MEDIA - Il 19 aprile Linea Verde Start a Modena: dalle fast car allo slow food nel segno dell’artigianato

Sabato 19 aprile, alle ore 12, su Rai 1, Linea Verde Start fa tappa a Modena, nodo fondamentale della Via Emilia dove si ripete il ‘miracolo italiano’ fatto di storia, cultura, tradizioni, cucina e magnifici artigiani.

Il programma televisivo realizzato in esclusiva con Confartigianato e condotto da Federico Quaranta ci fa scoprire le tante ‘anime’ di un territorio che ospita le fast car e lo slow food e in cui gli imprenditori di Confartigianato custodiscono saperi antichi e competenze iper tecnologiche.

L’innovazione più sofisticata è quella che si respira nell’azienda Evomech, a Maranello, che costruisce componenti per auto da corsa performanti e vincenti. Qui, velocità, precisione e tecnologia sono fondamentali, ma la manualità dell’uomo e il ‘tocco’ della competenza artigiana sono l’ultimo passaggio indispensabile per realizzare il prodotto perfetto.

L’artigianalità fa la differenza per rimanere competitivi anche nell’impresa tessile guidata da Federico Poletti che realizza capi d’abbigliamento sportivo. Un settore altamente specializzato in cui l’intelligenza artigiana è decisiva per garantire la qualità richiesta dal mercato.

La stessa qualità che nasce dalle mani di Daniele Mazzini, artigiano artistico del ferro battuto, che tramanda la nobile arte fabbrile ereditata dal padre realizzando pregiate opere frutto della tecnica della forgiatura a mano.

Dalle radici della cultura produttiva modenese nascono delizie del palato come il prosciutto  e la culatta prodotte da Marco Leonardi e l’aceto balsamico tradizionale di Modena di cui Mario Gambigliani Zoccoli orgogliosamente esalta l’antichissima tradizione.

“Anche a Modena – sottolinea il Presidente di Confartigianato Marco Granelli – troviamo i valori del made in Italy incarnati dai nostri imprenditori: una sintesi perfetta tra qualità delle materie prime, saper fare, passione, cura per il dettaglio, tradizioni connesse all’innovazione, rispetto delle persone, dei territori, dell’ambiente, presidio sociale nelle comunità di appartenenza. Tutti elementi distintivi di quella che Confartigianato chiama ‘Intelligenza Artigiana’ e che è patrimonio prezioso e inimitabile da difendere con orgoglio”.

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St.7 – Pt. 3 | Il 5 aprile Linea Verde Start a Siracusa: nell’artigianato vivono storia e culture millenarie

Sabato 5 aprile, alle ore 12, su Rai 1, Linea Verde Start compie un viaggio nella storia  millenaria di Siracusa, la città siciliana dove si incrociano le radici delle civiltà greca, romana, araba, normanna. Un’eredità multiculturale e un passato glorioso conservati ed espressi nelle produzioni artigiane che si tramandano di padre in figlio e sono emblema di un’identità preziosa.

Il programma televisivo realizzato in esclusiva con Confartigianato e condotto da Federico Quaranta ci fa conoscere nel territorio di Siracusa le storie di imprenditori di Confartigianato appassionati del proprio lavoro e orgogliosi di trasmetterne le tradizioni familiari.

Angelo Mortellaro, artigiano del papiro, ha raccolto l’eredità del nonno e ha riportato in vita la produzione di ‘carta papiro’ che ha 5000 anni di storia. Un’attività unica nel suo genere come unica in Europa è la sua piantagione di questa preziosa pianta originaria dell’antico Egitto.

Una tradizione familiare che continua è anche quella testimoniata da Gabriele Piccione, artigiano orafo di 27 anni che, dopo la laurea, ha deciso di rimanere nella sua terra e di portare avanti l’attività del padre e del nonno per dare futuro a tecniche di lavorazione tipiche della terra siracusana.

La storia e la cultura siciliane sono trasfuse nell’arte della sartoria che Claudia Schembari interpreta con profonda passione e con la volontà di trasmettere nei suoi abiti ed accessori l’anima antica, i colori e i simboli della Sicilia.

