I CONSORZI ARTIGIANI DISCRIMINATI DAL CODICE DEGLI APPALTI
Pessime notizie per i consorzi artigiani sono quelle che emergono a seguito della pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale del terzo decreto correttivo del Codice dei Contratti Pubblici avvenuta lo scorso 2 ottobre. Le nuove norme, di fatto, tagliano fuori i consorzi dai pubblici appalti, stabilendo il divieto di partecipazione per le gare inferiori al milione di euro (in cui la stazione appaltante si avvalga della facoltà di applicare l’esclusione automatica delle offerte anomale) per il consorzio o la cooperativa che partecipino alla medesima gara di affidamento dei lavori in cui partecipa singolarmente anche una qualsiasi consorziata, a prescindere che la stessa sia stata indicata o meno in sede di gara. “A differenza delle altre forme consortili – spiega Arnaldo Redaelli, Presidente di Anaepa Confartigianato – i consorzi artigiani hanno la caratteristica di coinvolgere nella loro base sociale un numero di imprese molto ampio. Tenuto conto dei tempi fisiologicamente stretti e delle scadenze imposte dai pubblici appalti, diviene estremamente gravoso per i consorzi coordinare così tante imprese ed evitare di incorrere involontariamente nella partecipazione congiunta alle gare”. Tra i timori della Categoria c’è quello che il provvedimento, giudicato “in contrasto con i principi costituzionali di libero associazionismo”, possa decretare la scomparsa del sistema delle piccole imprese dell’edilizia, anche perché, così come è, rischia di favorire un incremento del ricorso al subappalto. “Con l’esautorazione dello strumento consortile – sottolinea Redaelli – le piccole imprese non potranno più partecipare ai pubblici appalti che resteranno nelle mani delle sole imprese di grandi dimensioni che così conquistano spazi anche nelle più ristrette fasce di mercato, spazzando via in un solo colpo la concorrenza della categoria artigiana e delle piccole imprese”. “Nei prossimi giorni - conclude il Presidente di Anaepa Confartigianato Redaelli – intraprenderemo, con il pieno coinvolgimento della Confederazione e delle altre Associazioni di Categoria dell’artigianato, ogni iniziativa finalizzata a raggiungere l’obiettivo di sopprimere la nuova previsione introdotta al comma 7 dell’articolo 37 del Codice dei Contratti Pubblici”
UNA Taxi e Taxi Italiano fanno fronte comune
I tassisti italiani fanno fronte comune per affrontare le sfide sindacali della categoria. Lo scorso 23 settembre, infatti, le Organizzazioni di categoria che aderiscono a UNA-TAXI, tra cui Confartigianato Taxi, e TAXI ITALIANO hanno “concordato sulla necessità di avere una visione strategica e unitaria per il settore, definendo le priorità sulle iniziative da intraprendere e sulle linee di indirizzo comuni, da declinare negli specifici e rispettivi ambiti territoriali”, come si legge in una nota diffusa a margine dell’incontro. Il primo passo da compiere è la “rielaborazione di un documento programmatico attraverso uno stretto coordinamento della Segreteria, affidata a Enrico Bossa, Nicola Di Giacobbe e Cristina Romano, che avrà sede presso Confartigianato nazionale”. Se il fronte dei trasporti resta caldo, quello dei tassisti rischia di diventare rovente, tanto per i diversi problemi della categoria quanto per la frammentazione della rappresentanza sindacale. Le questioni legate ai permessi, alle licenze e alle tariffe sono soltanto alcuni dei problemi che le Organizzazioni sindacali dei tassisti italiani hanno deciso di intraprendere insieme, con un movimento unico ed unitario, “per delineare le priorità definite sulle cose da attuare al più presto oltre ad individuare figure, capaci ed autorevoli, che nella categoria possano diventare espressione unitaria”, conclude il testo dei rappresentanti del settore. La Segreteria unitaria muoverà i primi passi con la creazione degli Uffici Studi, UE, Comuni d’Italia, Governo, Studi di settore e Rapporti con il Pubblico, tutti settori dove saranno fondamentali le esperienze e le iniziative intraprese, finora singolarmente, ma che oggi rappresentano le basi per un movimento unitario.
NEL CASO ENEL-EXERGIA INTERVIENE L’AUTORITY
Le imprese del nord Italia con contratto di fornitura elettrica di “salvaguardia” non corrono alcun rischio di vedersi interrotta la fornitura a causa della querelle che contrappone Exergia (l’azienda incaricata del servizio dal Acquirente Unico) a Enel Distribuzione. L’Autorità per l’Energia Elettrica e il Gas, con un intervento tempestivo, ha sciolto le preoccupazioni delle imprese che nei giorni scorsi avevano ricevuto l’avviso di un possibile distacco dalla rete: il 1° Novembre anche in caso di risoluzione del contratto di trasporto da parte dell’Enel, le imprese in regime di salvaguardia fornite da Exergia non andranno incontro a nessun blackout; il servizio sarà garantito, infatti, dagli esercenti la maggior tutela. Il provvedimento emanato dall’Autorità non fa riferimento esplicito al caso in oggetto, ma colma il vuoto normativo evidenziato dalla vicenda, regolamentando le conseguenze dell’eventuale risoluzione di un contratto di trasporto stipulato tra un’impresa distributrice ed un esercente la salvaguardia. Ad un provvedimento di prossima emanazione l’Autority affiderà la quantificazione dei corrispettivi che l’esercente la maggior tutela dovrà applicare ai clienti precedentemente forniti in salvaguardia, le modalità e i tempi di fatturazione e le modalità di comunicazione al cliente delle informazioni relative alla fornitura del servizio.
