IN BREVE: L’INAIL FISSA AL 14,01% LO SCONTO SULLE POLIZZE DELL’AUTOTRASPORTO
E’ stata firmata il 22 aprile la delibera dell’Inail che fissa nella percentuale del 14,01% la riduzione delle tariffe dei premi assicurativi per le imprese artigiane del settore autotrasporto merci in conto terzi tenute al pagamento dei premi speciali unitari per le voci 9123 (classe di rischio V) e 9121 (classe di rischio VIII). La riduzione – prevista dalla legge 33/2009 che ha elevato la copertura finanziaria della misura agevolativa da 80 a 91 milioni di euro, dei quali 11 milioni destinati alle sole imprese artigiane – ha effetto sul premio dovuto per l’Autoliquidazione 2008/2009 in scadenza sabato 16 maggio (l’ultimo giorno utile per il versamento è pertanto lunedì 18 maggio). Attraverso una nota, l’Inail informa che sta procedendo al riconteggio dei premi assicurativi in base alla riduzione deliberata. Una volta conclusi i calcoli gli utenti potranno visualizzare l’ammontare del premio dovuto all’interno dell’ ‘area contabile’ presente nella sezione ‘Punto Cliente’ del sito web www.inail.it.
Regime dei minimi, un registro ma nessun obbligo di scontrino
In Italia, si sa, esistono un gran numero di leggi e normative. Tante, troppe? Forse, soprattutto se due di queste finiscono per contraddirsi tra loro, lasciando cittadini ed imprenditori con il dubbio di quale delle due norme si debba osservare. Una situazione enigmatica in cui si sono trovati di recente un gran numero di artigiani ed imprenditori italiani. In particolare, quelli che operano in regime dei minimi, il cosiddetto “forfettone” per le imprese che non superano i 30mila euro lordi di ricavi annui. A scontrarsi, finendo per generare una pericolosa ridondanza normativa per le micro e piccole imprese, sono stati il Dpr 696/1996, che semplifica gli obblighi di certificazione fiscale dei corrispettivi e che esonera diverse categorie di artigiani dall’obbligo di mettere scontrini e fatture, e la legge 244/ 2007, quella, appunto, che disciplina il regime dei minimi. Dopo le numerose sollecitazioni di Confartigianato, l’Agenzia delle Entrate ha liberato il campo da ogni dubbio. Chi opera in regime dei minimi non è obbligato a rilasciare scontrini o ricevute fiscali, eccezion fatta se è il cliente a richiederlo, ma è tenuto alla compilazione di un registro cronologico su cui riportare i ricavi incassati non più tardi del giorno precedente. L’Agenzia delle Entrate, infatti, ha precisato come, “se si considera che il regime dei minimi è stato introdotto per semplificare al massimo gli adempimenti a carico dei contribuenti interessati, sarebbe paradossale che questi ultimi debbano rinunciare ai particolari esoneri documentali”. L’obbligo di registrazione, però, resta valido “ e funzionale alla necessità di monitorare i ricavi conseguiti dal contribuente, al fine di verificare l’eventuale superamento del limite dei 30mila euro che costituisce requisito necessario per la permanenza nel regime agevolato”. Le indicazioni dell’Agenzia delle Entrate, dunque, chiariscono la posizione di tutte le categorie di imprenditori artigiani esonerati dal DPR 696/1996. In particolare, i gestori di stabilimenti balneari, i tassisti ed i fumisti, gli artigiani itineranti come i ciabattini, gli ombrellai e gli arrotini, e numerosi imprenditori senza dipendenti o collaboratori, tra questi calzolai, impagliatori e materassai.
