Decreto anti-crisi Confartigianato: “Il Governo ha recepito le nostre sollecitazioni per sostenere l’economia reale. Sforzo apprezzabile per credito e fisco”

“Le misure anti-crisi annunciate dal Governo recepiscono molte delle nostre sollecitazioni e rappresentano uno sforzo apprezzabile per sostenere l’economia reale in questa difficile fase congiunturale. Per verificare l’utilità dell’impatto sulle imprese Leggere di più


Autotrasporto, non imponibile il 28% degli straordinari

Si aggiunge un nuovo tassello all’attuazione dell’articolo 83 bis, il pacchetto di provvedimenti a sostegno dell’autotrasporto varato lo scorso agosto dal Governo a seguito delle azioni di Unatras, l’organizzazione che raggruppa le principali sigle del settore, tra queste Confartigianato Trasporti. Un provvedimento congiunto di Agenzia delle Entrate e Ministero del Lavoro, in attuazione a quanto stabilito nel comma 25 dell’articolo 83 bis, ha stabilito la percentuale di retribuzione percepita quest’anno dai dipendenti delle ditte di autotrasporto per le prestazioni di lavoro straordinario che non forma reddito imponibile ai fini fiscali e contributivi. Per il 2008 tale percentuale è stata fissata al 28%. “L’agevolazione, riservata alle imprese di autotrasporto merci su strada, compete nel rispetto dell’applicazione della regola ‘de minimis’ - si legge in una nota - ‘e quindi del limite complessivo di 100mila euro nell’arco del triennio. Quanto agli adempimenti, le somme non imponibili erogate ai dipendenti dovranno essere indicate separatamente nel modello 770 e nel Cud”.


Autotrasporto, al via la clausola di salvaguardia del gasolio

A sole due settimane dalla sigla del verbale d’intesa tra le principali sigle dell’autotrasporto merci rappresentate da Unatras (tra queste Confartigianato Trasporti) e Governo, il Ministero dei Trasporti ha pubblicato i “valori medi dei costi chilometrici imputabili al consumo di gasolio”, distinti per tipologia di veicolo, così come desunti dalle indicazioni riportate negli studi resi noti dal Comitato Centrale per l’Albo degli Autotrasportatori e Confetra. Con la pubblicazione dei dati sul sito del ministero (www.trasporti.gov.it) giunge a piena attuazione la cosiddetta “clausola di salvaguardia”, il provvedimento cardine degli accordi dello scorso 25 giugno (recepito dalla legge 133/2008, ma poi sostanzialmente disatteso), che permette agli autotrasportatori di condividere in fattura con il committente i maggiori costi del carburante determinati dalle fluttuazioni del greggio. Il Ministero dei Trasporti, in una nota, specifica che i valori sono pubblicati “nelle more dell’entrata in funzione dell’Osservatorio sulle attività di autotrasporto” in via di costituzione. I dati, che saranno costantemente aggiornati su base mensile, sono relativi al mese di ottobre 2008; l’elaborazione è stata effettuata dal Ministero dello Sviluppo Economico, utilizzando il prezzo medio del gasolio al netto di Iva e dello sconto di accise già fruito dagli autotrasportatori, pari a 19,786 euro/1000 litri.


Solo nel 2010 la marcatura obbligatoria CE su finestre e porte esterne

Ancora un rinvio per la marcatura obbligatoria CE su porte e finestre da esterno. La fase di coesistenza, la cui scadenza era prevista per il 1° febbraio 2009, slitta addirittura di un anno al 1° febbraio 2010. A disporre la proroga il Comitato Permanente delle Costruzioni di Bruxelles che ha accolto la richiesta del CEN TC 33, il gruppo di lavoro europeo che sta procedendo alla revisione della norma EN 14351 –1:2006. Alla base del rinvio, i ritardi accumulati dal gruppo nel corso del complesso processo di armonizzazione della normativa. Tra i Paesi che nei mesi scorsi hanno richiesto con maggior forza la proroga al CEN, rientra l’Italia. Decisiva l’azione di Confartigianato che, tramite i propri rappresentanti, ha più volte evidenziato le molte difficoltà incontrate dalle imprese associate nel percorso verso la marcatura CE. Tra le principali semplificazioni per le imprese del legno previste dalla revisione della norma, rientra la possibilità di trasferire i risultati dei rapporti di prova attraverso la procedura del cascading ITT, un “procedimento a cascata” la cui applicazione è stata sollecitata più volte da Confartigianato, perché comporta minori spese per le imprese.


