STUDI - Il caos estivo dei prezzi dell’energia

Nell’ultimo mese la crisi energetica ha assunto toni drammatici. Il deragliamento dei prezzi del gas sta generando ricadute senza precedenti sul costo dell’energia elettrica e gas per imprese e famiglie, con un effetto traino anche sul prezzo di altre commodities energetiche, tra cui il gasolio da autotrazione.

L’allarme lanciato da Confartigianato nei giorni scorsi evidenzia che negli ultimi dodici mesi (settembre 2021-agosto 2022) il costo dell’elettricità per le micro e piccole imprese è salito di 21,1 miliardi di euro. Si  estendono i casi di lockdown energetico e numerose attività, scivolate in perdita a causa dell’esplosione dei costi energetici, sono a rischio di chiusura, con una prospettiva di pesanti effetti sull’occupazione, in particolare per quella indipendente.

Prezzi di guerra, con crescita a tre cifre - Ad agosto il prezzo del gas europeo (TTF) è andato letteralmente ormai fuori controllo. Tale ulteriore impennata dei prezzi del gas, fonte dominante nel mix di generazione elettrica - nel 2021 l’energia elettrica prodotta con il gas è il 47,9% del totale in Italia, il 15,1% in Germania e il 5,7% in Francia - si ribalta sulle bollette elettriche, con l’economia italiana più esposta allo tsunami generato dai ‘prezzi di guerra’ del gas naturale.  Ad agosto il prezzo all'ingrosso dell'elettricità (PUN) è salito a 543,15 euro per MWh, il 383,1% in più rispetto ad agosto 2021; in estate il ritmo di crescita del prezzo all’ingrosso dell’elettricità segna a luglio un aumento del 62,8% rispetto a giugno e ad agosto un ulteriore aumento del 23,0% rispetto a luglio. Il conseguente impatto sulle bollette elettriche ricevute dalle imprese in queste settimane che appare  insostenibile.

Crescita a tre cifre anche per i prezzi alla produzione e all’import. Il prezzo alla produzione di elettricità e gas a luglio 2022 sale del 138,8%, combinazione di un +123,5% per elettricità e +184,8% per gas, mentre il prezzo all’import di gas naturale e petrolio greggio a giugno 2022 sale del 108,1%.

Sul fronte dei prezzi al consumo, secondo gli ultimi dati Eurostat, già a luglio i prezzi dell’elettricità in Italia salgono ad un ritmo di oltre quaranta punti superiore alla media dell’Eurozona. Le stime preliminari di Istat pubblicate questa settimana evidenziano una accelerazione dell’inflazione imputabile prevalentemente ai prezzi dei beni energetici (da +42,9% di luglio a +44,9), con accentuazioni per l’energia elettrica mercato libero (da +109,2% a +135,9%; +20,5% sul mese precedente) e a quelli del gas di città e gas naturale mercato libero (+22,8% su base mensile; la crescita tendenziale dei prezzi del gas di città e gas naturale nel loro complesso sale così a +62,5%, da +42,8% di luglio).

Pur in un contesto di rallentamento della crescita dei prezzi dei carburanti, l’escalation dei prezzi di gas ed elettricità di fine agosto si riverbera anche sul prezzo del gasolio: al self-service il prezzo del gasolio da autotrazione elaborato da QE-Quotidiano Energia, dal 22 agosto al 1° settembre 2022 è salito del 5,5% a fronte di un +0,9% della benzina.

In autunno raddoppio dei prezzi del gas - Anche il prezzo del gas aumenterà con un ritmo straordinario a seguito dell’escalation di agosto delle quotazioni del TTF. Come anticipato nella segnalazione dell’Arera di fine luglio (i grassetti sono nostri) “in ragione dell’attuale andamento dei prezzi del mercato all’ingrosso, per il trimestre ottobre - dicembre 2022, è atteso, laddove dovessero mantenersi i livelli delle quotazioni degli ultimi giorni, un ulteriore incremento delle bollette per le famiglie, stimabile oggi di oltre il 100% rispetto al trimestre in corso”. Come l’Autorità indica, “tali costi risulterebbero difficilmente sostenibili per tutti i consumatori, non solo domestici, con potenziali ripercussioni sulla tenuta dell’intera filiera. In tale drammatico scenario, inoltre, la concentrazione nel mese di agosto degli approvvigionamenti di gas naturale per la fornitura dei clienti in tutela per il trimestre ottobre - dicembre 2022, data la situazione di ridotta liquidità dei prodotti forward, potrebbe creare una ancor più elevata volatilità e un ulteriore incremento dei prezzi.”

