Il Servizio civile nazionale abbraccia la causa dell’ANCoS

L’ANCOS ce l’ha fatta. Per la prima volta in assoluto, l’ufficio nazionale per il servizio civile ha approvato e finanziato il progetto di Confartigianato per la terza età. Un riconoscimento importante per il nostro sistema, che dimostra il buon lavoro fatto ogni giorno nel sociale. “Direi che abbiamo coniugato quella chje è l’attività economica delle imprese con i valori sociali, soprattutto artigiana, esprime, la famiglia, la solidarietà, l’impegno civile e sociale”, ha sottolineato Aldo Zappaterra, presidente dell’ANCoS Confartigianato. Per il via libera definitivo al progetto, mancano soltanto gli ultimi dettagli. Ci sono i volontari del servizio civile, scelti dopo una selezione preliminare, le sedi ANCoS accreditate, più di dieci distribuite lungo tutto lo Stivale, e c’è l’obiettivo da raggiungere insieme, sostenere la ricerca medico-scientifica nella lotta all’alzheimer, una delle più devastanti malattie della terza età. Il progetto prevede “l’impegno di dodici ragazzi che per un anno svolgeranno il Servizio civile presso le sedi ANCoS, lavorando sulla ricerca contro l’alzheimer - ha detto Fabio Menicacci, segretario di ANCoS Confartigianato - Un’iniziativa che va ad aggiungersi all’attività che stanno già portando avanti l’ANAP e l’ANCoS su questo tema. Loro saranno il collante tra il progetto di ricerca scientifica e il territorio. Andranno nelle case di riposo, nei centri anziani, sottoponendo i questionari e raccogliendo informazioni sulla condizione della terza età. Una volta raccolti - ha aggiunto Menicacci - saranno elaborati dall’Università e dal centro di ricerca che ci sta lavorando e saranno il supporto per dare fondamento alla ricerca già iniziata sulla prevenzione e la predizione dell’alzheimer”. Nel dna di Confartigianato non ci sono soltanto gli interessi economici della micro e piccola impresa, ma anche la difesa di tutto quell’insieme di valori che appartiene al mondo dell’artigianato. Una missione che l’ANCOS porta avanti ogni giorno grazie al lavoro dei 52 comitati provinciali del territorio e al sostegno dei 260mila soci. Un impegno che ha portato alla realizzazione di due progetti internazionali, in Etiopia e in Palestina, oltre ai 24 progetti provinciali realizzati in Italia. Numeri importanti, che fanno dell’ANCOS una struttura in continua crescita, pronta a raccogliere le opportunità rappresentate dal servizio civile e dalla raccolta del 5per mille, una risorsa che il sistema Confartigianato mette a disposizione del bene comune.


L’Anap rilancia la propria battaglia contro l’alzheimer

Continua senza soste l’impegno dell’ANAP e dell’ANCOS nella lotta all’alzheimer, una delle più devastanti malattie della terza età. Il 24 marzo 2012, infatti, torneranno nelle piazze dei principali centri italiani i gazebo informativi della campagna “Senza ricordi non hai futuro”, giunta quest’anno alla 5° edizione. “Ancora una volta, metteremo in campo l’impegno di tutte le province e di tutti i nostri presidenti provinciali, insieme ai loro segretari e coordinatori, che porteranno nelle piazze d’Italia i nostri gazebo, dove raccogliere informazioni ed esigenze di tutti i cittadini coinvolti, in qualche maniera, dall’alzheimer”, ha detto il presidente dell’ANAP Confartigianato, Giampaolo Palazzi. Per continuare questa battaglia, per raccogliere il maggior numero di informazioni utili per la ricerca scientifica e per rispondere al meglio alle richieste dei cittadini, anche quest’anno l’ANAP e l’ANCOS possono contare sulla collaborazione del dipartimento di medicina geriatrica della Sapienza di Roma, della Croce rossa italiana e del 118. I medici di queste organizzazioni saranno a disposizione dei cittadini per offrire supporto e assistenza nella compilazione dei due test predittivi, che verranno poi inviati ai ricercatori della Sapienza per contribuire alla creazione di una casistica dettagliata sull’insorgenza dell’alzheimer. Da quest’anno, però, Confartigianato può contare anche sul contributo dell’Istituto De Ritis. Grazie all’accordo con il centro di ricerca scientifica del professor Giuliano da Villa, infatti, l’impegno contro l’alzheimer procederà di pari passo con quello contro il colesterolo, per sensibilizzare gli anziani sulla necessità di una corretta alimentazione e per capire quale pericolosa relazione esista fra questi due disturbi. L’ennesima conferma dell’impegno di Confartigianato a favore della terza età. “Noi anziani - ha aggiunto Palazzi - siamo in grado di dare suggerimenti importanti ai giovani, di raccontare le nostre esperienze di vita, quelle che chi hanno fatto crescere dal punto di vista intellettuale ma anche economico, essendo imprenditori artigiani. Soprattutto, però, possiamo raccontare cosa abbiamo fatto e cosa vogliamo continuare a fare per il Sistema Italia”.


