Rete Imprese Italia su iniziativa “Al Servizio degli Italiani”: “Non confondiamo i compiti delle associazioni d’impresa e delle associazioni politiche”

Riconsiderare l’iniziativa “Al Servizio degli Italiani” promossa dall’Associazione PDL– Al Servizio degli Italiani e con la quale si intenderebbero, tra l’altro, offrire ai cittadini servizi in materia di assistenza pensionistica e di assistenza fiscale che Leggere di più


Energie Rinnovabili

ENERGIE RINNOVABILI:Guerrini (Rete Imprese Italia): Ministro Romani tradisce impegno a confrontarsi con imprese


Piccole imprese a Equitalia: rate più basse o chiudiamo

Con le commesse che ancora si muovono al rallentatore e i pagamenti in eterno ritardo, per molti imprenditori l’appuntamento con le scadenze delle rate dei debiti fiscali è diventato un incubo. Saltare la rata rischia di costare caro: alle sanzioni, infatti, si aggiungono interessi e diritti di riscossione e il debito iniziale in breve schizza a cifre insostenibili. Per evitare che le pendenze tributarie costringano gli imprenditori a portare i libri in tribunale, Rete Imprese Italia ha messo a punto una serie di proposte rivolte al concessionario nazionale della riscossione, condensate in una lettera al presidente di Equitalia Attilio Befera e al direttore Generale Mario Cuccagna. ‘Chi sbaglia deve pagare e va punito con sanzioni proporzionali al danno erariale commesso’ – scrive Rete Imprese Italia – è però necessario individuare soluzioni eque per le aziende. Tra i punti della proposta: taglio degli interessi di riscossione, la previsione di un un tetto massimo di incremento delle somme dovute, stop alla riscossione coatta delle imposte fino al primo grado di giudizio, allungamento delle rate. In sostanza, nessun invito ad abbassare l'asticella delle regole ma la richiesta di una riscossione più equa, con rate più umane e sostenibili, una riforma che darebbe alle imprese la possibilità di rimettersi in carreggiata e all’erario maggior certezza di riscuotere i crediti. E proprio sulla proposta di tempi più lunghi per saldare le pendenze con il fisco, è arrivata la prima risposta positiva di Equitalia. Imprenditori e cittadini con pagamenti ‘in sospeso’ all’erario, a partire da giugno, potranno allungare fino a 6 anni il periodo di dilazione dei debiti fiscali e contributivi, a patto che dimostrino di avere avuto un peggioramento della loro situazione economica. Le nuove procedure per la dilazione dei pagamenti, prevista dal decreto Milleproroghe dell’anno scorso e sollecitata recentemente da Rete Imprese Italia, sono state diffuse il 18 aprile da Equitalia. Dal 2008 a oggi - sottolinea il gruppo - sono state concesse 1milione e centomila rateizzazioni ai contribuenti italiani per un importo superiore ai 15 miliardi di euro.


Politica energetica: tutto da rifare

Sono giorni incandescenti sul fronte della politica energetica italiana. Dopo lo stop alla scelta del nucleare, il Governo, per bocca del Ministro dello Sviluppo economico Paolo Romani, ha annunciato l’intenzione di lanciare un grande piano strategico nazionale che punterebbe anche sulle energie alternative. Nel frattempo proprio il Dicastero di Romani ha messo a punto il nuovo decreto che modifica gli incentivi alle fonti rinnovabili. Un provvedimento che però non soddisfa Confartigianato. Il Presidente Guerrini sollecita maggiori investimenti. <i>“Un paese come il nostro che non ha fonti energetiche primarie</i> - spiega Guerrini -<i> deve con decisione investire nelle energie rinnovabili, trasferendo delle risorse che finora hanno avuto in pochi per molto tempo a molti per un po’ di tempo. Occorre riprendere con decisione una politica di incentivi importante e non residuale e dare, non soltanto alle imprese che consumano energia ma anche alle migliaia di imprese che lavorano e che producono occupazione su questo importante fronte innovativo delle rinnovabili, certezza e prospettive”.</i> Intanto il Parlamento discute il terzo pacchetto energia che dovrebbe ridisegnare il mercato dell’elettricità e del gas in una logica di integrazione europea. Anche su questo fronte, il Presidente Guerrini, intervenuto in audizione al Senato a nome di Rete Imprese Italia, ha espresso molte perplessità. In sintesi, le norme in fase di approvazione non garantirebbero ciò di cui le imprese hanno maggiore necessità: l’alleggerimento del costo dell’energia. <i>“Gli imprenditori italiani -</i> sottolinea Guerrini - <i>soprattutto quelli più piccoli, scontano un costo dell’energia che non ha eguali a livello europeo. Noi paghiamo sia l’energia elettrica che il gas , a seconda dei consumi e delle fasce d’utenza, dal 30 al 40% in più della media europea. E in un paese produttore e consumatore di energia come il nostro questo è un handicap veramente troppo forte”. </i> Insomma, la strada per realizzare un mercato dell’energia sostenibile, sicura e soprattutto conveniente per imprese e famiglie sembra ancora lunga, costellata di molte intenzioni e, per ora, di pochi fatti.


