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PREZZI pane e pasta - Confartigianato Alimentazione: Bene iniziativa di Garante prezzi e GdF. Finalmente chiarezza su reali responsabilità aumenti


IN BREVE - Estetica, definiti i profili formativi per l’apprendistato

Confartigianato, le altre sigle dell’artigianato ed i sindacati dei lavoratori hanno raggiunto l’accordo per la definizione dei profili formativi per l’apprendistato del settore acconciatura, estetica e tatuaggi, ultima tappa del rinnovo del contratto collettivo della categoria. Secondo l’accordo raggiunto tra le parti sociali lo scorso 7 luglio 2008, infatti, prima della definitiva entrata in vigore dell’apprendistato professionalizzante sarebbero dovuti essere definiti i diversi profili formativi. Oltre a questi, l’accordo ha definito altre particolari norme del Ccnl, su tutte l’estensione agli apprendisti del riconoscimento del trattamento economico per malattia o infortunio non sul posto di lavoro, inizialmente limitato agli operai e agli impiegati.


“Mr prezzi” contro i rincari di pane e pasta

Speculare sui prezzi dei prodotti alimentati, in particolare su pane e pasta, tra pochi giorni sarà più difficile. Da metà settembre scatta il monitoraggio della Guardia di Finanza sulla filiera dei cereali: dal prezzo del grano fino alla vendita al dettaglio di pane e pasta. La campagna di verifiche è stata sollecitata dal Garante per della sorveglianza dei prezzi, Antonio Lirosi con l’obiettivo di “verificare – si legge in una nota del Ministero dello Sviluppo Economico – l’eventuale esistenza di speculazioni sui prezzi e, più in generale, seguire il processo di formazione dei prezzi al consumo, così da verificare la corrispondenza dei prezzi praticati nei diversi segmenti della filiera rispetto agli andamenti del mercato del grano”. I controlli saranno svolti dalle fiamme gialle su tutto il territorio nazionale e si concentreranno su un campione significativo di soggetti che operano nel settore della produzione, dello stoccaggio e vendita del grano; sull’industria molitoria della trasformazione intermedia (lavorazione delle farine e delle semole); sui panifici e pastifici di grandi dimensioni e, infine, sulla vendita al dettaglio di pane e pasta. “Apprezziamo l’iniziativa del Garante per la sorveglianza dei prezzi e della Guardia di Finanza perché finalmente contribuirà a fare luce sulle reali responsabilità nella formazione dei prezzi dei prodotti alimentari”. Giacomo Deon, Presidente di Confartigianato Alimentazione, esprime un giudizio favorevole sulla campagna di controlli promossa da Mister prezzi . D’altra parte Deon denunciava da tempo l’esistenza di anomalie lungo la filiera del grano. “Abbiamo già evidenziato, con prove documentali, al Garante dei prezzi fenomeni a dir poco singolari nella filiera ed episodi di speculazione che contribuiscono a mantenere elevato il prezzo delle materie prime. Ad esempio, nonostante da marzo 2008 il prezzo del grano sia in diminuzione, i produttori artigiani di pane e pasta sono costretti ad acquistare le materie prime come semola e farina di grano tenero e duro agli stessi prezzi di gennaio 2008, quando erano saliti a causa degli aumenti del prezzo del grano”. Il Presidente Deon, inoltre, fa rilevare che “sul prezzo finale del pane e della pasta applicato dalle imprese artigiane incidono in modo percentualmente diverso varie componenti di costo. Tra queste la materia prima, con il suo 25%, non è certamente la principale. Il costo del lavoro influisce per il 45%, il costo dell’energia incide per il 5%, gli ammortamenti per il 10%, gli oneri fiscali per un altro 10%“. “Mi auguro – conclude Deon – che l’azione intrapresa dal Garante dei prezzi insieme alla Guardia di Finanza serva a dimostrare la correttezza delle imprese della trasformazione e a far sì che alla diminuzione dei prezzi del grano si allineino davvero tutte le componenti della filiera, a cominciare da quella agricola”.


