Con il 2009 si apre l’anno olimpico dei mestieri artigiani

L’appuntamento è dal primo al 7 settembre 2009, quando a Calgary, in Canada, i migliori apprendisti artigiani di tutto il mondo si sfideranno a colpi di manualità, estro e progettualità. A rappresentare l’Italia alle WorldSkills 2009 saranno i più talentuosi tra i vincitori dei Campionati provinciali dell’Artigianato e della Gastronomia, che dal 27 al 29 novembre 2008 hannoLeggere di più


Confartigianato - SIAE, musica in un giorno pieno di lavoro

Confartigianato Imprese e Siae rinnovano anche per il 2009 la convenzione che prevede sconti e prezzi vantaggiosi per le imprese artigiane associate. Le riduzioni per il pagamento dei diritti d’autore vanno dal 10% per i <i>concertini</i>, gli intrattenimenti musicali eseguiti nei locali autorizzati, come le discoteche, i disco-bar ed i pub dove si esegue musica dal vivo, al 25% per la <i>musica d’ambiente</i> diffusa all’interno delle aziende. La novità di quest’anno, però, è l’estensione della convenzione anche alle tariffe fissate per le <i>attese telefoniche</i> dei centralini, per le quali le imprese artigiane associate a Confartigianato potranno risparmiare il 25%. Per aderire alla convenzione c’è tempo fino al 28 febbraio 2009.


I riparatori artigiani di orologi «sincronizzano le lancette» su Bruxelles

E’ nata CEAHR, la Confederazione Europea degli Artigiani Orologiai Riparatori promossa a Bruxelles da Confartigianato e Cna con il compito di regolare in ambito comunitario i delicati meccanismi del mestiere messi a dura prova da anni di frizioni con le grandi case orologiere che da tempo boicottano i riparatori indipendenti a favore dei propri concessionari ‘ufficiali’. Soci fondatori della Confederazione, costituita il 20 novembre 2008 presso la sede di Confartigianato di Bruxelles, le Associazioni di categoria di Austria, Belgio, Francia, Inghilterra, Olanda e Italia. Tra gli obiettivi alla base della costituzione della CEAHR ci sono anche l’impegno a uniformare la preparazione degli orologiai comunitari attraverso lo scambio di informazioni tecniche e la definizione del profilo formativo per l’accesso alla professione. Rimuovere il «barrage» realizzato dalle case produttrici di orologi rimane, comunque, la priorità dell’Associazione che, si legge in una nota, «intraprenderà tutte le azioni necessarie a salvaguardare e a promuovere gli interessi dei riparatori artigiani che operano nella Comunità Europea». I riparatori indipendenti da tempo denunciano come la propria attività sia paralizzata dal boicottaggio delle grandi marche che non forniscono i ricambi necessari per le riparazioni. In sostanza, i marchi più noti dell’orologeria eliminano la concorrenza accentrando la manutenzione degli orologi nei propri laboratori, determinando così tempi e costi degli interventi, con un danno per i clienti fin troppo evidente. A rendere la situazione ancora più pesante, vi è il fatto che anche le marche più commerciali di orologi, quelle che realizzano prodotti di fascia medio-bassa, stanno mettendo in atto comportamenti simili; una politica che nel tempo potrebbe spingere i consumatori a non riparare gli orologi di minor prezzo, acquistarne di nuovi, e riservare la manutenzione solo agli orologi di prestigio. Che di fatto potranno realizzare solo i centri di assistenza delle grandi case orologiere. In Italia gli orologiai riparatori sono circa 4.000, un numero che da anni è in costante riduzione.


Convenzioni 2009: Fiat e Confartigianato mettono le ruote ai tuoi affari

Qualunque sia la taglia del proprio business, Fiat Group Automobiles ha la risposta giusta. Tredici risposte, per la precisione, tanti sono infatti i modelli della linea veicoli commerciali che le imprese associate a Confartigianato possono acquistare a prezzi convenientissimi grazie alla convenzione con la casa torinese valida per tutto il 2009. Non solo furgoncini e cabinati, ma anche autovetture del segmento Van omologate a quattro e più posti, solide e affidabili, dotate di tutti i comfort e dispositivi di sicurezza. Visto l’eccellente andamento delle vendite dello scorso anno (circa 3.000 veicoli commerciali acquistati fino al mese di ottobre, con un incremento superiore al 50%), la Convenzione 2009 offre condizioni economiche davvero vantaggiose. Un esempio? Il blasonato Fiorino, “Van of the Year 2009”, il compatto e grintoso “porta tutto”, pratico e maneggevole come un auto, ma capiente e modulare come un grande commerciale, viene proposto con uno sconto del 12%, un punto in più rispetto al 2008. Tra le altre novità della Convenzione 2009, entra nel borsino la Bravo Van (sconto 12%) a rimpiazzare la Stilo Van, uscita dai listini. Affollatissimo di proposte il segmento utility cittadino composto da ben nove modelli di auto tra i più richiesti del mercato, tutti in versione Van: Panda, Seicento, Punto, Grande Punto, Strada (un versatile pick-up), Idea, Bravo, Multipla, Ulysse. Tutte auto a 4 o 5 posti immatricolate come autocarro che godono di un regime fiscale agevolato se acquistate per lavoro: Iva totalmente scaricabile sull’acquisto e sui costi di gestione; scaricabile fino al 100% dei costi sull’utilizzo e manutenzione. La piccola Panda Van viene offerta alle imprese associate con uno sconto dell’11%; 12% sulla Grande Punto; 13% per la Seicento Van; 15% su Strada, Idea Van, Punto Van, Multipla Van; infine, maxi sconto del 16% sulle due autovetture top della gamma: Bravo Van e Ulysse Van. Se la taglia dei propri affari è compresa tra small e medium, insomma, se una vettura del segmento utility cittadino è troppo piccola e se un ‘commerciale’ come il Ducato è davvero troppo grande, la risposta di Fiat Professional è la seguente: Doblò Cargo o Nuovo Scudo. Doblò cargo, il campione per luminosità e spazio più acquistato dagli artigiani nel 2008 viene proposto alle imprese associate con una riduzione del 15%, mentre il Nuovo Scudo, il fuoriclasse del trasporto leggero urbano e intercity, secondo per vendite nel 2008, con uno sconto 18%. In caso di business extra large, il Nuovo Ducato (al terzo posto per numero di acquisti in convenzione) è una scelta obbligata, non solo per le sue caratteristiche d’eccellenza e per la proverbiale affidabilità, ma anche perché uno sconto del 18% su un veicolo commerciale che vanta le stesse tecnologie delle più moderne vetture è difficile da trovare. L’accordo Confartigianato-Fiat è valido per i veicoli commerciali ordinati presso la rete concessionaria italiana del marchio Fiat Professional dal 1° gennaio 2009 al 31 dicembre 2009 ed immatricolati entro l’anno. Semplici le condizioni per usufruire degli sconti previsti dall’accordo: l’impresa iscritta a Confartigianato, all’atto della prenotazione, dovrà presentare alla concessionaria Fiat la tessera di iscrizione del 2009, oppure consegnare una lettera in originale su carta intestata dell’Associazione provinciale di Confartigianato, che ne comprovi lo status di socio.


