Il vetro di Murano premia i vincitori dell’America’s cup

La magia dei vetri di Murano è stata tra i protagonisti indiscussi della tappa veneziana delle regate delle World Series dell’America’s Cup che si è conclusa in laguna domenica 20 maggio. Il Consorzio Promovetro, promosso da Confartigianato Venezia, ha realizzato, infatti, i tre premi per gli equipaggi vincitori. Si tratta di tre sculture artistiche in vetro di Murano, ispirate a tutti quegli elementi (le vele, le imbarcazioni, l’acqua) che legano da sempre la città di Venezia al mare. I maestri vetrai muranesi hanno realizzato anche 650 oggetti per gli ospiti più prestigiosi e per i giornalisti accreditati all’evento. Su ognuno degli oggetti, ben visibile, il marchio 'Vetro artistico - Murano' che certifica l’originalità di ogni singolo prodotto uscito dalle fornaci consorziate, a tutela del prodotto stesso ma, soprattutto, del cliente finale. “Partecipando a questo evento – ha sottolineato il presidente di Promovetro Luciano Gambaro - ribadiamo al mondo la nostra vocazione artistica e il fatto che il vetro di Murano è fatto solo ed esclusivamente a Murano”.


A Lecce nasce ''CIBArti Expo'', la nuova vetrina nazionale dei sapori made in Italy

Ancora prima di aver conquistato la palma di capitale Europea della cultura per il 2019, Lecce entra nel ristretto numero delle città italiane del gusto con ‘Cibarti’. ‘Cibarti’, è l’ultima nata tra le expo dedicate all’eccellenza delle produzioni agroalimentari e artistiche artigiane. Un nome che suona bene, cibo e arte, arte e cibo, sono infatti gli ingredienti essenziali di quel connubio indissolubile tra saperi e sapori che rende unici e amati in tutto il mondo i prodotti artigiani made in Italy. “Come Confartigianato – spiega Mario Vadrucci Segretario di Confartigianato Lecce – siamo orgogliosi che in questo momento straordinario di crisi, di depressione, noi abbiamo sfidato tutti e tutto e ci siamo riusciti". L’Italia delle produzioni di qualità, ricca di giacimenti agroalimentari solo in parte conosciuti al grande pubblico, si è data appuntamento dal 28 aprile al 1° maggio alla fiera di Lecce, tra percorsi di degustazione, coking show tematici e stand dedicati a tradizioni e antichi mestieri. Paolo Notaro, di Big Bang eventi, società organizzatrice della fiera, osserva con orgoglio: “Sono oltre 150 aziende artigianali presenti, sono rappresentati quasi tutti i territori italiani”. Il sistema Confartigianato ha partecipato in massa all’iniziativa. Dalla Lombardia all’Abruzzo, dal Lazio alle Marche alla Toscana c’è voglia di fare rete. Per i produttori pugliesi, un’occasione di confronto davvero unica. Apprezzamento per l’iniziativa è stato espresso dal Presidente della Camera di commercio di Lecce Alfredo Prete: "Cibarti è una bellissima manifestazione – ha detto - un momento di crescita per l’intero territorio, perché è un momento di confronto con le altre regioni di Italia”. L’importanza di mettere in contatto realtà imprenditoriali di tutto il Paese è stata sottolineata anche dall’Assessore regionale alle risorse agroalimentari Dario Stefano. "Iniziative come questa – rimarca - sono molto importanti per il Salento perché ci permettono di crescere ulteriormente facendoci incontrare con territori che esprimono altrettante realtà produttive e soprattutto altrettanti percorsi di crescita”. Tra gli stand, decine di compratori stranieri in cerca di nuovi prodotti. La crisi c’è ma non dappertutto nel mondo. Ecco che l’expo diventa la nuova piattaforma per favorire relazioni e accordi tra gli operatori, per la conquista di nuovi mercati. Tra gli ospiti di Cibarti non poteva mancare il Segretario Generale di Confartigianato Cesare Fumagali che ha tenuto a battesimo l’iniziativa. "Il messaggio che viene stamattina da questa manifestazione – ha sottolineato Fumagalli - è quello che spazi ci sono se si ricercano, spazi ci sono anche fuori dai propri confini. Il tentativo di costituire una rete di eccellenze nel settore dell’agroalimentare ha davanti prospettive straordinarie”.


