Studi di Settore: Gerico in ritardo, richiesto il rinvio di un mese delle scadenze di giugno
Dove è andato a finire Gerico 2009? A poco più di venti giorni dalla scadenza del 16 giugno, filo di lana per il pagamento delle imposte e dei contributi per l’anno 2008 e gli acconti per il 2009, l’Agenzia delle Entrate non ha ancora provveduto al rilascio del software che consente la gestione dei ricavi dei contribuenti soggetti agli studi di settore e la predisposizione del file telematico da allegare ad UNICO 2009. Il programma Gerico non è ancora disponibile sul sito delle Entrate; i consulenti sono di fatto impossibilitati a predisporre le dichiarazioni dei loro assistiti. Eppure, non si è ancora interrotto il conto alla rovescia verso la prossima scadenza fiscale di metà giugno. Che prosegue. Confartigianato e le altre Organizzazioni della piccola impresa in una lettera inviata al Ministro dell’Economia Giulio Tremonti il 19 maggio hanno chiesto il rinvio di un mese (dal 16 giugno al 16 luglio) del termine per i versamenti, senza che sia applicata la maggiorazione dello 0,40% prevista per i ritardi di pagamento. Un rinvio che Giorgio Guerrini e gli altri presidenti delle organizzazioni firmatarie hanno indicato come “indispensabile, nell’ambito di corretti rapporti fra amministrazione finanziaria e contribuenti”, e giudicato necessario anche per “disporre di un congruo lasso di tempo per un più costruttivo confronto con gli associati in una materia delicata come quella degli studi di settore”. In sostanza, senza l’emanazione di un apposito Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri che faccia slittare la scadenza, i contribuenti non avranno nessuna possibilità di far fronte agli adempimenti. Anche perché, una volta rilasciato il programma “Gerico 2009”, le software house avranno bisogno di ulteriore tempo per la messa a punto dei pacchetti applicativi, aggiungendo così ritardo su ritardo. E’ anche per questo che nella lettera si invita il Ministro a far presto ad assumere la decisione, e si auspica che “il provvedimento sia emanato con sollecitudine rispetto al termine del 16 giugno”. Nel documento si riconosce che alla base del ritardo con cui si sta provvedendo al rilascio di Gerico c’è comunque un motivo valido: la grave crisi economica che ha reso necessaria l’introduzione (come previsto dal Dl 185/2008) di appositi correttivi anti-crisi per consentire agli studi di valutare gli effetti della difficile congiuntura economica sui ricavi delle imprese.
Record negativo nell’Ue: in 7 anni salari pubblici italiani aumentati del 47,3%, più del doppio dei privati. Pubblico impiego e lavoro privato: le classifiche regionali e provinciali
I dipendenti pubblici italiani sono 3.382.341, pari al 19,4% del totale dei lavoratori dipendenti. Tra il 2000 e il 2007 le loro retribuzioni (calcolate per unità di lavoro dipendente) sono cresciute complessivamente del 47,3% mentre quelle dell’intera Leggere di più
RETRIBUZIONI PUBBLICO IMPIEGO
Pubblica Amministrazione - Record negativo nell'Ue: in 7 anni salari pubblici aumentati del 47,3%, più del doppio dei privati.
Detrazione 55%: arriva il modulo di richiesta, ma non lo dovranno compilare tutti
Solo i contribuenti che hanno iniziato i lavori di riqualificazione energetica di un immobile dopo il 1° gennaio 2009 e che non li concludono entro un anno solare, sono tenuti a inviare all’Agenzia delle Entrate un apposito modello on-line se intendono fruire della detrazione fiscale del 55%. Lo comunica l’Agenzia delle Entrate che circoscrive l’obbligo al solo caso individuato, liberando la maggioranza dei contribuenti dall’adempimento che a una prima lettura del testo sembrava esteso alla globalità dei fruitori della misura agevolativa. L’Amministrazione finanziaria ha previsto che si verifichi anche una seconda condizione, oltre allo svolgimento dei lavori in più periodi d’imposta, perché il contribuente debba inviare il modulo: la necessità che le spese relative siano sostenute in più annualità. Nel caso in cui i lavori proseguano per più periodi d’imposta (quindi interessino almeno 3 anni) il contribuente sarà tenuto a presentare una comunicazione per ciascun anno solare nel quale ha eseguito opere non terminate. Un esempio: se gli interventi iniziano nel 2009, proseguono nel 2010 e si concludono nel 2011, con spese sostenute in tutti e tre gli anni, dovranno essere inviate solo due comunicazioni: una per il 2009 e una per il 2010. Per quanto riguarda il 2011, l’amministrazione finanziaria, sentita al riguardo da Confartigianato, ha precisato in via informale che il modulo non deve essere inviato in quanto i dati di fine lavori sono reperiti tramite la comunicazione obbligatoria all’Enea da inviarsi entro 90 giorni dal termine degli interventi. L’obiettivo della comunicazione, monitorare le spese sostenute nel periodo d’imposta e di conseguenza quantificare l’impatto della detrazione sul bilancio dello Stato, non prevede da parte del contribuente l’inserimento di un grande numero di informazioni. Tutt’altro. I dati richiesti, infatti, sono ridotti al minimo. Le prime comunicazioni dovranno essere presentate entro il 31 marzo del prossimo anno per lavori iniziati nel 2009 e proseguiti nel 2010.
