONI - Confartigianato ha accolto con favore i provvedimenti che aboliscono il divieto di cumulo tra pensione e redditi da lavoro autonomo e dipendente. A questo proposito la Confederazione ha sollecitato il Governo a correggere le pesanti discriminazioni tra diritti pensionistici del lavoro autonomo e dipendente, introdotte dalla precedente legislatura. CONTRATTI – Nella manovra ritorna il lavoro a chiamata, scompaiono le penalizzazione contributive per i rapporti part-time inferiori alle dodici settimane, e il contratto a tempo determinato torna ad essere agile e flessibile (introdotta la possibilità di deroga al limite massimo di rinnovi e una maggiore flessibilità sull’orario di lavoro). ORARIO DI LAVORO - Introdotta la possibilità di calcolare il periodo di riposo di 35 ore di cui il lavoratore ha diritto ogni settimana, su una media più lunga, ovvero su 14 giorni. Una previsione particolarmente significativa soprattutto per gli autisti del settore del trasporto persone spesso impegnati in tour che possono durare più di una settimana. Prevista la possibilità per la contrattazione collettiva territoriale o aziendale di agire in deroga alla normativa in materia di pause, riposi giornalieri, settimanali e lavoro notturno. CONTRATTAZIONE - Contemporaneamente all’avvio dei tavoli negoziali sulla riforma contrattuale, il Governo, con coerenza, ha valorizzato la contrattazione di secondo livello potenziando il ruolo delle parti sociali, alle quali è stato affidato, tra l’altro, il compito di integrare, anche in deroga, importanti materie connesse alla gestione del rapporto di lavoro e agli orari dello stesso. Rafforzata anche la contrattazione territoriale e aziendale. APPRENDISTATO - Le norme predisposte dal Governo danno il giusto riconoscimento alla formazione interna all’azienda. Confartigianato ha sottolineato che per una riforma completa dello strumento è essenziale restituire alla contrattazione collettiva la determinazione delle retribuzioni degli apprendisti. - FISCO - Come per il lavoro, anche per il fisco, le misure contenute nel decreto legge mirano alla semplificazione degli obblighi. E guardano lontano, al triennio 2009-2011. Una previsione che offre alle imprese un periodo di stabilità della politica fiscale. In sostanza, tre anni al riparto da stravolgimenti legislativi. La linea di fondo comune agli interventi è quella di alleggerire le imprese da molti – e costosi – adempimenti, aumentando nel contempo i controlli da parte dell’amministrazione finanziaria. Il Dpef centra molti obiettivi sul piano della semplificazione burocratica del fisco, ma ne manca altri. Non abroga, ad esempio, misure di nessuna utilità per il contrasto dell’evasione, come l’obbligo di indicare in fattura il costo della manodopera o l’obbligo della preventiva autorizzazione per fruire in compensazione dei crediti di imposta per importi superiori ai 10.000 euro. Tra gli obiettivi centrati c’è sicuramente quello relativo agli studi di settore: la previsione è quella di anticipare di sei mesi la pubblicazione dei decreti di approvazione degli studi, e di costruire gli stessi su base comunale o regionale, cogliendo sempre di più le tipicità delle attività legate al territorio. Il disboscamento del panorama legislativo tocca, però, solo in parte le imprese. Il taglio riguarda soprattutto provvedimenti obsoleti. Confartigianato ha ribadito nell’audizione la necessità di procedere ad abrogare e riordinare quelle norme che creano ostacolo alla vita delle imprese e dei cittadini. Giudicate con favore le nuove norme che alleggeriscono le limitazioni all’uso del contante. Parere favorevole anche alla semplificazione dell’accertamento con adesione che consente ai contribuenti cui viene contestata una violazione di evitare l’emissione dell’avviso di accertamento e di chiudere la contestazione, attraverso il versamento del tributo dovuto c
La riforma dei contratti passa per Confartigianato
Confartigianato, Cgil, Cisl e Uil e le altre sigle dell’artigianato si sono incontrate per “verificare l’accordo di due anni fa, partendo dagli aspetti positivi, per confermarli e migliorarli”, come ammette il Presidente di Confartigianato, Giorgio Guerrini. Quattro gli obiettivi da raggiungere: la piena attuazione del modello contrattuale decentrato su base territoriale, necessario per distribuire la produttività dove si genera e per dare una risposta all’emergenza salariale, la semplificazione degli attuali 17 contratti nazionali, il potenziamento degli organismi bilaterali e la definitiva affermazione della previdenza complementare. Tanti argomenti da trattare, a cominciare dal decentramento territoriale della contrattazione, dove l’artigianato ha fatto da apripista con gli accordi interconfederali del 17 marzo 2004 e del 14 febbraio 2006. La volontà è quella di continuare ad affermare la contrattazione di secondo livello, quella regionale. “Il modello di contrattazione fondato sul decentramento territoriale va pienamente attuato - ha spiegato Cesare Fumagalli - e gli indicatori regionali inflattivi rilevati quest’anno dall’Istat possono rappresentare una base per garantire il recupero del potere d’acquisto a livello decentrato”. Come dire che se l’inflazione non la si coglie a livello nazionale, questa può essere recuperata in un secondo momento, con la contrattazione di secondo livello. Dal palco dell’Assemblea annuale, il Presidente di Confartigianato, Giorgio Guerrini, aveva sottolineato la necessità di procedere ad una semplificazione a tutto campo, da ottenere grazie ad una maggiore partecipazione tra le parti sociali. Due istanze che Confartigianato ha riproposto al tavolo interconfederale, sottolineando la “necessità di arrivare ad un unico contratto nazionale per l’artigianato, al posto degli attuali 17 contratti collettivi della categoria”, come ha dichiarato Fumagalli, e di rafforzare l’attività degli Enti bilaterali. “L’artigianato è stato il primo settore a sperimentare e diffondere gli Enti bilaterali - ha ricordato il Presidente Guerrini - che, in 20 anni di attività, hanno consentito di gestire, senza oneri per lo Stato, un efficace sistema autonomo e privatistico di tutele per i lavoratori e per gli imprenditori fondato su basi mutualistiche, di sostegno in caso di crisi congiunturali o di calamità naturali”. Ultimo punto dell’agenda dei lavori per la revisione del sistema contrattuale dell’artigianato è lo sviluppo della previdenza complementare. Un’esperienza che, ad oggi, non è riuscita ancora a convincere gli artigiani ed i piccoli imprenditori italiani della propria efficacia. Il prossimo appuntamento è stato fissato al 9 luglio, secondo di una serie di incontri settimanali che dovrebbero terminare a fine settembre.
MANOVRA ECONOMICA - Audizione alle Commissioni Bilancio Riunite di Camera e Senato Le Confederazioni dell’artigianato, commercio e servizi: “Bene riduzione spesa pubblica, semplificazioni, attenzione al mondo produttivo. Maggiore impegno per abbassare la pressione fiscale”
“La manovra economica del Governo va nella direzione da noi auspicata per quanto riguarda la riduzione di spesa pubblica, l’attenzione all’imprenditoria diffusa, le misure di semplificazione e deregolazione. Tuttavia serve uno sforzo aggiuntivo per un’apprezzabile diminuzione della pressione fiscale”.Leggere di più
Manovra economica
MANOVRA ECONOMICA: Le Confederazioni delle micro e piccole imprese: Bene tagli di spesa pubblica. Ora giù tasse