Crisi economica, poco credito ai giovani imprenditori

“Dall’indagine emerge che le piccole imprese italiane non avvertono una reale secessione, bensì restano in attesa di segnali positivi che restituiscano fiducia”. Marco Colombo, Presidente dei Giovani Imprenditori di Confartigianato, interpreta con cauto ottimismo i primi dati dell’Osservatorio sull’imprenditoria giovanile di Confartigianato, l’indagine che ha posto sotto la lente d’ingrandimento lo stato di salute dell’artigianato under 40, in particolar modo nel rapporto con gli istituti di credito. Negli ultimi tre mesi del 2008, nel pieno della tempesta che ha spazzato le borse mondiali, il 26,2% degli imprenditori intervistati ha riscontrato un irrigidimento nel rapporto con le banche. A cominciare dall’aumento delle garanzie richieste e dalla pronta richiesta di rientro del credito. A questi vanno aggiunti l’allungamento dei tempi per le procedure e l’incremento dello spread e dei costi bancari. Se il 53,4% dei giovani imprenditori artigiani considera peggiorata la situazione economica della propria azienda rispetto ai primi sei mesi del 2008, più del 72% degli intervistati “teme le future ripercussioni della crisi sulla propria azienda”. Molti gli osservatori economici che, nel corso dei mesi, hanno ipotizzato che sul mercato italiano, ben lontano dai crac delle grandi banche d’investimento americane, si sarebbe respirata aria di attesa. Pochi gli investimenti, ancor meno i rischi che gli imprenditori artigiani avrebbero corso inutilmente. Previsioni confermate, quantomeno in prima istanza, dai dati dell’Osservatorio sull’imprenditoria giovanile di Confartigianato. La crisi americana è sbarcata in Europa colpendo la Spagna, complice lo scoppio della bolla immobiliare, l’Islanda e la Gran Bretagna, ma, almeno per adesso, l’Italia sembra aver resistito all’onda d’urto, grazie “alla flessibilità e alla capacità di adattarsi alle richieste del mercato da parte delle piccole imprese”, come ha sottolineato Marco Colombo. I giovani imprenditori italiani guardano al futuro con attenzione, dunque, in attesa di qualche segnale che lasci interpretare il prossimo andamento dei mercati. Lo dimostra quel 14,9% degli intervistati che ha aperto nuove linee di credito nell’ultimo anno, ma soprattutto quel 5,6% che intende farlo nel 2009. Attesa ed attenzione sì, ma nessuna intenzione di interrompere il flusso degli investimenti per lo sviluppo della propria impresa. Soltanto il 12,4% dei giovani artigiani italiani, infatti, nel 2009 ridurrà il volume degli investimenti aziendali. “Nell’immediato futuro sarà necessario sostenere i piccoli imprenditori con misure che favoriscano l’accesso al credito e, contemporaneamente, rimuovere i costi ed i vincoli che ne soffocano le potenzialità”.


