Rc Auto – I Carrozzieri di Confartigianato e Cna: “Con nuove norme su risarcimento penalizzati consumatori e autoriparatori”
Maggiori costi e minore libertà di scelta per i consumatori. Alterazione dei principi della concorrenza per le imprese di
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PREVIDENZA - No a incremento dei contributi a carico degli autonomi per finanziare pensioni dei lavoratori precoci
È assolutamente inaccettabile l’ulteriore aumento delle aliquote contributive pensionistiche a carico dei lavoratori autonomi previsto dalla riformulazione del decreto Milleproroghe operata dalle Commissioni alla Camera.Leggere di più
AUTOTRASPORTO - Unatras sospende il fermo
L’Esecutivo di Unatras (Unione Nazionale delle Associazioni dell’Autotrasporto merci), riunito oggi a Roma, ha affrontato le questioni che hanno portato alla proclamazione del fermo dei servizi dal 23 al 27 gennaio.Leggere di più
Viaggio nell’Italia che non paga e mette in ginocchio le piccole imprese
‘Purtroppo i tempi di pagamento riguardanti le commesse pubbliche e in particolare quelle delle Asl arrivano a 4, 5, 6 mesi, anche 1 anno’. E’ una storia esemplare quella che racconta Armando Risaliti, imprenditore di Prato, presidente del Consorzio Odontotecnici delle province toscane che riunisce 40 aziende con 120 addetti. Una storia drammaticamente uguale a quella di tante imprese italiane fornitrici di beni e servizi alla Pubblica Amministrazione e che attendono di essere pagate per una cifra di 63 miliardi di euro. Per essere competitivo, Armando Risaliti ha puntato tutto sull’aggregazione imprenditoriale, sull’innovazione e sulla qualità. E infatti il lavoro non manca perché le sue protesi sono apprezzate ed acquistate dalle Aziende sanitarie locali della Toscana e non solo. I problemi scattano quando si tratta di incassare le fatture. I pagamenti, se arrivano, si vedono dopo molti mesi, addirittura anni. E, intanto, i crediti insoluti si accumulano. ‘Se noi avessimo una certezza programmata di quando si può riscuotere – sottolinea Armando Risaliti - potremmo programmare il futuro. Ma se io faccio un progetto che prevede investimenti e costi che sono a scadenza di 30, 60, 90 giorni e poi in qui giorni non mi arrivano le risorse del lavoro effettuato, non sono solvibile’. E’ un circolo perverso quello dei ritardi di pagamento in cui a rimetterci sono le piccole imprese. ‘Le Asl – spiega Risaliti - non hanno le risorse per pagare le aziende e quindi l’ultimo anello della catena, quello più debole ma anche il più produttivo perché fornisce servizi, corre il rischio di essere schiacciato da questa realtà’. Eppure, come per tutti gli imprenditori, la volontà di andare avanti non manca, come fa rilevare Armando Risaliti: ‘Finché ce la facciamo lavoriamo, perché è il nostro dovere, è il nostro lavoro, il nostro impegno che portiamo avanti da anni. Il nostro Consorzio è un esperimento riuscito di aggregazione aziendale sul quale Confartigianato, cui siamo associati, ha puntato. Vorremmo dare continuità a questa nostro impegno, ma vorremmo anche essere aiutati perché, se nessuno ci aiuta, la prospettiva, al di là della volontà, non so come potrà concretizzarsi’. Ora la speranza che qualcosa cambi è riposta negli interventi promessi dal Governo. ‘Ho visto – conclude Risaliti - uno dei provvedimenti messi in cantiere dal Governo Monti: consiste nel dare solvibilità alle commesse pubbliche in 30-60 giorni, in base alla Direttiva europea sui tempi di pagamento. Se questo fosse garantito sarebbe una grandissima cosa specialmente per le piccole imprese’.
