STUDI - Bicicletta: +10,1% produzione e +1,4% imprese. Il focus sulla filiera della bici
Una mobilità più rispettosa dell’ambiente, i costi della crisi energetica, una maggiore diffusione dell’attività fisica e sportiva e la fruizione del territorio mediante nuove forme di turismo sono alcuni dei driver della domanda di bicicletta, il prodotto di una delle nicchie che caratterizzano il made in Italy.
In occasione della partenza del Giro d’Italia, competizione che si tiene dal 6 al 28 maggio per complessivi 3.489 km e 51.400 metri di dislivello, l’Ufficio Studi di Confartigianato pubblica il focus sulla bicicletta nella 2° edizione del Rapporto Meccanica 2023, disponibile qui.
Alla fine del 2022 la filiera della bicicletta, che oltre alla produzione di biciclette e di loro componenti comprende anche la riparazione ed il noleggio, conta 3.233 imprese. Il cuore della filiera è rappresentato da 1.989 imprese artigiane che sono il 61,5% della filiera, ben 2,5 volte la media del 24,7% registrata per il totale economia. Le imprese della filiera sono soprattutto dedite alla riparazione che conta 1.839 imprese e rappresenta il 56,9% del settore, quota che sale all'81,8% nell'artigianato, in cui si registrano 1.627 imprese di comparto.
La dinamica delle imprese della filiera - Le imprese della filiera della bicicletta crescono in un anno dell'1,4% in controtendenza rispetto al calo dello 0,7% del totale delle imprese, trainate dal +7,5% del noleggio di biciclette a cui si affianca il +0,3% della riparazione di biciclette, articoli sportivi e attrezzature da campeggio mentre sono in calo dell'1,4% la fabbricazione parti e accessori per biciclette e del 2,3% la fabbricazione e montaggio di biciclette.
Il turismo si coniuga con l’uso della bicicletta: il focus di Confartigianato evidenzia che in 40 province una maggiore specializzazione nella filiera della bicicletta si associa ad una elevata turisticità.
Le imprese del comparto per regione e provincia sono presenti nell’Appendice statistica “Filiera della bicicletta: totale imprese e artigianato”.
Nella ripresa post pandemia la produzione della bicicletta si mostra molto vivace superando i noti problemi che sta affrontando il sistema manifatturiero, quali in particolare l'aumento dei costi di materie prime ed energia, l'allungamento dei tempi di consegna e la crescente mancanza di manodopera, soprattutto se specializzata. Nel 2022 la crescita annuale della produzione del settore è pari, infatti, al 10,1% e rispetto al 2019 si registra un +34,7%, per cui l’Italia stacca nettamente la Germania a +5,0%, mentre la Francia segna un calo del 21,1%.
Nel 2022 l’export del settore della bicicletta vale 1.149 milioni di euro di cui 606 milioni di euro di componentistica (52,7% del totale) e 543 milioni di euro di biciclette (47,3% del totale), quest’ultimo composto da 351 milioni di euro di biciclette non elettriche (30,6%) e 192 milioni di euro di E-bike (16,7%).
Filiera della bicicletta (produzione, riparazione e noleggio): dinamica annuale delle imprese totali ed artigiane per comparto
IV trimestre 2022. Variazione percentuale su IV trimestre 2021. Ateco 2007: 30.92.1, 30.92.2, 77.21.01 e 95.29.02 - Elaborazione Ufficio Studi Confartigianato su dati CCIAA delle Marche
Top 3 produttori Ue biciclette: dinamica e livello della produzione
Anno 2022. Var. % su 2021 e su 2019 - Elaborazione Ufficio Studi Confartigianato su dati Eurostat
STUDI - Rialzo tassi Bce frena credito a MPI (-3%), ma ad aprile sale la fiducia delle imprese
L’ulteriore stretta monetaria, necessaria per riportare l’inflazione verso il target del 2%, frena il credito, ma in Italia gli investimenti tengono, sale la fiducia delle imprese e cresce l’occupazione. La nostra analisi pubblicata questa settimana su QE-Quotidiano energia sottolinea che il tasso di inflazione ad aprile in Eurozona non scende, mentre in Italia ha registrato un robusto rialzo, interrompendo il sentiero di discesa intrapreso da inizio anno.