La risposta alla crisi? Il “saper fare” dell’uomo artigiano

L'artigianato, nella sua accezione più autentica di “arte di saper fare” e di “saper fare arte”, riafferma la sua straordinaria attualità nel volume del sociologo statunitense Richard Sennett, “L’uomo artigiano”, fresco di stampa per i tipi di Feltrinelli. Il libro è stato presentato il 13 gennaio a Milano, presso la Fondazione Feltrinelli. All’iniziativa, promossa dalla casa editrice milanese, sono intervenuti l’autore, il Presidente di Confartigianato, Giorgio Guerrini, ed il Prof. Guido Martinotti, docente di Sociologia urbana all’Università di Milano Bicocca. E’ stato lo stesso Sennett, professore di Sociologia alla New York University e alla London School of Economics, a spiegare l’importanza che oggi, nella fase di crisi dell’economia mondiale, assumono le caratteristiche dell’uomo artigiano: saper fare bene le cose per il proprio piacere. Una regola di vita semplice e rigorosa che ha consentito lo sviluppo di tecniche raffinatissime e la nascita della conoscenza scientifica moderna. Il libro di Sennett offre numerosi spunti di lettura: è un saggio erudito e, unico nel panorama editoriale a livello internazionale, ricchissimo di spunti e di approfondimenti che, tra presente e passato, toccano gli aspetti storici, filosofici, sociologici e antropologici dell’essere artigiano. Durante la presentazione del volume, il Prof. Sennett ha ammesso che il titolo suggerisce soprattutto una dimensione manuale del lavoro. “Ma - ha spiegato - non è la lettura corretta e non è ciò a cui tengo di più. Il mio obiettivo è stato piuttosto mettere in evidenza ciò che c’è dietro al lavoro artigiano, ovvero la passione e la cura per quel che si fa. E ciò non cambia se si è operai, impiegati, programmatori di software, imprenditori o addirittura genitori e artisti”. È questo il cuore del messaggio del sociologo statunitense: “Se efficienza e velocità diventano il metro per giudicare il lavoro, se la mobilità e il multitasking vincono, allora la maestria di chi lavora va a farsi benedire. E a perdere siamo tutti”. “L’uomo artigiano” è anche un viaggio nel tempo e nello spazio in cui si sono manifestate le forme più preziose di artigianato: a cominciare dall’Italia, “paese artigiano per eccellenza” come lo ha definito Sennett, che nutre per il nostro Paese una grande passione. Nel corso del proprio intervento durante la presentazione del libro, il Presidente di Confartigianato Imprese, Giorgio Guerrini, ha ringraziato il Professor Sennett “perché - ha detto - con “L’uomo artigiano” ha analizzato con grande efficacia un tema troppo spesso sottovalutato, considerato fuori moda, e che, invece, oggi assume una straordinaria attualità”. “Il volume - ha sottolineato Guerrini - descrive un modo di produrre. Ma, soprattutto, ci parla di un modo di essere. Al punto che il titolo sarebbe dovuto essere “L’uomo è artigiano”, proprio perché gli elementi costitutivi dell’uomo artigiano sono in tutti noi: sono il desiderio di produrre un lavoro ben fatto e sono le abilità necessarie al “ben fare”. Queste caratteristiche appartengono non soltanto agli imprenditori artigiani ma anche a tutti coloro che amano il proprio lavoro, che lo svolgono con passione, che ogni giorno si impegnano per conseguire un risultato utile a se stessi e agli altri, alla comunità di cui fanno parte”. Secondo Guerrini, “questi valori, la riscoperta dell’essere artigiani, rappresentano una “ricetta” per reagire alla crisi che attraversa l’economia a livello mondiale. In questa fase di difficoltà, in cui paghiamo duramente gli effetti delle bolle speculative, dell’economia di carta”, di una finanza frenetica e troppo disinvolta, dobbiamo tornare agli elementi costitutivi dell’uomo artigiano, dobbiamo tornare all’economia reale. Dobbiamo ritrovare il ritmo, il gusto, l’orgoglio, la fatica, la soddisfazione di costruire cose ben fatte. Serve un’iniezione di valori artigiani nel mondo del lavoro. In questo senso, l’Italia - paese di antica e preziosa tradizione artigiana - può dare una grande lezione”. Guerrini ha tuttavia messo in guardia dal “rischio di considerare l’artigianato secondo la vecchia ed oleografica concezione del lavoro faticoso e manuale. Vale a dire proprio quell’immagine distorta che ha finito per allontanare i giovani dalle aziende artigiane. Anche grazie alle analisi di Sennett, l’artigianato ritrova invece una corretta identità nell’integrazione tra mente e mano, tra conoscenza teorica e abilità manuale: un mix che garantisce la qualità del prodotto e del servizio”. “Il suo libro - ha detto Guerrini rivolgendosi al Professor Sennett - dovrebbe entrare nelle aule scolastiche per insegnare ai nostri figli che c’è un futuro di lavoro gratificante, che sulle proprie abilità, competenze, passioni si può costruire un avvenire. Che non bisogna rassegnarsi ad una esistenza da precario o da centralinista in un call center. Ma credo che il suo libro dovrebbe essere letto anche da chi ha la responsabilità di guidare il Paese affinché, nelle scelte per reagire alla crisi, possa essere compreso e valorizzato quell’essere artigiani che gli individui esprimono nel proprio lavoro”.


