Le revisioni viaggiano on-line

Si semplificano gli adempimenti a carico dei Centri di revisione che a breve potranno dire addio a moduli cartacei, elenchi degli autoveicoli revisionati e relative attestazioni di versamento. A partire dal 17 agosto 2008, infatti, la trasmissione dei dati relativi a tutte le operazioni di revisione, tra i Centri e autorizzati e il Ced della Motorizzazione Civile, avverrà unicamente per via telematica. Merito del nuovo corso della Pubblica Amministrazione – che si scopre più attenta ai bisogni delle piccole imprese -, delle sollecitazioni costanti di Confartigianato ANARA, e dello sviluppo di nuovi applicativi informatici che rendono possibili le semplificazioni. Per utilizzare il nuovo servizio, i Centri di revisione autorizzati possono servirsi sia dei propri programmi gestionali (facendo riferimento alle software house che li hanno sviluppati e che ora dovranno implementarli con la nuova funzione), sia della pratica connessione via web attraverso il portale del Ministero dei Trasporti, www.ilportaledellautomobilista.it. Per garantire un alto livello di sicurezza l’accesso al servizio è protetto, oltre che dalle consuete credenziali SIMOT, anche da un pin. Richiedere il pin è facile, è sufficiente seguire le indicazioni riportate sul portale dell’automobilista (sezione centri di ‘revisione’ – ‘gestione pin’). Procedura leggermente diversa per i centri di revisione che fanno riferimento ad uffici la cui gestione non compete all’autorità centrale del Ministero (Uffici Motorizzazione della Regione Siciliana, Friuli Venezia-Giulia, Province autonome di Trento e Bolzano). In questi casi la procedura di rilascio del pin è gestita direttamente dalle strutture centrali della Direzione generale della Motorizzazione.


Impianti GPL e metano, formazione garantita da Confartigianato Autoriparazione e Consorzio Ecogas

Per ora non sono obbligatori, ma potrebbero diventarlo. E comunque sono utili per aumentare il livello qualitativo degli interventi di installazione spostando sempre più in alto l’asticella della sicurezza. In più, investire sulla propria crescita professionale in un settore in forte espansione che risente della crisi meno di altri è una scommessa vincente. Grazie all’accordo stretto nelle scorse settimane tra Confartigianato Autoriparazione e il Consorzio Ecogas (Consorzio Gas Ecologici per Autotrazione), gli installatori di impianti a metano e Gpl aderenti alla Confederazione, potranno perfezionare le proprie conoscenze teorico-pratiche partecipando ai corsi che saranno organizzati a breve su tutto il territorio nazionale. Il percorso formativo, realizzato conformemente alla Tabella CUNA NC 120-01, si articola in cinque moduli della durata complessiva di 60 ore. Nel testo dell’accordo si legge che l’obiettivo del corso è quello di “Definire i requisiti tecnici delle imprese che trasformano il sistema di propulsione dei veicoli per l’uso dei gas (metano e GPL), con particolare riferimento agli elementi che qualificano la professionalità delle stesse nel rispetto dei regolamenti R110 E R115 ECE ONU”. Gli argomenti delle lezioni affrontano il tema a 360°. Si partirà dai “principi di base sui motori e relativi combustibili”, per proseguire con gli “aspetti generali riguardanti le costruzioni automotive” e i “principi di elettrotecnica ed elettronica”. Esaurita la parte generale i formatori Ecogas concentreranno l’attenzione sulle “caratteristiche dei gas GPL e metano” e sulla parte normativa incominciando dalla “Sicurezza sul luogo di lavoro” per terminare con gli aspetti relativi alle norme ISO 9001 per le imprese di trasformazione. A conclusione del corso è prevista una prova finale, un test a risposte multiple con un numero variabile di domande sui temi affrontati dal corso.


