Tariffe operatori balneari, con l'OASI Confartigianato nessuna sorpresa sotto l'ombrellone
La prossima estate chi vorrà passare una piacevole giornata di mare potrà farlo senza la paura di dover pagare un conto troppo salato per un ombrellone, un lettino e qualche ora di sole. Quantomeno recandosi in una delle strutture turistiche associate a Confartigianato. Infatti, grazie alla firma dell’accordo tra OASI Confartigianato, le altre sigle della categoria ed il Garante per la sorveglianza dei prezzi, intesa raggiunta il 27 gennaio a Roma, gli operatori balneari hanno gettato le basi del progetto che da qui all’inizio della stagione estiva porterà ad un miglioramento, in termini di trasparenza e correttezza, dell’informazione sui prezzi e sulle differenti tipologie qualitative dei servizi offerti dagli stabilimenti balneari italiani. La firma dell’intesa è il risultato degli incontri tra gli imprenditori del settore ed i rappresentanti del Tavolo tecnico istituito la scorsa estate dal Ministero dello Sviluppo economico, proprio per avviare un percorso che valorizzi l’offerta turistica delle spiagge italiane. L’accordo, però, è soltanto il primo passo di un progetto ben più corposo attraverso il quale gli operatori del settore intendono “migliorare l’informazione ai consumatori sui prezzi e sulle differenti tipologie qualitative dei servizi offerti dagli stabilimenti balneari, al fine di consentirne una più agevole comparazione e valutazione”. Per permettere ai consumatori di scegliere la migliore offerta presente sul mercato, il Tavolo tecnico ha pensato alla creazione di un Sistema Informativo sui prezzi degli stabilimenti balneari, da realizzare all’interno del portale internet www.osservaprezzi.it, che permetta ai consumatori di comparare in maniera semplice e diretta la collocazione territoriale, la tipologia e le caratteristiche principali della struttura, con i prezzi praticati per i diversi servizi offerti al pubblico. Le tappe che porteranno alla creazione del primo sistema informativo del settore sono state già fissate e prevedono, dopo una prima fase di raccolta delle informazioni delle strutture balneari, la presentazione dell’iniziativa nel corso della Borsa Italiana Turismo, la BIT di Milano, e al Balnearia di Carrara. L’adesione al database da parte degli operatori sarà volontaria, semplice ed immediata e permetterà ai consumatori di scegliere l’offerta migliore per le proprie esigenze. Positivo il commento di Giorgio Mussoni, Presidente di OASI Confartigianato: “E’ un’iniziativa lodevole. La trasparenza e la sicurezza sui prezzi sono una priorità per la nostra Organizzazione. In ogni caso, credo che un’iniziativa simile sia più incisiva in quelle località balneari che vivono di clienti occasionali, giornalieri. Penso - continua - a località come Ostia Lido, alle porte di Roma. Sarà meno efficace, invece, in quelle località balneari raggiunte da turisti che soggiornano per un periodo più lungo e che arrivano con offerte e pacchetti turistici già confezionati e concordati con le agenzie di viaggio ed i tour operator. In ogni caso, un’iniziativa come il Sistema informativo sui prezzi ci permette di valorizzare il turismo balneare italiano e di incitare tutti gli operatori del settore alla massima correttezza nei confronti dei clienti”.
20mila artigiani del settore alimentare di Confartigianato aderiscono a iniziativa 'Social card'
Le 20mila imprese artigiane del settore alimentazione associate a Confartigianato aderiscono all'iniziativa ‘Carta Acquisti’ a favore delle categorie sociali più disagiate.Leggere di più
Social Card
20mila artigiani del settore alimentare di Confartigianato aderiscono a iniziativa 'Social card'
RIFORMA CONTRATTI Soddisfazione del Presidente di Confartigianato Guerrini: “Il modello artigiano nella riforma del sistema contrattuale”
“Nell’accordo sulla riforma del sistema contrattuale siglato ieri da Governo e parti sociali ci sono tutti gli aspetti innovativi già contenuti nell’intesa sul nuovo modello Leggere di più
Social Card, dagli artigiani uno sconto aggiuntivo
Il Presidente di Confartigianato Imprese, Giorgio Guerrini, ha firmato l’accordo che permette “alle imprese associate operanti nel campo dell’alimentazione di svolgere un ruolo attivo nella diffusione e nell’utilizzo da parte dei cittadini della Social Card”. Grazie alla convenzione, infatti, gli artigiani che vorranno aderire all’iniziativa potranno riservare uno sconto del 5% sugli acquisti effettuati con la Carta Acquisti, “destinata a soddisfare le esigenze di natura alimentare, sanitaria ed energetica dei cittadini meno abbienti”. Una percentuale che, a discrezione dell’artigiano, può anche essere aumentata. Ancora una volta, dunque, gli artigiani si dimostrano più che disponibili ad andare incontro alle esigenze del Paese, salvaguardando, per quanto possibile, il potere d’acquisto degli italiani in difficoltà economica. L’iniziativa si rivolge esclusivamente agli imprenditori che operano nel comparto dell’alimentazione. Dai panificatori ai pastai, passando per gli oleari, i lattiero-caseari e chi lavora nel campo della ristorazione. Tutti potranno aderire alla rete d’acquisto della Social Card, contribuendo così, con un semplice 5% di sconto, ad aiutare le famiglie italiane più bisognose a superare una crisi che ha colpito, innanzitutto, le classi più deboli della società. Per aderire all’iniziativa, l’impresa interessata non dovrà far altro che compilare il modello di adesione ed inviarlo alla propria Associazione provinciale o all’Ufficio Marketing nazionale, che provvederà ad inoltrare la richiesta di adesione ai Ministeri competenti.