Parte da Bari la ripresa economica del Mezzogiorno

“Verso nuovi orizzonti” è il titolo scelto da Confartigianato per la Convention del Mezzogiorno 2012, che il 17 e 18 maggio ha animato la sala conferenze del Palace Hotel di Bari. I nuovi orizzonti sono gli scenari che Confartigianato e tutto il mondo della piccola impresa del Sud Italia vuole disegnare per rilanciare l’economia di un territorio storicamente in difficoltà, ma che oggi, complice la crisi del mercato interno e di quello mondiale, ha subito un’ulteriore e drastica frenata. “I problemi del Sud, ormai, sono i problemi di tutta Italia - ha detto Francesco Sgherza, vicepresidente di Confartigianato con delega al Mezzogiorno - E’ chiaro che quelle vecchie questioni che riguardano il Mezzogiorno aggravano le posizioni delle nostre imprese rispetto a quelle del Centro - Nord”. Un accesso al credito sempre più difficile per imprese e cittadini, lo Stato che non paga le proprie fatture e, quando lo fa, con tempi esageratamente lunghi per i bilanci delle piccole imprese. A questi, va aggiunto il patto di stabilità che vincola gli enti locali sulla misura e la quantità degli investimenti. “Se non si ridiscute la regola infame del patto di stabilità, la crescita sarà un miraggio irraggiungibile - ha detto senza mezzi termini il Governatore della Regione Puglia, Nichi Vendola - Bisogna velocemente togliere dal collo degli enti pubblici, a cominciare dalle Regioni, questo cappio che sta strangolando le nostre economie. E’ ridicolo avere le casseforti piene di liquidità e non poter erogare i finanziamenti dovuti alle imprese. E’ ridicolo, inspiegabile”. Tutte difficoltà che negli ultimi mesi hanno intasato le pagine economiche dei quotidiani e che continuano a disturbare il sonno di centinaia di imprenditori artigiani italiani. Oltre a questi problemi, il Mezzogiorno paga un ritardo infrastrutturale cronico, l’incapacità di sfruttare appieno le possibilità offerte dai fondi europei ed il radicamento della criminalità organizzata. I numeri dell’Ufficio studi di Confartigianato non lasciano spazio all’immaginazione. La fantozziana Salerno - Reggio, iniziata 51 anni fa, costa 21,7 milioni di euro a chilometro. E ne restano da costruire ancora 140. Negli ultimi dieci anni, la criminalità organizzata nel Mezzogiorno ha prodotto costi aggiuntivi per 96 miliardi di euro. E mentre nel Sud aumenta la disoccupazione, soprattutto quella giovanile, quasi l’80% dei fondi comunitari per lo sviluppo rimane inutilizzato. “Manca un disegno di politica industriale - ha dichiarato Luca Bianchi, vicedirettore dello Svimez - Non si può fare sviluppo in un’area grande come il Sud Italia rinunciando al tessuto industriale. Questo non vuol dire dare incentivi come in passato, ma innanzitutto orientare la domanda pubblica, che deve essere una domanda di qualità. Le amministrazioni pubbliche non possono acquistare prodotti di bassa qualità ma prodotti ad alta innovazione. E’ così che si stimola il mercato all’innovazione. Secondo punto, fare politiche selettive sull’innovazione, anche qui con incentivi alle imprese si, ma molto selettivi e controllati. Infine, andrebbe completato un sistema infrastrutturale che è assolutamente inadeguato”. La necessità di un piano industriale per il Mezzogiorno è un passaggio fondamentale anche per Anna Giunta, docente di economia alla terza università di Roma, che ha sottolineato l’importanza di sviluppare politiche per l’innovazione di prodotto, di processo e per l’internazionalizzazione della micro impresa del Sud Italia. Alla Convention del Mezzogiorno di Confartigianato sono intervenuti anche il Sindaco di Bari, Michele Emiliano, e cinque imprenditori che hanno raccontato le proprie storie di successi e di difficoltà nel mezzogiorno che fa impresa.