Un’arte con profonde radici nella storia siciliana, come quella dei pupari, è nelle mani di Daniel Mauceri, artigiano appassionato che ha raccolto il testimone del padre e realizza le sue creazioni con il volto in cartapesta.

Il connubio di sole, terra e acqua dà vita ad un prodotto tipico del territorio siracusano, il pomodoro di Pachino. Sebastiano Fortunato, Presidente del Consorzio Pomodoro di Pachino, descrive le caratteristiche di questo dono della natura siciliana il cui sapore unico è determinato dalle particolari condizioni climatiche.

A Siracusa gli artigiani sono parte di una storia infinita ma Confartigianato è al loro fianco anche per costruirne il futuro. Spiega il Presidente di Confartigianato Siracusa Ivano Valenti: “Puntiamo su sostenibilità, digitalizzazione, internazionalizzazione, alta formazione professionale. Siamo impegnati con progetti-pilota che mirano a valorizzare e a far conoscere la nostra identità e il valore dell’artigianato d’eccellenza”.

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St.7 – Pt. 2 | Il 29 marzo Linea Verde Start a Sondrio: l’artigianato è l‘anima’ dell’economia

Sabato 29 marzo, alle ore 12, su Rai 1, gli artigiani di Sondrio sono i protagonisti della nuova puntata di 'Linea Verde Start', il programma realizzato in collaborazione esclusiva con Confartigianato e condotto da Federico Quaranta.

Un territorio di montagna, quello di Sondrio e della Valtellina, in cui l’artigianato custodisce tradizioni antiche che si rinnovano e si arricchiscono di contenuti tecnologici. Ma l’’anima’ delle produzioni rimane tenacemente ancorata a competenze tramandate di padre in figlio.

Lo testimonia la storia di Roberto Lia, falegname di Villa di Tirano, ultimo ‘bottaio’ e memoria vivente di un saper fare inimitabile ed ereditato dal padre. La passione per il legno ispira anche Giuseppe Pruneri che ha trasformato l’antico mestiere in un’attività di eccellenza nella produzione di oggetti di design apprezzati sui mercati internazionali.

I Giochi Olimpici invernali Milano Cortina 2026 vedranno protagonista le località della Valtellina. A Bormio, che ospiterà le gare di sci alpinismo, l’artigianato esprime attività tradizionali legate agli sport della montagna. Adriano Trabucchi ha ereditato l’azienda paterna che realizzava sci in legno di frassino e oggi produce sci altamente performanti, frutto di un mix di tecnologia e manualità. E Valeria Colturi che realizza capi d’abbigliamento sportivi ispirandosi ai colori del paesaggio valtellinese, perfetta sintesi di un artigianato che unisce tradizione, creatività e tecnologia.

I riflettori di Linea Verde Start si concentrano poi sulle testimonianze di Alessandro ed Elia Lazzeri, produttori di bresaola, uno dei simboli dell’eccellenza agroalimentare valtellinese.

L’artigianato della provincia di Sondrio è un baluardo di sapienza che non tradisce le proprie origini. “Qui - sottolinea il Presidente di Confartigianato Sondrio Gionni Gritti – l’artigianato è l’’anima’ dell’economia. I nostri imprenditori credono fortemente nel valore del proprio lavoro non soltanto per loro stessi ma anche per tutta la comunità. Dietro e dentro un’impresa artigiana c’è un’anima familiare che ha voluto costruire un’attività e vuole portarla avanti nel tempo”.

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St.7 – Pt. 1 | Il 22 marzo Linea Verde Start a Belluno: il futuro dell’artigianato nella forza delle radici identitarie
Sabato 22 marzo, alle ore 12, su Rai 1, con la puntata dedicata a Belluno, ricomincia il viaggio di ‘Linea Verde Start’ nell’eccellenza dell’artigianato e delle piccole imprese. In questa nuova edizione, il cammino del programma realizzato in esclusiva con Confartigianato e condotto da Federico Quaranta si snoderà in quattro tappe. Dopo Belluno, sarà la volta di Sondrio (sabato 29 marzo), di Siracusa (sabato 5 aprile) e di Modena (sabato 19 aprile).

