FOTOGRAFI - WPC 2022 - "Strategie di successo nel mercato oggi". Confartigianato Fotografi e le altre associazioni del settore ne parlano il 1°maggio a Roma

Nell'ambito degli eventi legati alla WPC - Coppa del Mondo Fotografica 2022 , il 1° maggio dalle 9.30 alle 12.30, presso la Galleria Studio Orizzonte Gallery (Via Antonio Bertoloni 1C, 00197, Roma) Confartigianato Fotografi si confronterà con le altre organizzazioni del settore nel corso di interessante scambio di punti di vista sul mercato odierno e sulle competenze necessarie che un fotografo deve possedere per restare nel mercato.

All'evento interverrà il Presidente nazionale dei Fotografi Corrado Poli affiancato dal fotografo Fernando Cerrone, 'testimonial' di Confartigianato, che presenterà la propria ”strategia di successo e innovazione” nella relazione dal titolo "Innovazione tecnologica e strategie di vendita in un mercato in continua evoluzione. Come utilizzare i software CRM per incrementare il proprio lavoro, gestire i clienti e mettere in atto campagne marketing efficaci".

Nel corso della mattinata saranno presentate altre due strategie professionali di successo che aiuteranno a fare luce sulle trasformazioni in atto nel dinamico mondo della fotografia: "Come e quando la fotografia può diventare arte, tratto genetico della cultura italiana" a cura di Viola Pantano, mentre Alessandro Risuleo interverrà su "NFT e Fotografia, lo stato dell’arte Analisi del fenomeno - L’approccio tecnico - Le possibilità del mercato".

La conferenza si svolgerà in lingua italiana e la partecipazione è gratuita previa registrazione sulla pagina di Eventbrite (tickets > selezionare la voce EV04 Italian Conference - SUN May1 - 09:30)

 

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TG@ FLASH - La settimana di Confartigianato in tre minuti

Il TG@ Flash di Confartigianato per scoprire in appena tre minuti tutte le notizie della settimana sul nostro Sistema, sull’artigianato e sulla micro e piccola impresa italiana. In questa edizione [clicca qui]: Confartigianato apprezza l'impegno del Governo nel Decreto Ucraina, ma sollecita ulteriori misure anti-crisi; Linea Verde Start chiude la seconda stagione su Rai con un pieno di ascolti; Confartigianato porta al Cibus di Parma l'eccellenza del food made in Italy; tutto pronto per la premiazione della Word Photographic Cup e 'Scattiamo per l'Italia' il 30 aprile e il 1°maggio a Roma.

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STUDI – Peso delle auto ibride ed elettriche dal 6,6% del 2019 al 42,1% del 2022. La transizione coinvolge oltre 92 mila imprese autoriparazione

La trasformazione del settore dell’automobile è al centro del Premio Confartigianato Motori Formula E 2022 che oggi celebra i protagonisti della mobilità elettrica. Il mercato dell'auto è stato coinvolto dalla recessione causata dalla pandemia registrando nel 2021 un flusso di immatricolazioni del 23,5% inferiore rispetto a quello del  2019. In parallelo, nell’arco degli ultimi due anni si è registrato un profondo mutamento nella composizione del mercato: l’analisi dei dati UNRAE evidenzia che il mondo delle auto ibride elettriche, ibride elettriche plug-in ed elettriche, grazie al sistema degli incentivi, è arrivato a pesare per il 42,1% delle immatricolazioni di autovetture degli ultimi dodici mesi a marzo 2022, avvicinando il 47,8% delle autovetture alimentate a benzina e diesel; nel 2019 la quota delle immatricolazioni di ibride ed elettriche si fermava al 6,6%.

Le imprese dell’autoriparazione - Oltre la metà delle imprese della filiera dell’auto opera nell’autoriparazione: nel 2021 le imprese del comparto della manutenzione e riparazione di autoveicoli sono 92.087, con un’alta vocazione artigiana: le 70.453 imprese artigiane rappresentano infatti i tre quarti (76,5%) del comparto.