Sulla base di queste tendenze dei prezzi il Consiglio della Bce, nella seduta odierna, ha deciso un rialzo dei tassi di riferimento di 25 punti base, portando l’aumento cumulato da luglio 2022 a 375 punti.
La traslazione della stretta monetaria è evidente sia sul costo che sulla quantità di credito erogata, con effetti amplificati sulle piccole imprese.
Come evidenziato nel 24° report ‘Primavera 2023: tendenze, cambiamenti e incertezze’ presentato nei giorni scorsi, a febbraio 2023 il tasso sui nuovi prestiti fino a 250 mila euro, di riferimento per le imprese di minor dimensione, è del 4,59% con una crescita di 245 punti base in un anno.
Il maggiore costo del denaro frena la domanda di credito: a dicembre 2022 i prestiti per le micro e piccole imprese segnano un calo del 3,0%, peggiorando il -1,6% di settembre e risultando più accentuato rispetto al -0,4% del totale imprese.
A livello territoriale il calo più marcato del credito alle piccole imprese è il -4,3% nel Nord-Est, mentre, all’opposto, si osserva una tenuta nelle Isole. Le flessioni più ampie si registrano in Provincia Autonoma di Trento con il -5,8%, Friuli-Venezia Giulia con il -5,6%, Liguria con il -5,2% e Veneto con il -5,0%, mentre solo la Sardegna mostra un aumento, pari all’1,6%. Il calo dei prestiti alle piccole imprese è meno accentuato rispetto al totale imprese in Lazio, Piemonte, Liguria e Provincia Autonoma di Trento.
In merito al credito alle imprese artigiane è possibile analizzare solo la dinamica mensile non corretta dello stock dei prestiti alle quasi-società artigiane rappresentante da ditte individuali, società di fatto e semplici con almeno 5 addetti e società di persone e che assorbono circa la metà dei prestiti al comparto. A dicembre 2022 queste imprese registrano una flessione dei prestiti del 7,0%, più marcata rispetto a quella delle piccole imprese, calo che si approfondisce nei primi mesi di quest’anno (-8,2% a febbraio 2022).
Nell'Appendice statistica del 24° report sono riportati i dati regionali del tasso di interesse annuo effettivo per regione e macrosettore e la dinamica trimestrale del credito negli ultimi due anni per piccole imprese e totale imprese.
Vi sono segnali statistici di maggiore rigidità delle condizioni di finanziamento: a marzo 2023 oltre un terzo (35,0%) delle micro e piccole imprese manifatturiere segnala difficoltà di accesso al credito.
La dinamica dei prestiti, anche in condizioni di bassa rischiosità aziendale, penalizza maggiormente le micro imprese: a dicembre 2022 i prestiti per le imprese a rischio basso ristagnano (+0,5%) per le micro imprese, mentre sale del 2,9% per le piccole, del 4,3% per le medie e del 5,0% per le grandi imprese. Si inverte la tendenza rispetto ad un anno prima, quando erano e micro e piccole imprese a basso rischio che registravano una maggiore dinamica dei prestiti.
La resilienza delle imprese italiane per fiducia, investimenti e lavoro - Ad aprile 2023 il clima di fiducia delle imprese continua ad aumentare per il secondo mese consecutivo tornando sul livello di luglio 2022 il valore più elevato negli ultimi 10 mesi. Una nostra recente analisi evidenzia che, nonostante il rialzo del costo del credito influenzi i piani di investimento, nel 2022 l’Italia registra una evidente resilienza rispetto agli altri paesi Ue, segnando un aumento nel 2022 del 9,4%, un ritmo più che doppio del +4,0% dell’Ue a 27.