Con ’Linea Verde Start’, il ‘saper fare’ artigiano è quindi nuovamente protagonista della narrazione televisiva di Rai1 dedicata alla bellezza dei territori italiani e alla loro biodiversità produttiva.

E a Belluno, immersi nel paesaggio delle Dolomiti, scopriamo le tradizioni e l’eccellenza manifatturiera dell’artigianato locale testimoniate dagli imprenditori di Confartigianato: dalla falegnameria di Giordano Fregonese alla fonderia di Alessandro Michielli, dalla pasticceria di Massimo Alverà all’occhialeria di Sandro Toffoli fino all’attività di Alessandro Zisa, Presidente del Curling Club Dolomiti.

Tutte imprese che affondano le proprie radici in decenni di storia e cultura del territorio e che esprimono tipicità e qualità inimitabili, fattori di competitività e di attrattività anche in vista dei Giochi Olimpici invernali Milano Cortina 2026 in cui sarà appunto protagonista la ‘perla delle Dolomiti’.

“A dominare – spiega la Presidente di Confartigianato Belluno Claudia Scarzanella – saranno i tratti identitari e culturali espressi dall’intelligenza artigiana. Perché l’artigianato non è soltanto tecnologia e meccanica ma soprattutto creatività, ingegno, cuore, vale a dire quello che la macchina non ha e che rappresenta una forza e una potenza incredibili, irripetibili, uniche. Tutto ciò ci proviene dall’insegnamento dei nostri avi e dobbiamo trasferirlo alle nuove generazioni per perpetuare il valore e il ruolo insostituibili del nostro artigianato nel mondo”.

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STUDI – Segnali di resilienza nell’edilizia, locomotiva della ripresa: +44,5% valore aggiunto in 5 anni. Il quadro territoriale

L’attività nelle costruzioni manifesta una maggiore resilienza rispetto alle attese, grazie al recupero del potere di acquisto delle famiglie e agli interventi del PNRR. Nelle previsioni di aprile della Banca d’Italia nel 2025 gli investimenti in costruzioni tornano in territorio positivo (+0,2%), con una revisione al rialzo rispetto alle previsioni di dicembre (-3,3%). Nel 2024 l’attività edilizia è stata sostenuta dalla crescita dell’8,6% degli investimenti in fabbricati diversi dalle abitazioni e altre opere, un aumento in larga parte attivato dalla spesa del PNRR.

L’edilizia ha sostenuto la ripresa post-pandemia in Italia. Tra il 2019 e il 2024 il valore aggiunto in Italia è salito del 6,1% grazie alla forte spinta delle costruzioni che hanno visto una crescita del +44,5% del valore aggiunto, a fronte di una stagnazione (-0,6%) nella media europea del settore.

I dati territoriali su valore aggiunto e struttura del sistema imprenditoriale del settore è contenuta nell’Appendice statistica “Artigianato: valore aggiunto delle Costruzioni e imprese, addetti e dipendenti dell’Edilizia per regione e provincia” - qui per scaricarla - che integra il Report ‘2025, le prospettive per l’edilizia’.

In chiave territoriale, il valore aggiunto delle Costruzioni cresce dell’8,2% nel 2023, ultimo anno per cui sono disponibili i dati a livello regionale. La performance delle Costruzioni risente in particolare del maggiore dinamismo di Centro e Mezzogiorno. In particolare, si segnalano crescite a doppia cifra per Lazio con il +13,1%, Abruzzo con il +12,9%, Trentino-Alto Adige con il +12,3%, Marche con il +10,7%, Valle d'Aosta con il +10,1% e Basilicata con il +10,0%.

È di grande rilevanza il contributo dell’artigianato al valore aggiunto nelle Costruzioni, che nel 2021 presenta una quota del 31,0%. A livello territoriale il peso dell’artigianato sul valore aggiunto delle Costruzioni supera un terzo nelle regioni Valle d'Aosta (50,0%), Liguria (41,0%), Trentino-Alto Adige (35,9%), Puglia (35,8%), Lazio (35,4%), Sardegna (34,8%), Abruzzo (34,3%) e Piemonte (34,3%). A livello provinciale la quota dell’artigianato supera il 40% a Rieti (47,9%), Imperia (47,4%), Livorno (44,3%), Savona (43,2%), Viterbo (42,2%), L'Aquila (41,6%), Trento (41,6%), Trieste (41,5%), Lecce (40,9%), Frosinone (40,8%), Vercelli (40,7%), Benevento (40,6%) e Brindisi (40,3%).