Dalla Giunta Esecutiva di Confartigianato solidarietà al Presidente di Confartigianato Campania Antonio Campese

La Giunta Esecutiva di Confartigianato, riunitasi oggi a Roma per il primo incontro dell’anno, ha espresso ferma condanna per il grave atto intimidatorio di cui è stato Leggere di più


Solitarietà al Presidente Confartigianato Campania Campese

Dalla Giunta Esecutiva di Confartigianato solidarietà al Presidente di Confartigianato Campania Antonio Campese


Telesoccorso e montascale in convenzione per i soci Anap

Continua ad arricchirsi il carnet di convenzioni a disposizione dei soci Anap Confartigianato che da oggi potranno fruire a prezzi scontati dei servizi di telecardiologia, teleassistenza e telesoccorso offerti dalla Telebios, e dei montascale realizzati dalla Stannah, azienda leader mondiale nel settore. Entrambi gli accordi hanno per obiettivo quello di mettere a disposizione dei senior degli strumenti per migliorarne le condizioni di vita e la sicurezza. In particolare, i servizi di teleassistenza offerti dalla Telebios permettono agli anziani di essere in contatto 365 giorni all’anno per 24 ore al giorno, con una centrale operativa pronta ad accogliere le loro richieste di aiuto. Particolarmente utile per chi vive solo è la formula ‘indoor’: con un pratico apparato che si collega al telefono di casa è possibile inoltrare la richiesta di soccorso semplicemente premendo un tasto. Ma si può richiedere e ricevere aiuto anche al di fuori delle mura domestiche, grazie a un particolare telefono cellulare compreso nella formula contrattuale ‘outdoor’. Anche in questo caso per essere soccorsi basta pigiare un tasto, e, grazie alla tecnologia Gps presente nel telefonino, la centrare operativa sarà in grado di localizzare esattamente il luogo dal quale proviene la richiesta inviando rapidamente i mezzi di soccorso. Dedicato agli anziani cardiopatici è il servizio di monitoraggio a distanza dell’elettrocardiogramma, grazie al quale è possibile continuare a vivere una normale vita di relazione, stare con i propri cari e anche andare in vacanza, pur rimanendo sotto il controllo costante da parte dei cardiologi. Tutto questo grazie a un apparato per la rilevazione del tracciato, il Cardiobios, facile da utilizzare e da trasportare, e a un pool di medici dell’Istituto Scientifico Universitario Ospedale San Raffaele di Milano che rendono possibile il servizio. Grazie alla convenzione i soci Anap potranno fruire di uno sconto dal 5 al 10% sui servizi di telecardiologia e fino a 140 euro sui servizi di teleassistenza e telesoccorso (comprese il terminale in comodato d’uso). Se salire e scendere le scale di casa è diventato con il tempo un problema e un pesante freno al muoversi in libertà, l’accordo siglato tra Anap e Stannah può aiutare a risolverlo. Stannah, infatti, è il leader mondiale nella produzione di montascale e garantisce che non c’è scala che non possa ospitare i suoi prodotti. Scale strette o inclinate poco importa: i tecnici sapranno trovare la soluzione più idonea. La società mette a disposizione dei soci Anap un servizio di consulenza che prevede la verifica della fattibilità dell’impianto e il rilascio di un preventivo ad hoc gratuito. In più, il supporto per avviare le pratiche per ottenere i benefici e le agevolazioni fiscali previste dalla legge 13/89 per l’abbattimento delle barriere architettoniche e uno sconto di 500 euro sul prezzo di listino dei prodotti.


