Incontro Governo – parti sociali Il Presidente di Confartigianato Guerrini: “Sì alla cabina di regia con l’obiettivo della crescita”
Il Presidente di Confartigianato Giorgio Guerrini esprime “convinta adesione alla proposta del Ministro del Welfare Maurizio Sacconi di creare una cabina di regia per condividere le politiche di crescita”.Leggere di più
Elettrodomestici: Accordo Confartigianato,Cna Estendo
Iniziative: Riparare Conviene. Elettrodomestici super garantiti con l'accordo tra Confartigianato, Cna ed 'Estendo'
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Incontro Governo-parti sociali - Il Presidente di Confartigianato Guerrini: Si alla cabina di regia con l'obiettivo della crescita
Confartigianato e “Estendo” insieme per riparazioni assicurate
I consumatori che decidono di andare sul sicuro, acquistando insieme ad una apparecchiatura elettrica ed elettronica anche un pacchetto di estensione della garanzia originale “Estendo”, potranno contare, in caso di rottura o di malfunzionamento del prodotto, sull’intervento degli operatori specializzati dei Centri di Assistenza Tecnica aderenti a Confartigianato Riparatori Elettrodomestici e dell’Unione CNA Installazione e Impianti. In sostanza, il cliente/consumatore avrà a disposizione una doppia garanzia: da una parte quella di “Estendo”, azienda specializzata nel progettare, organizzare ed erogare tutti i servizi collegati alla vendita di “estensioni di garanzia originale”, dall’altra quella di Confartigianato e della ‘sua’ rete di imprese di assistenza tecnica, diffusa ovunque in Italia. Lo stabilisce l’accordo siglato il 29 luglio a Orta San Giulio (Novara) tra Confartigianato Riparatori Elettrodomestici, l’Unione CNA Installazione e Impianti, e Estendo SpA. L’obiettivo della Convenzione è quello di costituire una rete innovativa di riparatori che, come si legge nel documento, “operino nel rispetto del codice etico professionale e comportamentale di riferimento della categoria, assicurando la massima garanzia di affidabilità sia sotto il profilo della realtà aziendale, sia sul piano della professionalità”. Per una maggior tutela dei consumatori e dell’intero sistema, l’accordo prevede anche la costituzione di una rete di monitoraggio, alla quale parteciperà anche Confartigianato Riparatori Elettrodomestici, per rilevare la qualità degli interventi e la congruità dei costi sostenuti e delle tariffe applicate dai Centri di Assistenza Tecnica che partecipano al progetto. “Nell’accordo garantiamo interventi efficienti, competenti, trasparenti – spiega Innocenzo Sartor, Presidente Nazionale di Confartigianato Riparatori Elettrodomestici –. I consumatori ricevono la sicurezza di riparazioni di alta qualità con una spesa estremamente limitata, a beneficio del rapporto con il punto vendita e con le case produttrici. Con la riduzione globale del costo degli elettrodomestici, i consumatori spesso non trovano vantaggioso far eseguire una riparazione. Si getta e si ricompra. Con iniziative come queste, e con la sorveglianza sulle tariffe operata da Confartigianato, si conferma che riparare conviene”. Tutti i dettagli dell’accordo sono stati illustrati nel corso di un Workshop dal titolo “Il futuro a tutela del consumatore è una estensione della garanzia”. All’incontro, moderato dal professor Marco Perona dell’Università di Brescia, hanno partecipato: Innocenzo Sartor, Presidente Nazionale di Confartigianato Riparatori Elettrodomestici; Guido Pesaro, Segretario Nazionale dell’Unione CNA Installazione e Impianti; Disma Carraro, Presidente Nazionale C.U.N.R.E.; Antonio Blafo, Coordinatore del Network Service Estendo.
Burocrazia zero e semplificazioni: la ricetta di Confartigianato per la riforma della P.A.