IN BREVE - Sicurezza sul lavoro, le nuove scadenze del Decreto Milleproroghe

Slitta al prossimo 16 maggio l’entrata in vigore di alcune disposizioni in materia di valutazione dei rischi aziendali e dei termini di comunicazione all’Inail degli infortuni sul lavoro. Lo stabilisce il testo del Decreto n. 207/2008 “Milleproroghe” pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale dello scorso 31 dicembre 2008. Le proroghe riguardano la valutazione dei rischi da stress lavoro-correlato e l’obbligo di dotare il documento di valutazione dei rischi di una data certa, obblighi che dovevano scattare il 1° gennaio e che il “Milleproroghe” rinvia di sei mesi. Rinviata - sempre al 16 maggio – anche l’entrata in vigore dell’obbligo di comunicazione all’Inail delle informazioni relative agli infortuni sul lavoro che comportino un’assenza pari ad almeno un giorno.


Crisi economica, poco credito ai giovani imprenditori

“Dall’indagine emerge che le piccole imprese italiane non avvertono una reale secessione, bensì restano in attesa di segnali positivi che restituiscano fiducia”. Marco Colombo, Presidente dei Giovani Imprenditori di Confartigianato, interpreta con cauto ottimismo i primi dati dell’Osservatorio sull’imprenditoria giovanile di Confartigianato, l’indagine che ha posto sotto la lente d’ingrandimento lo stato di salute dell’artigianato under 40, in particolar modo nel rapporto con gli istituti di credito. Negli ultimi tre mesi del 2008, nel pieno della tempesta che ha spazzato le borse mondiali, il 26,2% degli imprenditori intervistati ha riscontrato un irrigidimento nel rapporto con le banche. A cominciare dall’aumento delle garanzie richieste e dalla pronta richiesta di rientro del credito. A questi vanno aggiunti l’allungamento dei tempi per le procedure e l’incremento dello spread e dei costi bancari. Se il 53,4% dei giovani imprenditori artigiani considera peggiorata la situazione economica della propria azienda rispetto ai primi sei mesi del 2008, più del 72% degli intervistati “teme le future ripercussioni della crisi sulla propria azienda”. Molti gli osservatori economici che, nel corso dei mesi, hanno ipotizzato che sul mercato italiano, ben lontano dai crac delle grandi banche d’investimento americane, si sarebbe respirata aria di attesa. Pochi gli investimenti, ancor meno i rischi che gli imprenditori artigiani avrebbero corso inutilmente. Previsioni confermate, quantomeno in prima istanza, dai dati dell’Osservatorio sull’imprenditoria giovanile di Confartigianato. La crisi americana è sbarcata in Europa colpendo la Spagna, complice lo scoppio della bolla immobiliare, l’Islanda e la Gran Bretagna, ma, almeno per adesso, l’Italia sembra aver resistito all’onda d’urto, grazie “alla flessibilità e alla capacità di adattarsi alle richieste del mercato da parte delle piccole imprese”, come ha sottolineato Marco Colombo. I giovani imprenditori italiani guardano al futuro con attenzione, dunque, in attesa di qualche segnale che lasci interpretare il prossimo andamento dei mercati. Lo dimostra quel 14,9% degli intervistati che ha aperto nuove linee di credito nell’ultimo anno, ma soprattutto quel 5,6% che intende farlo nel 2009. Attesa ed attenzione sì, ma nessuna intenzione di interrompere il flusso degli investimenti per lo sviluppo della propria impresa. Soltanto il 12,4% dei giovani artigiani italiani, infatti, nel 2009 ridurrà il volume degli investimenti aziendali. “Nell’immediato futuro sarà necessario sostenere i piccoli imprenditori con misure che favoriscano l’accesso al credito e, contemporaneamente, rimuovere i costi ed i vincoli che ne soffocano le potenzialità”.