25 Settembre 2020, h. 14:54
EVENTI – Dal 6 al 9 ottobre torna CI.TE.MO.S., quattro giorni di confronti sul futuro sostenibile
Un segnale per la ripresa giunge dalla determinazione con la quale, nonostante i problemi causati dall’emergenza Covid-19, Confartigianato Imprese e Confartigianato Imprese Vicenza, insieme con Comune di Vicenza, co-organizzano la quarta edizione della manifestazione CI.TE.MO.S. (CIttà, TEcnologia, MObilità Sostenibile), che anche quest’anno proporrà una serie di incontri e dibattiti sui grandi temi che segneranno il futuro di imprese e società. Alcune delle nuove frontiere della tecnologia verranno esplorate, così, dal 6 al 9 ottobre nella cornice della Basilica Palladiana di Vicenza a sottolineare che il futuro non può prescindere da quanto insegna il passato. Incontri e dibattiti che si svolgeranno in presenza, con una settantina di posti allestiti nel massimo rispetto delle norme di sicurezza e distanziamento sociale, ma viene offerta la possibilità di seguire tutti gli appuntamenti anche in streaming sul sito della manifestazione (www.citemos.it) e sui canali social di Confartigianato Vicenza.
“Per uscire dalla crisi e costruire un nuovo futuro – sottolinea Giorgio Merletti, Presidente di Confartigianato Imprese – bisogna puntare sulla sostenibilità e sul sistema produttivo italiano fatto di piccole imprese diffuse di territorio che la esprimono in tre aspetti: economico, sociale, ambientale. Sul fronte economico, la piccola impresa, l’artigiano hanno tutte le carte in regola per soddisfare i consumatori che cercano unicità e distintività. Forti di questo spazio sul mercato, sono anche un baluardo della sostenibilità sociale perché ben radicate nei territori di appartenenza che presidiano con rapporti e relazioni fondamentali per il benessere delle comunità locali. Lo stretto legame col territorio alimenta, di conseguenza, la sostenibilità ambientale del modello della micro-impresa, il suo essere ‘casa e bottega’ che favorisce un rapporto virtuoso con l’ambiente circostante improntato alla cura e al rispetto del contesto in cui si è collocati. L’artigiano e i suoi collaboratori vivono dove lavorano e viceversa: non possono essere indifferenti alla salvaguardia dei luoghi in cui operano”.
“Quattro anni fa abbiamo iniziato da pionieri, per qualcuno addirittura con spirito visionario, oggi gli eventi ci confermano che eravamo sulla strada giusta, un percorso che anche, e nonostante, le difficoltà legate all’emergenza sanitaria, abbiamo voluto continuare a percorrere. Anzi, mai come in questo 2020 CI.TE.MO.S. rappresenta un momento di confronto e discussione sui temi che da inizio anno sono emersi in maniera prepotente e preponderante – commenta Agostino Bonomo, presidente di Confartigianato Imprese Vicenza-. Infatti, nuove tecnologie, sostenibilità, un modo nuovo di interpretare e vivere le città con la loro offerta di beni e servizi, sono temi che quotidianamente rimbalzano agli onori delle cronache. L’emergenza sanitaria da un lato ha accelerato processi di modernizzazione in maniera esponenziale, dall’altro ha messo in luce alcuni ritardi strutturali del nostro Paese come ad esempio l’accessibilità alla rete veloce che è uno dei fattori necessari alla diffusione della tecnologia – continua Bonomo-. Abbiamo quindi un’occasione unica per ripensare anche al modo di fare impresa ed essere imprenditore e per affrontare in maniera finalmente concreta e strutturale temi che fino ad ora erano sono tra gli appunti delle agende istituzionali di ogni livello. Adesso invece sono delle priorità”.
“Gli appuntamenti di CI.TE.MO.S. toccheranno temi di estrema attualità, ma anche di prospettive future, legati alle nuove tecnologie tanto a quelle già disponibili quanto a quelle in via di sviluppo. Nel corso degli incontri saranno presentati casi concreti di modelli di business che sfruttano proprio quelle potenzialità nell’articolato mondo della mobilità, ma che potranno essere anche di stimolo per tutti i nostri imprenditori indipendentemente dalla categoria produttiva di appartenenza – aggiunge Gianluca Cavion, vice presidente di Confartigianato Vicenza-. La presenza di relatori che provengono da istituti di ricerca e da università, accanto agli esperti del settore e a molti imprenditori, è poi il proseguo di un cammino che la nostra Organizzazione ha avviato da tempo affinché mondo accademico e mondo delle imprese diventino realmente e concretamente vasi comunicanti per favorire lo sviluppo e la crescita delle piccole e medie imprese che rappresentano l’ossatura del nostro Paese”.