Le sfide della direttiva green - Le prospettive del settore edilizio sono caratterizzate dall’evoluzione degli interventi sugli edifici per raggiungere gli ambiziosi obiettivi di risparmio energetico necessari per contrastare gli effetti del cambiamento climatico come evidenziato nell’articolo “Costruzioni, i segnali di tenuta e le sfide della direttiva green” a firma di Enrico Quintavalle, Responsabile dell’Ufficio Studi di Confartigianato, pubblicato ieri su QE-Quotidiano Energia.

Gli edifici in Europa rappresentano una quota significativa dei consumi energetici e delle emissioni di CO2, spingendo l'UE ad adottare la direttiva finalizzata a migliorarne l’efficienza.  Gli interventi di riqualificazione devono aggredire un patrimonio edilizio vetusto e poco efficiente, con oltre due terzi (68,0%) delle abitazioni occupate che sono in edifici costruiti entro il 1980, prima dello sviluppo della legislazione sul risparmio energetico degli edifici. Un immobile residenziale costruito prima del 1992, per unità di superfice, emette più del triplo (3,3 volte) di CO2 di un immobile costruito negli ultimi dieci anni.

Gli interventi previsti dalla direttiva 2024/1275 sulla prestazione energetica nell’edilizia dovranno consentire il raggiungimento di ambiziosi target comunitari attraverso un robusto incremento del tasso di riqualificazione annuo del settore residenziale. Per sostenere questa accelerazione degli interventi sugli edifici servirà un sistema ordinato di incentivi fiscali. Non va nella giusta direzione la riduzione delle detrazioni fiscali per le ristrutturazioni edilizie contenuta nella manovra di bilancio 2025.

Come indicato da Confartigianato, per raggiungere gli obiettivi climatici servono incentivi stabili, anche alla luce dell’elevata dipendenza energetica e al peso dei costi dell’energia sui bilanci delle famiglie: la spesa per energia elettrica e gas per gli edifici delle famiglie vale 2 punti di PIL. Su questo fronte preoccupano i recenti segnali di tensione del costo dell’energia.

Un focus territoriale sulla provincia di Lodi sull’impatto della direttiva green è proposto nell’analisi dell’Ufficio Studi  pubblicata  sul quotidiano “il Cittadino” e presentata nel corso di un evento organizzato da Confartigianato Lodi.

 
Dinamica del valore aggiunto delle Costruzioni nel biennio 2022-2023 per regione
Variazione % annuale degli anni 2022 e 2023 (decrescente) - Elaborazione Ufficio Studi Confartigianato su dati Istat

 
Quota delle Costruzioni sul valore aggiunto dell’artigianato: regione, ripartizione e le 14 province oltre il 40%
Anno 2021. Incidenza % - Elaborazione Ufficio Studi Confartigianato su dati Centro Studi delle Camere di commercio Guglielmo Tagliacarne


STUDI – Tregua per un negoziato sui dazi. Key data della guerra dei dazi nel report Confartigianato

 La tregua nella guerra dei dazi tra Stati Uniti e Unione europea apre gli spazi per la negoziazione di un accordo, un approccio prioritario indicato anche da Confartigianato nell'incontro con il Governo dello scorso 8 aprile. Al contrario, persistono gravi tensioni nei rapporti tra Stati Uniti e Cina con dazi reciproci annunciati che arrivano a tre cifre.

Dopo aver indicato il 2 aprile dazi sulle importazioni dall'Ue del 25%, gli Stati Uniti annunciano il 9 aprile una tariffa reciproca ridotta al 10% per 90 giorni, con effetto immediato per tutti i Paesi che non avevano varato contromisure. Andava in questa direzione l'annuncio del 20 marzo scorso del Commissario per il commercio e la sicurezza economica dell'UE dell’entrata in vigore a metà aprile delle contromisure annunciate dall’Unione europea il 12 marzo. Il Consiglio “Affari esteri” tenuto il 7 aprile 2025 conferma che l’approccio preferito dell’UE resta quello della negoziazione di soluzioni reciprocamente accettabili.