INAIL: ANCHE SOCI, COLLABORATORI E COADIUVANTI NELLA DENUNCIA NOMINATIVA

Si allarga la platea dei destinatari dell’obbligo di denuncia nominativa all’Inail, che dal 18 agosto riguarda anche il datore di lavoro artigiano, il socio artigiano, nonché i soggetti collaboratori e coadiuvanti delle imprese familiari. Un parere negativo sull’introduzione del nuovo adempimento è quello che Confartigianato ha fornito nei giorni scorsi alla Direzione Generale dell’Inail e al Ministero del Lavoro. Secondo la Confederazione, infatti, il nuovo obbligo è “reso inutile dalle recenti novità legislative”. Di parere opposto il Ministero del Lavoro, secondo il quale sono proprio gli ultimi atti del Governo a giustificarne l’introduzione. In particolare, è stato sottolineato come con l’abrogazione del libro matricola e la contestuale istituzione del Libro Unico del Lavoro (che non prevede l’obbligo di registrazione per datori, soci, collaboratori e coadiuvanti di imprese artigiane) è venuto meno qualsiasi strumento di individuazione di questi soggetti ai fini assicurativi. Da qui la riproposizione della cessata Denuncia Nominativa degli Assicurati. Nel dettaglio, i lavoratori interessati alla nuova prescrizione sono i collaboratori coadiuvanti delle imprese familiari, coadiuvanti delle imprese commerciali, soci lavoratori in attività commerciale e di imprese in forma societaria “qualora gli stessi non siano oggetto di comunicazione preventiva di instaurazione del rapporto di lavoro. La denuncia deve essere effettuata almeno un giorno prima dell’inizio dell’attività del lavoratore e può essere inoltrata via fax (numero verde 800657657) o in via telematica sul sito internet www.inail.it.


Manovra d'estate: IL GOVERNO SEMPLIFICA IL LAVORO

Si semplifica il panorama degli adempimenti di natura formale in tema di gestione dei rapporti di lavoro: addio ai libri paga e matricola, alle dimissioni volontarie on-line, agli indici di congruità e ad altri adempimenti formali che certo gli imprenditori non rimpiangeranno. A sfoltire la selva di adempimenti ha provveduto il Governo, con il DL n. 112/2008 convertito dalla legge n. 133/2008, mantenendo così l’impegno preso con Confartigianato di tagliare il più possibile i lacci e laccioli che soffocano le imprese. In particolare, la manovra triennale ha previsto l'istituzione del "Libro Unico del Lavoro", in sostituzione dei libri matricola e paga che il datore di lavoro doveva istituire ai sensi della normativa previgente. Semplificate le formule di tenuta del registro e anche il tempo di conservazione dello stesso: cinque anni, contro i dieci dei due registri abrogati. L’obbligo di tenuta del Libro Unico riguarda tutti i datori di lavoro del settore privato, con l’unica eccezione del lavoro domestico. Prevista l’iscrizione sul registro di tutti i lavoratori subordinati, i collaboratori coordinati e continuativi, nonché gli associati in partecipazione con apporto di lavoro. Per i soci e i familiari dell’imprenditore non è prevista la registrazione. L’ingresso del Libro Unico, oltre a cancellare i libri paga e matricola, taglia anche altri due documenti: il registro del lavoro a domicilio e il libretto personale di controllo. Sul Libro, infatti, il datore di lavoro che faccia eseguire lavori al di fuori della propria azienda dovrà annotare anche il nominativo ed il relativo domicilio dei lavoratori esterni; per ciascun lavoratore a domicilio dovrà poi riportare sul Libro le date e le ore di consegna e riconsegna del lavoro, e le specifiche dello stesso. Sul fronte degli adempimenti legati al Libro, è previsto che la compilazione dello stesso deve avvenire entro il giorno 16 del mese successivo a quello di riferimento. La violazione a tale obbligo fa scattare una sanzione da 100 a 600 euro, cifra che sale fino a 1.500 euro se i lavoratori coinvolti sono più di 10. Il nuovo apparato sanzionatorio introdotto dal Governo è decisamente meno penalizzante per le imprese. Cancellate le maxi sanzioni previste per l’omessa istituzione e per la mancata esibizione del Libro: se in precedenza la sanzione era compresa tra 4 mila e 12.000 euro, oggi la stessa parte da 200 euro e ha un tetto massimo di 2.000 euro. Inasprite le sanzioni nell’ipotesi di omessa o infedele registrazioni dei dati, se la stessa determina differenti trattamenti retributivi, previdenziali o fiscali: sanzione da 150 a 1.5000 euro. Se la violazione si riferisce a più di 10 lavoratori, la sanzione va da 500 a 3.000 euro. Una seconda semplificazione operata dal Governo nella manovra triennale, di interesse per le imprese artigiane, riguarda le dimissioni volontarie. Anche a seguito delle sollecitazioni di Confartigianato, il Ministero del Lavoro ha cancellato il sistema di trasmissione delle dimissioni volontarie on line. Dalla data di entrata in vigore del decreto, convertito in legge a fine agosto, la lettera di dimissioni può essere presentata al datore di lavoro senza ricorrere alla macchinosa procedura informatizzata. Tra le altre abrogazioni che Confartigianato aveva indicato al Governo come prioritarie rientrano gli indici di congruità che il Decreto abolisce. Tali indici avrebbero fissato un rigido rapporto tra la qualità dei beni e dei servizi prodotti e la quantità di ore di lavoro necessarie per la loro realizzazione: congrue le prestazioni che rientravano nelle tabelle, non congrue le altre. Il decreto 112/2208 introduce ulteriori modifiche in ordine ad ulteriori adempimenti formali. Il datore di lavoro che consegna al lavoratore una copia del contratto di lavoro, completo di tutte le informazioni richieste dall’articolo 1 del DL 152/97, assolve anche l’obbligo di fornire al lavoratore copia della comunicazione anticipata di assunzione. Cancellato l’obbligo di inviare una volta all’anno il prospetto informativo che riepiloga i lavoratori in forza, il numero e i nomi di quelli in ‘riserva’, nonché i posti di lavoro e le mansioni disponibili. L’invio andrà effettuato solo in caso di variazione di organico. Semplificata anche una norma in materia di lavoro dei disabili: l’attestato di regolarità rispetto alle norme sul lavoro dei disabili ora può essere sostituito da un’autocertificazione del datore di lavoro.