Finanziaria 2009, ecco le novità per le imprese

Tra tutti i comparti dell’artigianato sono l’edilizia e l’autotrasporto a beneficiare maggiormente delle novità di carattere fiscale contenute nella manovra Finanziaria per il 2009 licenziata in via definitiva dalla Camera dei deputati a fine dicembre e in vigore dallo scorso 1° gennaio. La nuova Finanziaria conferma la sua natura di legge “light”: non prevede, infatti, nessuna misura per il sostegno e per il rilancio dell’economia «tout court». Contiene, invece, una serie di proroghe fiscali – concesse principalmente all’autotrasporto e all’agricoltura – e anche di detrazioni. Tra queste ultime, limitando l’analisi alle sole misure di interesse per le imprese, sono presenti le agevolazioni tributarie relative alle ristrutturazioni edilizie. <b>DISPOSIZIONI A FAVORE DEGLI AUTOTRASPORTATORI </b>- Il Governo ha esteso a tutto il 2009 una serie di interventi agevolativi di natura fiscale per ridurre i costi di esercizio delle imprese di autotrasporto merci. Confermata la possibilità per le imprese di utilizzare in compensazione dei versamenti da effettuare nel corso del 2009 (fino a un massimo di 300 euro per veicolo), le somme pagate nel 2008 a titolo di <b>contributo per il SSN </b>sui premi di assicurazione per la Rc. Estesa al 2008 la <b>deduzione forfetaria delle spese non documentate</b> per i trasporti effettuati personalmente dall’imprenditore nel comune in cui ha sede la ditta. La deduzione spetta per un importo pari al 35% di quello riconosciuto per i medesimi trasporti effettuati nell’ambito della regione o delle regioni confinanti. Con riferimento alle <b>trasferte e alle missioni </b>compiute dai dipendenti delle ditte di autotrasporto merci al di fuori del territorio comunale, la Finanziaria 2009 <b>ridetermina sia la quota di indennità </b>(che non concorre a formare il reddito da lavoro dipendente), <b>sia la deduzione forfetaria delle spese </b>sostenute dalle imprese. L’attuazione di entrambe le misure è demandata ad un successivo provvedimento del direttore dell’Agenzia delle entrate. Sempre affidata a un prossimo provvedimento delle Entrate, la rideterminazione della percentuale di detassazione dei <b>compensi per lavoro straordinario </b>percepiti nel 2009 dagli addetti alla guida dipendenti. Infine, è prorogato per l’anno 2009 il <b>credito d’imposta</b> relativo a una quota della tassa automobilistica pagata per ciascun veicolo di massa complessiva non inferiore a 7,5 t. utilizzato per trasporto merci, <b>BONUS PER LE RISTRUTTURAZIONI EDILIZIE</b> – Confermate fino al 2011 le agevolazioni <b>Irpef e l’Iva ridotta</b> sulle ristrutturazioni edili. Nel dettaglio, sugli interventi di recupero del patrimonio edilizio realizzati tra il 1° gennaio 2008 e il 31 dicembre 2011, sarà possibile effettuare la <b>detrazione Irpef del 36%</b> delle spese sostenute, nel limite massimo di 48 mila euro per ciascuna unità immobiliare. Tra i vincoli per poter fruire dell’agevolazione, oltre a tutti gli altri requisiti previsti dalla normativa vigente in materia, la Finanziaria ribadisce anche la necessità di indicare separatamente in fattura il costo della manodopera. Prorogata fino al 2011 la possibilità di usufruire della detrazione Irpef del 36% da parte degli acquirenti o intestatari di immobili facenti parte di fabbricati interamente ristrutturati (restauro, risanamento conservativo, ristrutturazione edilizia) da imprese di costruzione o cooperative edilizie. L’agevolazione riguarda gli interventi eseguiti tra il 1° gennaio 2008 ed il 31 dicembre 2011, a condizione che l’immobile sia ceduto o assegnato entro il 30 giugno 2012. Per quanto riguarda l’imposta sul valore aggiunto, riconfermata fino al 2011 l’Iva ridotta al 10% sulle spese relative agli interventi di recupero del patrimonio edilizio su fabbricati a prevalente destinazione abitativa.