17 Marzo 2014, h. 00:00
Al via la riforma del sistema fiscale
Nei prossimi 12 mesi il Governo Renzi dovrà portare a termine una missione decisiva per le sorti dei contribuenti italiani: cambiare volto al sistema fiscale per trasformarlo in uno strumento più equo, trasparente e orientato alla crescita. Un compito che il Parlamento ha votato compatto lo scorso 27 febbraio, approvando la delega che affida all’Esecutivo la riforma del fisco italiano. Dal 27 marzo il Governo deve iniziare a tradurre in decreti attuativi i principi enunciati nella delega: si va dal riordino degli adempimenti e dei regimi fiscali alla riforma del catasto dei fabbricati, dalla semplificazione degli obblighi contabili e dichiarativi alle modifiche del sistema sanzionatorio e del contenzioso tributario fino a giungere ad un nuovo trattamento del reddito d’impresa. Insomma, ci sono tutte le premesse per una revisione complessiva del sistema tributario, che faccia giustizia dei consueti interventi spot guidati dall’emergenza. Infatti, il riordino è stato salutato da Confartigianato e da Rete Imprese Italia come l’occasione per cambiare il modo di pagare le tasse e, soprattutto, per ridurre la pressione fiscale sugli imprenditori. L’opportunità di raggiungere questi obiettivi non mancano: ad esempio, attuando concretamente il principio di rendere neutra, rispetto alla forma giuridica, la tassazione dell’impresa. In questo modo si favorirebbe la capitalizzazione anche delle imprese di piccole dimensioni. Occasione da non perdere anche per semplificare gli adempimenti ed i regimi fiscali, e per una revisione della riscossione coattiva e del sistema sanzionatorio. Non meno importante – secondo Rete Imprese Italia – la riforma del catasto per arrivare a ridurre la tassazione sugli immobili produttivi. Ogni 4 mesi, l’Esecutivo riferirà al Parlamento sullo stato di attuazione della delega. Si tratta di un metodo nuovo all’insegna della trasparenza, indispensabile per verificare il raggiungimento degli obiettivi. Il risultato finale dell’operazione è condizionato dalla rapidità degli interventi del Governo e dalla capacità di intercettare le esigenze degli imprenditori. A questo proposito, Confartigianato e Rete Imprese Italia seguiranno passo passo l’attuazione della riforma, e non faranno mancare indicazioni e correzioni per garantire il successo del riordino del nostro sistema tributario.
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