CRISI Le Confederazioni artigiane al Governo: “Per piccole imprese misure anti-crisi su credito, fisco, ammortizzatori sociali”
Interventi di sostegno all’economia reale sui fronti del credito, del fisco e degli ammortizzatori sociali. Leggere di più
CRISI: Confederazioni artigiani governo:misure anti-crisi
CRISI: Le Confederazioni artigiane al Governo: Per piccole imprese misure anti-crisi su credito, fisco, ammortizzatori sociali
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CONTRATTI - Guerrini Confartigianato: Da riforma contrattuale dell'artigianato risposte anti-crisi. Fiduciosi in rapida firma anche da Cgil
Confartigianato e Gewiss insieme per garantire impianti elettrici sicuri a prezzi certi
Confartigianato Elettricisti aggiunge un nuovo tassello alla battaglia per rendere più sicure le case degli italiani e più trasparante il costo degli interventi di installazione e manutenzione degli impianti elettrici domestici. Dopo il marchio “E”, il marchio di qualità che identifica le imprese impiantistiche aderenti a Confartigianato che operano nel rispetto di un rigoroso disciplinare, a tutta garanzia dei consumatori e della sicurezza e qualità degli interventi, arriva la “Guida prezzi per l’impianto elettrico in posa” realizzata in partnership con Gewiss, gruppo leader a livello mondiale nella produzione di sistemi e componenti per la demotica, l’energia e l’illuminotecnica. L’iniziativa è stata presentata nel corso del convegno “Qualità e sicurezza. L’installatore competitivo” che si è tenuto a Roma lo scorso 31 ottobre. Al Convegno hanno partecipato: Cesare Fumagalli, Segretario Generale di Confartigianato; Luca Bosatelli, Vice Presidente Gewiss; Federica Rossi Gasparrini, Presidente di Federcasalinghe; Vincenzo Correggia, Direzione Generale per la Vigilanza e la Normativa Tecnica del Ministero dello Sviluppo Economico; Sergio Zen, Presidente Nazionale di Confartigianato Elettricisti; Francesco Rota, Vice Presidente Vicario Confartigianato Elettricisti; Raffaele Cerminara, Segretario Nazionale Confartigianato Impianti; Vincenzo Rotunno, Direttore vendite Italia Gewiss; Stefano Lucini, Responsabile Comunicazione Gewiss; Stefano Dionigi, Responsabile formazione Gewiss. “La Guida prezzi - spiega il Presidente di Confartigianato Elettricisti Sergio Zen - rappresenta uno strumento utile e affidabile per gli operatori del settore e costituisce un valido contributo per la trasparenza degli interventi di installazione e manutenzione degli impianti elettrici. Da tempo sentivamo l’esigenza di un listino prezzi a carattere nazionale che fosse veritiero e aggiornato. La Guida prezzi risponde a questa esigenza: uno strumento utile ed affidabile per gli operatori che contribuirà anche ad aumentare il livello di fiducia dei consumatori nei riguardi della nostra categoria”. In sostanza, grazie alla collaborazione tra Confartigianato e Gewiss, i consumatori potranno contare su interventi di installazione manutenzione degli impianti elettrici residenziali a prezzi uniformi e trasparenti su tutto il territorio nazionale, senza sorprese in fattura. Un primo passo del progetto è rappresentato dall’intesa siglata da Confartigianato Elettricisti e Federcasalinghe in occasione del convegno. Nell’accordo un ruolo chiave è rappresentato dagli interventi preventivi per garantire la sicurezza degli impianti elettrici: gli associati a Federcasalinghe potranno ottenere il check up completo dell’impianto elettrico domestico. Alla verifica seguirà il rilascio di un modulo esplicativo sullo stato degli impianti e, se richiesto, la preventivazione degli eventuali adeguamenti realizzato sulla base della “Guida prezzi”. “Siamo l’Associazione che ha voluto la 493, la legge che ha introdotto la sicurezza nelle abitazioni” – ha ricordato alla platea l’onorevole Federica Rossi Gasparrini, Presidente di Federcasalinghe –. “La casa dovrebbe essere il luogo dove ci sentiamo sicuri per eccellenza. Ma così non è. Penso in particolare agli incidenti causati dagli impianti elettrici spesso fuori norma. Con questa convinzione abbiamo firmato l’accordo: queste aziende le conosciamo, possono operare nelle nostre case. Sicurezza e qualità nei materiali e in chi realizza gli impianti. Abbiamo fiducia negli impiantisti garantiti dalla Confederazione e pensiamo che investire sulla sicurezza sia un percorso che alla fine determina anche una crescita economica”. Una recente indagine realizzata da Demokopea conferma i dubbi del Presidente di Federcasalinghe e quanto denunciato da tempo da Confartigianato Elettricisti: le case degli italiani sono tutt’altro che sicure e un alto numero di incidenti che avvengono tra le mura domestiche (circa 45.000 ogni anno, con esiti spesso mortali) sono causati proprio dal malfunzionamento dell’impianto elettrico. Impianti non a norma, spesso realizzati o manotenuti da ditte “in nero”, doppio lavoristi, abusivi, comunque non da professionisti. Secondo le stime elaborate da Demoskopea le abitazioni con impianti fuori norma sono circa 12 milioni (2 su tre). Il 73% delle abitazioni che non hanno subito interventi sull’impianto negli ultimi 10 anni presenta situazioni potenzialmente pericolose: il 52% degli impianti è a rischio fulminazione per apparecchiature inadeguate o danneggiate, nel 13% dei casi c’è addirittura la possibilità che il malfunzionamento possa determinare un incendio.
