Arriva la qualificazione professionale per l’edilizia

La proposta di legge per regolamentare il settore dell’edilizia ha ottenuto il prima via libera dalla camera dei deputati. Il testo introduce principi di qualificazione professionale in un settore inquinato da operatori abusivi o improvvisati. Un intervento che coglie una delle richieste storiche dell’ANAEPA Confartigianato. Una necessità reale del settore, dalle costruzioni al completamento e finitura, tanto che la Camera, alla prima votazione, ha approvato il provvedimento quasi all’unanimità, con un solo voto contrario e quindici astenuti, raccogliendo le indicazioni di Confartigianato e le proposte di maggioranza e opposizione. “Un settore che è fatto soprattutto di imprese buone, di qualità, ma che negli ultimi anni ha visto crescere il numero di imprenditori improvvisati, portatori di concorrenza sleale, cattive pratiche, scarsa qualità e poca attenzione alla sicurezza sul lavoro, portando un danno incalcolabile alle imprese virtuose”, ha denunciato Arnaldo Redaelli, presidente di ANAEPA Confartigianato. Con il provvedimento presentato a Montecitorio dall’onorevole Manuela Lanzarin e sostenuto dagli onorevoli Vignali e Margiotta, viene introdotta la figura del responsabile tecnico, da indicare al momento dell’iscrizione dell’impresa alla neonata sezione speciale dell’edilizia istituita presso le camere di commercio. Il responsabile tecnico, che potrà assumere anche gli incarichi di responsabile per la prevenzione e la protezione, dovrà essere in possesso di determinati requisiti di onorabilità, idoneità professionale e capacità organizzative e non potrà svolgere lo stesso ruolo per più imprese. Qualificazione del personale ma non solo. Con la proposta di legge, che ora passa al Senato per la seconda e forse definitiva approvazione, vengono introdotti dei limiti operativi anche alle imprese. Ogni azienda che opera nel settore, infatti, dovrà dimostrare di avere attrezzature e mezzi per un valore minimo di 15mila euro per l’edilizia e di 7500 euro per il completamento e finitura.


Macerata conquista il web, lavoro e formazione con un click

Confartigianato Macerata ha lanciato due portali web per rispondere ai problemi occupazionali della provincia marchigiana. Da una parte c’è www.lavoromacerata.net, uno spazio semplice ed intuivo da consultare, dove far convergere domande ed offerte di lavoro del mondo dell’artigianato. Lanciato poco più di due settimane fa, il portale ha saputo raccogliere già un importante numero di annunci nelle due sezioni dedicate agli annunci e alle offerte di lavoro. Particolarmente interessante è la terza sezione, riservata a chi, giovane o meno giovane, vuole aprire una propria attività. Qui, infatti, oltre a tutte le informazioni necessarie per lo start up di un’impresa, c’è spazio anche per gli annunci di cessione attività, un’intuizione importante dove far convogliare informazioni ed opportunità a portata di ¬¬click. “Questo portale ha l’obiettivo di favorire l’incontro tra domanda e offerta di lavoro, tra giovani disoccupati o iscritti alla cassa integrazione in deroga della nostra provincia e le nostre imprese. Oggi i giovani hanno difficoltà anche nel conoscere le opportunità di lavoro che la micro e piccola impresa offre”, ha detto Giorgio Menichelli, responsabile Area sviluppo e categorie di Confartigianato Macerata e curatore dei due nuovi portali. In un paese che vede esplodere la disoccupazione giovanile, giunta al preoccupante tasso del 29%, e dove le imprese artigiane sono alla continua ricerca di manodopera, è importante avere la possibilità di ricollocarsi sul mercato del lavoro o di iniziare un percorso professionale qualificato. Per offrire questa possibilità, Confartigianato Macerata ha creato un secondo portale, www.imprendere.net, uno spazio web agile ed intuitivo dove poter raccogliere informazioni sui corsi di formazione professionale organizzati dall’associazione. “Questo portale ha l’obiettivo di favorire una nuova e diversa offerta di specializzazione, tanto per i giovani quanto per gli iscritti alla cassa integrazione che hanno difficoltà a rientrare nell’azienda d’origine”, ha poi concluso Menichelli.