Gelato - Rilevazione di Confartigianato

Rilevazione di Confartigianato - Il gelato artigiano non conosce crisi: boom di gelaterie artigiane: + 10,9% dal 2004.1,9 mld la spesa annua degli italiani, 82 euro a famiglia


Moratoria sui crediti, al via il tavolo di confronto con banche e Governo

“Si è avviato un confronto utile per fornire risposte alle difficoltà e alle aspettative delle imprese”. Il Presidente di Confartigianato Imprese, Giorgio Guerrini, non ha dubbi, i rappresentanti del sistema bancario ed imprenditoriale italiano hanno iniziato con il piede giusto il percorso che dovrebbe portare alla moratoria dei crediti vantati dalle banche nei confronti delle micro e piccole imprese italiane. Un’idea lanciata dal Ministro dell’Economia e delle finanze, Giulio Tremonti, lo scorso 8 luglio, nel corso dell’Assemblea annuale dell’ABI. Il principio è semplice: il Governo andrà incontro alle banche, le banche, a loro volta, incontro alle imprese. L’Associazione Bancaria Italiana metterebbe sul piatto “il riscadenzamento di un anno dei pagamenti di mutui e leasing, facendo pagare solo gli interessi e non il capitale” e, probabilmente, anche “lo scoperto sui conti correnti e lo smobilizzo delle fatture”. Tutte indiscrezioni che, se confermate, potrebbe permettere alle micro e piccole imprese italiane di affrontare l’attuale congiuntura negativa con maggiori capitali in azienda. Il Governo, invece, sarebbe disposto a riconoscere alle banche un “incremento della deducibilità delle perdite”, legato in maniera proporzionale al riscadenzamento dei debiti concesso dalle stesse banche alle imprese. Una misura che, se accolta, premierebbe le banche che hanno concesso maggior tempo, credito e fiducia alle imprese italiane. In questi termini, l’accordo accontenterebbe tutti. Le banche, che potrebbero limitare le perdite di bilancio, e le imprese, che potrebbero contare su somme che restano in azienda per un anno, “l’ambito temporale di riferimento per consolidare il credito in essere e per dare così una boccata d’ossigeno agli imprenditori italiani”, come ha dichiarato Giorgio Guerrini. La volontà c’è, è condivisa e nasce dalla convinzione che “la coesione tra i diversi componenti del sistema produttivo è utile per uscire da questa crisi”, come hanno sostenuto in coro i rappresentanti delle sigle che hanno preso parte al primo degli incontri, quello del 16 luglio scorso. Seduti intorno al tavolo c’erano il Presidente di Confartigianato Imprese, Giorgio Guerrini, i rappresentanti di Confcommercio, Confesercenti, Cna e Casartigiani, il Ministro dell’Economia e delle finanze, Giulio Tremonti, il Presidente dell’ABI, Corrado Faissola, ed il Presidente di Confindustria, Emma Marcegaglia. “Mercoledì 22 luglio - ha annunciato Guerrini - presso la sede nazionale di Confartigianato Imprese si svolgerà un secondo incontro, questa volta tecnico, per dare attuazione alle indicazioni emerse nel corso del primo appuntamento”. Nel frattempo, Confartigianato Imprese ha continuato ad incontrare le singole realtà bancarie italiane per trovare soluzioni concrete ed immediate ai problemi di credito delle micro e piccole imprese italiane. Dopo l’intesa con Federcasse dello scorso marzo, Confartigianato ha incontrato UniCredit Group, “con cui abbiamo avviato un importante percorso di condivisione, all’insegna della concretezza e dell’operatività, sui temi che in questo momento di crisi stanno maggiormente a cuore agli artigiani e alle piccole imprese”, ha detto il Segretario generale di Confartigianato Imprese, Cesare Fumagalli, all’indomani dell’incontro con Roberto Nicastro, Responsabile della Divisione Retail di UniCredit Group.


Cesare Fumagalli, Segretario Generale di Confartigianato, al Seminario Estivo di Symbola: “Dall’Abruzzo la spinta a ricostruire il futuro del Paese”

“Dobbiamo ricostruire il futuro dell’Abruzzo e di tutto il Paese puntando sulla nostra capacità di reagire quando siamo chiamati a gestire situazioni d’emergenza. Al ‘fare’ concreto ed immediato che ci caratterizza quando dobbiamo gestire tragedie come Leggere di più