Contrattazione, Fumagalli fa il punto sulla trattativa

Il 14 febbraio 2006 Confartigianato, le altre sigle dell’artigianato e Cgil, Cisl e Uil sancivano ufficialmente l’avvio della riforma del modello contrattuale dell’artigianato. A due anni di distanza, i protagonisti di quegli accordi si stanno incontrando per verificare, e migliorare se necessario, i risultati di questo biennio di sperimentazione. Cesare Fumagalli, Segretario generale di Confartigianato, traccia un bilancio dello stato della riforma. SEGRETARIO, VERSO QUALE DIREZIONE È ORIENTATA LA VERIFICA DEGLI ACCORDI DEL 2006? “L’intenzione di Confartigianato, condivisa anche dalle altre sigle dell’artigianato, è quella di confermare la linea generale degli accordi del 2006, pur volendo intervenire su alcuni piccoli ma significativi aspetti. A cominciare dalla semplificazione del sistema contrattuale, attualmente articolato su 16 contratti. L’intenzione di Confartigianato è quella di arrivare ad un contratto unico nazionale per l’artigianato. Inoltre, puntiamo al rilancio della bilateralità e all’individuazione dell’indice inflazionistico da utilizzare per gli incrementi salariali. Infine, vogliamo a rafforzare ulteriormente il decentramento della contrattazione al livello territoriale”. COME OPERANO I DUE LIVELLI DI CONTRATTAZIONE, QUELLO NAZIONALE E QUELLO REGIONALE? “In primo luogo, è utile sottolineare come i due livelli di contrattazione abbiano durata quadriennale e pari cogenza. Il contratto collettivo regionale di lavoro può disciplinare tutte le materie, eccezion fatta per quelle espressamente riservate al livello nazionale, come i diritti sindacali, il salario nazionale e la disciplina generale dell’orario di lavoro. Alla contrattazione regionale, dunque, è affidato il compito di distribuire la produttività del lavoro sulla base di parametri concordati dalle parti a livello regionale, di coprire l’eventuale differenza tra l’inflazione presa a riferimento per il primo biennio e quella reale all’epoca dell’accordo”. INFLAZIONE E SALARI, DUNQUE, UN NODO ANCORA DA SCIOGLIERE. “Ad oggi, il salario nazionale viene adeguato periodicamente sulla base dell’inflazione programmata, se questa viene determinata nell’ambito della politica dei redditi. Diversamente, in assenza di una politica mirata, il salario è adeguato in base ad un tasso di inflazione concordato tra le parti nazionali, sulla base degli indicatori disponibili. La tutela del potere d’acquisto dei salari viene completata a livello regionale, dove si interviene per colmare l’eventuale divario tra l’inflazione di riferimento del salario nazionale e l’indice reale nella regione all’epoca degli accordi regionali con riferimento al primo biennio. Al termine dei quattro anni di valenza del contratto nazionale, al momento del rinnovo dunque, si procede all’eventuale riallineamento del secondo biennio”. SI RIUSCIRÀ A RISPETTARE LA SCADENZA PER LA VERIFICA DELL’IMPIANTO CONTRATTUALE, FISSATA ALLA FINE DEL PROSSIMO SETTEMBRE? “La trattativa procede in un clima positivo. Stiamo parlando, però, di una riforma complessa, molto complessa, che si confronta con idee e convinzioni diverse. Oltre a queste difficoltà, c’è la forte ripresa dell’inflazione, che a giugno l’Istat ha fissato al 3,8% annuo. Un aspetto fondamentale in una trattativa che, secondo le intenzioni dei sindacati, dovrà garantire una migliore tutela del potere d’acquisto dei salari. A tal proposito, Cgil, Cisl e Uil hanno proposto di utilizzare come tasso d’inflazione per l’adeguamento salariale l’indice armonizzato europeo dei prezzi al consumo”.