Ridurre il numero degli uffici pubblici, semplificare le norme e gli adempimenti burocratici. E ancora, snellire il linguaggio burocratese con cui comunica la P.A. Sono queste le principali indicazioni che arrivano da artigiani, piccoli imprenditori e cittadini chiamati a dire la loro sulle iniziative del Governo in materia di semplificazione burocratica e sulle azioni necessarie per la riforma della pubblica amministrazione. Cittadini e imprenditori concordano nell’attribuire agli uffici dei Comuni la maglia nera di strutture con la più alta complessità burocratica. Ma nella classifica che emerge dal sondaggio realizzato dall'Istituto Ispo per Confartigianato su un campione di 1200 persone fra artigiani, imprenditori e cittadini, ce n’è per tutti. Anche per le Asl, l’Inps, l’Agenzia delle Entrate. A giudizio degli imprenditori, l’Agenzia delle Entrate, l’Inps, le Asl, le Camere di Commercio e la Provincia, seguono - in questo preciso ordine - gli sportelli dei Comuni per ‘pesantezza’ burocratica. In sostanza sono questi gli uffici dove, secondo gli intervistati, è richiesto il maggior numero di pratiche considerate inutili. Nella graduatoria segnalata dai cittadini, rispetto a quella compilata dagli imprenditori, variano le posizioni di alcuni uffici. Ad esempio, subito dopo gli uffici comunali si trovano quelli delle Asl, seguiti dall’Inps e dall’Agenzia delle Entrate. Ma le differenze di giudizio tra imprenditori e cittadini si fermano qui. I due gruppi, infatti, riacquistano compattezza nell’indicare le azioni considerate più utili alla semplificazione burocratica. Il 45% degli intervistati ritiene necessario ridurre il numero degli uffici pubblici cui bisogna rivolgersi per adempiere ad obblighi amministrativi; altrettanto importante la necessità di semplificare le norme (indicata dal 45% degli imprenditori) e gli adempimenti burocratici (41%). Sempre il 41% dei cittadini ritiene utile, poi, semplificare il linguaggio burocratese. Alcune ricette per risalire la china piacciono in particolar modo al mondo dell’impresa. Piace al 79% degli imprenditori, ad esempio, la proposta di far gestire a soggetti privati (come le associazioni di categoria) ‘pezzi’ di P.A. Oppure, il 52% degli imprenditori dice ‘sì’ al taglio dei controlli preventivi alle imprese, sostituiti da rigorosi controlli successivi. Per il Presidente di Confartigianato Giorgio Guerrini si tratta di un’ulteriore conferma: "Le risposte del sondaggio confermano la necessità che il Governo proceda rapidamente e senza esitazioni nel percorso avviato. Bisogna seguire - sottolinea Guerrini - l'esempio dei principali Paesi europei che hanno adottato provvedimenti per ridurre il peso della burocrazia. Basti dire che, tra il 1998 e il 2007, mentre in Italia l'incidenza sul Pil della spesa per il pubblico impiego è cresciuta dello 0,2%, nell'Ue a 12 è scesa dello 0,5%. In particolare in Francia è diminuita dello 0,5%, in Spagna dello 0,6% e in Germania addirittura dell'1,4%. Ci aspettiamo che gli annunci del Governo si traducano presto in azioni concrete". Un’aspettativa largamente condivisa da imprenditori e cittadini che nel sondaggio manifestano però qualche dubbio circa la reale possibilità del Governo di sburocratizzare il Paese. Secondo il 52% degli imprenditori e il 49% dei cittadini, il problema prioritario che il Governo troverà sulla strada della semplificazione sarà proprio quello di riuscire a scalfire le procedure burocratiche.
BREVE - ICI: PER RAVVEDERSI C’E’ TEMPO FINO AL 26 AGOSTO
Eventuali omissioni del pagamento dell’Ici potranno essere rimediate entro martedì 26 agosto, grazie alla mini sanatoria prevista dalla legge di conversione del Dl 93/08 (pubblicata nella Gazzetta Ufficiale il 26 luglio), che ha introdotto l’esonero dell’imposta per la prima casa. Possono aderire alla sanatoria i contribuenti che hanno ritenuto erroneamente di non dover versare la prima rata dell’Ici relativa all’anno 2008, o che l’hanno versata solo parzialmente. Nello specifico, possono regolarizzare la propria posizione, senza andare incontro ad alcuna sanzione, i soggetti che hanno omesso il pagamento avendo mal interpretato le definizioni cardine di “abitazione principale” o di “pertinenze assimilate” contenute nel comma 2 dell’articolo 1 della citata legge.