Violazione all’obbligo di comunicazione dei contratti a tempo parziale. La Corte Europea cancella l’efficacia delle sanzioni italiane

La Corte di Giustizia Europea ha bocciato l’interpretazione fornita dall’Italia alla direttiva del Consiglio 97/81/CE in materia di lavoro a tempo parziale. I giudici, in particolare, hanno affermato l’illegittimità dell’obbligo di trasmissione alle Direzioni Provinciali del Lavoro della comunicazione di instaurazione di un nuovo rapporto lavorativo a tempo parziale entro trenta giorni dalla stipula del contratto, obbligo stabilito dal decreto legislativo 61/2000, oggi abrogato dal decreto legislativo 276/2003, la cui violazione comportava l’applicazione della sanzione amministrativa di 15 euro per ogni lavoratore e per ogni giorno di ritardo. La sentenza comunitaria (che ha effetto vincolante per l’ordinamento italiano e che ha efficacia retroattiva) stabilisce che la norma italiana è in contrasto con l’interpretazione fornita in ambito comunitario, anche perché introduce un inutile onere burocratico per i datori di lavoro. Di conseguenza il Ministero del Lavoro ha dato istruzioni ai propri Uffici legali e Contenzioso di procedere all’annullamento delle ordinanze-ingiunzioni in attesa di essere emesse, di quelle già emesse e non ancora esecutive, e di quelle emesse sulle quali pende il giudizio di opposizione.


Nuove tutele per i clienti del mercato elettrico

La liberalizzazione dei mercati dell’energia elettrica e del gas, oltre a non aver ancora prodotto la tanto attesa riduzione dei costi delle bollette, non ha migliorato in modo evidente neppure i rapporti tra clienti e fornitori. Infatti, se fino a luglio dello scorso anno i consumatori hanno lamentato tariffe eccessive e difficoltà di dialogo con le aziende monopoliste, gli stessi problemi si sono riproposti tali e quali anche dopo tale data, ovvero anche a seguito dell’apertura ufficiale dei due mercati. In particolare, è il settore elettrico a segnare il passo, con servizi commerciali che evidenziano bassi standard di qualità, sia sul mercato ‘libero’ che su quello della ‘maggior tutela’. Richieste evase in tempi lunghissimi, call center inefficienti, doppie fatturazioni, mancate risposte da parte dei distributori e dei venditori e gestione approssimativa dei reclami; sono queste le principali criticità segnalate nel tempo a Confartigianato e che la stessa ha riportato nei diversi tavoli tecnici ai quali partecipa. Ma ora qualcosa potrebbe cambiare. Le continue sollecitazioni di Confartigianato a migliorare la qualità dei sevizi commerciali di produttori e distributori di energia, e a introdurre un sistema di regole chiaro e completo a tutela dei consumatori, sono al centro della delibera dell’Autorità dell’Energia e il Gas emanata lo scorso 20 novembre. Il provvedimento, in particolare, impone ai venditori regole più stringenti nel trattamento dei reclami e verifiche tempestive sulle fatturazioni. Prevista anche una disciplina specifica per gestire i ritardi di rettifica in caso di doppia fatturazione e per gli indennizzi automatici. Al fine di definire ulteriori norme sulla gestione dei reclami, reclami multipli, sugli obblighi di tempestività nelle comunicazioni tra venditori e distributori, la Direzione Consumatori e Qualità del Servizio dell’Authority guidata da Alessandro Ortis, ha pubblicato un documento di consultazione, che in questi giorni viene valutato da Confartigianato.