Eolo - Internet ultraveloce

La Convenzione tra Confartigianato Imprese e EOLO S.p.a. prevede condizioni esclusive sui canoni di abbonamento ai servizi EOLO per le imprese e le persone associate.

EOLO è un operatore di telecomunicazioni che offre collegamenti a Internet fino a 30 Mega sia per il mercato business che consumer, senza l’obbligo di attivare una linea fonia fissa.

I soci di Confartigianato potranno sottoscrivere a un prezzo agevolato 4 differenti offerte:

EOLO Impresa Start: la soluzione più performante per le imprese, compresa l’opzione con connettività Internet fino a 100 Mb/s, e con banda minima garantita 1 Mb/s simmetrico, oltre a chiamate illimitate.
EOLO Professional Expert: offerta per le imprese e i professionisti, connessione a 30 Mb/s con opzione aggiuntiva fino a 100 Mb/s e chiamate illimitate.
EOLO Professional Plus: offerta per le imprese e i professionisti, connessione a 30 Mb/s con opzione aggiuntiva fino a 100 Mb/s e chiamate illimitate.
EOLO più: la migliore offerta per la propria abitazione, connessione Internet a 30 Mb/s con opzione aggiuntiva fino a 100 Mb/s, e chiamate illimitate.

Per usufruire dei vantaggi è necessario rivolgersi alle Associazioni Territoriali: https://www.confartigianato.it/dove-siamo/ che forniranno il codice  coupon, indispensabile ai fini dell’attivazione del servizio.


FOTOGRAFI - Coppa del Mondo Fotografica, cambio di data per gli eventi di Roma

Il Consiglio Direttivo della World Photographic Cup ha deciso di posticipare l'evento romano previsto per marzo al fine di favorire le presenze, soprattutto extraeuropee, che avrebbero risentito delle restrizioni di viaggio ancora in vigore.
Confermata però la location degli eventi che saranno quest’anno ospitati dall’Italia e svolgeranno, come previsto a Roma, tra lo Studio Orizzonte Gallery ed il centralissimo centro congressi Roma Eventi Piazza di Spagna.
La kermesse romana sarà articolata come da seguente calendario.

Sabato 30 aprile 2022
Sera: Premiazione del Concorso “Scattiamo per l’Italia” 2022 
Domenica 1° maggio
Mattina: seminari-conferenze - Sera: Premiazione FEP Awards 2022 
Lunedì 2 maggio
Mattina: seminari-conferenze – Sera: Premiazione WPC 2022 
Martedì 3 maggio
Apertura Mostra fotografica e chiusura evento 

Per quanto riguarda la parte convegnistica, la mattina della domenica 1° Maggio dalle 09.30 alle 12.30, le associazioni italiane patrocinanti Confartigianato, CNA  e Tau Visual organizzeranno presso lo Studio Orizzonte Gallery un focus (ad accesso gratuito) sugli strumenti necessari al fotografo per una permanenza di successo sul mercato, con la partecipazione di affermati testimonial, al quale prenderà parte il Presidente nazionale di Confartigianato Fotografi Corrado Poli. 
La mattina del lunedì 2 maggio è invece prevista una serie di conferenze in lingua inglese (a pagamento) da parte di 4 speakers internazionali.
L'evento prevede inoltre visite guidate, cene, e l'inaugurazione, martedì 3 maggio, della mostra delle foto vincitrici del WPC 2022 presso lo Studio Orizzonte Gallery.
Il programma di massima è già disponibile sul sito WPC alla pagina https://www.worldphotographiccup.org/wpc-roma-2022/ e sarà a breve pubblicato anche in italiano anche sul sito WPC Italia (https://www.wpcitalia.it/)
Si ricorda che per ogni singolo "sotto-evento" (premiazioni, cene, conferenze, ecc.), anche per quelli gratuiti, è necessaria la prenotazione, che andrà effettuata online sulla pagina dei "tickets",  disponibile a breve sia sui siti WPC e WPC Italia.


STUDI – In Italia inflazione energetica doppia (+39% a gennaio 2022) rispetto a Francia e Germania (+20%), pesa alta dipendenza dal gas

L’analisi dei dati sui prezzi al consumo pubblicati nei giorni scorsi inizia a delineare le dimensioni senza precedenti dello shock dei costi dell’energia sui bilanci di famiglie e imprese che determina in Italia un tasso di inflazione energetica doppio rispetto agli altri maggiori paesi europei. Le stime dell'Istat indicano a gennaio 2022 un’inflazione al 4,8%, un aumento dei prezzi per i tre quarti determinato dai beni energetici. E’ drammatica, infatti, l’escalation dei prezzi dei beni energetici regolamentati, energia elettrica in tutela e gas, che sono vicino al raddoppio (+93% rispetto a gennaio 2021).