La filiera dell’edilizia insieme contro i ritardi di pagamento

Piccole e grandi imprese, architetti, progettisti, comuni e province italiane insieme per tentare di trovare una soluzione ad un problema che sta diventando un vero e proprio dramma per l’economia italiana, i ritardi di pagamento della pubblica amministrazione. Una questione che taglia in maniera trasversale tutto il sistema economico italiano, ma che nel settore dell’edilizia ha toccato picchi drammatici, insopportabili per centinaia di imprese. “La situazione è veramente drammatica, insostenibile per le piccole imprese - ha denunciato Stefano Bastianoni, segretario di ANAEPA Confartigianato - gli artigiani non ce la fanno più. Oggi abbiamo aderito a questa iniziativa affinché il mondo delle costruzioni mandi un messaggio forte alle istituzioni, al Governo e al Parlamento, perché affrontino veramente questa emergenza”. Lo Stato paga le imprese artigiane delle costruzioni a 157 giorni, più di cinque mesi di attesa di un eterno Godot che forse non arriverà mai. Perché nel frattempo le imprese chiudono, schiacciate da uno Stato che diventa leone quando deve chiedere e fantasma quando deve pagare. A Roma, il 15 maggio scorso, le imprese e gli enti locali hanno organizzato un giorno di confronto per capire come uscire da questa drammatica situazione. “Da una parte, abbiamo chiesto la compensazione dei debiti con i crediti, molte imprese hanno debiti nei confronti della pubblica amministrazione dei vari livelli ma al tempo stesso devono incassare. Quindi, chiediamo che si possano compensare i debiti con i crediti. Dall’altra, c’è il recepimento della direttiva comunitaria che prevede tempi certi per il pagamento dei lavori eseguiti. Ecco, noi chiediamo semplicemente di stare in Europa. Stiamo facendo enormi sacrifici per restare in Europa ma vogliamo anche che vengano riconosciuti i diritti, quindi che siano pagati i lavori eseguiti dalle imprese, in particolare delle piccole”, ha aggiunto Stefano Bastianoni. All’appello delle imprese, la politica ha risposto compatta. Oltre al sindaco della Capitale, Gianni Alemanno, intervenuto a nome dell’ANCI, all’incontro moderato da Oscar Giannino hanno partecipato il senatore del PdL, Maurizio Gasparri, l’ex ministro per le Politiche comunitarie, Andrea Ronchi, ed il vicesegretario del PD, Enrico Letta. “La questione dei mancati e ritardati pagamenti della pubblica amministrazione è una delle questioni chiave rispetto al tema della crescita - ha sottolineato Letta - E’ inutile parlare di grandi progetti se non si risolve questo problema. Il Governo ha annunciato soluzioni e noi siamo fiduciosi che queste soluzioni diventino fatti. Siamo pronti a fare la nostra parte con proposte da presentare in Parlamento ma non si può immaginare che il mese di giugno passi senza che questo problema venga definitivamente risolto”, ha poi concluso il vicesegretario del PD. Il Governo sta lavorando in questa direzione. Il confronto con le organizzazioni imprenditoriali si è fatto serrato, il dibattito è entrato nel vivo. La soluzione, speriamo, arriverà presto.


CONVENTION MEZZOGIORNO - Il Rapporto Confartigianato ‘fotografa’ i record negativi del Sud

E’ una ‘via crucis’ di problemi e di primati negativi quella ‘fotografata’ nel rapporto di Confartigianato “Sette giorni a Sud: diario di una piccola impresa nel Mezzogiorno d’Italia”. Leggere di più


Confartigianato e le imprese artigiane alla conquista della Cina

Daliàn è una delle principali città della Cina nordorientale e un porto commerciale importante per tutto il continente asiatico. 7 milioni di abitanti e più di 10 milioni di turisti all’anno fanno di Dalian una città frizzante, in forte espansione, che ogni anno ospita il principale evento cinese dedicato alla moda, il dalian international fashion festival. Forte di queste premesse, una delegazione cinese è arrivata in Italia per realizzare un progetto ambizioso, che potrebbe consacrare Daliàn come la capitale della moda cinese. Il prossimo ottobre, infatti, verrà inaugurato un polo commerciale di 85mila metri quadrati interamente dedicato alla moda di lusso, all’abbigliamento, al calzaturiero e alla pelletteria artigiana d’eccellenza. Una vetrina importante per tante imprese europee ed internazionali. Un progetto illustrato da Zhang Shaohua, ceo del Dalian northeast asia international brand commodity trading center. <i>“La nostra missione è quella di creare un polo internazionale che sia in grado di attirare circa 300 imprese a livello europeo, ma soprattutto a livello italiano. Per farlo, stiamo completando la realizzazione di un imponente polo commerciale, che sarà il punto di partenza per sviluppare un’intera rete commerciale in tutta la Cina”.</i> Grazie alla collaborazione con Confartigianato, la delegazione cinese è sbarcata in Italia per un roadshow che porterà i buyers orientali a Macerata, Prato, Treviso e Bari, per selezionare un numero consistente di imprese artigiane pronte a conquistare un mercato ricco e in continua crescita. <i>“In questo momento il mercato cinese è molto interessato ai prodotti made in Italy, perché offre un valore aggiunto, innovazione ed estrema qualità del prodotto”.</i> Oltre a questo importante polo commerciale, a Daliàn sorgeranno anche un distretto produttivo e un centro direzionale a disposizione delle imprese, che verranno supportate dalla Sun, un’agenzia di trading cinese, con una piattaforma ecommerce dedicata e una rete commerciale pronta ad espandersi in tutto il paese. A Roma, il 10 maggio scorso, la delegazione cinese ha incontrato il presidente di Confartigianato, Giorgio Guerrini, la consigliera economica dell’ambasciata cinese in Italia, Jungfang Zhang, ed il presidente di Confartigianato moda, Giuseppe Mazzarella. Un incontro istituzionale che ha fatto da cornice all’intera iniziativa. Un’occasione importante per rilanciare i rapporti commerciali italiani con i mercati esteri. <i>Questa società è venuta in Italia motivata per piazzare ordini. In un periodo così difficile per la nostra economia, questa è un’opportunità importante per le nostre imprese, per gli artigiani che fanno il 100% made in Italy</i> - ha detto il presidente di Confartigianato Moda - <i>Con questa società, infine, possiamo gettare le basi per iniziative future.</i>