Rateizzazione crediti contributivi Inail: Equitalia invita alla ‘regolarità’
I datori di lavoro che hanno richiesto la rateizzazione dei debiti contributivi Inail devono fare attenzione ad attenersi scrupolosamente al piano di dilazione del pagamento concordato con Equitalia. Basta saltare, infatti, anche un solo termine di pagamento, o effettuare un versamento di importo inferiore a quello concordato, per vedersi cancellato il beneficio e tutti i vantaggi ad esso connessi. Tra i vantaggi che scompaiono con l’inosservanza del piano di rateizzazione c’è l’impossibilità di ottenere il Durc. Il richiamo al rigoroso rispetto degli accordi viene direttamente da Equitalia che ripete le disposizioni già emanate a suo tempo dall’Inail. Negli ultimi mesi la rateizzazione dei crediti Inail è stata oggetto di molte semplificazioni. Con l’ultima in ordine cronologico (18 settembre) è stato cancellato l’obbligo di prestare garanzie per gli importi dei quali si richiede la rateizzazione a prescindere dall’ammontare e dall’iscrizione a ruolo - o meno - degli stessi. Esclusi dalla facilitazione solo i frazionamenti superiori a 24 rate, soggetti ad autorizzazione ministeriale. Una maggior facilità nell’ottenimento del beneficio che non può mettere in pericolo la riscossione del credito contributivo. Da qui il richiamo di Equitalia.
CONVENZIONI: Garelli, due ruote per il lavoro e il tempo libero
Torna uno dei marchi motociclistici che ha contribuito ad avvolgere in un alone di gloria le due ruote made in Italy. La Garelli, un marchio con una storia gloriosa carica di successi sportivi e commerciali, con vittorie nei campionati mondiali, centinaia di migliaia di ciclomotori venduti, record di velocità su pista, è nuovamente in strada con una gamma completa di motocicli: dai ciclomotori 50 cc. agli scooter targati di cilindrata 125 e 150 cc. Una buona notizia per tutti gli amanti delle due ruote, ma ancor di più per gli associati a Confartigianato, che, grazie a una convenzione stretta con la Nuova Garelli Spa, potranno acquistare <b>l’intera gamma di motocicli con uno sconto del 20% sul prezzo di vendita al pubblico</b>. Oltre a ridisegnare da zero tutti i modelli, la Nuova Garelli ha anche reimpostato la rete distributiva che ora prevede due distinti canali di vendita dedicati a due specifiche gamme di prodotti. Gli sconti per gli associati di Confartigianato sono validi per tutti i motoveicoli acquistati sia attraverso la rete di vendita tradizionale, sia attraverso i Garelli Outlet, che si trovano presso i principali gruppi della grande distribuzione. I modelli della Garelli outlet già disponibili sul mercato sono il <b>Ciclone 50 4T</b> (scooter compatto agile e scattante, con vano sotto sella e bauletto di serie); <b>Capri 50 4T </b>(un po’ moto e un po’ scooter, con strumentazione cromata tipo custom); <b>Noi 125/150 4T</b>(‘scooterone’ a ruota alta, sicuro, comodo, il mezzo ideale per muoversi nel traffico cittadino). Altrettanto ampia l’offerta di scooter commercializzati attraverso la rete di vendita tradizionale. I nomi con cui familiarizzare in questo caso sono <b>Mosquito 125-150 4T</b> (raffreddamento ad acqua e ruote da 16 pollici a prova di città) e <b>TS </b>(in tre motorizzazioni, 50 cc 2 e 4 tempi, 125 e 150 4 tempi). Tre le versioni ‘cinquanta’ del TS: il corsaiolo <b>TS50S 2T</b> (grafiche racing, fari supplementari a led, marmitta rovesciata); <b>TS50 2T </b>(ottimo per muoversi rapidamente nel traffico urbano); <b>TS50S 4T </b> (lo scooter per chi è attento al rispetto dell’ambiente). Completa l’offerta il <b>TS 125-150 4T </b>, lo scooter a iniezione elettronica per chi ama lo stile sportivo e le prestazioni di guida.
IL GOVERNO APPROVA IL DISEGNO DI LEGGE DELEGA SUL FEDERALISMO FISCALE Il Presidente di Confartigianato Giorgio Guerrini: “Con la riforma stop a rincorsa ‘più spesa, più tasse’”
“La riforma federalista è una grande occasione per interrompere la spirale perversa del ‘tassa e spendi’ che all’aumento di spesa pubblica fa corrispondere l’innalzamento della pressione fiscale o l’introduzione di nuove tasse”. Leggere di più