Last but not least, a siccità – La crisi idrica sta compromettendo la produzione di energia da fonti rinnovabili: a luglio la produzione idroelettrica cade del 32,1% rispetto un anno prima, con un calo tendenziale del 37,9% nei primi sette mesi dell’anno.

 
Trend dei prezzi alla produzione di elettricità e gas
Var. % tendenziale (sx) e indice 2015=100 (dx) - Elaborazione Ufficio Studi Confartigianato su dati Eurostat

 
Il caos estivo dei prezzi dell’energia
var. % dove non indicato diversamente - Elaborazione Ufficio Studi Confartigianato su dati Arera, Enea, GME, QE, Eurostat, Terna


STUDI – Guerra e crisi energetica frenano il ciclo economico: i segnali statistici degli ultimi 30 giorni

I segnali desunti dai dati statistici pubblicati nelle ultime quattro settimane indicano un rallentamento della domanda e dell’attività delle imprese, mentre la tempesta dei prezzi dell’energia fa salire l’inflazione. Sul mercato del lavoro rimane vivace la domanda per dipendenti a termine; una diffusione di lockdown energetici e la chiusura di attività causata dall’insostenibile costo dell’energia per le micro e piccole imprese, che in dodici mesi è salito di 21,1 miliardi di euro, potrebbero amplificare la già conclamata crisi dell'occupazione indipendente.

A giugno 2022 le vendite al dettaglio in volume segnano una flessione congiunturale dell’1,8%, con le vendite dei beni non alimentari che diminuiscono del 2,5%  mentre per i beni alimentari il calo si ferma al -0,8%.

A giugno 2022 la produzione manifatturiera diminuisce del 2,2% rispetto a maggio; il calo è più marcato per i beni strumentali (-3,3%) rispetto ai beni di consumo (-2,1%) e ai beni intermedi (-1,3%); pesa la flessione registrata dai mezzi di trasporto (-6,5%) e dalla moda (-3,0%).

Manifattura in Italia più resiliente rispetto ai competitor europei - Nel secondo trimestre 2022 in Italia il livello della produzione aumenta dell’1,4% rispetto ai tre mesi precedenti, il doppio della media Ue 27, una performance migliore rispetto alla stazionarietà della Francia e al calo dello 0,8% della Germania.

Sempre a giugno, il volume del fatturato del settore manifatturiero segna un calo congiunturale dell’1,6%, pur mantenendo un aumento dello 0,9% nel complesso nel secondo trimestre del 2022.

A luglio l’indicatore ciclico ITA-coin della Banca d’Italia – costruito sull’'informazione proveniente da un ampio insieme di variabili quantitative e qualitative - è ulteriormente diminuito, passando da -0,40 a -0,49, un livello che non si riscontrava dall’autunno del 2020, anno della pandemia.

Nel secondo trimestre 2022 il numero totale di registrazioni di nuove imprese si riduce del 2,7%, rispetto al trimestre precedente. Si mantengono gli effetti positivi delle politiche di sostegno attivate a seguito della pandemia sulla riduzione dei fallimenti i quali, nel secondo trimestre 2022 sono in diminuzione sia rispetto al trimestre precedente (-2,0%) sia nel confronto con lo stesso trimestre del 2021 (-14,7%).

A giugno i prestiti alle imprese salgono del 2,6% (era +2,3% il mese precedente), mentre i tassi sui nuovi prestiti aumentano di 25 punti base rispetto a maggio.

Sul fronte del commercio estero, a giugno 2022 il volume dell’export segna un calo del 2,1% rispetto a giugno 2021, appesantito dal calo del 3,2% dei beni strumentali e del 5,9% dei beni intermedi, mentre rimangono in  territorio  positivo (+3,4%) i beni di consumo. Nel complesso nei primi sei mesi del 2022 il volume delle esportazioni registra un aumento del 2,0%.

