Dai Confidi un ammortizzatore alla crisi per 700.00 artigiani

Nell’anno più nero per l’economia planetaria, quel 2009, quando in Italia le banche chiudevano i rubinetti del credito mentre in America chiudevano in senso letterale, 700.000 artigiani e micro - piccole imprese hanno potuto contare su quasi 7,5 (sette virgola cinque) miliardi di finanziamenti garantiti, oltre 1 miliardo in più rispetto al 2008. Il merito è dei Confidi. I numeri dell’attività dei 166 Confidi artigiani è contenuta nella quattordicesima edizione della ricerca di Fedart Fidi, la Federazione unitaria dei Consorzi e Cooperative Artigiane di garanzia promossa da Confartigianato, CNA e Casartigiani. Nel 2009 ciascun Confidi ha garantito in media finanziamenti per 45 milioni di euro, 1 imprenditore artigiano su due li ha scelti per dare soluzione alle proprie esigenze finanziarie e di rapporto con le banche. Al 31 dicembre 2009 un quinto dei finanziamenti complessivamente erogati dalle banche alle imprese del settore è stato garantito dai consorzi di garanzia artigiani. Trend positivo anche per il 2010 che potrebbe chiudersi con un tasso di incremento simile a quello dell’anno precedente. Nonostante i numeri confermino il peso dei Confidi nell’economia reale, per riscoprirli c’è voluta la più grave crisi economica e finanziaria degli ultimi decenni. I riconoscimenti comunque stanno arrivando: dopo quelli legislativi, è arrivato anche quello del Governatore Mario Draghi che nella Relazione annuale di Bank Italia, ha definito l’intervento dei Confidi nel biennio di 2008/2009 ‘determinante ai fini dell’erogazione dei finanziamenti alle piccole imprese’. Ma per continuare a garantire il ruolo di facilitatori dell’accesso al credito delle Pmi i Confidi hanno bisogno di interventi di rafforzamento patrimoniale. Interventi sollecitati dal Presidente di Fedart Fidi Daniele Alberani “o si potenziano questi strumenti di mutualismo solidaristico – ha detto - oppure gli investimenti da parte delle imprese e la nuova occupazione non sono pensabili”.


La migliore produzione dolciaria artigiana in mostra a Prato

Ridotta nella formula ma non nelle ambizioni. Dolcemente Prato, la rassegna pratese dedicata alla migliore produzione dolciaria artigiana anche quest’anno ha saputo confermarsi come la migliore vetrina per il più dolce dei settori dell’artigianato italiano. L’11 e il 12 dicembre, Prato ha accolto più di 3mila persone, tra emozionanti esibizioni artistiche e culinarie. A cominciare da quelle dello chef spagnolo Paco Torreblanca, che ha tenuto a battesimo il DolcementePratoLab, l’alta scuola di pasticceria voluta da Confartigianato Imprese Prato e dal Consorzio Pasticceri Pratesi e che punta a diventare la casa della migliore produzione dolciaria artigiana. Un settore che vede Prato come una delle roccaforti dell’eccellenza Made in Italy. “Siamo estremamente soddisfatti perché siamo riusciti a concretizzare un sogno, quello di realizzare una scuola d’alta pasticceria - ha detto Luca Giusti, Presidente di Confartigianato Imprese Prato - e a DolcementePratoLab abbiamo avuto la prima dimostrazione dei capolavori che i maestri artigiani pratesi sono in grado di realizzare. Con questa iniziativa, Prato potrà essere riconosciuta non soltanto come città che sa fare tessile, ma anche come centro di produzione della pasticceria artigiana di qualità”.


CREDITO - Ricerca Fedart Fidi

CREDITO -  Ricerca di Fedart Fidi: Confidi ammortizzatori della crisi per 700.000 artigiani: nel 2009 garantiti finanziamenti per 7,5 mld, + 18,5% rispetto al 2008. Da gennaio ad agosto 2010 erogate garanzie per 3 miliardi. Per ottenere credito il 39% degli artigiani chiede aiuto ai Confidi.


Rapporto OCSE Confartigianato: "Apprendistato è ponte verso l'occupazione dei giovani"

"La valorizzazione dell’apprendistato può consentire di ricomporre la frattura tra istruzione, formazione e lavoro e permette ai giovani di acquisire quelle competenze che le imprese non trovano sul mercato del lavoro. Infatti, nonostante la crisi, nel 2010 il 26,7% del fabbisogno occupazionale delle imprese italiane risulta insoddisfatto".Leggere di più


OCCUPAZIONE OCSE

Rapporto OCSE - Confartigianato: Apprendistato è ponte verso l'occupazione dei giovani