Nel settore l’Italia è leader in Europa, con la più elevata quota di addetti dell’autoriparazione sul totale degli occupati delle imprese tra i primi dieci paesi dell’Unione europea, pari all’1,4%, a fronte dell'1,0% dell'Ue a 27, e con un contributo all'economia più elevato di 0,3 punti rispetto all’ all’1,1% della Spagna, di 0,5 punti superiore allo 0,9% della Germania e della Francia.

La ripresa dopo la recessione da pandemia – Il settore della manutenzione autoveicoli segna un recupero del fatturato e nel quarto trimestre del 2021 del 2,7%, dopo il +4,6% segnato nel trimestre precedente e avvicinano i livelli precedenti allo scoppio della pandemia, risultando dell’1,5% inferiore rispetto al quarto trimestre 2019. Le perdite registrate dalle imprese dell’autoriparazione nel corso della recessione sono state pesanti, cumulando nel biennio della pandemia minori ricavi per 2,7 miliardi di euro rispetto al livello di fatturato del 2019, di cui 2,1 miliardi nel 2020.

Pesa l’aumento dei costi, ma dinamica dei prezzi rimane contenuta  - Nonostante la pressione sui costi d’impresa, più marcata nel nostro Paese rispetto alla media europea, come evidenziato da una nostra recente analisi, i prezzi della manutenzione auto in Italia segnano un aumento del +2,6%, di 1,3 punti inferiore rispetto al +3,9% dell’Eurozona.

Le criticità della transizione green - Le strozzature delle filiere globali, la transizione energetica e l’escalation dei prezzi dell’energia - accelerata dallo scoppio della guerra in Ucraina - evidenziano criticità che interessano il mondo dell'auto. Sul fronte dei prezzi delle commodities, sull’aumento dei prezzi del rame, cresciuti del 18% all’anno tra il 2019 e il 2022 influisce l’accelerazione della domanda legata alla produzione di veicoli elettrici e punti di ricarica, oltre a quella indotta dalla produzione di impianti per il solare e l’eolico. Oltre al rame, altri ‘minerali critici’ quali litio, nickel, manganese, cobalto, zinco e terre rare, sono interessati dalla maggiore domanda indotta dalla produzione di energia da fonti rinnovabili e di auto elettriche. La crescente digitalizzazione dei processi produttivi e l’intensificazione della domanda di apparecchiature elettroniche conseguente alla pandemia, coniugate con il calo della produzione in Asia, hanno determinato una carenza di semiconduttori, causando ritardi nella produzione mondiale di automobili e di macchinari.

Il boom del costo del gas e l’elevata dipendenza dall'import dalla Russia impattano pesantemente sul costo dell'elettricità, considerato che l'Italia è il primo paese Ue per energia elettrica prodotta con il gas: a marzo 2022 il prezzo dell'energia elettrica sale dell'82,4% su base annua.

Persiste il ritardo delle infrastrutture di ricarica. Nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) si stima che per coprire il fabbisogno energetico richiesto dai veicoli elettrici nel 2030 in Italia servano oltre 3,4 milioni di punti di ricarica. Il Piano prevede investimenti per 750 milioni di euro per le infrastrutture di ricarica elettrica, con lo sviluppo di oltre 21.300 punti di ricarica veloci e ultraveloci (circa 7.500 punti di ricarica nelle superstrade e oltre 13.800 in centri urbani).

La domanda di lavoro - L’autoriparazione conta 206.533 addetti, pari ad oltre un terzo (37,4%) del totale degli addetti del filiera dell’auto, e per oltre la metà (55,5%) sono in imprese che effettuano riparazioni meccaniche (114.711 addetti).  L’analisi dei dati Unioncamere-ANPAL, Sistema Informativo Excelsior, mostra che nel 2021 le imprese hanno ricercato 35.590 meccanici artigianali, riparatori di automobili, di cui  22.780, pari al 64%, sono risultate di difficile reperimento. Tra le professioni maggiormente richieste, quella dei meccanici e manutentori di automobili registra la più elevata quota di domanda di giovani under 30 (41,9%).

L’orientamento green – Nell’autoriparazione di registra una più marcata vocazione alla sostenibilità ambientale, con il 79,1% delle imprese che ha svolto azioni per ridurre l’impatto ambientale, quota che supera di 12,5 punti percentuali il 66,6% rilevato per il totale dell'economia.