Dietrofront del Governo, tutta da riscrivere la legge di riforma delle spiagge italiane

La legge di riforma delle concessioni demaniali marittime sembrava vicina all'accordo sulle spiagge italiane. Dopo anni di protezionismo, l'Europa aveva chiesto all'Italia di liberalizzare il mercato introducendo il principio di evidenza pubblica per le concessioni tornate disponibili. Non necessariamente una gara d'appalto o un’asta da aggiudicarsi, come sostenevano gli euroscettici, ma l'esigenza di dare visibilità alle nuove opportunità presenti sul mercato. Le organizzazioni di rappresentanza degli imprenditori del settore dopo un anno di lavoro e vari incontri con il ministro per gli Affari regionali, Raffaele Fitto, avevano trovato un'intesa sulla proposta presentata da Oasi Confartigianato, la sigla che rappresenta gli operatori artigiani. Improvvisamente, però, alcune sigle hanno fatto marcia indietro, facendo saltare un'intesa già raggiunta e pronta per essere presentata al Consiglio dei Ministri. Lo stesso ministro Fitto ha alzato le braccia, sostenendo che, considerando la posizione assunta da alcune sigle, sarebbe stato impossibile trovare una soluzione condivisa. L'orizzonte degli operatori balneari torna ad ingrigirsi, l'Europa ha aperto una nuova procedura di infrazione nei confronti dell'Italia, mentre le soluzioni al vaglio per superare i paletti fissati dall'Europa non sembra possano riscuotere successo a Bruxelles. C'è chi propone l'uscita delle spiagge dalla direttiva Bolkestein, il quadro europeo per la semplificazione e la regolamentazione del mercato interno comunitario, e chi fa pressioni affinché venga chiesta un'ulteriore proroga dei termini imposti dalla Ue per la regolamentazione del mercato italiano. Una sola cosa è certa, la proposta di Oasi Confartigianato rispettava le indicazioni europee, piaceva al Ministro Fitto e al Governo, non condannava a morte certa il settore e aveva riscosso consensi tra tutte le sigle di rappresentanza. Se questa proposta verrà definitivamente accantonata, ci sono 28mila imprese del settore che rischiano il proprio futuro.


Via libera alle agevolazioni fiscali per le reti d’imprese

Quarantotto milioni di euro in tre anni per le micro e piccole imprese che puntano sulle reti d’imprese per fare innovazione. A tanto ammonta il pacchetto di agevolazioni fiscali pensato dal Governo italiano per sostenere le reti d’imprese. “È chiaro che l’agevolazione fiscale introdotta recentemente dal Governo rappresenta un driver importante per favorire la collaborazione tra imprese ed il loro operare in rete”. Questo il commento a caldo di Bruno Panieri, direttore delle Politiche economiche di Confartigianato. “La rete è un rapporto imprenditoriale che il nostro sistema produttivo utilizza con successo da molti anni”. Tante, in Italia, le esperienze di successo di imprese che lavorano in rete, che puntano tutto sull’innovazione e la conquista di nuovi mercati. Da Lecco a Prato, da Venezia a Firenze, gli artigiani fanno innovazione grazie alle reti, all’unione delle forze tra piccoli, centri di ricerca ed università. Innovazione di prodotto e di processo, ma anche di promozione e di organizzazione. A Montelupone, ad esempio, il piccolo borgo alle porte di macerata, dodici imprese del settore stampi e lavorazione plastica hanno trasformato il detto “l’unione fa la forza” in un progetto imprenditoriale ambizioso. Da queste premesse è nato il consorzio Tecnopool, che ha permesso a queste imprese di fare innovazione e conquistare nuovi mercati, anche grazie al sostegno dell’amministrazione locale. Un esempio importante per dimostrare che lo sviluppo economico del territorio non è un obiettivo esclusivo degli imprenditori e delle organizzazioni di rappresentanza. “Quella di Montelupone e del Consorzio Tecnopool è un’esperienza interessante da questo punto di vista, che può essere anche paradigmatica – ha detto Giuseppe Ripani, responsabile innovazione di Confartigianato Imprese Macerata e sindaco del borgo marchigiano - Lì abbiamo dimostrato che il campanile può non essere un limite ma un’opportunità. Le abbiamo aiutate a mettersi in rete, abbiamo fornito loro strumenti e opportunità. Quando hanno clienti in arrivo da fuori, ad esempio, li accogliamo in Comune, mostriamo loro le bellezze di questa terra. In altre parole, dimostriamo che la forza di queste imprese non è solo l’innovazione tecnologica ma tutto il territorio dove operano”, ha poi concluso Ripani. Se la rete della provincia marchigiana ha puntato tutto sull’innovazione, a Udine sta nascendo Gate08, un laboratorio di designer italiani e stranieri che, grazie all’incontro con le imprese artigiane friulane e Confartigianato Udine, sta creando i presupposti per una solida ed innovativa realtà imprenditoriale in rete. “Un gruppo di giovani designer internazionali, dalla Danimarca al Giappone, dagli Stati Uniti alla Francia - ha spiegato Gian Luca Gortani, Direttore di Confartigianato Imprese Udine - hanno potuto sviluppare, insieme ad artigiani ed imprenditori, prodotti che non sono progettati dai designer e realizzati dagli artigiani, ma sono prodotti, ideati e realizzati in collaborazione tra le due parti, grazie al tipico connubio a rete, in cui le competenze vengono messe a frutto congiuntamente per la realizzazione di qualcosa di unico e di innovativo”.