CRISI FINANZIARIA Le Organizzazioni delle piccole imprese hanno chiesto un incontro urgente al Governo
Le Confederazioni dell’artigianato e delle piccole imprese – Confartigianato, Cna, Casartigiani – rendono noto di aver richiesto un incontro urgente con il Governo.Leggere di più
Crisi Finanziaria: Guerrini potenziare Confidi e Enti Bilaterali
Crisi Finanziaria: Il Presidente Guerrini: Potenziare Confidi ed Enti bilaterali è miglior sostegno a economia reale
crisi finanziaria confederazioni artigiane
CRISI FINANZIARIA - Le Organizzazioni delle piccole imprese hanno chiesto un incontro urgente al Governo
Autotrasporto, disco verde al credito d’imposta
Via libera al credito d'imposta per gli autotrasportatori. L'agenzia delle Entrate, con un provvedimento firmato l’8 ottobre, ha fissato la misura del bonus introdotto con la “manovra d'estate” a favore dell'autotrasporto. La misura di alleggerimento fiscale è stata fissata al 35 per cento dell'importo pagato a titolo di tassa automobilistica per il 2008 per ciascun veicolo di massa compresa tra 7,5 e 11,5 tonnellate, e aumentata del doppio, cioè fino al 70 per cento, per i veicoli di massa superiore a 11,5 tonnellate. Per quanto attiene alle istruzioni operative, la percentuale di credito va quantificata soltanto sui dodicesimi di tassa automobilistica relativi all’anno 2008. Ad esempio: in caso di tassa automobilistica per un veicolo nuovo per il periodo febbraio 2008-gennaio 2009, il credito d’imposta deve essere calcolato su undici dodicesimi dell’importo (in quanto relativi al 2008), eliminando la quota corrisposta per l’annualità 2009. Il credito d'imposta va indicato nella dichiarazione dei redditi - adempimento che, spiega l'Agenzia, ha anche la finalità di monitoraggio della spesa, prevista nel limite di bilancio di 40 milioni di euro - e può essere fruito nei limiti del "de minimis" consentito dall'Unione europea per il settore del trasporto su strada, quindi entro il limite complessivo di 100 mila euro per impresa nell'arco di tre esercizi. Riguardo ai soggetti beneficiari della misura, il credito d’imposta è riconosciuto alle imprese autorizzate all’attività di autotrasporto merci, relativamente ai veicoli di massa non inferiore a 7,5 tonnellate. Resta ancora da sciogliere il nodo relativo alle categorie di trasportatori destinatari della misura. Secondo la lettura della Direzione delle Politiche fiscali di Confartigianato, sentita anche Confartigianato Trasporti, si ritiene che il legislatore abbia voluto riferirsi esclusivamente all’autotrasporto merci in conto terzi, considerato tra l’altro, che il provvedimento fa riferimento ad interventi e disposizioni normative relative unicamente a tali soggetti.
Stupefacenti e mansioni a “rischio”, via libera ai test sui lavoratori
La Conferenza permanente Stato-Regioni ha approvato il protocollo contenente le procedure per l’effettuazione obbligatoria di test antidroga per i lavoratori che svolgono mansioni che comportano rischi particolari per la “sicurezza, l’incolumità e la salute di terzi”. In cima alla lista delle professioni considerate a rischio si trovano quelle del trasporto. Obbligo di screening per conducenti di autoveicoli (patenti C, D, E), taxi, veicoli da noleggio con conducente, trasporto merci pericolose su strada, addetti alla guida di macchine di movimentazione terra e merci, oltre alle altre categorie di conducenti (natanti e treni) identificate dall’articolo 125 de DPR 309/1990, il cosiddetto Testo Unico sugli Stupefacenti. In base al protocollo, i lavoratori che svolgono mansioni pericolose sono sottoposti ad accertamento per escludere l’utilizzo - anche solo saltuario - di sostanze stupefacenti, prima dell’assunzione in servizio e, successivamente, a cadenza annuale. Previsto anche l’accertamento nel caso in cui vi sia un “ragionevole dubbio” di una possibile assunzione di sostanze illecite. Nel caso dei conducenti di veicoli a motore, un incidente fa scattare automaticamente il “ragionevole dubbio” e quindi le analisi. E’ il datore il datore di lavoro a comunicare per iscritto al medico competente i nomi dei lavoratori da sottoporre ad accertamento di “assenza di tossicodipendenza” e a sostenerne il relativo onere economico. Il medico dispone i controlli entro trenta giorni dalla richiesta. Se l’esito del “test rapido eseguito sulle urine” è positivo (ma anche in caso di esito dubbio) il lavoratore viene considerato temporaneamente inidoneo alle mansioni. Il campione biologico prelevato viene inviato alla struttura sanitaria competente per la conferma del risultato. Contemporaneamente scatta un secondo livello di accertamenti (effettuati dal SER.T o da analoga struttura competente che prevedono sia esami clinici, sia accertamenti tossicologici e analitici) che mirano a valutare lo stato di dipendenza del soggetto dalle sostanze riscontrate. Se il servizio accerta la tossicodipendenza, il lavoratore dovrà sottoporsi a un percorso di recupero che renda possibile il suo reinserimento nell’attività lavorativa a rischio. In caso venga certificato l’utilizzo “occasionale” di stupefacenti, il lavoratore, prima di essere adibito nuovamente alla mansione a rischio dovrà sottostare a un periodo di monitoraggio cautelare “per un periodo congruo” per attestare il “positivo recupero”. Il monitoraggio proseguirà anche successivamente al ritorno al posto di lavoro.
