Social Card, dagli artigiani uno sconto aggiuntivo
Il Presidente di Confartigianato Imprese, Giorgio Guerrini, ha firmato l’accordo che permette “alle imprese associate operanti nel campo dell’alimentazione di svolgere un ruolo attivo nella diffusione e nell’utilizzo da parte dei cittadini della Social Card”. Grazie alla convenzione, infatti, gli artigiani che vorranno aderire all’iniziativa potranno riservare uno sconto del 5% sugli acquisti effettuati con la Carta Acquisti, “destinata a soddisfare le esigenze di natura alimentare, sanitaria ed energetica dei cittadini meno abbienti”. Una percentuale che, a discrezione dell’artigiano, può anche essere aumentata. Ancora una volta, dunque, gli artigiani si dimostrano più che disponibili ad andare incontro alle esigenze del Paese, salvaguardando, per quanto possibile, il potere d’acquisto degli italiani in difficoltà economica. L’iniziativa si rivolge esclusivamente agli imprenditori che operano nel comparto dell’alimentazione. Dai panificatori ai pastai, passando per gli oleari, i lattiero-caseari e chi lavora nel campo della ristorazione. Tutti potranno aderire alla rete d’acquisto della Social Card, contribuendo così, con un semplice 5% di sconto, ad aiutare le famiglie italiane più bisognose a superare una crisi che ha colpito, innanzitutto, le classi più deboli della società. Per aderire all’iniziativa, l’impresa interessata non dovrà far altro che compilare il modello di adesione ed inviarlo alla propria Associazione provinciale o all’Ufficio Marketing nazionale, che provvederà ad inoltrare la richiesta di adesione ai Ministeri competenti.
Raggiunto l’accordo sulla riforma contrattuale
Intesa raggiunta tra Governo e parti sociali sul modello contrattuale unico per i settori pubblico e privato. Dopo 16 anni cambiano le regole in base alle quali si rinnovano i contratti di lavoro e si calcolano gli aumenti delle retribuzioni. Regole nuove per il mercato del lavoro in generale, ma non nuove per l’artigianato. L’accordo, infatti, ad eccezione dei capitoli inseriti dal Governo con riferimento al pubblico impiego, recupera nei principi generali buona parte delle linee guida stabilite con Cisl e Uil nell’accordo interconfederale sulla revisione del modello contrattuale dell’artigianato del 21 novembre 2008. Il documento è stato sottoscritto a Palazzo Chigi nel tardo pomeriggio del 22 gennaio dalle principali Confederazioni imprenditoriali, tra le quali Confartigianato; dai sindacati dei lavoratori Cisl, Uil, Ugl; dal Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Gianni Letta e dai Ministri del Lavoro Maurizio Sacconi e della Funzione Pubblica Renato Brunetta. Sull’intesa manca solo la firma della Cgil, mentre banche (ABI) e assicurazioni (Ania), pur condividendo il testo, si riservano di firmare nei prossimi giorni. Per il Ministro Sacconi, l’accordo “ha una portata storica, non solo perché sostituisce le intese sottoscritte il 23 luglio 1993, dopo una lunga e defatigante negoziazione, ma soprattutto perché sostituisce per la prima volta il tradizionale approccio conflittuale nel sistema di relazioni industriali con quello cooperativo”. Il Presidente di Confartigianato Giorgio Guerrini esprime soddisfazione per il risultato e sottolinea l’importante esempio lanciato dall’artigianato con la firma dell’intesa contrattuale del settore avvenuta lo scorso novembre. Che oggi può essere considerata l’apripista della riforma. “Nell’accordo, spiega Guerrini, ci sono tutti gli aspetti innovativi già contenuti nell’intesa sul nuovo modello contrattuale dell’artigianato firmato dalle Confederazioni artigiane e da Cisl e Uil il 21 novembre 2008. A questo proposto, mi auguro che la condivisione dell’accordo espressa formalmente anche da Cgil al nostro tavolo negoziale si traduca al più presto nella firma dell’intesa”. “Le nuove regole, prosegue Guerrini, consentono di avvicinare la contrattazione ai luoghi di lavoro e forniscono utili risposte in termini di recupero di produttività e di competitività per le imprese, di maggiori tutele e più salario per i lavoratori, di maggiore sviluppo per le economie locali. In tal senso, la riforma rappresenta un utile strumento per reagire alla crisi ed offre le condizioni per il rilancio tanto necessario per il Paese”. Tra gli altri aspetti rilevanti segnalati dal Presidente di Confartigianato vi sono anche “lo sviluppo delle relazioni sindacali basate sulla valorizzazione del modello partecipativo ed il potenziamento degli strumenti della bilateralità in materia di Welfare”. L’obiettivo di fondo dell’accordo quadro sottoscritto nel vertice di Palazzo Chigi – già insito negli accordi interconfederali dell’artigianato del 2004 e del 2006, oltre che nel recente accordo del 21 novembre 2008 – è quello di creare le condizioni per un sistema di assetti contrattuali e di relazioni sindacali non conflittuale che, attraverso la contrattazione di secondo livello, permetta di conseguire recuperi di produttività favorendo lo sviluppo ed il rilancio della crescita economia del Paese in un clima di maggiore coesione sociale.