INIZIATIVE

INIZIATIVE: Sabato 2 aprile in tutte le città italiane Giornata nazionale di prevenzione dell'Alzheimer organizzata da Anap e Ancos Confartigianato Persone


ENERGIE RINNOVABILI Guerrini (Confartigianato): “ Stop agli incentivi? E allora rivediamo anche i 3,3 miliardi di sconti d’imposta su energia e carburanti!”

“Gli incentivi a fonti rinnovabili come il fotovoltaico costano ai cittadini molto meno di altre forme di finanziamento in campo energetico”.Leggere di più


ENERGIE RINNOVABILI

ENERGIE RINNOVABILI: Il Presidente Guerrini: Stop agli incentivi? E allora rivediamo anche i 3,3 miliardi di sconti d'imposta su energia e carburanti!


Giustizia: Arriva l’obbligo di conciliazione, meno liti in tribunale

Con oltre 4.700 cause ogni 100.000 abitanti, l’Italia è appena fuori dal podio dei Paesi più litigiosi d’Europa, solo Russia, Belgio e Lituania fanno peggio di noi. Il vizio tutto italiano del ‘mi faccia causa’, unito alle carenze strutturali della macchina complessiva della giustizia, hanno finito per seppellire sotto una montagna di 5milioni 600mila cause i tribunali che attualmente impiegano circa 100 mesi per mettere la parola fine a una causa civile. Ma da ora in avanti, per imboccare la via del contenzioso – e dunque continuare a ingolfare una macchina che si muove a malapena - sarà prima obbligatorio tentare di fare pace fuori dalle aule dei tribunali. Dal 21 marzo, infatti, è operativo uno dei cardini della riforma della giustizia firmata Angelino Alfano: l’obbligatorietà della mediazione extragiudiziale per le più frequenti cause di litigio tra imprese o privati. D’ora innanzi, per aver ragione su contratti di locazione, successioni ereditarie, contratti assicurativi o bancari, risarcimenti danni da responsabilità medica o diffamazione a mezzo stampa, comodati, affitti di imprese, patti di famiglia e diritti reali, bisognerà rivolgersi, in prima battuta, al ‘risolutore di conflitti’. Questa nuova figura professionale – non necessariamente di formazione giuridica, anche un ingegnere o un medico vanno bene, purché abbiano partecipato a una formazione specifica di 50 ore e facciano parte di uno dei 630 organismi riconosciuti dal ministero della Giustizia - proverà a guidare le parti verso un accordo. <i>“Le parti </i>– ha detto il ministro Alfano nel corso della conferenza stampa di presentazione dell’iniziativa – <i>anziché trovarsi davanti a un giudice per nove anni (ndr. tanto dura in media una causa civile), possono con una stretta di mano chiudere la vertenza, grazie a un mediatore professionale in 120 giorni”. </i>Il Guardasigilli assicura dunque <i>‘tempi certi’ </i>al posto della <i>‘boxe nel ring di un processo che può durare fino a 100 mesi’ . </i>Se poi la soluzione pacifica non viene trovata entro i 4 mesi prefissati, <i>‘i cittadini</i> – assicura Alfano –<i> possono sempre far ricorso al loro giudice naturale’.</i> Per sapere se la conciliazione funzionerà davvero bisognerà attendere i prossimi mesi. Nel frattempo Confartigianato sottolinea come nello strumento siano state recepite molte istanze della Confederazione, in particolare i principi di informalità, celerità e flessibilità e la previsione di costi procedurali contenuti. Elementi che dovrebbero garantire un’ampia accessibilità allo strumento da parte delle piccole imprese.