Raggiunto l’accordo sulla riforma contrattuale
Intesa raggiunta tra Governo e parti sociali sul modello contrattuale unico per i settori pubblico e privato. Dopo 16 anni cambiano le regole in base alle quali si rinnovano i contratti di lavoro e si calcolano gli aumenti delle retribuzioni. Regole nuove per il mercato del lavoro in generale, ma non nuove per l’artigianato. L’accordo, infatti, ad eccezione dei capitoli inseriti dal Governo con riferimento al pubblico impiego, recupera nei principi generali buona parte delle linee guida stabilite con Cisl e Uil nell’accordo interconfederale sulla revisione del modello contrattuale dell’artigianato del 21 novembre 2008. Il documento è stato sottoscritto a Palazzo Chigi nel tardo pomeriggio del 22 gennaio dalle principali Confederazioni imprenditoriali, tra le quali Confartigianato; dai sindacati dei lavoratori Cisl, Uil, Ugl; dal Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Gianni Letta e dai Ministri del Lavoro Maurizio Sacconi e della Funzione Pubblica Renato Brunetta. Sull’intesa manca solo la firma della Cgil, mentre banche (ABI) e assicurazioni (Ania), pur condividendo il testo, si riservano di firmare nei prossimi giorni. Per il Ministro Sacconi, l’accordo “ha una portata storica, non solo perché sostituisce le intese sottoscritte il 23 luglio 1993, dopo una lunga e defatigante negoziazione, ma soprattutto perché sostituisce per la prima volta il tradizionale approccio conflittuale nel sistema di relazioni industriali con quello cooperativo”. Il Presidente di Confartigianato Giorgio Guerrini esprime soddisfazione per il risultato e sottolinea l’importante esempio lanciato dall’artigianato con la firma dell’intesa contrattuale del settore avvenuta lo scorso novembre. Che oggi può essere considerata l’apripista della riforma. “Nell’accordo, spiega Guerrini, ci sono tutti gli aspetti innovativi già contenuti nell’intesa sul nuovo modello contrattuale dell’artigianato firmato dalle Confederazioni artigiane e da Cisl e Uil il 21 novembre 2008. A questo proposto, mi auguro che la condivisione dell’accordo espressa formalmente anche da Cgil al nostro tavolo negoziale si traduca al più presto nella firma dell’intesa”. “Le nuove regole, prosegue Guerrini, consentono di avvicinare la contrattazione ai luoghi di lavoro e forniscono utili risposte in termini di recupero di produttività e di competitività per le imprese, di maggiori tutele e più salario per i lavoratori, di maggiore sviluppo per le economie locali. In tal senso, la riforma rappresenta un utile strumento per reagire alla crisi ed offre le condizioni per il rilancio tanto necessario per il Paese”. Tra gli altri aspetti rilevanti segnalati dal Presidente di Confartigianato vi sono anche “lo sviluppo delle relazioni sindacali basate sulla valorizzazione del modello partecipativo ed il potenziamento degli strumenti della bilateralità in materia di Welfare”. L’obiettivo di fondo dell’accordo quadro sottoscritto nel vertice di Palazzo Chigi – già insito negli accordi interconfederali dell’artigianato del 2004 e del 2006, oltre che nel recente accordo del 21 novembre 2008 – è quello di creare le condizioni per un sistema di assetti contrattuali e di relazioni sindacali non conflittuale che, attraverso la contrattazione di secondo livello, permetta di conseguire recuperi di produttività favorendo lo sviluppo ed il rilancio della crescita economia del Paese in un clima di maggiore coesione sociale.