A Cagliari il “Gran Premio Confartigianato-Fiat 500” 2008
Vittoria di larga misura per Confartigianato Cagliari che si è aggiudicata il primo “Gran Premio Confartigianato-Fiat 500”, il concorso che ha premiato con una Fiat 500 nuova fiammante l’Associazione provinciale che nel corso del 2008 ha saputo utilizzare al meglio le convenzioni con la casa automobilistica torinese. Su un totale di 12 prove disputate l’associazione sarda ne ha conquistate ben 10, sbarrando quasi da subito qualsiasi possibilità di rimonta alle altre associazioni confederali. Al secondo posto si è classificata Confartigianato Brindisi ma il distacco conferma l’eccellente performance dell’imprendibile associazione cagliaritana: 68 punti contro 112. Il premio è stato consegnato al Segretario dell’associazione provinciale di Cagliari Pietro Paolo Spada dal Responsabile Marketing Europa Fiat-Professional Flavio Castelli nel corso della Convention dei Servizi di Castellaneta Marina. Alla premiazione ha partecipato anche il Segretario generale di Confartigianato Cesare Fumagalli. “Per la Fiat – ha spiegato il manager della casa torinese – questo è un momento di grande effervescenza: oggi, quasi un veicolo commerciale su due venduto in Italia porta il nostro marchio. Il 90% dei nostri clienti sono piccoli imprenditori e la parnership con la vostra Confederazione è per noi strategica. La convenzione che abbiamo stipulato tre anni fa continua ad andare molto bene con le vendite che crescono di anno in anno. Contiamo molto sull’accordo per incrementare le vendite e soddisfare gli artigiani”. I numeri confermano la soddisfazione espressa da Castelli: nel 2008, le imprese artigiane associate a Confartigianato hanno acquistato, grazie all’accordo, 3.543 tra veicoli commerciali e autovetture dei marchi Fiat, Lancia e Alfa Romeo, e i primi dati disponibili del 2009 (gennaio-febbraio) segnalano un aumento delle vendite rispetto all’analogo periodo dello scorso anno, questo nonostante la generale contrazione del mercato. “Per il prossimo anno – conclude Castelli - abbiamo in mente un premio che sarà sicuramente gradito agli amanti dei motori: una visita di due giorni all’avveniristica e bellissima fabbrica della Ferrari a Maranello”.
Legge 488, sbloccati anche i fondi residui
L’ultima tranche dei contributi previsti dalla legge 488/92 per le imprese artigiane è stata sbloccata. Confartigianato ha così vinto l’ennesima battaglia a favore della micro e piccola impresa italiana. La conferma arriva direttamente dal Governo. E’stato il Sottosegretario allo Sviluppo economico, Adolfo Urso, a sottolineare come i fondi siano stati sbloccati dall’adozione, avvenuta lo scorso 3 dicembre, “del decreto del Ministero dello Sviluppo economico di natura non regolamentare, convertito in legge n. 127/2007, che approva lo schema di atto di liquidazione a saldo e conguaglio, da redigere dalle banche concessionarie”, ha concluso il Sottosegretario di Stato. La questione legata al saldo della 488 è lunga e complessa, da ripercorrere a ritroso. Confartigianato Imprese, tra le proposte per accompagnare le micro e piccole imprese lontano dai venti della crisi e della tempesta finanziaria, aveva chiesto al Ministero per lo Sviluppo economico e al Parlamento di impegnarsi affinché “venissero effettivamente rese disponibili tutte le risorse stanziate dalla 488” e che, ad oggi, non erano ancora state sbloccate. In Parlamento, Confartigianato ha raccolto l’appoggio dell’Onorevole Raffaello Vignali che, per la seconda volta in breve tempo, ha sostenuto la causa degli artigiani e delle micro e piccole imprese italiane. “Secondo la legge 488/92 - ha spiegato Vignali agli Onorevoli colleghi dell’Aula di Montecitorio - si avevano due anni di tempo per completare tutto il progetto e, quindi, ricevere in diverse tranche le erogazioni dei contributi: il 50% come primo contributo e il 50% meno il 10% come seconda tranche tramite le diverse banche concessionarie. La restante somma del 10% - ha ripreso Vignali - si sarebbe dovuta erogare entro sei mesi dal versamento del secondo contributo sulla base dell’emanazione, da parte del Ministero dello Sviluppo economico, dei cosiddetti schemi di liquidazione. Senza tale decreto, però, le banche concessionarie si trovano nella situazione di non poter procedere con il pagamento dell’ultima parte del contributo”, delineando i contorni di “una penalizzazione per le piccole e medie imprese artigiane coinvolte, soprattutto per i costi dei progetti realizzati da centinaia di imprenditori artigiani”, ha poi concluso Raffaello Vignali. La risposta del Sottosegretario Urso, d’altronde, non ammette repliche. Il decreto ministeriale c’è, è in vigore e sblocca anche l’ultima tranche di risorse stanziate dalla legge 488 per le imprese delle zone meno produttive del Paese, dove la crisi economica ha aggravato una realtà imprenditoriale già fortemente disagiata.