Gli odontotecnici italiani giocano la carta dell’Europa

La Federazione Nazionale Odontotecnici Italiani di Confartigianato (Fe.Na.Od.I.) compie un passo deciso verso l’Europa aderendo alla FEPPD (Fédération Européenne et Internazionale dei Patrons Prothésistes Dentaires) l’Associazione internazionale che rappresenta il settore odontotecnico a livello comunitario. Un’adesione tutt’altro che automatica e scontata. Alla Federazione, infatti, può partecipare una sola Associazione per ogni Stato membro, con la conseguenza diretta che spetterà a Fe.Na.Od.I. l’onere e l’onore di rappresentare - nell’ambito della FEPPD - le istanze e le esigenze delle imprese e dei professionisti italiani dell’odontotecnica. “Abbiamo colto un’opportunità strategica per la categoria – spiega il presidente di Fe.Na.Od.I. Antonio Ziliotti - che conferma il percorso intrapreso da alcuni anni dalla nostra Associazione per costruire una concreta rappresentanza del settore a livello europeo”. La FEPPD, opera nell’ambito dell’UEAPME, l’associazione che riunisce le piccole e medie imprese europee, e rappresenta circa 40.000 laboratori e 210.000 tecnici del settore. Aderiscono alla Federazione, le organizzazione di settore di: Austria, Belgio, Bulgaria, Repubblica Ceca, Danimarca, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Ungheria, Irlanda, Italia, Lussemburgo, Malta, Norvegia, il Paesi Bassi, Romania, Slovacchia, Slovenia, Svezia, Svizzera, Regno Unito. Le attività svolte dalla FEPPD seguono due binari paralleli: sul primo si muovono gli interventi per creare un terreno favorevole per la crescita e lo sviluppo del settore, attraverso l’armonizzazione della normativa europea, l’accompagnamento verso una corretta implementazione della nuova direttiva europea sui dispositivi medici, il miglioramento della qualità dell’istruzione e della formazione continua degli odontotecnici in tutta Europa. Sul secondo binario scorrono le attività di informazione agli Stati membri circa le regole di commercializzazione dei dispositivi all’interno della UE, e, non ultima, l’informazione nei confronti degli utenti.


Sicurezza alimentare: Via libera alla Legge Comunitaria 2008

Le micro e piccole imprese del settore alimentare possono finalmente abbassare la guardia e mettere da parte le preoccupazioni relative ai controlli in materia di sicurezza alimentare. L’approvazione della Legge Comunitaria 2008, avvenuta lo scorso 23 giugno, ha smussato gli spigoli più taglienti del Decreto Legislativo 193/2007 reintroducendo le semplificazioni delle procedure di autocontrollo per le imprese di piccole dimensioni in conformità ai criteri di ‘flessibilità’ riconosciuti dal Regolamento comunitario 852/2004. Con questo spirito, che conferma i principi sanciti dallo Small Business Act il pacchetto di misure e iniziative per un’Europa a ‘prova di piccoli’, ritorna anche la ‘compliance’ tra operatori del settore alimentare e organi di controllo che il Dlg. 193/2007 aveva cancellato: la prescrizione a ‘priori’ deve precedere sempre l’elevazione di una sanzione. In sostanza, il legislatore europeo parte dal presupposto che la sicurezza dei consumatori si tuteli più efficacemente indicando agli operatori il corretto modo di procedere piuttosto che comminando ammende da capogiro al primo errore. Certo, le multe non scompaiono, ma vengono elevate solo agli operatori che non si adeguano alle prescrizioni degli organi di controllo. Novità anche sugli importi delle sanzioni: dovranno essere proporzionali alla dimensione dell’impresa ed al relativo fatturato. Un principio rivoluzionario che avrà come conseguenza diretta il fatto che una micro impresa non correrà più il rischio di vedersi comminare maxi multe fino a 500.000 euro. Grazie agli interventi di Confartigianato Alimentazione - che nel corso dell’iter di approvazione della Legge Comunitaria 2008 ha sollecitato la presentazione di vari emendamenti - il decreto legislativo 193/2007 ha finalmente cambiato faccia, avvicinandosi allo spirito del Regolamento 852/2004 del Parlamento Europeo e del Consiglio, che ha introdotto la “flessibilità” nel sistema HACCP per renderlo applicabile “in qualsiasi situazione, anche nelle piccole imprese”. Una flessibilità, ora confermata pure dalla Legge Comunitaria 2008, che il regolamento estende anche alla conservazione dei documenti, che deve essere elastica “onde evitare oneri inutili per le piccole imprese”.