L’Ottagono dei valori identitari conquista le Categorie

Confartigianato compie un nuovo passo per valorizzare la qualità dei prodotti e servizi offerti dagli artigiani con il progetto “L’Ottagono dei valori identitari del nuovo artigianato”, presentato a Roma il 17 luglio dal Presidente Giorgio Guerrini, dal Segretario generale Cesare Fumagalli e dal Delegato alle categorie Valdimiro Belvederesi. L’obiettivo dell’Ottagono, come hanno sottolineato gli ideatori Giulio Ceppi, titolare della società di design strategico Total Tool, e Giacomo Mojoli, docente di Scienze gastronomiche di Pollenzo, “è quello di fornire agli artigiani strumenti metodologici per proiettarsi verso il futuro, imprenditori ben radicati nella solida tradizione delle loro professioni ma al tempo stesso capaci di confrontarsi con consumatori e mercati profondamente mutati”. Un obiettivo che rientra nel più articolato progetto di “riorganizzazione delle categorie, con cui vogliamo iniziare una nuova stagione - ha ricordato Guerrini - che consenta di avere maggiore efficacia e più snellezza per arrivare a quelle che sono le richieste e le necessità delle nostre imprese associate”. Un concetto ripreso da Cesare Fumagalli, che ha sottolineato come “l’attività di Confartigianato verso le categorie negli ultimi quattro anni sia stata quella di riorientare le categorie, e quindi le imprese, ai rispettivi mercati”. Mercati che sono stati completamente stravolti da quella che l’Ufficio studi di Confartigianato ha definito “turboglobalizzazione”, “un effetto tanto concentrato ed intenso da travolgere in appena un quinquennio tutte le attività produttive ed i mestieri”, come ha apostrofato il Segretario generale di Confartigianato, Cesare Fumagalli. Una globalizzazione che ha minato i tradizionali mercati di riferimento dell’artigianato e della piccola impresa. Mercati locali, per lo più, dove il saper fare interagisce, se non nasce addirittura, dalla cultura propria del territorio. Ma capace anche di modificare profondamente la percezione del consumatore. In questa tempesta, la piccola impresa artigiana rischia di veder scomparire quei valori identitari che, come ha ricordato il Presidente di Confartigianato Giorgio Guerrini, “hanno fatto lo sviluppo economico e sociale di questo Paese, dal Rinascimento ad oggi”. Per rispondere a questa fase di profonda trasformazione dei mercati e dei consumatori, “il cui peggio è ormai alle spalle” ha sostenuto Fumagalli, e per reagire alla capacità pervasiva della globalizzazione, Confartigianato ha provato a disegnare, grazie al supporto di professionisti del settore, le nuove professionalità dell’artigianato attraverso uno strumento, l’Ottagono dei valori identitari appunto, che porti alla ridefinizione della figura dell’artigiano e alla sua ricomposizione innovativa in alcune figure-tipo, secondo quella che è la percezione del consumatore. Si passa dall’Artigiano-artista, dove il talento è capace di modellare pezzi unici, all’Arti-tecnico, con la sua grande competenza in termini di tecnologia, passando per l’Arti-tipico, fiero conservatore della tradizione artigiana, l’Arti-eccelso, un anello della catena dell’industria del lusso, e l’Arti-dedito, fornitore, principalmente, di servizi alla persona. Unendo ed incrociando le figure ed i termini caratterizzanti si può facilmente sapere quanta arte, quanta tecnica e quanta tradizione intervengono nell’artigianato moderno, quello che con la qualità si confronta con il mercato globale. Durante l’incontro di Roma, è intervenuto anche Valdimiro Belvederesi, Presidente di Confartigianato Ancona e Delegato alle categorie. “Oggi presentiamo al nostro sistema uno strumento nuovo, snello ed innovativo, che permetta alle imprese, e più in generale alle categorie, di mostrare il proprio valore aggiunto e di farlo riconoscere ai consumatori, affinchè possano scegliere la qualità, l’innovazione e la creatività con cui gli artigiani italiani creano i propri prodotti. Quello che ci auguriamo, anche attraverso questa iniziativa - ha aggiunto - è che ci sia una sempre maggiore integrazione tra le diverse categorie, creando opportunità di incontro e confronto per poter ragionare insieme sulle strategie per rivalutare il valore aggiunto proprio del saper fare artigiano. L’incontro con esperienze concrete - ha concluso - ci permetterà di affrontare al meglio le difficoltà attuali dei mercati,e non soltanto di quello italiano”. Esperienze concrete che si sono alternate sul palco dell’Auditorium Manlio Germozzi di Roma. Dalla ricerca d’innovazione provata dal legno - arredo, e testimoniata dall’intervento del Presidente di categoria Fantin, al sistema di imprese delle pulitintolavanderie, dalla ricerca di concretezza dell’Associazione di Como all’esperienza del marchio di qualità del gelato artigiano raccontata dal Presidente Molin Pradel. Particolarmente seguito è stato l’intervento di Filippo Berto, giovane imprenditore di arredamenti, che ha saputo cogliere al meglio, beneficiandone in termini di fatturato e forza del proprio marchio, delle opportunità offerte dalle nuove tecnologie, in particolare di internet, “uno strumento libero, a bassissimo costo, che permette di arrivare direttamente al consumatore finale. La Rete, inoltre, permette al tempo stesso di puntare al cliente e di ascoltarlo, grazie al social network, alle community e ai forum. E’ uno strumento trasparente, perché non ammette comportamenti scorretti, da una parte come dall’altra. Internet permette ad un imprenditore di essere trovato, in maniera semplice e diretta, dal cliente che sta cercando proprio i tuoi prodotti”.