Negli ultimi dodici mesi (luglio 2021-giugno 2022) il saldo del commercio estero dell’Italia è peggiorato di 66,9 miliardi di euro rispetto ai dodici mesi precedenti. Drammatico l’ampliamento del saldo import-export  di energia – la bolletta energetica - che, su base annua, arriva al massimo storico del 4,1% del PIL, come anticipato da una nostra analisi pubblicata nei giorni scorsi; il peggioramento di 51,3 miliardi di euro della bolletta energetica determina il 76,6% dal calo del saldo del commercio estero dell’Italia.

Sul fronte dei prezzi ad agosto il tasso di inflazione in Eurozona è salito al 9,1% e in Italia al 9,0%, su livelli che non si incontravano oltre 36 anni fa, a dicembre 1985; oltre metà (52,6%) dell’aumento dei prezzi in Italia deriva dall’incremento del 44,9% dei prezzi dei beni energetici.

Le forti tensioni sui costi per materie prime ed energia si ripercuotono sui listini prezzi delle imprese: a luglio i prezzi alla produzione delle imprese manifatturiere non energy salgono del 12,8% rispetto un anno prima, con una accentuazione per chimica (+25,6%), legno, carta e stampa (+19,3%), gomma, plastica, vetro, cemento e ceramica (+17,7%) metallurgia e prodotti in metallo (+17,4%) e alimentari e bevande (+14,7%).

Sul fronte del turismo, a maggio 2022 le entrate turistiche (3,5 miliardi) sono state pari a quasi cinque volte +372,5%) quelle dell'anno precedente. In Veneto, la regione con il più elevato numero di turisti, i dati provvisori regionali indicano che a giugno 2022 le presenze turistiche superano del 6,6% quello dello stesso mese del 2019, precedente allo scoppio della pandemia.

Ad agosto l’indice di fiducia delle imprese diminuisce per il secondo mese consecutivo, segnando una flessione dell’1,2% e collocandosi su un livello prossimo a quello medio del primo quadrimestre dell’anno; in chiave settoriale si rileva un calo più marcato della fiducia per le costruzioni (-5,2%) rispetto a manifattura (-2,0%) e sevizi di mercato (-0,6%), mentre è in controtendenza (+4,6%) il commercio al dettaglio.

Sul fronte del mercato del lavoro, i dati pubblicati stamane dall’Istat evidenziano a luglio 2022 un calo dell’occupazione dello 0,1% rispetto a giugno, combinazione di flessione dello 0,2% per i dipendenti permanenti e per gli indipendenti e di un aumento dello 0,4% per i dipendenti a termine, delineando gli effetti sul lavoro dell’incertezza generata dal proseguimento della guerra, dalla fine anticipata della legislatura e dall’esorbitante aumento dei costi energetici delle imprese. Un aumento delle chiusure di attività causate dagli insostenibili costi dell’energia aggraverebbe la crisi del lavoro autonomo innescata dalla pandemia: da febbraio 2020 a luglio 2022 l’occupazione indipendente segna un calo di 225mila unità a fronte dell’incremento di 404mila occupati dipendenti.

 
I segnali statistici degli ultimi 30 giorni
var. % dove non indicato diversamente - Elaborazione Ufficio Studi Confartigianato su dati Banca d'Italia, Eurostat e Istat

Dinamica produzione manifatturiera nel secondo trimestre 2022 nei principali paesi Ue
Var. % rispetto trimestre precedente, dati destagionalizzati - Elaborazione Ufficio Studi Confartigianato su dati Eurostat


FOTOGRAFI - 'Scattiamo per l'Italia' alla ricerca di eccellenze

Al via da oggi il concorso "Scattiamo per l'Italia" per la selezione delle 24 immagini (3 per ciascuna delle otto categorie) che rappresenteranno il Team Italia, coordinato dal Presidente di Confartigianato Fotografi Corrado Poli, nella edizione 2023 della WORLD PHOTOGRAPHIC CUP. Il termine per l'iscrizione e il caricamento delle immagini, che avverrà attraverso l’Entry System del sito www.wpcitalia.it è fissato al prossimo 15 Ottobre 2022. 

Al fine di incentivare la partecipazione, con l'obiettivo di comporre un Team Italia in grado di competere ai massimi livelli internazionali e di rappresentare al meglio la fotografia italiana nel mondo, quest’anno la partecipazione al concorso sarà gratuita (con un limite massimo di immagini da inviare) e con due nuove categorie per un totale di otto, che corrispondono a quelle previste per la WPC (Commerciale; Illustrazione/Arte digitale; Paesaggi; Fauna selvatica; Ritratto “classico”; Ritratto “illustrativo”; Reportage/Fotogiornalismo; Matrimonio).  

