Consulta nazionale dei Consorzi edili, 5mila aziende e 40mila addetti
Nonostante la difficile congiuntura che ha colpito l’intero settore delle costruzioni, lo scenario per i consorzi e le imprese artigiane sembra stia cambiando. Dal 1° luglio 2009, grazie ad un emendamento sostenuto da Confartigianato Imprese e approvato con il Ddl collegato alla manovra Finanziaria, i Consorzi possono partecipare nuovamente agli appalti pubblici ai quali prende parte singolarmente anche una delle aziende consorziate. L’approvazione del cosiddetto Piano casa, inoltre, è notizia di questi giorni. Si parla di 100mila alloggi in 5 anni, per “un progetto ambizioso - come ha sottolineato il Ministro delle Infrastrutture e dei trasporti, Altero Matteoli - che avrà ripercussioni sociali e che amplierà l’offerta di lavoro nel settore delle imprese edili su tutto il territorio nazionale”. Per fare il punto della situazione sullo stato di salute del sistema dei consorzi edili, abbiamo intervistato il Coordinatore della Consulta nazionale dei Consorzi edili artigiani e della piccola impresa, Gianfranco Oligeri. <br></br> <b>Quali opportunità offrono i consorzi alle imprese artigane?</b><br> <i>Il consorzio è l’unica via percorribile dalle micro e piccole imprese artigiane per accedere a mercati altrimenti inarrivabili. Il consorzio, inoltre, si coniuga perfettamente con lo spirito artigiano perché lascia inalterata la libertà delle singole imprese di organizzare il proprio lavoro, rispettando le peculiarità delle singole imprese.</i><br> <b>Condividere per accedere e competere in mercati più ampi, dunque.</b><br> <i>Esattamente. La condivisione di beni o servizi, l’acquisizione di grandi commesse e la partecipazione a gare d’appalto offrono un’importante opportunità di sviluppo economico per le micro e piccole imprese, che necessitano di strutture flessibili e ben organizzate per aprirsi a fette più ampie di mercato. In particolare, agli appalti pubblici.</i><br> <b>Quali obiettivi si pone la Consulta nazionale a favore dei consorzi e delle imprese che rappresenta?</b><br> <i>Come Consulta vogliamo sostenere le strutture consortili, promuovendo incontri ed occasioni di confronto e riflessione per migliorare il modo di fare impresa. La Consulta supporta l’attività tecnica dei consorzi aderenti, proponendosi, in particolare, di appoggiare progetti di sviluppo organizzativo, tecnico e di mercato, esercitando una continua azione di assistenza diretta e di coordinamento. Tra i nostri obiettivi, infine, c’è la promozione e lo sviluppo delle modalità di rappresentanza nei confronti delle stazioni appaltanti e della Pubblica Amministrazione, promuovendo interventi in materia di legislazione nazionale e comunitaria a favore dell’associazionismo imprenditoriale.</i><br> <b>Attualmente quali opportunità esistono per i consorzi?</b><br> <i>Alla ricostruzione in Abruzzo, conseguente al disastro del 6 aprile scorso, possono partecipare i nostri consorzi, locali o in sinergia con quelli appartenenti al nostro Sistema associativo. Nell’immediato futuro, invece, l’Expo 2015 di Milano rappresenterà un’importante opportunità se le Istituzioni ed il Governo regionale considereranno l’importanza e la valenza dei sistemi consortili.</i>
Rateizzazione delle cartelle esattoriali, Equitalia detta le regole
Diventa più semplice e meno costoso per le società di persone e per le ditte individuali richiedere la rateizzazione delle cartelle esattoriali: grazie all’intervento di Confartigianato è stato finalmente innalzato da 15.000 a 25.000 euro il limite oltre il quale occorre corredare l’istanza di rateizzazione con la certificazione dell’indice di liquidità e dell’indice Alfa sottoscritta dai professionisti abilitati. L’importante semplificazione non è l’unica novità in materia delle ultime settimane. Una seconda novità arriva da Equitalia e riguarda le istanze di rateizzazione successive ad una già