Nell'ambito delle azioni intraprese per ridurre l’impatto ambientale vanno ricordati gli interventi di  trattamento degli oli minerali usati, dei veicoli fuori uso, delle batterie e degli pneumatici.

L’analisi completa nella Elaborazione Flash ‘Alcuni numeri chiave sulla filiera auto in Italia nel 2021’. Clicca qui per scaricarla.

 

 
Peso addetti autoriparazione sul  totale economia nei primi 10 paesi dell’Ue
Anno 2019. Addetti autoriparazione (G452) in % sul totale economia - Elaborazione Ufficio Studi Confartigianato su dati Eurostat

 
Fatturato manutenzione e riparazione di autoveicoli nel corso della pandemia
IV trim. 2019-IV trim. 2021, indice 2015=100, dati destagionalizzati - Elaborazione Ufficio Studi Confartigianato su dati Istat


STUDI – Energia spinge inflazione ai massimi da 31 anni, per prezzi servizi a vocazione artigiana a +2%, metà del +3,9% Eurozona

L’inflazione accelera per il nono mese consecutivo, raggiungendo a marzo un livello (+6,7% su base annua) che non si registrava da luglio 1991. Il 73% dell’aumento dei prezzi, pari a 4,9 punti di inflazione, deriva dai beni energetici, che a marzo, nel confronto internazionale, segnano un aumento del 53,5%, 8,8 punti in più rispetto al +44,7% della media dell’Eurozona  e maggiore di 15,9 punti alla Germania e di 24 punti alla Francia.

Tensioni inflazionistiche continuano a diffondersi con la crescita dei prezzi del “carrello della spesa” - che comprende beni alimentari, i beni per la pulizia e la manutenzione ordinaria della casa e i beni per l’igiene personale e prodotti di bellezza - che accelera di quasi un punto percentuale, portandosi a +5%. Per i prezzi dei servizi la dinamica su base annua rimane stabile (+1,8%), mentre i beni registrano ormai una crescita a due cifre (+10,2%), a cui concorre il +5,5% dei beni alimentari.

L’analisi è approfondita nel report ‘Ultime tendenze su inflazione al consumo e prezzi delle imprese, nel contesto del caro-commodities’ pubblicato oggi dall’Ufficio Studi di Confartigianato. Per scaricarlo accedi a ‘Consultare ricerche e studi’.

Nel rapporto si esamina il trend a marzo 2022 per oltre 230 prodotti ed in particolare le tendenze dei prezzi di 92 prodotti e servizi in mercati con una significativa presenza di imprese artigiane, di cui 29 sono riferiti a prodotti alimentari e bevande e 17 a servizi a maggiore vocazione artigiana. Per questi ultimi, gli ultimi dati di confronto europeo evidenziano che a febbraio 2022 l’indice di prezzo medio dei 17 servizi a vocazione artigiana cresce in Italia del 2,0%, ritmo dimezzato rispetto al +3,9% dell'Eurozona e inferiore al +2,3% dell’inflazione italiana.

Il report, inoltre propone le tendenze a febbraio 2022 dei prezzi per territorio, dei prezzi alla produzione manifatturiera e del costo di costruzione e dei prezzi dei servizi. Il lavoro è integrato da una Appendice statistica sui prezzi al consumo che contiene le dinamiche a marzo 2022 a livello nazionale per tutte le voci di prodotto mentre a livello territoriale presenta le più recenti dinamiche a febbraio 2022.
 