In arrivo le prime semplificazioni fiscali. L’obiettivo, però, è la riforma di tutto il sistema

In attesa della riforma dell’intero sistema fiscale, su cui si è messo a lavorare il Governo dopo la nuova delega del Parlamento, il Consiglio dei ministri ha dato una prima sforbiciata a quella giungla di adempimenti e costi inutili che è il fisco italiano. Se è vero che il Governo ha accolto molte delle proposte avanzate da Confartigianato e dalle altre sigle imprenditoriali, è anche vero che alla fine sembra sia saltata la più norma più interessante, la creazione di quel fondo taglia tasse che avrebbe permesso una riduzione delle imposte già dal 2014. Un’idea entrata nel Consiglio dei ministri ma mai uscita, rimasta lì, a Palazzo Chigi, insieme alla speranza di milioni di imprenditori onesti che confidavano in una diminuzione del carico fiscale grazie ai soldi raccolti con la lotta all’evasione fiscale. Nonostante questo, le imprese hanno di che essere soddisfatte, il decreto di semplificazione fiscale corregge diverse distorsioni del sistema. “Ci sono notevoli semplificazioni per quanto riguarda le black list, cioè le comunicazioni delle operazioni intercorse con i paesi che sono inseriti nelle cosiddette liste nere, oltre a modifiche al sistema dello spesometro, della comunicazione delle operazioni rilevanti ai fini IVA e dell’invio delle dichiarazioni delle lettere d’intento - ha spiegato Andrea Trevisani, direttore delle politiche fiscali di Confartigianato Imprese, commentando le norme di semplificazione fiscale varate dal Governo - Infine, questi interventi di manutenzione rendono maggiormente flessibili alcuni debiti tributari. Queste, secondo noi, sono le modifiche che interesseranno maggiormente il sistema delle imprese e che avranno ricadute positive in termini di adempimenti tributari”. Le attenzioni maggiori, però, erano concentrate sull’abbattimento della soglia minima dello spesometro. Una condizione fondamentale, messa sul tavolo del confronto con il Governo da Confartigianato e da Rete Imprese Italia. “Lo spesometro merita una sottolineatura particolare - ha aggiunto Trevisani - in quanto già a gennaio, Rete Imprese Italia era intervenuta nei confronti del direttore dell’Agenzia delle entrate chiedendo una modifica dell’impianto normativo che prevedeva un taglio a 3600 euro delle fatture che dovevano essere inviate. Un’iniziativa che ha destato notevoli criticità al sistema delle imprese nell’invio delle comunicazioni. Oggi, finalmente, è scomparso il limite dei 3600 euro e si è ritornato al vecchio elenco clienti e fornitori che già avevamo gestito in precedenza e che meno problemi dà al sistema delle imprese”. Le buone intenzioni del governo ci sono, la direzione è quella giusta, ma la soluzione ai mali di imprese e cittadini passa necessariamente per una rivisitazione di tutto il sistema fiscale italiano, tanto complesso da essere ormai ingestibile. “Non è più sufficiente intervenire in maniera poco incisiva su un sistema così complicato. È necessario rivederlo completamente, razionalizzando i regimi. Gli interventi di semplificazione vanno bene, a questo punto, però, è necessario ripensare completamente al nostro sistema tributario. Speriamo che con la delega fiscale, il Governo recepisca questa nostra esigenza”, ha concluso il direttore delle Politiche fiscali di Confartigianato Imprese, Andrea Trevisani.