Riparte la protesta dei Tir

Si è concluso con un nulla di fatto l'incontro promosso dal Ministro delle Infrastrutture e Trasporti Altero Matteoli per fare il punto sull’attuazione delle misure a sostegno dell’autotrasporto merci previste dal protocollo del 18 giugno 2008, e soprattutto per illustrare le nuove iniziative per permettere al comparto di superare l’attuale fase di congiuntura economica che in pochi mesi ha provocato un calo del 50% degli ordini. Unatras, l’Associazione di categoria che riunisce le principali sigle del settore, tra le quali Confartigianato Trasporti, in una nota, bolla l’incontro come “Deludente e privo di risultati concreti”. “Ancora una volta – si legge nel documento – il Governo non ha presentato i provvedimenti che la categoria attende ormai da tempo, e si è invece limitato a riproporre impegni già contenuti nei diversi protocolli sottoscritti nell’ultimo anno”. L’effetto più immediato dell’insoddisfazione espressa da Unatras è la conferma per il 27 luglio della manifestazione nazionale degli autotrasportatori che si doveva tenere a Roma il 10 luglio, ma che era stata sospesa in attesa dell’incontro con il Ministro Matteoli. Mancando i tempi tecnici per indire il fermo totale dei mezzi, la manifestazione nazionale si svolgerà con altre forme che saranno decise il 22 luglio nel corso della seduta dell’esecutivo della associazione. Una cosa è certa, spegnere i motori dei tir non è l’unica forma efficace di protesta. Nella nota diffusa all’indomani dell’incontro, Unatras sottolinea, infatti, che “si potrebbe decidere di intensificare l’azione di protesta estendendo ad altre zone, città, porti, interporti, la realizzazione di altre manifestazioni”. La manifestazione è decisa, e con tutta probabilità si terrà come previsto. Ma i vertici di Unatras lasciano la porta aperta alla trattativa con il Governo. Pur ritenendo che quella del 14 luglio sia da considerarsi a tutti gli effetti come un’occasione mancata. Mancata anche in senso letterale. E’ mancato il Ministro Matteoli che avrebbe dovuto presiederla e che non lo ha fatto perché trattenuto in altri impegni di Governo (la riunione si è sovrapposta con la presentazione del Dpef, e al suo posto ha partecipato il Sottosegretario Bartolomeo Giachino) e sono mancati, tra gli altri, il decreto che individua l’autorità di controllo, il decreto che istituisce il fondo di garanzia per il credito e le disposizione necessarie a rendere disponibili sia le risorse per gli sconti autostradali che quelle relative alla riduzione delle tasse di circolazione, oltre alle procedure utili per gli incentivi e l’acquisto di veicoli Euro 5. Assenze che hanno pesato, ma che non cancellano il giudizio positivo sulle ultime iniziative del Ministro Matteoli per rendere più sicuro il comparto. Tra queste, il decreto sulla scheda di trasporto, il decreto sull’autorità delle sanzioni e la presentazione degli emendamenti al Ddl di Riforma al codice della strada in materia di cabotaggio.


ENERGIA Il Presidente di Confartigianato Guerrini: “Uscire dalla crisi puntando sulla liberalizzazione dei mercati energetici ”

Il Presidente Guerrini di Confartigianato esprime “apprezzamento per la relazione annuale dell’Autorità per l’Energia Elettrica e il Gas svoltasi oggi”. Confartigianato condivide l’analisi condotta dal Presidente Ortis sulle criticità dei mercati energetici Leggere di più


ENERGIA

ENERGIA: Il Presidente Guerrini: Uscire dalla crisi puntanto sulla liberalizzazione dei mercati energetici 


Credito Incontro tra Unicredit Group e Confartigianato. Si concretizza collaborazione per accesso al credito delle Pmi

Individuare risposte rapide e concrete alle straordinarie esigenze creditizie delle imprese in questa fase di crisi.Leggere di più