Nel confronto internazionale dell’andamento dei prezzi pubblicati da Eurostat del capitolo energia – che include carburanti (45,9% del capitolo), energia elettrica (25,5%) e gas (25,3%)  - in Italia si registra un aumento del 39%, rispetto al +20,6% della Germania e al +20,4% della Francia. Sulla più alta inflazione energetica dell’economia italiana pesa la maggiore dipendenza dal gas, il cui prezzo è letteralmente deragliato: sulla base dell'aggiornamento pubblicato mercoledì scorso dalla Banca mondiale, si calcola che il prezzo medio degli ultimi 12 mesi a gennaio 2022 del gas europeo (TTF), valutato in euro, è salito del 407%, un ritmo oltre quattro volte superiore a quello del gas Usa (+90%) e oltre cinque quello del petrolio Brent (+73%). L'Italia, producendo il 47,7% dell'energia elettrica utilizzando il gas, a fronte del 16,7% della Germania e il 6,6% della Francia, subisce il maggiore impatto sui costi dell’energia di famiglie e imprese.

L’Italia potrebbe attenuare la spinta dei prezzi del gas diversificando le forniture con maggiori importazioni di gas liquefatto, ma questo non sta avvenendo: nel 2021 la quota dei volumi di gas liquefatto diretto ai terminali di rigassificazione – con punti di ingresso a Panigaglia in provincia della Spezia, a Cavarzere in provincia di Rovigo e a Livorno – è scesa al 13,5% delle importazioni, ben 5,5 punti in meno rispetto al 19% del 2020.

Gli effetti della crisi energetica potrebbero essere amplificate dalle tensioni in corso ai confini dell’Ucraina, che pongono con forza all'intera Unione europea il tema della sicurezza energetica e della dipendenza dalle forniture russe, in particolare per quelle del gas. La Russia è il primo fornitore dell’Italia di petrolio greggio e gas naturale, con una quota del 20,1%, davanti ad Azerbaigian con 15,2%, Libia con 14,2%, Algeria con 13,0%.  La Russia, inoltre, è il primo paese fornitore di gas sia dell’Unione europea che dell’Italia: per il nostro Paese, la quota del valore delle importazioni di gas russo nei primi 10 mesi del 2021 sale al 43,0%, in aumento di 1,5 punti rispetto al 41,5% dello stesso periodo del 2020.

L’analisi nella rubrica settimanale curata dall’Ufficio Studi su QE-Quotidiano Energia.

 

 
Trend prezzi energia a gennaio 2022 e quota di generazione elettrica con il gas nei maggiori paesi Ue
Gennaio 2022: var. % tendenziale capitolo Energia;  2020: % gas su generazione elettrica - Elaborazione Ufficio Studi Confartigianato su dati Eurostat

 
Trend prezzi energia nell’arco di 24 mesi nei maggiori paesi Ue
Gennaio 2020-gennaio 2022: var. % tendenziale capitolo Energia - Elaborazione Ufficio Studi Confartigianato su dati Eurostat

 
Import petrolio greggio e gas: i primi venti fornitori dell'Italia
Primi dieci mesi 2021, milioni di euro e % sul totale mondo - Elaborazione Ufficio Studi Confartigianato su dati Istat


STUDI – Il paradosso del decreto legge ‘Sostegni’ che frena la locomotiva della ripresa: analisi di alcune evidenze statistiche sulle costruzioni

Confartigianato continua a dare battaglia per chiedere la modifica dell’articolo 28 del Decreto Sostegni ter che, con l’intento di evitare le frodi nell’utilizzo dei bonus edilizia e riqualificazione energetica, limita ad una sola cessione il trasferimento dei crediti fiscali.

Il Manifesto  indica i 10 motivi per correggere la norma, mentre la nota stampa diramata da Confartigianato sabato scorso evidenzia come gli stop and go normativi bloccano la ripresa delle costruzioni, richiamando l’analisi dell’Ufficio Studi di alcune evidenze statistiche di fonte Anpal, Banca d’Italia, Camera dei deputati, Commissione europea, Confartigianato Lombardia, Eurostat, Istat, Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, Unioncamere e 17° report Confartigianato, che riportiamo di seguito.