Ai vincitori del Team Italia, che rappresenteranno il nostro Paese alla WPC, sarà data comunicazione entro il 31 ottobre.

Gli autori delle 10 immagini con il punteggio più alto in ciascuna delle otto categorie riceveranno i Certificati di “finalisti nazionali”. Medaglie d’oro, d’argento e di bronzo saranno assegnate agli autori della prima, seconda e terza immagine con il punteggio più alto in ciascuna delle otto categorie.

Gli autori delle immagini che otterranno i tre punteggi più alti in ciascuna delle otto categorie faranno parte del Team Italia alla World Photographic Cup 2023 e potranno partecipare alle assegnazioni dei premi internazionali. Potranno inoltre inserire il logo “WPC Team Italy – Team member 2023” nelle loro comunicazioni.

Qualora una o più delle 24 immagini italiane selezionate attraverso il concorso nazionale risultassero tra le migliori 10 nelle rispettive categorie del concorso mondiale WPC, i loro autori verranno invitati dalla WPC a prendere parte alla cerimonia di premiazione che si svolgerà venerdì 17 marzo a Singapore.

Il Regolamento completo delconcorso"Scattiamo per l'Italia"con la descrizione dettagliata delle categorie, tutte le informazioni relative ai requisiti di partecipazione e ai diritti/licenze nonché ai criteri di valutazione delle immagini è disponibile al seguentelink:https://www.wpcitalia.it/regolamento/


ALIMENTAZIONE - La tempesta perfetta dei costi energetici delle imprese agroalimentari

Confartigianato Alimentazione denuncia la difficile situazione in cui si trovano ad operare le imprese del settore: l’incremento dei costi dell’energia elettrica e del gas hanno causato negli ultimi 12 mesi rincari addirittura fino al 500%, aumenti alimentati da fattori oggettivi e dalla forte spinta della speculazione.

Il presidente Massimo Rivoltini sottolinea la necessità di contrastare con vigore il caro bollette con interventi massicci da parte del governo potenziando le misure già adottate dall’attuale esecutivo, prevedendo l’azzeramento degli oneri generali di sistema per luce e gas, la riconferma del credito d’imposta sui costi di elettricità e gas per le imprese non energivore e non gasivore e, non da ultimo, arrivare a stabilire un limite europeo al prezzo del gas.

"Parallelamente agli interventi per l’immediato, - spiega - occorre adottare anche misure strutturali, oltre a prevedere soluzioni di lungo periodo come l’aumento dell’estrazione del gas in Italia o una diversificazione di tutte le fonti di approvvigionamento senza veti ideologici. In aggiunta a ciò imprese e famiglie dovrebbero poter essere agevolate sull’autoproduzione energetica con il fotovoltaico, anziché trovare molto spesso ostacoli di tipo burocratico".

"A questi costi - aggiunge Rivoltini - sono da assommare inoltre i forti incrementi dei prezzi delle materie prime, nonché i costi di produzione, come quello per gli imballaggi, dalla plastica al vetro fino al legno per i pallet da trasporti e alla carta per le etichette dei prodotti".

Nonostante il settore agroalimentare italiano registri buoni incrementi dall’export, soprattutto da quello dell’area extra UE (che risulterebbe essere più lontana dalla crisi bellica est europea e meno coinvolta dalla crisi energetica legata al gas russo), vanno ugualmente ad incidere sullo scenario l’enorme debito pubblico che impedisce manovre extra bilancio e le forti dipendenze estere in campo energetico e agricolo.

Due fattori contingenti contribuiscono poi ad aumentare i pericoli per il paese: l’incertezza determinata dall’evolversi della guerra russo-ucraina e dalle fluttuazioni dei prezzi delle commodity alimentari e l’inflazione che ha ripreso a galoppare come non si vedeva da parecchio tempo.

Fino a questo momento le imprese hanno evitato di scaricare l’incremento dei costi sui prezzi al consumo, nella maggior parte dei casi lavorando anche in perdita, ma queste scelte non possono essere irreversibili. Se la corsa del prezzo del gas continuerà anche in autunno rendendo impossibile onorare le bollette, le imprese si ritroveranno a dover applicare una sospensione o una forte limitazione alla produzione con il rischio concreto di andare incontro alla definitiva chiusura.