Infine, i dati ieri pubblicati dall’Istat indicano un consolidamento dell’aumento dell’occupazione, che a marzo 2022 segna un aumento di 297 mila unità rispetto un anno prima (+1,3%), una dinamica trainata dai contratti a tempo indeterminato e dalla domanda delle micro e piccole imprese.
Tasso di interesse alle imprese su nuove operazioni fino a 1 mln € e fino a 250mila € e tasso ufficiale di rifinanziamento Bce
Gennaio 2005-febbraio 2023, tasso medio % su totale prestiti non c/c a società non finanziarie e tasso ufficiale fino a maggio 2023 - Elaborazione Ufficio Studi Confartigianato su dati Banca d'Italia e Banca Centrale Europea
Dinamica dei prestiti bancari alle piccole imprese ed al totale imprese per regione
Dicembre 2022. Var. % tendenziali corrette, piccole imprese decrescenti. Punto verde: performance piccole impr. migliore del totale - Elaborazione Ufficio Studi Confartigianato su dati Banca d'Italia
Prestiti per classe di rischio e dimensione di impresa
Dicembre 2021 e dicembre 2022, var. % - dati Banca d’Italia
PULIZIA - Confartigianato Imprese di Pulizie a ISSA PULIRE a Milano dal 9 all'11 maggio
Confartigianato Imprese di Pulizie è tra i protagonisti della 26esima edizione di ISSA PULIRE, la fiera internazionale della Pulizia e Sanificazione Professionale che si svolgerà dal 9 all'11 maggio a Fiera Milano-Rho.
ISSA PULIRE si presenta come il più importante evento del cleaning in Italia e tra i più grandi in Europa, punto di riferimento per scoprire le ultime tendenze del settore e approfondire temi chiave come la sostenibilità, il green cleaning e la digitalizzazione.
Nei tre giorni della kermesse, che ha ricevuto il patrocinio di Confartigianato Imprese, sarà possibile trovare all’interno dei due padiglioni fieristici, l’8 e il 12, tutte le novità su prodotti e strumenti per la pulizia professionale.
Confartigianato Imprese di Pulizie sarà presente con uno stand, presidiato dal Gruppo Regionale lombardo di Categoria, presso il Forum delle aree istituzionali situato nel padiglione 8 al numero M26.
Nell'ambito dell'evento, Confartigianato Imprese di Pulizie ha organizzato, in collaborazione con Confartigianato Imprese Lombardia, un talk dal titolo “Imprese di Pulizia: il futuro è già oggi” che si svolgerà mercoledì 10 maggio, alle ore 14:00 presso la Sala Napoli (pad.8 stand L43 M48).
L’ingresso alla fiera è gratuito e riservato agli operatori del settore.
Scarica il biglietto per accedere alla manifestazione
Leggi il programma del talk “Imprese di Pulizia: il futuro è già oggi”
TURISMO – Confartigianato Cluster Turismo ha portato la voce delle guide turistiche associate al Tavolo Tecnico per la riforma della professione
Confartigianato Cluster Turismo esprime apprezzamento per il coinvolgimento nella stesura del testo di riforma della professione di guida turistica. Le riunioni del Tavolo Tecnico alla presenza del Ministro Daniela Santanchè hanno permesso di portare la voce delle imprese associate ed evidenziare le competenze di questa professione che riveste un ruolo chiave nella filiera del turismo italiano.
Le guide turistiche svolgono un lavoro prezioso di divulgazione e promozione del patrimonio culturale del Paese. Un patrimonio immenso ed estremamente diversificato. Per questo motivo Confartigianato Cluster Turismo auspica che la fase successiva della riforma che si concretizzerà nella pubblicazione dei decreti attuativi, sia focalizzata sulla valorizzazione dei singoli territori, attraverso il mantenimento di un legame diretto tra guide, regioni di appartenenza e specificità territoriali.