9 Novembre 2020, h. 08:30
STUDI – “Burodemia” da Covid-19 per le MPI delle costruzioni. L’analisi dell’Ufficio Studi su IlSussidiario.net
Nel corso della ripresa delle attività dopo la pesante sospensione di primavera si sono manifestate difficoltà di relazione tra le imprese che operano nell’edilizia e gli uffici della Pubblica amministrazione, criticità che potrebbero acuirsi nel light lockdown autunnale, complici il distanziamento sociale, i limiti agli orari di apertura al pubblico e lo smart working, reso meno efficace dalla scarsa digitalizzazione e da carenze nella riorganizzazione dei flussi informativi (telefono, e-mail, ecc.).
L’analisi delle attuali difficoltà di relazione con la PA per le 921 mila micro e piccole imprese nei settori dell’edilizia, installazione di impianti, immobiliare e studi professionali, la complessità delle procedure amministrative, la bassa interazione digitale con la PA sono esaminate nell’articolo, a firma di Enrico Quintavalle, Responsabile Ufficio Studi Confartigianato pubblicato oggi su IlSussidiario.net
L’articolo esamina come il ritardo digitale e una carente riorganizzazione dei flussi telefonici e di email possa rendere meno efficace la modalità di lavoro agile nella Pa, allungando i tempi per le pratiche e peggiorando una situazione già critica nel nostro Paese: l’Italia è al 97° posto nel mondo per l’ottenimento dei permessi edilizi, procedimento che nel nostro Paese è più lungo e più costoso. La prossima fase di ripresa dovrà essere sorretta da investimenti finalizzati alla digitalizzazione delle Amministrazioni pubbliche, per favorire la creazione di valore delle imprese, penalizzata dall’eccessiva burocrazia.
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