E allo stesso modo, se le famiglie si troveranno ad affrontare un costo più elevato dell’energia i consumi rallenteranno; e ugualmente saranno le imprese ad essere ancor più gravate al punto da dover ribaltare i maggiori costi sui prodotti al consumo, determinando lo stesso risultato.

Non c’è più tempo. L’autunno è prossimo e le imprese che sono appena riuscite faticosamente a ripartire dopo i lockdown motivati dalle misure anti Covid non possono rischiare di ritrovarsi in una nuova e più pesante recessione.

A fronte di questi ipotetici scenari diventerebbe necessario per le imprese poter ricorrere alla cassa integrazione per evitare le forti riduzioni del personale determinando così notevoli ripercussioni sul piano sociale. Con il riaprirsi di una stagione di agitazione delle maestranze con richieste allo Stato di effettive garanzie occupazionali ed il possibile conseguente innesco di proteste generalizzate.

Sarebbe infatti altamente probabile il rischio di ritrovarsi in una situazione da “autunno caldo” di lunga memoria tra i cui effetti vi sarebbe la rimessa in discussione di quegli equilibri di pace sociale rappresentati dagli accordi tra imprese e sindacati, raggiunti grazie all’impegno profuso dalle rispettive rappresentanze e che hanno contribuito decisamente ad accelerare lo sviluppo economico dell’Italia.


FOTOGRAFI - WPC 2023 - A Singapore la 10^ edizione. Corrado Poli: 'Invito i colleghi fotografi a cimentarsi in questa straordinaria competizione'

Singapore si è aggiudicata la prossima edizione della World Photographic Cup 2023 e Corrado Poli, Presidente di Confartigianato Fotografi e capitano del Team Italia ha già iscritto alla competizione la nostra squadra nazionale i cui componenti saranno selezionati con il contest “Scattiamo per l’Italia”.

L’annuncio dei vincitori della WPC 2023 avverrà il 17 marzo a Singapore, in collaborazione con Singapore Photographic & Digital Imaging Trade Association (SPDA).

Il Presidente della SPDA George Lin, ha dichiarato: “Siamo molto lieti di avere l’opportunità di ospitare la 10a edizione della prestigiosa Coppa del Mondo di Fotografia a Singapore. Il Comitato Esecutivo SPDA è davvero entusiasta e non vede l’ora di accogliere i vincitori, il comitato direttivo, i fotografi, gli sponsor e gli amici del nostro settore che si uniranno a noi nella nostra soleggiata isola tropicale nel marzo 2023!”

Saranno diffusi a breve i requisiti per l’iscrizione al Concorso “Scattiamo per l’Italia, le Categorie, le caratteristiche tecniche e le modalità di caricamento delle fotografie italiane, tra le quali saranno selezionate le 24 immagini (3 per ciascuna delle otto categorie) che approderanno a Singapore.

Il Presidente Poli, a nome del Team Italia, invita tutti i Colleghi a cimentarsi in questa straordinaria competizione selezionando le loro migliori opere per contribuire alla migliore rappresentazione della fotografia italiana nel mondo.


STUDI – Verso la XIX legislatura: alcuni trend dei prossimi cinque anni

Nel ventunesimo secolo è aumentata a dismisura l’incertezza. In un ventennio si sono susseguite undici gravi crisi: dalla crisi terroristica, alla grande recessione nata dalla finanza e diffusa all'economia reale, dalla crisi del debito sovrano alla prima fase della crisi russo-ucraina (2014), dalla pandemia globale alle strozzature lungo le filiere globali e dall'escalation dei prezzi delle commodities, dallo scoppio della crisi energetica all' invasione dell’Ucraina, eventi peraltro attraversati da una progressiva crisi climatica e idrica e da un ritorno dell'inverno demografico. Siamo passati, si potrebbe dire, dal 'secolo breve' al 'secolo dell'incertezza'. In Italia, negli ultimi quattordici anni (2008-2021) si sono registrati sei anni di recessione, mentre dei precedenti quarantasette anni (1961-2007) solo due furono caratterizzati da una caduta del PIL.

I cinque anni della prossima legislatura, la XIX, saranno caratterizzati da una elevata volatilità, affiancata da cambiamenti strutturali.