Tasso di inflazione per beni energetici e per servizi e beni non energetici
Gennaio  2021-marzo 2022. Variazione percentuale tendenziale - Elaborazione Ufficio Studi Confartigianato su dati Istat

 
Dinamica tendenziale dei prezzi al consumo di 17 servizi a vocazione artigiana: confronto Italia-Eurozona
Febbraio 2022. Variazione % dell'indice HICP - Elaborazione Ufficio Studi Confartigianato su dati Eurostat


STUDI - Riforma partecipate locali, il 44,6% delle partecipazioni non è conforme alla normativa

Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) varato dal Governo italiano ad aprile del 2021 prevede 134 interventi per investimenti e 63 riforme. Si tratta il più vasto programma di riforme degli ultimi decenni, da cui si attendono effetti rilevanti sui processi di crescita. Dall’attuazione delle riforme chiave del PNRR – su concorrenza, giustizia e pubblica amministrazione -  si stima nel lungo periodo una maggiore crescita di 3,3 punti. Un impatto rilevante, per un Paese attanagliato da eccessiva burocrazia, scarsa qualità dei servizi pubblici e bassa crescita: nei primi vent’anni del XXI secolo, tra il 2000 e il 2019, il PIL dell’Italia è cresciuto al tasso medio annuo del 0,2%, 1,2 punti in meno della media degli altri 18 paesi dell’Eurozona.

Per garantire gli effetti su produttività e crescita, le riforme vanno avviate, monitorate e implementate. Serve una governance efficiente, con gli uffici della Pubblica amministrazione capaci di progettare e attuare gli interventi, integrandoli nell’attività ordinaria dello Stato e delle amministrazioni locali, misurando e controllando i risultati. Se queste condizioni non si attuano, il processo di riforma è destinato a non manifestare effetti.

Un caso di riforma poco efficace è certamente quello della razionalizzazione delle partecipate pubbliche locali contenuta nel Testo unico del 2016. Ad oltre cinque anni dalla riforma permangono diffuse situazioni anomale. Nel rapporto del MEF sulle partecipazioni detenute delle amministrazioni pubbliche per il 2019 si evidenzia che quasi una partecipazione su due (11.152 pari al 44,6%) non è conforme alla normativa. Per il 72,7% di queste, le pubbliche amministrazioni hanno espresso la volontà di mantenimento, nonostante l’obbligo di razionalizzazione disposto dal Testo Unico.

Una riforma, per essere efficace, deve essere accompagnata da un adeguato sistema di incentivi e sanzioni. Nel caso in esame, per le società partecipate che non rispettano il parametro sui dipendenti – con il numero dei dipendenti pari a zero o superiore al numero degli amministratori -  il 69,6% delle amministrazioni hanno dichiarato di voler mantenere la partecipazione nella società, senza azioni di razionalizzazione. Analogamente, per le società con il fatturato medio non in linea la normativa, nel 72,5% delle partecipazioni le amministrazioni hanno manifestato la volontà di mantenere comunque la partecipazione nella società, senza intervenire.

Last but not least, le partecipate locali operano frequentemente in condizioni di scarsa concorrenza. Già nel Country report del 2019, la Commissione europea evidenziava che “la mancanza di procedure competitive per l'aggiudicazione degli appalti pubblici di servizi e delle concessioni per i beni pubblici incide negativamente sulla qualità (e sul costo) dei servizi”.

Nell’ultima ricognizione della Corte dei conti, gli affidamenti diretti (in house) da parte degli enti rappresentano il 92,9% del totale di 18.251 affidamenti e l’86,3% dell'impegno annuale di 11.018 milioni di euro, mentre risultano affidati mediante gara solo il restante 9,0% degli affidamenti, per 1.501 milioni di euro, pari al 13,7% del totale. In particolare, nei settori dei servizi strumentali l’applicazione dei meccanismi concorrenziali diventa marginale: solo il 2,9% del valore dei servizi acquistati viene affidato con le gare.

Una maggiore concorrenzialità selezionerebbe le imprese più efficienti, con effetti positivi su produttività, investimenti e costo dei servizi per i cittadini, favorendo la crescita economica.

L’analisi dell’Ufficio Studi nella rubrica ‘Imprese ed energia’ su QE-Quotidiano Energia

 

 
Esito ricognizione partecipazioni delle Amministrazioni locali per conformità al Testo Unico 2016 (T.U.S.P.)
anno 2019, numero e  % - aborazione Ufficio Studi Confartigianato su dati Ministero dell'Economia e delle Finanze

 

 
Affidamenti a partecipate di Enti territoriali per settore e tipologia
anno 2018, numero e importi e % sul totale - Elaborazione Ufficio Studi Confartigianato su dati Corte dei conti