NATALE - Rilevazione Confartigianato Nel mondo sempre più dolci natalizi made in Italy: + 5,1% nel 2010. Nel 2009 export pasticceria per le feste di Natale vale 357 milioni di euro
All’estero piacciono sempre di più i dolci natalizi della tradizione artigianale italiana. Nel 2009, tra panettoni, pandoro, cioccolato e prelibatezze made in Italy, sono volati nel mondo prodotti per un valore di 357 milioni di euro.Leggere di più
MALTEMPO Francesco Del Boca, Presidente di Unatras: “Autotrasportatori vittime dell’inefficienza degli interventi. Attendiamo risarcimenti”
“Gli autotrasportatori vengono accusati di essere la causa dei problemi della circolazione. Invece, ancora una volta, i nostri imprenditori sono stati tra le ‘vittime’ Leggere di più
Maltempo -Autotrasporto Unatras
AUTOTRASPORTO - Francesco Del Boca, Presidente di Unatras: Autotrasportatori vittime dell'inefficienza degli interventi. Attendiamo risarcimenti
La Giunta esecutiva di Confartigianato incontra il Ministro dello Sviluppo economico
Tanta la strada da recuperare, da percorrere a grandi falcate per coprire quei cinque lunghissimi mesi di crisi in cui il Ministero dello Sviluppo economico è stato, di fatto, senza un ministro ad hoc. Dal 4 ottobre scorso, giorno del suo giuramento al Quirinale, Paolo Romani, il nuovo titolare del MISE, ha percorso in lungo e in largo l’intero stivale per offrire risposte immediate ad una crisi che attanaglia l’Italia più di quanto non stia facendo questo rigido inverno 2010. Il 16 dicembre, il Ministro dello Sviluppo economico si è confrontato con la Giunta esecutiva di Confartigianato Imprese, ascoltando le necessità di chi rappresenta più di 700mila imprese artigiane e che da gennaio guiderà rete Imprese Italia. “L'incontro è stato molto ampio - ha detto il Presidente di Confartigianato Imprese, Giorgio Guerrini, al termine dell’incontro a porte chiuse - Siamo riusciti a presentare al Ministro tutte le proposte che da tempo stiamo sottoponendo alle istituzioni e alla classe politica per riuscire a svegliare il nostro paese da quel sonno di crescita in cui versa. E’ chiaro che l’Italia ha bisogno di uno slancio economico più importante di quanto non abbia avuto finora”. Il Segretario generale di Confartigianato, Cesare Fumagalli, ha proposto al Ministro Romani dodici aree d’intervento immediate per dare nuovo slancio allo Sviluppo economico del Paese. Con tre parole d’ordine, semplificazione, promozione e sviluppo. Interventi di carattere generale, come una serie di proposte sui tempi di pagamento, sul fondo centrale di garanzia e sull’insieme degli incentivi, ed altri più tecnici, come la semplificazione delle reti, dell’innovazione e del mercato energetico. Ma il vero perno delle proposte di Confartigianato è stato un intervento immediato specifico a tutela dei tanti settori dell’artigianato che soffrono uno stato di crisi profonda. “Uno degli impegni maggiori che il Ministro Romani ha preso con la nostra Giunta - ha continuato Guerrini - e che vorremmo verificare con lui a breve, entro la fine di febbraio, è un intervento sulla tenuta del Made in Italy, a sostegno e per lo sviluppo delle imprese manifatturiere, che in questo Paese stanno dando un contributo determinante alla crescita e allo sviluppo economico. Oggi, purtroppo, i consumi interni ristagnano, per questo pensiamo che vada sostenuto l'export. Crediamo che un impegno sulla tutela dei marchi prodotti nel nostro Paese e un incentivo all'export sia un modo concreto, e molto intelligente, per far sì che lo sviluppo possa cominciare a dare risultati maggiori rispetto alla fiacca crescita attuale, un andamento che non supera l’1%”.