PMI Fumagalli (Confartigianato): “Dal Parlamento segnale di attenzione per norme a misura di piccole imprese”
“Proprio alla vigilia della Settimana europea delle Pmi, dal Parlamento giunge un importante segnale di attenzione alle sollecitazioni di Confartigianato per creare un’Europa e un’Italia ‘a misura’ delle piccole imprese”.Leggere di più
EUROPA E PMI
EUROPA E PMI - Fumagalli Confartigianato: Dal Parlamento segnale di attenzione per norme a misura di piccole imprese
Consorzi costruzioni, Confartigianato vince la battaglia in difesa delle imprese artigiane
Le imprese artigiane del settore costruzioni possono tirare un sospiro di sollievo dopo l’approvazione da parte della Camera dei Deputati di un emendamento al Ddl collegato alla Manovra finanziaria che, a partire dal 1° luglio 2009, consentirà nuovamente ai consorzi di imprese di partecipare ad appalti pubblici ai quali partecipa singolarmente anche una delle aziende consorziate. L’emendamento, presentato all’Aula dall’Onorevole Anna Maria Bernini Bovicelli e approvato dalla Camera con 443 voti favorevoli, 2 astenuti e nessun parere contrario, ha riconosciuto le ragioni delle piccole imprese del settore costruzioni penalizzate da una norma discriminatoria. In particolare, dall’ultimo periodo del comma 7 dell’articolo 7 del “Codice degli appalti”, il Decreto Legislativo 163/2006, che aveva stravolto la consolidata struttura legislativa in materia di consorzi artigiani e di cooperative di produzione e lavoro. Il testo tornerà ora tra i banchi di Palazzo Madama per la definitiva approvazione. “Apprezziamo - sottolinea il Presidente di Confartigianato Imprese, Giorgio Guerrini - l’impegno e la sensibilità di quei Parlamentari che, al fine di fronteggiare la straordinaria situazione di crisi economica in atto, oltre che per incentivare l’accesso alle commesse pubbliche da parte delle piccole e medie imprese, hanno recepito le sollecitazioni di Confartigianato volte a ristabilire i principi del “Codice degli appalti” che era stato modificato da un decreto approvato lo scorso settembre. Si è evitato, così, che tante piccole e medie imprese finissero per essere escluse da una fascia di mercato per loro molto rilevante”. Fondamentale, efficace ed incisiva l’azione di Confartigianato che ha permesso all’emendamento di superare i numerosi ostacoli incontrati lungo il proprio iter parlamentare, in Senato, alla Camera ed in sede comunitaria. La partita, infatti, si era spostata in Europa dopo il dubbio di compatibilità con le norme comunitarie avanzato dal Sottosegretario all’Economia e alle Finanze, Giuseppe Vegas. Sono 5mila le imprese artigiane associate a Confartigianato che aderiscono ai 165 Consorzi del Sistema confederale e che offrono lavoro stabile e qualificato a più di 35.000 addetti, realizzando un fatturato annuo che si attesta su 1 miliardo di euro. Soddisfazione viene espressa anche da Arnaldo Redaelli, Presidente di ANAEPA Confartigianato, l’Associazione che rappresenta oltre 63mila imprese dell’edilizia. “E’ stata riconosciuta - sottolinea Redaelli - la necessità di annullare una disposizione che avrebbe messo in gravi difficoltà le imprese ed i consorzi artigiani che, a differenza di altre forme consortili, coinvolgono nella propria base sociale un numero d’imprese molto ampio. Dal punto di vista operativo, tenuto conto dei tempi e delle scadenze imposte dai pubblici appalti, sarebbe stato estremamente gravoso per i Consorzi coordinare così tante imprese ed evitare di incorrere involontariamente nella partecipazione congiunta delle gare”.
Bonus elettrico arretrato, c’è tempo fino al 30 giugno
Slitta di due mesi, dal 30 aprile al 30 giugno 2009, il termine per richiedere al Comune di appartenenza “il bonus elettrico con effetto retroattivo fino a tutto il 2008”. A deciderlo, d’intesa con il Ministero per lo Sviluppo economico, è stata l’Autorità per l’Energia elettrica ed il Gas, che spera di “agevolare l’impegno dei Comuni e facilitare ulteriormente l’accesso ad un beneficio economico, il bonus elettrico, certamente rilevante per le famiglie bisognose”, come si legge in un documento diffuso dall’Autorità presieduta da Alessandro Ortis. La richiesta del bonus elettrico per i 12 mesi successivi alla presentazione della domanda, e quindi non con effetto retroattivo, può essere presentata in qualsiasi momento, anche dopo il termine del 30 giugno.