Tra il 2022 e il 2027 il PIL mondiale salirà del 18,1%, nell’Eurozona dell’8,8%, in Italia del 5,7%. Quest’anno il PIL della Cina, valutato in dollari, supera del 15,8% quello dell’Unione europea ma nel 2027 il divario raddoppierà, salendo al 32,6%. Nello stesso quinquennio la popolazione in età lavorativa in Italia – tra 20 e 64 anni – diminuirà di quasi un milione (957 mila) di unità, pari ad un calo del 2,7%, inducendo modifiche strutturali dell’offerta di lavoro, a fronte di un tasso di occupazione che è previsto costante tra il 2025 e il 2030. Nell’arco di cinque anni il calo demografico ridurrebbe di 28mila unità le iscrizioni di nuove imprese mentre, combinando il trend delle iscrizioni con quello demografico, tra il 2022 e il 2027 gli studenti degli istituti tecnici e professionali si riducono del 3,7%.

Tra il 2022 e il 2026 il fabbisogno occupazionale del settore privato è stimato in 3 milioni 290mila unità, con un tasso di fabbisogno del 3,2%, composizione del +3,0% relativo a 2 milioni 237mila unità dipendenti privati e del +3,7% relativo a 1 milione 52mila unità indipendenti.

 

In parallelo nel 2027 la spesa pensionistica si collocherà attorno al 16,4% del PIL, con cui pagare 19 milioni di prestazioni pensionistiche. L’invecchiamento della popolazione spinge una crescita della spesa sanitaria.

Il divieto nel 2035 di immatricolare di autovetture a combustibile fossile nell’Unione europea porterà in Italia, nell’ipotesi di un tasso di crescita del mercato dell’1% medio annuo, al 2027 una riduzione di 345 mila immatricolazioni di auto a benzina e gasolio rispetto al 2022 (-38,5%) a fronte di un aumento di 423 mila auto elettriche e ibride (+66,4%), con forti ricadute sulla produzione e l’occupazione nel settore automobilistico e in quello dell’autoriparazione. La crescente domanda di materie prime per la produzione di auto elettriche e di impianti di energia a fonti rinnovabili determinerà una scarsità di minerali critici e ‘terre rare’.

Tra le priorità del Green deal il risparmio energetico è indicato dal 46% degli italiani a fronte del 32% della media Ue; la riduzione dei consumi di energia, necessaria per combattere le conseguenze del climate change, e le conseguenze della prolungata guerra in Ucraina richiedono una minore dipendenza energetica dall’estero e una maggiore produzione da fonti di energia rinnovabili. Entro il 2027 dovranno essere attuate le azioni di medio termine previste da REPowerEU, il piano della Commissione europea per porre fine alla dipendenza energetica dalle importazioni russe. Entro il 2030 , secondo il pacchetto "Pronti per il 55%" (FIT for 55%), nell’Unione europea dovrà essere raggiunto il nuovo obiettivo di riduzione delle emissioni nette di gas a effetto serra di almeno il 55 % rispetto ai livelli del 1990, nella prospettiva della neutralità climatica entro il 2050. Saranno necessari interventi per gestire le conseguenze cambiamento climatico, in particolare quelle che impattano sulle risorse idriche e sulla filiera agroalimentare.

Con la pandemia le MPI italiane hanno intensificato l’utilizzo delle tecnologie digitali. I prossimi anni saranno caratterizzati da una ulteriore accelerazione della transizione digitale: secondo i target per fine decennio posti dalla Commissione europea, tra il 2022 e il 2027 dovrà aumentare di 14 punti la quota delle imprese italiane che farà uso di servizi di cloud computing e di 42 punti percentuali quella relativa all’elaborazione di big data e all’utilizzo dell’intelligenza artificiale (IA).

 
Alcuni trend nella XIX legislatura (2022-2027)
+5,7% PIL Italia, +8,8% eurozona, +18,1% mondo
-2,7% popolazione in età di lavoro 20-64 anni
+3,0% fabbisogno occupati in quattro anni
-38,5% nuove autovetture a gasolio e benzina
+66,4% nuove autovetture ibride ed elettriche
+42 punti percentuali quota imprese utilizzano big data e intelligenza artificiale

 

Elaborazioni Ufficio Studi Confartigianato su dati Aci, Commissione europea, Fondo monetario internazionale, Istat,  Mef-Rgs, Miur e Unioncamere-Anpal