Freno alla locomotiva della ripresa - Il rimbalzo del 6,5% del PIL nel 2021 beneficia della spinta propulsiva del settore delle costruzioni, che pur pesando 4,4% del valore aggiunto, ne ha determinato il 15,2% della crescita tendenziale nei primi tre trimestri del 2021. Proiettando su base annua queste tendenze, dei 6,5 punti di PIL di crescita, circa 1 punto di maggiore PIL arriva dall'aumento del valore aggiunto delle costruzioni, sorretto dalla domanda incentivata dal superbonus. Le costruzioni determinano oltre i tre quarti (77%) del differenziale di maggiore crescita di 1,2 punti di PIL rilevato tra Italia e Unione europea.

Maggiore incertezza per imprese e consumatori - Le modifiche normative in esame contribuiscono al peggioramento del clima di fiducia e alla frenata degli interventi programmati per quest’anno. A gennaio 2022 l'indice di fiducia delle imprese delle costruzioni segna la diminuzione più marcata delle attese sull'attività registrata dopo l’estate del 2021. Le incertezze e le penalizzazioni determinate dal blocco delle cessioni rischia di ampliare il calo di fiducia dei consumatori registrato a gennaio.

Effetti negativi sulla propensione alla manutenzione della casa – Le modifiche normative riducono gli interventi e impediscono di cogliere a pieno le opportunità del ciclo favorevole, caratterizzato da una propensione delle famiglie ad interventi di manutenzione dell’abitazione che è ai massimi storici.

Si intensifica l’eccesso di burocrazia – In particolare, il superbonus 110%, introdotto con il Decreto legge “Rilancio” del maggio 2020, nell’arco di 20 mesi ha subito 9 interventi di modifica, 1 ogni 68 giorni, trasformandosi in un vero e proprio percorso ad ostacoli per imprese, famiglie, professionisti e amministratori di condominio.

 

A rischio il recupero 2022 -  La riduzione degli interventi con il superbonus nel prossimo trimestre conseguente all’entrata in vigore del DL Sostegni Ter, si riverbera pesantemente sulla ripresa in corso. Nel 2021 la spesa per investimenti incentivati è stimata pari a 51.242 milioni di euro e rappresenta quasi un terzo (31,8%) degli investimenti in costruzioni.

Solo per il superbonus 110%, nell’ultimo trimestre novembre 2021-gennaio 2022 gli investimenti ammessi a detrazione per lavori conclusi ammontano a 6,0 miliardi di euro, che rappresentano il 29% degli investimenti in abitazioni registrati dai conti nazionali (nell’ultimo trimestre disponibile, il terzo del 2021). Su questo fronte va segnalato  che a gennaio 2022 si evidenzia una sensibile riduzione dei lavori conclusi ammessi a detrazione, che nel mese ammontano a 1.563 milioni di euro, un valore praticamente dimezzato (-46,2%) rispetto ai 2.904 milioni di dicembre 2021 (che aveva segnato un +87,5% rispetto a novembre 2021).

Alta presenza di piccole imprese sul mercato degli investimenti incentivati - Sul mercato degli interventi che beneficiano di detrazioni fiscali, che vale 2,9 punti di PIL, opera un’elevata quota di micro e piccole imprese e di imprese artigiane. I risultati di una survey condotta nelle scorse settimane nell’ambito degli Osservatori in rete di Confartigianato su oltre 1.800 imprese evidenziano che il 69,5% delle MPI lavora prevalentemente con interventi che beneficiano di detrazioni fiscali. Nel dettaglio il superbonus ha interessato - direttamente o indirettamente, tramite subappalto - il 41,2% delle micro e piccole imprese (MPI) con dipendenti.

Gli effetti negativi più intensi nel Mezzogiorno - Il freno agli interventi del superbonus penalizza maggiormente il Mezzogiorno,  l’area del Paese dove gli interventi con questa tipologia di incentivo hanno un effetto di traino più intenso, in rapporto al valore aggiunto delle costruzioni, e nella quale il costo del credito per le imprese edili sale al 5,40%, 134 punti base sopra alla media delle imprese del settore del Centro-Nord.