“La pandemia da Covid-19, inutile nasconderlo, ci ha costretti a cambiare stile di vita sia per quanto riguarda la sfera personale che quella pubblica e lavorativa – afferma il sindaco di Vicenza Francesco Rucco –. Il modo di approcciarsi alle persone, l’impegno sul lavoro e la mobilità a livello generale sono cambiati drasticamente, facendoci trovare impreparati su alcuni fronti ma dandoci allo stesso tempo quello stimolo che forse mancava. Il mondo della politica, sia a livello globale sia a livello locale, deve guardare al futuro e alle nuove tecnologie puntando ad una mobilità sostenibile sempre più necessaria, e lo può fare relazionandosi con il mondo accademico ed imprenditoriale. Il Veneto, Vicenza e la sua provincia si reggono sulle colonne formate dalla medio piccola imprenditoria che va sostenuta e accompagnata in questa fase di grande trasformazione. Per questo ritengo di dover ringraziare ufficialmente Confartigianato Impresa Vicenza che, nonostante tutto, ha voluto confermare questo importante appuntamento che rappresenta un punto di riferimento per la mobilità sostenibile del futuro”.
Anche quest’anno, quindi, saranno proposti momenti di incontro e confronto con esperti, docenti, imprenditori, amministratori, sui temi del Festival. Non mancheranno i momenti dedicati ai più giovani, i ragazzi delle scuole. Ma, naturalmente, il Festival, proprio per il suo carattere inclusivo sulle problematiche toccate, è aperto a tutta la cittadinanza.
Il primo appuntamento è, martedì 6 ottobre dalle ore 10 alle 12, con l’apertura ufficiale del Festival che coincide anche l’inaugurazione dell’anno accademico di ITS Meccatronico Veneto e ITSLAST, alla quale è stato invitato anche il ministro dello Sviluppo Economico, Stefano Patuanelli. Per l’occasione interverranno Francesco Rucco, sindaco di Vicenza, Giorgio Merletti, presidente nazionale di Confartigianato Imprese, e Agostino Bonomo, presidente della Confartigianato vicentina e veneta. L’argomento affrontato, nella giornata d’apertura di CI.TE.MO.S., è uno di quelli che rivestono sempre più interesse e attualità per il mondo del lavoro e delle imprese: “L’evoluzione tecnologico-digitale e le sue implicazioni per il mondo del lavoro”. Una riflessione che può partire dai robot, i quali rappresentano l’esempio più eclatante di antagonismo tra uomo e macchine. C’è chi pensa che eroderanno il lavoro a donne e uomini, e chi invece ritiene che la robotica e l’Intelligenza Artificiale avranno un grandissimo potenziale nell’assistenza, nel rinforzo e nell’ausilio all’essere umano. Ebbene: l’innovazione è sempre stata un importante volano per tutti i settori della società, contribuendo in modo sostanziale a migliorarne lo stato di salute, il livello di istruzione e cultura. Il tutto tramite una condivisione più ampia del sapere. Perciò, fondamentale in questo processo è la formazione, che può migliorare i fattori decisivi per la conoscenza – incluse le competenze digitali – garantendo opportunità professionali aggiornate e rafforzando l’apprendimento basato sul lavoro.
Nella sessione pomeridiana (ore 16.30 – 18), il dibattito verterà invece sul tema “Infrastrutture e mobilità, parola d’ordine per il futuro: efficienza energetica”, che inviterà tutti a utilizzare coraggio e concretezza per recuperare alcuni gap non solo tecnologici, ma anche culturali.
Nelle giornate successive si affronteranno gli altri grandi argomenti che sono stati, fin dalle passate edizioni, la chiave di volta per il successo della manifestazione, come appunto la mobilità sostenibile.