Al via le azioni legali per recuperare i contributi versati al Sistri
Per il Sistri, il primo appuntamento del 2012 è con le aule dei tribunali. Confartigianato ha annunciato, infatti, l’avvio di una serie di azioni legali, patrocinate a livello nazionale dallo studio Picozzi e Morigi, per recuperare i contributi versati dagli imprenditori per il funzionamento del sistema informatico per la tracciabilità dei rifiuti pericolosi, ancora fermo al palo a due anni dalla partenza. “Si chiede la restituzione – spiega l’avocato Enrico Morigi – almeno per una certa parte del contributo, quella parte del contributo versato che andava per il funzionamento del Sistri, e in più il risarcimento dei danni che le imprese hanno sopportato per non avere potuto usufruire del sistema”. Doveva essere il progetto di punta del Ministero dell’Ambiente, un mix di tecnologie sofisticate in grado di sbaragliare il traffico illecito di rifiuti, ma il sistema è naufragato in cantiere in un caos di ritardi, inefficienze, rinvii. La manovra di agosto lo ha cancellato, in autunno il Governo Berlusconi lo ha rimesso in pista e entro giugno sarà obbligatorio per le piccole imprese. Ammesso che finalmente funzioni, perché finora l’unico movimento registrato dal Sistri è quello dei 70 milioni di euro che sono usciti dalle casse di oltre 300mila imprenditori per l’iscrizione obbligatoria al sistema, l’acquisto delle 500mila chiavette usb e delle quasi 90mila black box. Per non parlare dei costi accessori: computer, linee adsl, corsi di formazione. Costi che le imprese dovranno quantificare, insieme ai danni, prima di dare battaglia in tribunale al Ministero dell’Ambiente. “Il senso della nostra azione – sottolinea il Segretario generale di Confartigianato Cesare Fumagalli – è proprio quello di tutelare e difendere il tempo, le risorse che le imprese dedicano ad un adempimento, quello ambientale, che riteniamo necessario ma che deve essere costruito in modo tale da essere sostenibile da parte delle imprese. Così non è stato con il Sistri e noi per questa ragione vogliamo portare fino in fondo la tutela delle aziende associate”. Sempre in tema di rifiuti pericolosi, Confartigianato, nel decreto “Salva Italia” recentemente varato dal Governo, ha ottenuto un pacchetto di semplificazioni di grande importanza per le imprese del comparto del benessere. Centri estetici, acconciatori, manicure potranno trasportare in conto proprio fino a 30 chilogrammi di rifiuti pericolosi come oggetti taglienti, garze e bende, sino al centro di smaltimento. La compilazione e la conservazione dei formulari di trasporto sostituirà sia il registro di Carico e scarico dei rifiuti sia l’obbligo di comunicazione al Casato dei rifiuti tramite MUD. Questo fino giugno, successivamente dovranno familiarizzare con il Sistri, sempre che nel frattempo il Governo non lo affossi definitivamente.
In arrivo 205 milioni di euro per la sicurezza sul lavoro
Scatta la seconda tranche di contributi erogati dall'Inail a favore di tutte le imprese – anche quelle individuali – che intendono realizzare ambienti di lavoro sempre più sicuri. Se nel 2010 l’Istituto aveva messo a budget 60 milioni di euro, per il 2011 lo stanziamento è più che triplicato: 205 milioni di euro ripartiti in budget regionali, una suddivisione che tiene conto del numero degli addetti e della gravità degli infortuni registrati nei territori. Alle imprese della Lombardia andrà la fetta maggiore di finanziamenti, quasi 36milioni di euro (35.839.341) mentre ad Aosta quella più piccola: 753mila euro. Le linee di intervento finanziabili dal bando riguardano "i progetti di investimenti volti al miglioramento delle condizioni di salute e di sicurezza sul lavoro e interventi per riduzione fattori di rischio" (ristrutturazione o modifica degli ambienti; installazione o sostituzione: macchinari, dispositivi, attrezzature; modifiche layout produttivo) e "i piani di sperimentazione di soluzioni innovative e di strumenti di natura organizzativa ispirati alla responsabilità sociale delle imprese" (adozione sistemi gestione salute previsti da accordi Inail-parti sociali; sistemi certificati (SA 8000); certificazioni; modelli organizzativi e gestionali (D.Lgs 231/01). Il finanziamento consiste in un contributo a fondo perduto pari al 50% dei costi di realizzazione del progetto. Soglia minima finanziabile 5.000 euro, prevista solo per i progetti di investimento, tetto massimo 100mila euro. Dal bando 2011 scompaiono i contributi per la formazione: nelle passate edizioni del bando, le imprese, secondo l’Inail, hanno manifestato scarso interesse per questa linea di investimenti. C’è tempo fino al 7 marzo per presentare i progetti via web, attraverso l’area ‘Punto cliente’ del portale dell’Istituto. Al termine della procedura di registrazione online, le imprese che hanno superato lo sbarramento del punteggio minimo, riceveranno un ticket elettronico per partecipare al Click day che aggiudicherà le risorse. I brutti ricordi legati Click day dello scorso gennaio, quando la piattaforma informatica aveva ceduto sotto la spinta delle migliaia di richieste, per l’Inail sono acqua passata. L’Istituto ha fatto sapere di aver predisposto, infatti, un ‘adeguato proporzionamento delle risorse umane e tecnologiche da dedicare all’evento’. La data del click Day sarà pubblicata sul sito dell’istituto a partire dal 14 marzo.