A rischio l’occupazione nel settore che sta trainando la creazione di posti di lavoro –  La frenata degli interventi incentivati con il superbonus penalizzerà il recupero della domanda di lavoro, che è interamente sostenuta dell'edilizia, l’unico comparto che nei primi tre trimestri del 2021 registra un aumento (+13,3%) delle ore lavorate rispetto allo stesso periodo pre-pandemia, a fronte del ritardo della manifattura (-1,9%) e dei servizi (-6,6%). Nel 2021 il settore delle costruzioni ha generato 123 mila posti di lavoro dipendente (assunzioni nette) segnando un +60,3% rispetto all’anno precedente. La frenata imposta al settore mette a rischio l’entrata di 127 mila lavoratori prevista dalle imprese delle costruzioni nel primo trimestre del 2022, secondo la rilevazione del Sistema Informativo Excelsior di Unioncamere-ANPAL.

Colpito il settore che offre una maggiore quota di lavoro stabile - Il settore dell’edilizia è quello che presenta la maggiore propensione ad assumere a tempo indeterminato: la quota di assunzioni nette a tempo indeterminato, a fronte di una media del 46,4%, nelle costruzioni raggiunge il massimo del 58,1%, davanti al 43,4% dei servizi e al 40,7% della manifattura.

Edilizia  e installazione di impianti, settori ad alta vocazione artigiana - Le modifiche introdotte impattano su un comparto con una diffusa presenza di MPI e con un alta vocazione artigiana. In Italia il settore delle costruzioni - edilizia e installazione di impianti - è costituto da 486 mila micro e piccole imprese attive con 1 milione 155 mila addetti, che rappresentano l'87,5% dell'occupazione del comparto (1 milione 321 mila unità). Il settore presenta un’alta vocazione artigiana, con una presenza di 338 mila imprese artigiane con 684 mila addetti, che rappresentano più della metà (51,8%) dell’occupazione delle costruzioni.

Costruzioni driver della ripresa grazie al dinamismo della produttività delle imprese - In un settore con un’elevata presenza di piccole imprese si registra una marcata crescita della produttività: nell’arco dell’ultimo quinquennio (2015-2020) la produttività del lavoro delle imprese delle costruzioni in Italia sale del 7,4% a fronte del ristagno (+0,2%) della media dell’Ue a 27 (dove la quota di MPI scende) al 74,1% della media dell’Ue).

Si acuiscono le tensioni sulla liquidità del settore a più alta intensità creditizia - Le modifiche sulla cessione del credito generano tensioni sulla liquidità aziendale e si possono riverberare in  maggiori oneri finanziari, particolarmente rilevanti per il settore delle costruzioni, nel quale è più elevata l’intensità creditizia, con un rapporto tra prestiti e valore aggiunto che arriva al 93%, un valore quasi doppio rispetto alla media delle imprese (48%) e superiore rispetto al 75% della manifattura e al 35% dei servizi. Le costruzioni, inoltre, è il settore dove le imprese pagano i tassi di interesse più elevati, pari al 4,22%, 86 punti base sopra alla media.

In un contesto di difficile reperimento dei materiali per l’edilizia, i lavori pianificati per il 2022 hanno richiesto da mesi l’invio degli ordini di acquisto delle materie prime, per il quale le imprese utilizzano frequentemente linee di credito a breve termine.

Una approfondita analisi settoriale sull’edilizia è disponibile nel report dell’Ufficio Studi ‘Tendenze e struttura del comparto dell’Edilizia nella ripresa 2021-22’.

È disponibile nella intranet Ricerche e Studi’ l'Appendice statistica contenente il quadro aggiornato su dati Istat, per regione e provincia, delle MPI, imprese artigiane e totale imprese delle Costruzioni - edilizia e installazione di impianti - e relativi addetti del 3 febbraio 2022.

Per scaricare l’Appendice accedi a 'Consultare ricerche e studi'.

 

 

 

 

 
Dinamica valore aggiunto per settore nei primi tre trimestri del 2021
I-III trim. 2021, var. % tendenziale, Dati destagionalizzati e corretti per gli effetti di calendari - Elaborazione Ufficio Studi Confartigianato su dati Istat

 
Superbonus 110%: flusso mensile degli interventi ammessi a detrazione per lavori realizzati
luglio-dicembre 2021. Milioni di euro e var. % su mese precedente - Elaborazione Ufficio Studi Confartigianato su dati su dati Enea, Ministero della transizione ecologica

 
Quota posti di lavoro a tempo determinato per settore
Gennaio-dicembre 2021, % sul totale assunzoni nette - Elaborazione Ufficio Studi Confartigianato su dati Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, Banca d’Italia e Anpal