Ma non poteva mancare nel programma di quest’anno, mercoledì 7 (ore 10.30-12) un momento dedicato a “Impatto COVID-19 e la ricetta della sostenibilità. Risparmio energetico, fonti rinnovabili, lungimiranza tecnologica e un quadro d’azione politica integrato”. Quella che stiamo ancora vivendo è probabilmente la crisi sanitaria peggiore con cui ha avuto a che fare l’Organizzazione Mondiale della Sanità nei suoi 72 anni di vita. Una particolare caratteristica del COVID-19 è che, a differenza di altre crisi, non conosce confini e ha colpito ogni continente senza grandi distinzioni di sorta. Questa sfida, oltre a richiedere un inderogabile spirito collettivo legato a una “governance” globale, presuppone anche una chiara pianificazione del singolo Paese in base alle sue tipicità economiche. Gli investimenti pubblici nel sistema sociale andranno rafforzati. Nella crisi si è compresa, per esempio, l’importanza della sanità pubblica, e anche la necessità di una maggior attenzione al mondo dell’imprenditoria è indispensabile, in particolare lungo le più importanti direttrici di sviluppo del futuro: clima, risorse, energia e tecnologia.
Nella stessa giornata, dalle 17 alle 19, si discuterà anche di “Tecnologia e sostenibilità tra cambiamenti e opportunità”. A tale proposito, uno sguardo verrà rivolto alla “Tecnologia solidale” per cambiare in meglio la vita delle persone, inventando nuove applicazioni e nuove soluzioni tecniche.
In contemporanea, ci sarà il collegamento streaming sulla “robotica possibile” dedicati agli allievi delle scuole medie per un incontro con “OFpassiON snc”.
Giovedì 8, il tema della mobilità sostenibile altro elemento qualificante di CI.TE.MO.S. vedrà salire alla ribalta uno dei protagonisti della nuova mobilità: la bicicletta. Con il dibattito “Sostenibilità a due ruote: l’economia della bicicletta per una nuova mobilità” (dalle ore 10.30 alle 12) si parlerà infatti di questo mezzo di trasporto alla portata di tutti e di un comparto produttivo in forte crescita (si pensi alla diffusione dell’e-bike), ma anche dei suoi bisogni strutturali, quali le piste ciclabili e i percorsi urbani, dotazioni indispensabili per sviluppare questa salutare ed economica forma di trasporto.
Nel pomeriggio (17-18.30) salirà alla ribalta il mondo dell’Autoriparazione, che rappresenta una componente importante tra le aziende di Confartigianato: una tavola rotonda verterà infatti sul tema “Autoriparatori indipendenti a confronto”, nel corso del quale si dibatterà sul futuro di tali attività dopo che, a causa del “lockdown”, la categoria ha dovuto misurarsi anche con lo smart-working. Si sono così palesate nuove opportunità, ma anche diverse difficoltà di approccio. Si è però innescato un processo di cambiamento ineludibile, ma che è ancora difficile da prevedere in tutti i suoi aspetti: risulta ormai evidente, però, che sia già in corso una vera “rivoluzione” nella mobilità e nelle caratteristiche dei mezzi, con nuove, impegnative sfide alle porte ma pure tante opportunità (per chi saprà coglierle per primo).
L’ultima giornata della manifestazione – venerdì 9 – vedrà un ulteriore approfondimento sul tema “Mobilità con sostenibilità, un impegno inderogabile”, stavolta in collaborazione con il RUS (Rete Università Sostenibile). Nella sessione mattutina dalle 10 alle 12.30, perciò, gli esperti si confronteranno sulla necessità che studiosi e scienziati trovino soluzioni che consentano alle aziende una crescita qualitativa capace, insieme, di creare lavoro e di essere sostenibili, rimpiazzando ciò che inquina con ciò che non lo fa.
Non poteva mancare, infine, il tema della “Sostenibilità negli investimenti”, e quindi la visione del mondo dell’economia e della finanza su questa branca essenziale per lo sviluppo economico ed industriale. Tema oggetto dell’incontro del pomeriggio (ore 17-18.30).
Tutti i dettagli degli incontri, le modalità di iscrizione e partecipazione, i relatori e moderatori dei singoli eventi, sono consultabili sul sito: www.citemos.it
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