La manovra d'estate è legge

Il 5 agosto la ‘manovra d’estate’ ha incassato l’ultima fiducia della Camera ed è stata convertita in legge. Il disco verde per il decreto legge con cui il Governo ha anticipato la manovra triennale 2009-2011 è scattato con 314 voti a favore, 230 contrari e un astenuto. L’approvazione del decreto rappresenta il primo tassello della novità procedurale introdotta dal Ministro dell’Economia Giulio Tremonti: una manovra economica triennale da 36,3 miliardi di euro lordi, di cui 30,9 milioni dovrebbero provenire da tagli alla spesa dal 2009 al 2011 e solo 5 da nuove entrate. Il prossimo appuntamento di rilievo è previsto a settembre con il voto definitivo sulla manovra Finanziaria per il 2009, che, a questo punto, non dovrebbe riservare sorprese: nel documento, infatti, troveranno spazio unicamente le tabelle, mentre dovrebbero essere assenti i contenuti politici. “La manovra economica – dichiara il Presidente di Confartigianato Giorgio Guerrini – contiene un positivo cambio di paradigma per quanto riguarda il riconoscimento del ruolo delle micro e piccole imprese, gli interventi per contenere e qualificare la spesa pubblica, le misure di semplificazione e deregolazione. Mentre troppo elevata si conferma la pressione fiscale, in rapporto anche al peso dei costi energetici e delle materie prime sui conti delle imprese”. “Ci aspettiamo – prosegue Guerrini - che il Governo mantenga fermo l’impegno a ridurre la spesa pubblica, migliorandone l’efficienza, e contemporaneamente a realizzare una graduale e costante riduzione della pressione fiscale su cittadini e imprese. L’occasione per conseguire questo obiettivo è rappresentata dal federalismo fiscale”. Nel provvedimento sono presenti una raffica di provvedimenti che interessano direttamente il mondo dell’artigianato e delle piccole imprese che dimostrano come il Governo abbia assunto a linea guida della sua azione il principio ‘quello che va bene per le piccole imprese va bene per il Paese’, come promesso dal Ministro del Lavoro Maurizio Sacconi e ribadito dal Premier Silvio Berlusconi nell’Assemblea Nazionale di Confartigianato di giugno. La manovra triennale pone fine anche al lungo braccio di ferro che negli ultimi anni ha visto Governo e autotrasportatori su fronti opposti; una partita che per il comparto vale oltre 116 milioni di euro e il raggiungimento di importanti obiettivi che permetteranno all’autotrasporto di rispondere con maggior forza alle sfide del mercato. Molti degli obiettivi centrati dalla manovra rientrano tra quelli sollecitati da Confartigianato al Governo, comprese le misure a favore dell’autotrasporto ottenute grazie all’impegno della sigla confederale del settore. Di seguito le principali misure della manovra economica che riguardano l’artigianato e le piccole imprese. - FISCO - STUDI DI SETTORE - Disposta l’approvazione degli Studi entro il 30 settembre, con relativa entrata in vigore entro il medesimo anno. Prevista una deroga per il 2008: approvazione degli studi entro il 31 dicembre. E’ stata finalmente accolta la richiesta della Confederazione che in più occasioni ha rappresentato la necessità per le imprese di conoscere i risultati di GERICO non a periodo di imposta chiuso. ADEGUAMENTO DEGLI STUDI DI SETTORE ALLE REALTÀ ECONOMICHE TERRITORIALI – Introdotta una norma programmatica in base alla quale nel 2009 gli studi di settore verranno elaborati su base regionale o comunale “sentite le Associazioni territoriali di categoria”. L’elaborazione degli studi avverrà con criteri di gradualità entro il 2013. Garantita la partecipazione dei Comuni. Confartigianato ha giudicato con favore l’approvazione dell’emendamento che ha previsto una maggior presenza delle Associazioni territoriali nell’elaborazione degli ‘studi’. ABROGAZIONE DEGLI ELENCHI CLIENTI E FORNITORI – Arriva finalmente al termine la battaglia condotta da Confartigianato per cancellare un adempimento inutile e gravoso per le imprese. Nell’ottica della semplificazione