RINNOVABILI - "Ministero dello Sviluppo economico chiarisca indiscrezioni su bozza quinto Conto Energia"

“Chiediamo al Ministero dello Sviluppo Economico di chiarire le indiscrezioni che stanno circolando in questi giorni in merito al quinto Conto energia”.Leggere di più


Dall’Assemblea dei Giovani imprenditori di Confartigianato le sfide per scrivere il futuro del Paese

I Giovani imprenditori di Confartigianato non si danno per vinti, non si arrendono alla crisi. Vogliono riprendersi il futuro della loro azienda e contribuire a costruire il futuro del Paese. Lo hanno detto chiaro e forte a Firenze, in due giornate di confronto serrato con i vertici del Governo, con i rappresentanti del Parlamento e con gli esponenti delle forze sociali ed economiche. All’appuntamento annuale dell’Assemblea, i giovani capitani d’azienda sono arrivati come sempre numerosi e hanno fatto sentire la voce delle centinaia di migliaia di loro colleghi che in tutta Italia vogliono essere liberi di fare impresa, vogliono abbattere i tanti ostacoli all’iniziativa economica. E lo hanno mostrato con una provocazione, consegnando le chiavi delle aziende. ‘Un gesto simbolico – ha spiegato il Presidente dei Giovani Imprenditori Marco Colombo – per dire allo Stato che da lunedì potrebbe venire lui ad aprire le nostre imprese visto che troppo tempo continua ad essere una sorta di socio occulto che ci sottrae tempo e risorse preziose’. La crisi, misurata dall’Osservatorio sull’Imprenditoria giovanile, realizzato dall’Ufficio studi di Confartigianato, si è fatta sentire con un calo del numero degli imprenditori under 40. Eppure, una campagna d’ascolto presentata all’Assemblea, dice che i giovani continuano a sperare in un futuro migliore. A patto che si creino le condizioni per lo sviluppo. ‘Non chiediamo aiuti. Semplicemente – ha sottolineato il Presidente Colombo – vogliamo poter dedicare le nostre energie a sviluppare le nostre aziende’. La lista delle cose da fare è lunga: meno burocrazia, meno fisco, più credito, più formazione. Il Presidente di Confartigianato Giorgio Guerrini le ha snocciolate alla tavola rotonda con i ‘numeri uno’ della politica italiana, il leader dell’Udc Pierferdinando Casini, il vicesegretario del Partito democratico Enrico Letta, il Segretario del Popolo della Libertà Angelino Alfano. Il Presidente Guerrini ha chiesto di recuperare il rapporto con l’economia reale. Perché spesso la politica non conosce abbastanza le piccole imprese: ne è convinto proprio un uomo politico, l’Onorevole Raffaello Vignali, che ha voluto rimediare a questo gap realizzando il libro 'La grandezza dei piccoli' presentato durante l’Assemblea, che racconta l’eccellenza e l’unicità delle piccole aziende italiane e descrive i contenuti dello Statuto delle imprese, la legge rivoluzionaria di cui è primo firmatario Vignali che si ispira al principio ‘Cio’ che va bene per le piccole imprese, va bene per il Paese”. Alle preoccupazioni del Presidente Guerrini e del Presidente Colombo, ha risposto il Ministro dello Sviluppo Economico Corrado Passera, che dal palco dell’Assemblea dei Giovani Imprenditori ha ricordato gli impegni dell’Esecutivo a sostegno delle imprese e ha annunciato l’avvio di un tavolo operativo per rilanciare l’artigianato attraverso lo strumento delle nuove tecnologie. L’Assemblea dei Giovani Imprenditori, alla quale ha portato il saluto della città di Firenze il Sindaco Matteo Renzi, si è svolta nei momenti cruciali in cui il Governo era impegnato a varare la riforma del mercato del lavoro e ad esaminare la delega per la riforma fiscale. Proprio questi temi sono stati protagonisti con due tavole rotonde. ‘La pressione fiscale - ha sottolineato il Segretario generale di Confartigianato Cesare Fumagalli ad un confronto con il Sottosegretario dell’Economia e Finanze Gianfranco Polillo – è troppo alta e sta schiacciando gli imprenditori”. E sul fronte del lavoro, il Vicepresidente di Confartigianato Giorgio Merletti e il Segretario generale aggiunto della Cisl Giorgio Santini si sono confrontati sulle nuove sfide per imprenditori e sindacati aperte dalla riforma del mercato del lavoro.


CREDITO - Rinnovati i vertici Artigiancassa: Gianluigi Serafini nuovo Presidente, Fabio Banti nominato Vicepresidente

Fabio Banti è il nuovo vicepresidente nazionale di Artigiancassa, la Banca del Gruppo BNP PARIBAS dedicata al mondo dell’artigianato e delle PMI, partecipata per il 26,14%, attraverso Agart, da Confartigianato, CNA, Casartigiani e Fedart Fidi.Leggere di più