Presto al via tavolo per attuare Small Business Act in Italia Gli impegni per le piccole imprese annunciati dal Ministro per lo Sviluppo Economico Scajola durante un incontro con il Presidente di Confartigianato Guerrini

L’attenzione del Governo alle piccole imprese si tradurrà presto in atti concreti con l’avvio, per iniziativa del Ministero dello Sviluppo Economico, di un tavolo nazionale per attuare in Italia i principi del Programma europeo ‘Small Business Act’ e con Leggere di più


Confartigianato incontra il ministro scajola

Confartigianato incontra il Ministro Scajola - Presto al via tavolo per attuare Small Business Act in Italia - Gli impegni per le piccole imprese annunciati dal Ministro per lo sviluppo Economico Scajola


IN BREVE - Trasporto, credito d’imposta agevolato soltanto per donne e disabili

Il credito d’imposta per le nuove assunzioni al Sud si applica soltanto in parte per le imprese dell’autotrasporto. A chiarirlo è una nota ministeriale, la numero 48 del 10 luglio 2008, che sottolinea come il credito d’imposta agevolato si applichi soltanto in caso di assunzione di lavoratrici e portatori di handicap. La ragione dell’esclusione sta nel Regolamento comunitario sugli aiuti di Stato per l’occupazione, che ammette per l’autotrasporto soltanto “aiuti per l’assunzione dei lavoratori svantaggiati e disabili”.


‘PUBBLICATA’ LA RIDUZIONE DEI PREMI INAIL 2007

Con la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale del Decreto interministeriale Lavoro-Economia dello scorso 8 luglio, è scattato ufficialmente il semaforo verde alla riduzione del 4,89% sui premi assicurativi versati dalle imprese artigiane all’Inail nel 2007. Dopo infiniti ritardi, indecisioni, ostacoli burocratici, è finalmente operativa la misura prevista dalla Finanziaria 2007 per ‘premiare’ la gestione separata dell’artigianato che nel 2006 ha fatto registrare un avanzo di gestione di un miliardo di euro. Sul risultato finale – non scontato, visto l’iter travagliato del provvedimento – ha pesato il pressing costante di Confartigianato che per oltre un anno non ha permesso che il Decreto attuativo finisse in fondo a un cassetto, vanificando l’importante beneficio. Chiusa una battaglia, adesso se ne apre un’altra, come ricorda il Presidente di Confartigianato Giorgio Guerrini. “Ora le imprese artigiane attendono la riduzione dei premi Inail 2008, come stabilito dall’ultima legge Finanziaria. Se si dovessero verificare nuovi intralci e lungaggini burocratiche – avverte Guerrini – siamo pronti ad attuare le stesse iniziative dello scorso inverno, invitando gli imprenditori artigiani ad applicare comunque la riduzione delle somme da versare all’Istituto”. Ma quest’anno bisognerà fare i conti, non solo con la volontà politica, ma anche con il nuovo metodo messo a punto dal precedente Governo per determinare l’entità degli ‘sconti’ sui premi Inail, un sistema che la Confederazione ha definito da subito eccessivamente ‘macchinoso’.