Artigiancassa, si rinnova la banca degli artigiani
Presentato a Roma il piano di rilancio di Artigiancassa, l’istituto di credito di riferimento degli artigiani dal 1952, che propone un nuovo modello di banca semplice e accessibile, ma soprattutto vicina alle imprese e alle loro esigenze. A partire dal 1° gennaio la “nuova” Artigiancassa, partecipata al 73,9% da BNL-Gruppo BNP Paribas e al 26,1% tramite Agart da Confartigianato, le altre Organizzazioni dell’artigianato e Fedart Fidi, affiancherà alla tradizionale attività di gestione dei fondi pubblici agevolativi la distribuzione di servizi bancari come finanziamenti a breve, medio e lungo termine, conti correnti a firma digitale, carta di credito, leasing, pos, lungonoleggio. “La nuova Artigiancassa – ha dichiarato il Presidente di Confartigianato Giorgio Guerrini – rappresenta una grande opportunità per arricchire la gamma dei prodotti e dei servizi creditizi e finanziari necessari alle esigenze di sviluppo degli imprenditori. In una fase di profonde trasformazioni del sistema bancario italiano che spesso hanno allontanato i centri decisionali degli istituti di credito dalle necessità dei piccoli imprenditori, Artigiancassa riafferma il valore storico del suo brand consolidato in quasi 60 anni di operatività dedicata all’artigianato e alle piccole e micro imprese”. All’incontro di presentazione del piano di rilancio, aperto dal Presidente di Artigiancassa Lino Pompili e dal Direttore Generale Giovanni Di Leva, sono intervenuti, tra gli altri, Luigi Abete e Fabio Gallia, rispettivamente Presidente e Amministratore Delegato di BNL e Giorgio Guerrini Presidente di Confartigianato. Se per il Presidente di Confartigianato Guerrini la nuova banca risponde alla domanda degli artigiani che“mai come in questo ultimo periodo hanno avvertito la necessità di avere un sistema bancario vicino alle necessità delle imprese”, per l’amministratore delegato di Bnl Gallia “il mondo dell’artigianato è fondamentale per lo sviluppo della banca e per la crescita del Paese”. Gallia ha poi sottolineato che “l’offerta di prodotti, l’innovazione e la maggiore facilità di accesso al credito sono gli strumenti per il rilancio di questo settore essenziale per la nostra economia”. Una banca ‘forte’ vicina agli artigiani è un’occasione importante per la crescita e l’internazionalizzazione delle imprese. Lo ha detto il Presidente della Bnl Luigi Abete. Secondo Abete “per uscire dalla crisi anche le piccole imprese devono essere più internazionalizzate. L’esempio degli anni 2003-2004 per le grandi imprese deve essere motivo di fiducia, così come lo deve essere per le imprese artigiane un partner come Bnp-Paribas”. Dal punto di vista operativo, Artigiancassa sarà attiva a livello territoriale nelle attuali 19 sedi regionali e attraverso gli “Artigiancassa point” – che il Presidente di Artigiancassa Lino Pompili, ha definito “novità fondamentale” – direttamente nelle sedi Confederali e dei Confidi, dove sarà il personale delle stesse strutture, grazie al rapporto consolidato con i propri associati, a rispondere alle richieste degli artigiani. Un ulteriore punto di forza del piano è rappresentato dall’informatizzazione delle procedure dei finanziamenti “che verranno fatte in tempo reale attraverso internet e che avranno tempi di risposta brevissimi” come spiegato dal Direttore generale di Artigiancassa, Giovanni Di Leva.