il Governo ha previsto la soppressione dell’obbligo di invio telematico degli elenchi clienti e fornitori, ritenuto un provvedimento di facciata e non di ausilio al contrasto dell’evasione. SOPPRESSIONE DELLE GARANZIE PER LE RATEIZZAZIONI – Soppresso l’obbligo di presentazione di garanzie fideiussorie in caso di richiesta di rateizzazione di somme iscritte al ruolo di importo superiore a 50.000 euro. Cambiano, inoltre, le scadenze delle rate mensili. UTILIZZO DEL CONTANTE – Cancellato il limite di 5.000 euro per le transazioni con denaro contante. Ripristinata la precedente soglia di 12.500 euro prevista dalla normativa antiriciclaggio. PLUSVALENZE REINVESTITE – Diventano esentasse le plusvalenze derivanti da cessione di partecipazioni se, entro due anni dal loro conseguimento, sono reinvestite nel capitale di società che svolgono la stessa attività e che sono costituite da non più di tre anni. Le plusvalenze che non concorrono alla formazione dell'imponibile sono quelle realizzate dalla cessione di partecipazioni in società costituite da non più di sette anni e che sono possedute da almeno tre anni. PRESTAZIONI ALBERGHIERE E SOMMINISTRAZIONE DI ALIMENTI E BEVANDE – Ai fini IVA, diventano integralmente detraibili le spese sostenute per prestazioni alberghiere e per l’acquisto di alimenti e bevande. Al fine di ‘compensare’ tale modifica è introdotto un regime di parziale deducibilità (75%) delle corrispondenti spese nell’ambito del reddito di impresa e del reddito di lavoro autonomo. - LAVORO E PREVIDENZA - CUMULO LAVORO-PENSIONI – Abolito a decorrere dal 1° gennaio 2009 il divieto di cumulo tra pensioni e redditi di lavoro dipendente e autonomo, sia per le pensioni liquidate con il metodo retributivo, sia per quelle liquidate con il metodo contributivo. INDICI DI CONGRUITÀ DELLA MANODOPERA – Abrogati gli indici di congruità della manodopera impiegata nelle opere o nei servizi. APPRENDISTATO – In materia di apprendistato, si prevede che, in caso di formazione esclusivamente aziendale, venga affidato alla contrattazione collettiva, anche territoriale, o agli enti bilaterali, il compito di definire i profili formativi dell’apprendistato professionalizzante e la nozione di formazione aziendale e di determinare, per ciascun profilo formativo, le modalità di erogazione della formazione, di riconoscimento della qualifica professionale ai fini contrattuali e di registrazione nel libretto formativo. Eliminato il limite minimo di durata di due anni dell’apprendistato professionalizzante. TESSERA DI RICONOSCIMENTO IN APPALTI E SUB APPALTI – Abolita la sanzione amministrativa da 2.500 a 10.000 euro per i datori di lavoro che occupano in appalti e sub appalti lavoratori privi della tessera corredata da fotografia e generalità. DIMISSIONI VOLONTARIE – Cancellata la norma che imponeva l’utilizzo di moduli ministeriali per le dimissioni volontarie. LAVORO INTERMITTENTE – Ripristinata la precedente disciplina. LAVORO PART-TIME - Abrogate le penalizzazioni contributive per i lavori part-time inferiori alle 12 ore settimanali. CONTRATTO A TERMINE – E’ stato chiarito che i contratti a tempo determinato possono essere stipulati anche per far fronte ad esigenze ordinarie di produzione. Inoltre la normativa scioglie i principali dubbi interpretativi in materia: in caso di illegittimità del contratto a termine il datore non sarà più tenuto ad assumere a tempo indeterminato il lavoratore. Inoltre la normativa, con riferimento ai soli giudizi in corso alla data di entrata in vigore della Legge di conversione n. 133, e fatte salve le sentenze passate in giudicato, stabilisce che in caso di illegittimità del contratto a termine il datore di lavoro potrà essere condannato unicamente ad indennizzare il prestatore di lavoro con un'indennità, in luogo dell'obbligo di dell'assunzione a tempo indeterminato. VISITA MEDICA PREASSUNTIVA PER APPRENDISTI – Abolita. REGISTRO ORARIO DELL’AUTOTRASPORTO – Abolito. LIBRI PAGA E MATRICOLA – Aboliti i libri paga