concessa. Una possibilità consentita a livello informale, ma fino a oggi non supportata da un quadro di regole chiare e definite. Equitalia, con una direttiva inviata ai propri Uffici territoriali l’8 luglio, ha rimediato alla mancanza. L’agente di riscossione può concedere un nuovo piano di ammortamento dopo aver riscontrato le “situazioni di oggettiva difficoltà” del contribuente e verificata la sussistenza degli stessi presupposti valutati in passato. Il contribuente, per fruire della dilazione, dovrà dimostrare di essere in regola con i pagamenti della precedente ripartizione del debito. A tal fine dovrà allegare all’istanza la copia dell’avvenuto pagamento dell’ultima rata (in senso cronologico) del piano di rateizzazione non ancora terminato. Scendendo nel dettaglio, per la richiesta di una seconda rateizzazione per importi superiori ai 5.000 euro, la direttiva di Equitalia prevede trattamenti differenziati a seconda che il richiedente sia una persona fisica (o titolare di ditta individuale in regime fiscale semplificato) oppure una Società di capitali. Nel caso di persone fisiche, gli accertamenti dovranno confermare la situazione di temporanea difficoltà del contribuente (anche attraverso l’analisi della situazione economica famigliare). Al termine delle verifiche gli uffici determineranno il nuovo numero di rate da concedere rapportando il debito complessivo (vecchio debito sommato al nuovo) alla certificazione ISEE. Il pagamento rateizzato relativo al precedente debito non subisce alcuna modifica. Anche per le Società di capitali, l’Agente della riscossione dovrà compiere alcune valutazioni preliminari, fermo restando il riscontro dell’effettiva temporanea difficoltà del contribuente. A differenza dei paramenti utilizzati nel caso delle persone fisiche e delle Società di persone, in questo caso vengono impiegati due indici: indice di liquidità e indice Alfa (dato dal rapporto tra valore della produzione e debito complessivo di cui si chiede la rateizzazione). Se non sono trascorsi più di sei mesi tra le due richieste di rateizzazione, il contribuente è dispensato dal fornire una nuova documentazione economico-patrimoniale. Per le sue valutazioni l’Agente delle riscossioni dovrà fare riferimento ai documenti forniti all’atto della prima domanda dal contribuente. La direttiva di Equitalia prende in esame anche l’ipotesi in cui l’importo complessivo del debito non superi i 5.000 euro: il numero delle rate è determinato automaticamente in base all’importo dovuto. Previsti tre scaglioni: fino a 2.000 euro (massimo 18 rate); tra 2001 e 3.500 euro (max 18 rate); da 3.501 a 5.000 euro (max 36 rate). Unica deroga allo schema, il caso in cui il contribuente richieda di effettuare il pagamento in un numero di rate inferiore a quello previsto.
AUTOTRASPORTO Del Boca (Confartigianato Trasporti): “Verso attuazione impegni del Governo nei confronti delle imprese di autotrasporto merci”
“Si stanno concretizzando gli impegni assunti dal Governo nei confronti delle imprese di autotrasporto merci”.Leggere di più
CONTRATTI E’ operativo il nuovo modello contrattuale nell’artigianato. Sottoscritta oggi l’intesa attuativa. Giorgio Merletti (Confartigianato): “Al via federalismo contrattuale e welfare a misura di artigiani e piccole imprese”
Oggi è stata sottoscritta da Confartigianato, Cna , Casartigiani, Claai e da Cisl e Uil l’intesa attuativa degli accordi sul nuovo modello contrattuale firmati il 21 novembre 2008 e il 22 gennaio 2009.Leggere di più
autotrasporto del boca
AUTOTRASPORTO - Del Boca Confartigianato Trasporti: Verso attuazione impegni del Governo nei confronti delle imprese di autotrasporto merci
contratti nell'artigianato
CONTRATTI - E' operativo il nuovo modello contrattuale nell'artigianato. Sottoscritta oggi l'intesa attuativa. Giorgio Merletti Confartigianato: Al via federalismo contrattuale e welfare a misura di artigiani e piccole imprese