Arriva l’etichetta per gli alimenti Made in Italy
Per questo Natale è ancora troppo presto, ma è quasi certo che dal prossimo tutti i prodotti alimentari tipici e tradizionali che gli italiani porteranno in tavola saranno garantiti da etichette chiare e trasparenti con scritta nero su bianco l’origine degli alimenti. La tutela dei consumatori e della qualità delle migliori produzioni agroalimentari ‘Made in Italy’, in questi giorni ha fatto un deciso passo avanti con il sì unanime del Senato al disegno di legge che introduce l’obbligo di indicare sulle etichette dei prodotti alimentari il luogo di origine o di provenienza degli stessi e anche l’eventuale presenza di Ogm. Soddisfazione per l’iniziativa è stata espressa dal presidente di Confartigianato Alimentazione Giacomo Deon che ha sottolineato come si tratti di “un provvedimento atteso dagli imprenditori artigiani del settore agroalimentari, fortemente interessati – ha sottolineato - a rendere visibile la qualità delle produzione delle eccellenze Made in Italy”. Sono sempre di più i consumatori italiani ed europei che scelgono cosa mettere nel carrello della spesa proprio sulla base dell’origine dei prodotti riportati in etichetta. L’origine, importante per l’acquisto di prodotti tessili o elettronici diventa addirittura fondamentale nel caso dei prodotti alimentari. La conferma arriva da una ricerca dell’Ufficio Studi di Confartigianato condotta su dati Eurobarometro: il 43% dei cittadini europei, pari a 175 milioni di persone, ritiene decisivo il controllo sul ‘made in’, considerato sinonimo di qualità e sicurezza. Un’ attenzione che in Italia influenza le scelte di circa 25 milioni di persone. L’Italia si avvia a diventare il primo Paese del vecchio continente che tutela i propri prodotti alimentari con specifiche indicazioni in etichetta. Trattandosi di una norma nazionale, la sua portata è limitata, ma se si considera cosa ha fatto Bruxelles negli stessi giorni in cui il Senato approvava il ddl, ecco che l’iniziativa del Bel Paese acquista spessore. Mentre l’Italia alzava l’asticella delle regole per sé, l’Unione Europea l’ha abbassata per tutti, approvando un Regolamento che ridimensiona, di fatto, alcuni degli importantissimi risultati conseguiti in materia dalla Commissione Agricoltura del Parlamento europeo. Una brusca battuta d’arresto del processo di informazione sui prodotti che di certo non farà piacere agli euro consumatori, così sensibili al ‘Made in’.
La migliore produzione dolciaria artigiana in mostra a Prato
Ridotta nella formula ma non nelle ambizioni. Dolcemente Prato, la rassegna pratese dedicata alla migliore produzione dolciaria artigiana anche quest’anno ha saputo confermarsi come la migliore vetrina per il più dolce dei settori dell’artigianato italiano. L’11 e il 12 dicembre, Prato ha accolto più di 3mila persone, tra emozionanti esibizioni artistiche e culinarie. A cominciare da quelle dello chef spagnolo Paco Torreblanca, che ha tenuto a battesimo il DolcementePratoLab, l’alta scuola di pasticceria voluta da Confartigianato Imprese Prato e dal Consorzio Pasticceri Pratesi e che punta a diventare la casa della migliore produzione dolciaria artigiana. Un settore che vede Prato come una delle roccaforti dell’eccellenza Made in Italy. “Siamo estremamente soddisfatti perché siamo riusciti a concretizzare un sogno, quello di realizzare una scuola d’alta pasticceria - ha detto Luca Giusti, Presidente di Confartigianato Imprese Prato - e a DolcementePratoLab abbiamo avuto la prima dimostrazione dei capolavori che i maestri artigiani pratesi sono in grado di realizzare. Con questa iniziativa, Prato potrà essere riconosciuta non soltanto come città che sa fare tessile, ma anche come centro di produzione della pasticceria artigiana di qualità”.