Nuovi modelli e maggior risparmio con Fiat, Lancia e Alfa Romeo
“Squadra che vince non si cambia”, recita un vecchio detto popolare. Nessun motivo, allora, per interrompere la convenzione associativa che lega Confartigianato e Fiat Group. La più rappresentativa Organizzazione italiana dell’artigianato ed il colosso torinese delle quattroruote non soltanto rinnovano il proprio accordo per tutto il 2009, ma anzi, rilanciano l’offerta inserendo sei nuovi modelli ed alzando le percentuali di sconto previste dall’accordo dello scorso anno. L’offerta, che affianca quella legata ai veicoli commerciali targati Fiat, è riservata a tutte le imprese associate a Confartigianato e prevede sconti che vanno dal 5% per l’acquisto della 500, una delle novità della convenzione 2009, al 17% per Seicento e Multipla. Arricchita la gamma delle versioni Panda, disponibile in chiave ecologica, GPL e Natural Power con il 7% di risparmio, e nelle versioni base e 4X4, scontate del 10% rispetto al prezzo di listino. Le altre novità 2009 riguardano i modelli GPL della Grande Punto e della Bravo, entrambe scontate del 10%. Versioni che vanno ad affiancare quelle tradizionali della Grande Punto, Natural Power, benzina e diesel, e della Bravo, alimentata a benzina e a diesel. Per questi ultimi modelli, già presenti nel bouquet dello scorso anno, lo sconto previsto è del 13%, più alto di due punti percentuali rispetto al 2008. Con lo stesso sconto, gli artigiani associati a Confartigianato possono acquistare anche la Punto Classic e la Doblò. Ancor più vantaggiosa è l’offerta per l’acquisto dei modelli più spaziosi targati Fiat: la Sedici, il SUV torinese, e la monovolume Ulysse, entrambe a disposizione con il 14% di riduzione rispetto al listino. Chiude l’offerta relativa ai modelli Fiat il recente Qubo, disponibile con lo sconto del 10%. Passando alle linee eleganti, sinuose ed affascinanti dei modelli Lancia, cambia il modo di pensare alle automobili ma non la convenienza garantita dalla convenzione Fiat-Confartigianato. Con uno sconto del 10%, infatti, si può acquistare l’intramontabile Lancia Delta, rinnovata nelle prestazioni e nelle linee. Risparmio che aumenta di un punto percentuale per le maneggevoli Ypsilon e Musa e che arriva addirittura al 14% per la Phedra. Se la Lancia è l’eleganza italiana sulle quattroruote, il biscione dell’Alfa Romeo è sinonimo di velocità, potenza e sportività. Nella convenzione rientrano anche loro, le linee aggressive tanto care agli “alfisti” di tutto il mondo. Sette modelli, due novità e tanto risparmio. A cominciare dalla MiTo, l’ultima creazione progettata sull’asse Milano - Torino, tanto bella da togliere il fiato. Acquistandola con la convenzione confederale, gli artigiani potranno risparmiare il 10%. Novità ma non solo. Restano a disposizione la 147, nella versione tradizionale e Moving, scontate rispettivamente del 16 e del 12%, e la 159, berlina e station wagon, scontata del 14%. Chiudono l’elenco dei modelli a disposizione degli artigiani associati a Confartigianato le tre auto più potenti, più sportive e più aggressive prodotte dalla casa meneghina negli ultimi anni. L’Alfa GT, la Brera e la Spider. Se per le ultime due lo sconto riservato da Fiat Group alle imprese associate è del 14%, per la prima sale di due punti percentuali, attestandosi al 16%.
Guerrini (Confartigianato): “Qual è la vera funzione degli studi di settore?”
“Qual’è la vera funzione degli studi di settore? Sono lo strumento per accertare i ricavi delle aziende o si sono trasformati in un’altra forma di ISEE, vale a dire lo strumento per accertare il diritto dei contribuenti ad usufruire di prestazioni a carattere sociale? Leggere di più
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Studi di settore - Giorgio Guerrini Confartigianato: Qual è la vera funzione degli studi di settore?
Con il 2009 si apre l’anno olimpico dei mestieri artigiani
L’appuntamento è dal primo al 7 settembre 2009, quando a Calgary, in Canada, i migliori apprendisti artigiani di tutto il mondo si sfideranno a colpi di manualità, estro e progettualità. A rappresentare l’Italia alle WorldSkills 2009 saranno i più talentuosi tra i vincitori dei Campionati provinciali dell’Artigianato e della Gastronomia, che dal 27 al 29 novembre 2008 hannoLeggere di più