“Profilazione per fasce” meno pesante per le piccole imprese
Ridimensionata la stangata d’inizio d’anno per le piccole imprese che operano sul mercato di maggior tutela dell’energia elettrica che a partire dal 1° gennaio 2009 saranno interessate dall’entrata in vigore della ‘profilazione convenzionale per fasce’. Le bollette, contrariamente a quanto temuto, non si impenneranno, almeno non a causa del nuovo metodo di calcolo che fa variare il costo dell’energia a seconda della fascia oraria di consumo, penalizzando le imprese che concentrano i consumi nelle ore diurne, quando il prezzo dell’energia è meno conveniente. L’Autorità per l’Energia Elettrica e il Gas, accogliendo le richieste di Confartigianato, ha introdotto un meccanismo di gradualità applicabile sia ai clienti del mercato di maggior tutela sia a quelli del mercato libero che rende meno pesante il passaggio. Positivo il giudizio del Presidente di Confartigianato Giorgio Guerrini, che indica però i prossimi passi che dovrà compiere l’Autorità guidata da Alessandro Ortis per rendere la “profilazione per fasce” pienamente compatibile con le 3.180.465 piccole imprese che operano sul mercato di maggior tutela. “La delibera costituisce un primo intervento, anche se non esaustivo soprattutto in questa difficile fase di crisi. Occorre adesso intensificare l’impegno e la collaborazione per vigilare sulle informazioni fornite agli utenti nella bolletta e sulla certezza che la misuraziuone avvenga sui consumi reali e non su quelli stimati, condizioni imprescindibili per il buon esito della riforma”. Dalle prime stime, a trarre vantaggio dalla delibera dell’Autorità, saranno tutte le aziende già trattate per fasce orarie che effettuano oltre il 50% dei consumi nelle ore di punta (dalle 8 alle 19 dal lunedì al venerdì), nella cosiddetta fascia F1. Secondo una valutazione di Confartigianato, per queste, il risparmio sulla componente energia e dispacciamento della bolletta sarà di circa il 4%. Se la stessa impresa, invece, passa dal trattamento monorario al trattamento per fasce, l’impatto in bolletta calerà di circa il 20%. Confartigianato, ad aprile, aveva lanciato l’allarme circa i danni economici che la ‘profilazione in funzione del carico’ - l’ultimo pezzo della complessa riforma del mercato elettrico - avrebbe causato alle piccole imprese che concentrano i consumi nella fascia oraria di massimo prezzo, quella compresa tra le 8 e le 18 dal lunedì al venerdì. Ad essere penalizzate sarebbero state soprattutto le imprese di due comparti, l’edilizia e il manufatturiero, già in affanno per specifiche criticità congiunturali. Da qui la richiesta del Presidente di Confartigianato Guerrini al Presidente dell’Authority Ortis di “ponderare tutte le misure di accompagnamento idonee a diluire nel tempo una ricaduta così pesante e difficilmente sostenibile, garantendo al mercato, agli operatori e agli utenti finali il tempo di organizzarsi affinché il passaggio avvenga con logiche di omogeneità, equità e trasparenza”. Una richiesta che l’Authority ha accolto, prima a maggio, quando ha concesso alle imprese quasi un anno per approfondire la conoscenza delle nuove regole e per valutare le formule più convenienti per l’acquisto e il consumo di energia elettrica, e in questi giorni, con la definizione del meccanismo che ridurrà l’impatto causato dal passaggio di profilazione da mono a multiorario.
Donne Impresa, Rosa Gentile confermata alla presidenza
Rosa Gentile è stata confermata per acclamazione Presidente di Donne Impresa, il movimento che rappresenta 363mila imprenditrici artigiane. Con lei, a guidare il movimento per i prossimi quattro anni, sono state elette la vicentina Daniela Rader, vicepresidente vicario, e la napoletana Giuseppina Mele. La conferma di Rosa Gentile, avvenuta il 4 dicembre, ad appena due settimane dalla riconferma di Giorgio Guerrini a capo di Confartigianato, dimostra che il cammino intrapreso da Donne Impresa è quello che “sognano” le imprenditrici italiane, “un impegno con cui - come ha sostenuto Rosa Gentile nel discorso di insediamento - Confartigianato vuole affermare una significativa rappresentanza femminile nelle istituzioni per costruire un welfare che permetta alle donne di esprimere nel lavoro e nell’impresa le proprie potenzialità, realizzando un percorso di crescita personale ed offrendo il proprio contributo allo sviluppo economico e sociale del paese”. Un cammino arduo, complesso e difficile. Le imprenditrici italiane lo sanno bene, perché loro, oltre alle difficoltà tipiche del fare impresa in Italia, soprattutto in un momento di crisi come quello attuale, devono scontrarsi contro i pregiudizi e con la difficoltà di conciliare la vita familiare e gli impegni lavorativi. “La crisi – ha concluso Rosa Gentile - non scoraggia le piccole imprenditrici che affrontano con decisione e capacità un mercato complesso sapendone cogliere le opportunità. Tuttavia, non mancano i problemi, ad iniziare dalle difficoltà di conciliare lavoro e famiglia. Le nostre imprenditrici sanno competere e innovare, assumono altre donne ed investono. Ma molte iniziano a fare impresa solo dopo i 39 anni, e c’è un motivo: la donna deve conciliare il lavoro con la famiglia, un compito difficile in un Paese, come l’Italia, che investe poco in servizi sociali”.