Confartigianato a Stato e Regioni: “Per sostenere le PMI, concentrate le azioni di rafforzamento dei Confidi”
Stop alla politica dei proclami e delle azioni scoordinate tra Stato e Regioni che rischiano di disperdere in mille rivoli gli interventi necessari per sostenere le PMI nell’attuale fase di forte crisi economico-finanziaria. Al posto di interventi a pioggia, misure mirate e concentrate. Partendo da quelle per favorire l’accesso al credito da parte delle piccole imprese attraverso la valorizzazione e il rafforzamento patrimoniale dei Consorzi Fidi. E’ quanto chiesto dal Segretario Generale di Confartigianato Cesare Fumagalli durante un incontro con gli Assessori regionali alle Attività Produttive presso la Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome che si è tenuto a Roma lo scorso 19 novembre. Il pericolo segnalato da Fumagalli, che ha parlato a nome anche di Cna e Casartigiani, è che il mancato coordinamento tra le singole autonomie locali e tra queste e lo Stato rischi di ripercuotersi negativamente sull’economia reale. In sostanza, sovrapposizioni e spiazzamenti (misure che, indirettamente, ne rendono inefficaci altre) potrebbero vanificare gli obiettivi posti alla base dei singoli interventi, con sperperi ingenti di risorse e nessun risultato organico per l’economia reale. E se il problema principale denunciato dalle micro e piccole imprese, che rappresentano il tessuto produttivo più dinamico e maggiormente diffuso sul territorio nazionale, è la difficoltà con cui le banche concedono il denaro, Stato e Regioni devono partire necessariamente da qui. Ognuno secondo le proprie competenze deve contribuire a rafforzare gli strumenti di garanzia pubblica al credito alle piccole imprese, potenziando il ruolo dei 251 Consorzi fidi dell’artigianato che associano oltre 700.000 imprese e che garantiscono ogni anno circa 10 miliardi di finanziamenti. In particolare, il Segretario Generale di Confartigianato Fumagalli, ha sollecitato, a livello nazionale, l’attivazione di un Fondo di Garanzia di riassicurazione delle operazioni di credito attraverso l’assistenza del sistema dei Consorzi fidi (la necessità di tale misura è stata confermata anche dalla Conferenza), e, a livello locale, l’intervento delle Regioni per rafforzare il fondo patrimoniale dei Consorzi fidi dell’artigianato. Interventi sinergici che avrebbero un effetto benefico immediato sulla liquidità e sulla patrimonializzazione delle MPI. Nel corso dell’incontro, gli Assessori regionali alle Attività Produttive, hanno illustrato ai rappresentati delle Confederazioni artigiane gli interventi predisposti dalle singole Regioni a sostegno delle PMI. Ne emerge un quadro estremamente composito per tipologia di azioni, tempi di realizzazione delle stesse, risorse messe a disposizione e priorità individuate. In alcuni casi si tratta di interventi strutturali che non hanno un riferimento immediatamente riconducibile alla crisi in atto, in altri casi di misure varate con celerità ai primi segni evidenti dell’estensione all’Europa dei danni provocati dal tracollo finanziario d’oltreoceano. Tutte le Regioni - eccetto l’Abruzzo di cui non c’è traccia nel documento riassuntivo elaborato dal gruppo di lavoro della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome - hanno previsto, o più semplicemente proposto, piani specifici di sostegno al credito e alla capitalizzazione delle PMI, attraverso un mix di strumenti che vanno dai contributi speciali, all’attivazione di fondi di garanzia e cogaranzia, ai piani di consolidamento delle passività a breve termine delle PMI (Umbria, Campania). Presenti anche misure ‘alternative’ che, pur non intervenendo direttamente sulla liquidità delle imprese, indubbiamente la agevolano, come nel caso dell’accelerazione della disponibilità dei fondi comunitari (Toscana), o dell’attivazione di provvedimenti per ridurre i tempi di pagamento degli enti regionali, locali e delle aziende sanitarie verso i fornitori (Piemonte, Molise). <b>Il rafforzamento dei Confidi, la misura sollecitata da Confartigianato per impedire la frenata delle imprese artigiane e delle piccole imprese, è prevista specificamente dai piani regionali della Basilicata, Campania, Emilia Romagna, Friuli Venezia-Giulia, Liguria, Lombardia, Marche, Piemonte, Puglia (limitatamente e in funzione antiusura), Sicilia, Toscana, Umbria, Veneto, Provincia autonoma di Trento.