RETE IMPRESE ITALIA - Si conclude il semestre di Marco Venturi. Al via la Presidenza di Giorgio Guerrini.
Si è svolta oggi l’Assemblea di R.E TE. Imprese Italia, che ha valutato positivamente il primo biennio dell’iniziativa comune, che ha permesso di garantire un sostegno importante alle imprese in una fase di grandi difficoltà Leggere di più
A Vicenza è tutto pronto per far partire le auto elettriche
Questione di pochi mesi e Vicenza, grazie a Confartigianato, potrebbe diventare la provincia pilota per la mobilità a impatto zero sull’ambiente. Il Parlamento sta infatti esaminando un provvedimento che incentiva l’acquisto di veicoli elettrici e le infrastrutture di ricarica. Un intervento normativo che arriva a coronare il progetto ‘Futuro elettrizzante’ su cui Confartigianato Vicenza sta lavorando da tempo. L’iniziativa punta a diffondere l'uso dei veicoli elettrici nei comuni della provincia di Vicenza come soluzione al congestionamento e all’inquinamento da traffico nei centri urbani e per rilanciare l'attività degli imprenditori di nuove filiere produttive: meccanica, meccatronica, elettromeccanica. Usare auto elettriche darebbe un bell’aiuto all’ambiente, alla qualità della vita e all’efficienza delle attività economiche se si considera che, soltanto a Vicenza, Confartigianato ha calcolato che almeno 10.000 imprenditori usano veicoli aziendali su tratte inferiori ai 100 km al giorno. Il progetto, molto ampio e articolato, è scritto nero su bianco in un protocollo sulla mobilità sostenibile che è stato sottoscritto da 84 Comuni del territorio vicentino ma che coinvolge anche Università, scuole e multinazionali del settore auto. A ‘battezzare’ l’iniziativa è arrivato a Vicenza anche il Ministro dell’Ambiente Corrado Clini che, oltre ad annunciare finanziamenti per incentivare la mobilità elettrica, ha prospettato la possibilità di adottare il modello “Futuro Elettrizzante” di Confartigianato Vicenza come seconda piattaforma sperimentale a livello nazionale dopo quella emiliano romagnola. Insomma, in attesa che arrivino gli incentivi per favorire la diffusione dei veicoli elettrici, Vicenza è già pronta, con il suo laboratorio per la mobilità elettrica, a disegnare un nuovo modello di sviluppo territoriale sostenibile.
Innovazione e incentivi, la ripresa parte da qui
Sviluppo, crescita, ripresa economica. Chiamatela come volete, ma questo è ciò che serve all’Italia, riagganciare la ripresa economica e tornare a crescere. Per farlo, il Governo Monti, dopo una prima fase, estremamente dura, di tagli e razionalizzazione dei costi, ha preparato un pacchetto di iniziative per rilanciare l’economia del paese. <i>“Noi abbiamo sollecitato un cambio di politiche del governo che, finora, si è dedicato quasi esclusivamente alle politiche di risanamento dei conti pubblici e a fronteggiare la grave crisi del debito sovrano italiano”</i>, ha sottolineato il Segretario generale di Confartigianato, Cesare Fumagalli. Nel decreto sviluppo approvato dal consiglio dei ministri lo scorso 15 giugno sono finiti la riforma degli incentivi alle imprese, trasformati in un unico fondo rotativo da 2 miliardi di euro all’anno, la definizione di un credito d’imposta per chi assume giovani laureati qualificati, alcune modifiche e semplificazioni del diritto fallimentare e di quello civile, la creazione dell’Agenzia per l’Italia digitale e un pacchetto di proprietà pubbliche da dismettere, oltre ad un ampio bouquet di iniziative per l’edilizia e le rinnovabili. I fondi raccolti dalla cessione di una parte del patrimonio pubblico andranno a coprire una quota del debito pubblico e parte di quello commerciale dello Stato nei confronti delle imprese, All’ultimo momento, invece, è saltata l’esenzione dell’IMU per l’invenduto. <i>“Riteniamo che questo debba essere soltanto il primo di una serie di provvedimenti che mirino alla rimessa in moto dell’economia italiana”</i>, ha aggiunto Fumagalli. Alla presentazione del decreto sviluppo, il premier monti ha sottolineato come con questo decreto si riduca il peso dello stato, ma di lavoro, per riagganciare la crescita, ce n’è ancora tanto da fare. Per Confartigianato, sono tre le strade da seguire, riduzione della pressione fiscale, semplificazione burocratica ed un credito più accessibile per le imprese. <i>“Con questa pressione fiscale non si aggancia nessuna ripresa. Con l’attuale livello di burocrazia, nonostante siano state fatte negli anni scorsi alcune magnifiche leggi di principio sulla semplificazione anche se ancora mancano i decreti attuativi, le imprese non hanno sufficienti margini di manovra. Il terzo ambito in cui noi crediamo sia necessario mettere in campo un intervento coordinato fra soggetti pubblici e privati è quello della circolazione della liquidità”</i>, ha concluso Fumagalli.
DALLE IMPRESE APPELLO PER L’EUROPA
Da Giuseppe Mussari (Abi), Aldo Minucci (Ania), Luigi Marino (Alleanza delle cooperative) Giorgio Squinzi (Confindustria) e Marco Venturi (Rete Imprese Italia) la lettera aperta a Barroso, Presidente della Commissione europea, e VanLeggere di più
ENERGIE RINNOVABILI - Un mercato con 100.000 imprese e 369.000 addetti. Il sole batte il vento: fotovoltaico prima fonte energetica alternativa
Il fotovoltaico supera l’eolico e diventa la prima fonte energetica rinnovabile d’Italia, ad eccezione dell’idroelettrico. Un sorpasso storico, avvenuto a febbraio 2012, quando il fotovoltaico produceva 10.678 GWh contro i 10.568 GWh Leggere di più
CANONE RAI - La Rai ci riprova e ‘tartassa’ le imprese. Confartigianato denuncia: “Solleciti di pagamento del canone anche a imprese che non posseggono radio e tv”
Non bastavano il pagamento dell’IMU, dell’Irpef e delle altre imposte. In questi giorni su milioni di imprenditori italiani si sta abbattendo, per la seconda volta nell’arco di pochi mesi, un’alluvione di solleciti di pagamento del canone Leggere di più