“Social card”, il Governo pensa agli italiani in difficoltà
Quaranta euro al mese da spendere in generi alimentari, per il pagamento delle bollette elettriche e per beneficiare degli sconti previsti per l’acquisto di prodotti e per eventuali iniziative future. Con queste premesse, il Governo ha presentato la “Social card”, o “Carta acquisti”, come preferisce chiamarla il Ministro dell’Economia e delle Finanze Giulio Tremonti. Una Carta anonima, un bancomat pensato per i pensionati over 65 e per le famiglie che vivono in gravi difficoltà economiche. La dote iniziale della Carta sarà di 120 euro, 40 euro al mese per il trimestre ottobre, novembre, dicembre. Successivamente, il Ministero dell’Economia e delle Finanze caricherà sulla carta 80 euro ogni due mesi per tutto il 2009. Terminato il periodo di prova, il Governo valuterà se rinnovare o meno un’iniziativa che punta a sostenere le famiglie italiane più disagiate, quelle che vivono nell’area del “bisogno assoluto”, come l’ha definita il Ministro del Lavoro, della Salute e delle Politiche sociali, Maurizio Sacconi. La Social card, di cui dovrebbero beneficiare circa un milione e trecentomila persone, almeno in questa prima fase sperimentale, verrà concessa agli italiani con più di 65 anni, che siano considerati soggetti incapienti e con un ISEE, l’Indicatore della Situazione Economica Equivalente, non superiore ai 6mila euro. Un limite che sale fino agli 8mila euro per gli anziani con più di 70 anni. Inoltre, per beneficiare della Social card, non si deve essere intestatario di più di un’utenza per l’energia elettrica ed il gas ad uso domestico, non essere proprietario di più di un veicolo e di un secondo immobile ad uso abitativo. Le famiglie con figli con meno di tre anni, invece, per richiedere la Social card non dovranno avere un ISEE superiore ai 6mila euro, non essere titolari di più di un’utenza domestica elettrica e del gas e non essere proprietari di più di due veicoli. “In un momento di difficoltà come quello che stiamo vivendo - ha dichiarato Enzo Ciccarelli, Presidente dell’ANAP Confartigianato, l’Associazione Nazionale Anziani e Pensionati - iniziative tampone come la Carta acquisti, il Bonus famiglie e la Tariffa sociale energetica sono misure buone nei limiti di una crisi eccezionale. Il Paese ha bisogno, però, di riforme strutturali”, ha aggiunto. “Ai primi posti c’è la difesa del valore delle pensioni, oggi svalutate da un’inflazione che agisce sui costi dei beni di consumo e dei servizi acquistati dagli anziani in misura molto maggiore rispetto a quella disegnata dall’Istat. E’ necessario - ha concluso Ciccarelli - un meccanismo di calcolo per la rivalutazione nominale delle pensioni rispetto al costo della vita che sia fatto sulla base di un paniere mirato sui consumi degli anziani”. Per ottenere la Social card si dovrà compilare il modulo di richiesta disponibile sul sito del Ministero dell’Economia e delle Finanze, www.mef.gov.it, o presso gli Uffici postali, dove dovrà essere consegnato insieme alla fotocopia di un documento di riconoscimento e della dichiarazione ISEE in corso di validità. Le Poste invieranno, quindi, la richiesta all’INPS, che ne controllerà la validità, dando il via alla procedura di accreditamento del bonus da parte del Ministero di Via XX Settembre. “Abbiamo fatto il massimo possibile per essere semplici, tuttavia - ha detto il Ministro Tremonti - sappiamo che nei meccanismi dell’ISEE ci sono delle complessità”. Difficoltà che la stessa Anap ha riscontrato sul territorio, dove “i nostri associati hanno incontrato un’eccessiva burocraticità per la richiesta e l’attivazione della carta”.
Rosa Gentile confermata Presidente di Donne Impresa Confartigianato Alla guida per i prossimi 4 anni del Movimento che rappresenta 363.000 piccole imprenditrici. Al suo fianco le Vice Presidenti Daniela Rader e Giuseppina Mele
Rosa Gentile è stata rieletta per acclamazione Presidente di Donne Impresa Confartigianato per il quadriennio 2008 - 2012.Leggere di più
Mercato elettrico Riforma meno pesante per le piccole imprese Intervento dell’Autorità per l’Energia che accoglie le richieste di Confartigianato
Dal 1° gennaio 2009 anche per le piccole imprese che operano sul mercato di maggior tutela dell’energia elettrica (vale a dire 3.180.465 piccole aziende) entrerà in vigore la profilazione per fasce orarie. Leggere di più
Mercato elettrico - novità per le piccole imprese
ENERGIA: Mercato elettrico - Riforma meno pesante per le piccole imprese.Intervento dell'Autorità per l'Energia che accoglie le richieste di Confartigianato