</b> Come scritto in precedenza, le misure – che a seconda dei casi sono solo previste, oppure già attive – differiscono per modalità attuative e budget previsti o stanziati. In particolare, la <b>Basilicata</b>, ha in via di pubblicazione un bando a favore dei Confidi regionali per 2 milioni di euro; la misura cardine a sostegno delle PMI mira invece alla modifica dell’esistente Fondo di Garanzia Regionale, per il suo utilizzo anche per “garantire in forma diretta il circolante”. Obiettivo degli interventi della Regione <b>Calabria</b>: “attivare i processi di aggregazione del sistema dei Consorzi fidi regionali ed integrare i fondi di garanzia”. Stanziamento previsto, 5 milioni di euro. E’ in via di definizione anche la costituzione di un Fondo di Rotazione per il miglioramento dell’accesso delle al credito delle piccole imprese; a tal fine verrà attivata una linea di credito per 50 milioni di euro con la Banca Europea degli Investimenti. Tra le iniziative che intende adottare la <b>Campania</b>, c’è l’istituzione del Confidi (di cui la Legge Regionale 10/2008) e dei Confidi Campania per la garanzia di II livello; prevista anche il rafforzamento del Fondo Regionale di Garanzia gestito da Artigiancassa BNL attraverso l’utilizzo delle risorse POR 2000-2006. Considerata anche la sottoscrizione del Programma Jeremie con il fondo europeo degli investimenti per 100 milioni di euro. L’<b>Emilia Romagna</b>, che nel 2008 ha destinato 100 milioni di euro di contributi al sistema produttivo, ha destinato ulteriori 25 milioni di euro per il comparto artigiano. Messo in preventivo “un ruolo forte dei Confidi regionali, con particolare riferimento alle garanzie concesse alle imprese e a rafforzamento del loro rapporto con il sistema bancario regionale”. Due i principali provvedimenti della Regione <b>Friuli Venezia-Giulia</b> per fronteggiare l’impatto della crisi finanziaria sul sistema delle imprese della Regione. Il primo provvedimento è la costituzione di un fondo di cogaranzia a disposizione di “tutte le PMI”, alimentato con una dotazione iniziale di 10 milioni di euro. La cogaranzia andrà a sommarsi alle garanzie già attivate, normalmente nel limite del 50% dai Confidi della Regione. Il secondo provvedimento prevede la costituzione di un fondo di 15 milioni di euro per la capitalizzazione delle PMI attraverso la finanziaria e holding regionale Friulia S.p.A. In via di determinazione la “road map” degli interventi previsti dalla Regione <b>Lazio</b> a favore delle piccole imprese, la cui stesura è affidata al “Comitato straordinario per il credito alle PMI” appositamente costituito. In testa alla lista degli interventi, il Lazio ha posto un programma straordinario a sostegno della patrimonializzazione dei Confidi che potrà contare su 30 milioni di euro per il trienno 2009/2011 sotto forma di contributo al fondo rischi. Il consolidamento delle passività a medio termine sarà garantita con 180 milioni di euro (2008/2010), a valere sul Fondo Rotativo PMI. Previsti inoltre finanziamenti per interventi di garanzia e di sostegno alla capitalizzazione delle imprese. Due milioni di euro. Si tratta dello stanziamento previsto dalla Regione <b>Liguria</b> per il potenziamento del sistema regionale dei Confidi. Cifre diverse sono quelle messe in campo dalla <b>Lombardia</b>: garanzie straordinarie per il credito fino a 3 miliardi e finanziamenti per un altro miliardo. Limitando l’analisi ai provvedimenti che hanno una ricaduta diretta sul comparto artigiano e sui Confidi, a breve saranno immessi 20 milioni di euro nel sistema delle garanzie di 2° grado (Federfidi/Artgiancredit), e 30 milioni di euro a valere sul Fondo di garanzia Jeremi
Crisi finanziaria Guerrini al Governo: “Versamento Iva all’incasso darà ossigeno a imprese e combatterà malcostume ritardi pagamento” In Italia tempi medi di pagamento tra imprese arrivano a 88 giorni, contro media UE di 55 giorni
Il Presidente di Confartigianato Giorgio Guerrini considera “indispensabile inserire tra le misure allo studio del Governo per fronteggiare la crisi il principio che il versamento dell’IVA avviene solo al momento dell’effettivo pagamento della fattura da parte del Leggere di più