Il punto sulla guerra dei dazi è proposto nell’Elaborazione Flash ‘Guerra dei dazi - key data’ pubblicata oggi dall’Ufficio Studi. Qui per scaricarla.

Nel lavoro si evidenzia come sul tavolo del negoziato, tra l’altro, vadano considerati gli scambi per energia, difesa e servizi. Alcune delle carte che l’Unione europea può giocare nella trattativa sono di assoluta rilevanza. Gli Stati Uniti sono il primo fornitore di commodity energetiche dei paesi UE: le importazioni europee di petrolio greggio, gas naturale e carbone dagli Stati Uniti ammontano a 64,9 miliardi di euro, pari al 17,3% del totale UE, sopravanzando la Norvegia con 64,6 miliardi di euro pari al 17,2%. L’approfondimento nell’analisi dell’Ufficio Studi ‘Dazi, Usa primo fornitore di energia della Ue’,  pubblicata questa settimana su QE-Quotidiano Energia. Inoltre, come ha documentato la Commissione europea, gli Stati Uniti hanno fornito il 63% degli acquisti per la difesa da parte dei paesi UE tra l'inizio della guerra in Ucraina e il giugno 2023. Infine, secondo i dati Eurostat sul commercio internazionale di servizi, nel 2023 gli Stati Uniti sono il paese con cui l’UE registra il più ampio deficit nel commercio di servizi, pari a 108,6 miliardi di euro, un saldo determinato da 427,3 miliardi di euro di importazioni dagli Stati Uniti e da 318,7 miliardi di euro di esportazioni.

I contenuti dell’Elaborazione Flash – Nel lavoro sono proposte evidenze aggiornate sull’impatto recessivo dei dazi sulla crescita, il quadro del made in Italy sul mercato USA, il più dinamico negli ultimi cinque anni mentre viene evidenziato come le politiche protezionistiche aggravano la flessione dell’export negli Stati Uniti nel 2024. Il quadro del trend per territorio predisposto in collaborazione con l'Osservatorio MPI di Confartigianato Emilia-Romagna proposto 33° report congiunturale di Confartigianato indica che tra le maggiori regioni esportatrici sono in controtendenza, con crescite a doppia cifra, il Lazio con l’export verso gli Stati Uniti che sale del +36,6% e la Toscana che segna un +12,3%. Un segnale di tenuta in Emilia-Romagna (+0,5%) mentre si osserva una flessione per Lombardia (-3,6%), Veneto (-4,1%) e Piemonte (-7,3%).

La guerra dei dazi determina il crollo delle previsioni sull’export, con un marcato impatto sull’occupazione nelle imprese. Il rallentamento del commercio internazionale amplifica la crisi della manifattura, più grave per meccanica e moda, mentre i dazi automotive presentano un impatto concentrato nella Motor Valley emiliano-romagnola. Il report esamina l’effetto boomerang dei dazi, che colpisce anche l’economia e le imprese USA. Tra gli interventi per reagire alla restrizione delle vendite negli Stati Uniti, diventa strategica la diversificazione dei mercati. Inoltre, diventa prioritaria una politica fiscale espansiva, in grado di superare le vischiosità delle regole europee. Infine, sono delineati i gravi ‘danni collaterali’ della guerra dei dazi: la spinta inflazionistica data dal maggior costo delle importazioni potrebbe indurre le autorità monetarie europee a rallentare la discesa dei tassi, penalizzando la propensione ad investire. Oltre ai danni primari su export e crescita, avremmo meno innovazione, un freno all’efficienza energetica e alla crescita della produttività, con una severa penalizzazione delle imprese impegnate nella complessa twin transition, digitale e green. L’analisi territoriale proposta nell’Elaborazione Flash esamina il quadro statistico per regione e provincia dell’export manifatturiero negli Stati Uniti, il grado di esposizione sul mercato statunitense e la tendenza dell’export registrata nel 2024.